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Dopo l'esperienza "monca" del 2019, quando la 4 giorni giorni in Istria venne ridotta a 3, con eliminazione dell'ultima tappa a causa della pioggia battente (e il padrone di casa, a Salvore, che si era offerto di accompagnare a Muggia gli autisti per recuperare le auto), quest'anno - per l'appuntamento cicloturistico di Primavera - è stato riproposto il medesimo tour, ma in senso contrario: prime due tappe sul mare e le altre due sulla vecchia "Parenzana" (la ferrovia asburgica di inizio '900 che collegava Trieste con Parenzo, dismessa nel 1935).
Anche quest'anno il meteo non è stato clemente, ma alla luce delle previsioni della vigilia (decisamente nefaste), possiamo dire - con il senno di poi - di essere stati fortunati. Per i primi 2 giorni, da Muggia a Salvore e da Salvore a Parenzo, tutti lungo la costa adriatica, niente pioggia (se non le classiche 4 gocce qua e là) ed ampi sprazzi di sole. Meno bene il 3° e 4° giorno, con la Parenzo/Grisignana caratterizzata dalla pioggia per un paio d'ore, nel tratto prima e dopo Montona (con taglio della visita al paese), e la Grisignana/Muggia (tappa finale) bagnata per metà percorso, da Isola d'Istria all'arrivo in Italia. Tutto sommato, con 2 mezze tappe bagnate su 4 complessive, possiamo dire che è davvero andata di lusso!
Bellissimo, nel suo complesso, l'itinerario, con uno straordinario mix di paesaggi ed ambienti, dai campi coltivati (uva ed ulivi) ai boschi di collina, dalle spiagge alla macchia mediterranea, dai borghi medievali dell'entroterra alle cittadine in stile veneziano della costa. Ecco i dettagli, tappa per tappa ...
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TAPPA 1 (MUGGIA / SALVORE) |
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TAPPA 2
(SALVORE / PARENZO) |
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TAPPA 3
(PARENZO / GRISIGNANA) |
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TAPPA 4
(GRISIGNANA / MUGGIA) |