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APR

PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2016: 1ª USCITA


10 anni di sport ed amicizia

FESTEGGIATO OGGI CON UNA BELLA USCITA LUNGO IL FIUME ADIGE, NELLA "BASSA VERONESE", IL 10° ANNIVERSARIO DEL GEMELLAGGIO FRA RINCO BOYS E NON SOLO PANZA,  SIGLATO IL 2 APRILE 2006 A PUNTA LARICI (LAGO DI GARDA). E FRA UN MESE, PROPRIO A PUNTA LARICI, IL REMAKE DI QUELLA STORICA USCITA! OLTRE 40 I PRESENTI, A COMPORRE UN COLORATO TORPEDONE CHE HA PERCORSO I DUE ARGINI DEL FIUME, DA ALBAREDO A LEGNAGO E RITORNO, PER UN TOTALE DI 50 KM.



        
 

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i presenti

 

 

SOCI
         
OSPITI
           
       

 

la cronaca

02/04/2016. E' stata festeggiata oggi in Veneto, con una bella uscita lungo il fiume Adige, l'importante ricorrenza del 10° anniversario fra Rinco Boys e Non Solo Panza, celebrato il 2 aprile 2006 a Punta Larici (sul Lago di Garda). 10 anni di sport ed amicizia, pedalando (e non solo) con la medesima filosofia - quella dello "slow-bike" - che ha scandito le tappe di questi due lustri di attività. Ma vediamo, sfogliando il libro di storia di Rinco e NSP, quali sono stati i momenti salienti di questo felice connubio ...


10 anni fa ...
Febbraio 2006: i Rinco Boys si iscrivono alla "3tre-bike", un'originale gara in bici sulla neve, organizzata in notturna in quel di Madonna di Campiglio. Scorrendo l'elenco degli iscritti, il Presidente nota un gruppo il cui nome è tutto un programma: Non Solo Panza! Subito scatta una ricerca sul web (ce l'avranno il sito?) e così si scopre che il gruppo è di Cremona ma, soprattutto, che è animato da uno spirito identico a quello dei Rinco: bici sì, ma in maniera slow e con qualche "deviazione" sull'eno-gastronomico ...
Immediata parte una mail di presentazione, cui arriva un'altrettanto immediata risposta da Giaz, il Presidente del sodalizio cremonese. Così ci si dà appuntamento a Campiglio per il 25 febbraio.
L'incontro avviene prima della gara e, davanti ad un vassoio di "grostoli" (era carnevale ...) si fa reciproca conoscenza e si pongono le basi per il gemellaggio. La serata - peraltro - è memorabile, visto che inizia a nevicare e la gara diventa ancora più tosta ...


L'incontro - prima della gara - fra Rinco Boys e Non Solo Panza

Il campo di gara:    1) al pomeriggio;     2) poco prima del via;
3) durante la gara, sotto una fitta nevicata    4) un momento della corsa
  




I due presidenti ripresi durante la manifestazione
(qui la cronaca e le immagini di quella serata)

2 aprile 2006: Rinco Boys e Non Solo Panza si sono dati appuntamento sul Lago di Garda per celebrare ufficialmente il loro gemellaggio. L'uscita prevede la salita a Punta Larici, spettacolare balcone panoramico sul lago. Purtroppo la giornata è nebbiosa, non si vede una mazza e fa pure freddo. Così, la prevista "merenda panoramica" viene spostata all'interno della vecchia malga, usata come bivacco. Lì avviene lo scambio dei gagliardetti ed inizia la (finora) decennale storia di sport ed amicizia ...

  
I due gruppi prima del via e la piccola Malga Larici, teatro del gemellaggio


Nel rustico loco, è tutto un fiorir di prodotti tipici trentini e cremonesi ...

   
I due presidenti si scambiano gli originali gagliardetti ...

Rinco Boys e Non Solo Panza sono gemellati !
(qui la cronaca e le immagini di quella giornata)

 

il 5° anniversario
27 marzo 2011: sono trascorsi 5 anni dall'incontro fra Rinco Boys e Non Solo Panza, una ricorrenza che va degnamente festeggiata. Nasce l'idea di un'uscita celebrativa, qualcosa di particolare: prende così il via quella che è poi diventata una tradizione, ovvero la gita "fuori porta" di inizio stagione, su percorsi facili (anche se lunghi) ed accessibili a tutti, in modo da garantire una massiccia partecipazione. Quell'anno viene scelta la Ciclopista del Brenta (da Borgo Valsugana a Bassano del Grappa) e le presenze sfondano quota 50, premiando così l'idea che si rivela vincente. Viene ovviamente rinnovato lo scambio dei gagliardetti ...


Il gruppone di 52 bikers che prende il via da Borgo Valsugana


I due Presidenti rinnovano lo scambio dei gagliardetti


Due gagliardetti mica da niente: un bel salame e uno scudetto di speck!

 

il decennale di fondazione
23 marzo 2013: sono trascorsi 7 anni da quella primavera del 2006, ma questa volta la ricorrenza non riguarda il gemellaggio, bensì la nascita dei due Club. Entrambi i sodalizi, infatti, sono stati fondati nel 2003 e così il 10° compleanno di Rinco e NSP viene festeggiato assieme. Questa volta sono i trentini a fare visita agli amici cremonesi, per una bella uscita lungo il "grande fiume", il Po. E ovviamente, alla fine, come sempre ... tutti con i piedi sotto al tavolino!


La torta con le 10 candeline, che verranno spente dai due presidenti


Happy Birthday
Non Solo Panza & Rinco Boys
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La consegna di una targa ricordo

10 anni di gemellaggio
2 aprile 2016: sembra ieri, invece sono trascorsi 10 anni da quello storico incontro. Una ricorrenza importante, per cui si progetta un'altra uscitona fuori porta. Ma questa ... è storia di oggi!
 


La lunga ed intensa giornata dei Rinco è iniziata alle 6:00, con il ritrovo a Trento e la partenza in pullman. Tappa a Rovereto per i soci del basso Trentino, quindi via, direzione Verona e poi più giù, verso "la bassa", come viene chiamata la parte meridionale della provincia. La meta odierna è Albaredo d'Adige, paese di circa 5000 anime posto in riva al 2° fiume d'Italia, dov'è fissata la partenza del percorso di quest'anno.

Nel parcheggio del Ristorante al Ponte (dove si terrà il pranzo post-pedalata), i Rinco si ritrovano con soci e simpatizzanti giunti dalla Lombardia e da Rovigo, nonchè con il gruppo dei Non Solo Panza, che oltre al nucleo storico cremonese vanta affiliati nel veronese, a Ferrara ed anche a Firenze. In tutto siamo 42, un po' meno dei "grandi numeri" degli anni passati (record a Mantova 2012, con 60 bikers al via), ma comunque una bella carovana.

Una lunga e colorata carovana che dopo la foto di gruppo ha preso il via, quando erano passate da poco le 9:00, imboccando in direzione sud l'argine destro dell'Adige, su fondo sterrato.

In breve - dopo circa un km - è stato raggiunto il primo paese, Tombazosana, con la prima deviazione dall'argine per visitare la piccola frazione di Ronco all'Adige. Poi il rientro lungo l'Adige e via, sempre verso sud, seguendo il tortuoso percorso del fiume, passando a fianco di Roverchiara e raggiungendo la frazione di Roverchiaretta, per un'altra deviazione dall'argine.

Altro breve tour nel paese e poi ancora sul tracciato arginale, per qualche km, fino a raggiungere Angiari. Qui la terza uscita dal tracciato lungo il fiume, con passaggio in centro del piccolo comune (ca. 2000 ab) e poi il ritorno sull'argine, per raggiungere Legnago, il punto più a sud dell'itinerario.

Qui è stato fatto un tour che ha portato dapprima alla frazione di San Pietro (pedalando lungo il canale Bussè), per vedere la bella chiesa romanica di San Salvaro (risalente al 1117). Poi il rientro in città (oltre 25.000 gli abitanti) ed un giro in centro con passaggio davanti al Teatro Salieri (dedicato al noto compositore, nativo proprio di Legnago), quindi nella bella Piazza Garibaldi ed infine, attraverso le viuzze del centro storico, davanti al Duomo, dove si trova anche il torrione, unico resto della rocca di epoca veneziana, poi riutilizzata dagli austriaci (ricordiamo che Legnago faceva parte delle cosiddette "Fortezze del Quadrilatero", un sistema difensivo realizzato fra il 1815 e il 1866, che comprendeva anche Verona, Peschiera e Mantova).

Dopo il breve tour cittadino, il gruppo ha varcato il fiume, passando sulla sponda sinistra (dove si trova la frazione Porto), per imboccare l'argine opposto, questa volta pedalando in direzione nord.

Poco più avanti si è transitati davanti all'antico Santuario della Madonna di San Tomaso, situato poco sotto l'argine e risalente all'XI secolo. Poi di nuovo sullo sterrato, per un lungo tratto fra fiume e campagne, senza centri abitati, con solo qualche fattoria qua e là. Giunti al paese di Bonavigo, altra deviazione dall'argine, con sosta in piazza, poi di nuovo in sella e via, per l'ultimo tratto.

In loc. San Tomio si è scesi ancora dalla strada arginale (in quel tratto il fiume fa una grossa ansa e noi abbiamo tagliato verticalmente, ndr), proseguendo a margine della strada provinciale fino alla loc. Motta, dove si è tornati a pedalare sullo sterrato, ma solo per un breve tratto, perchè si è giunti alle porte di Albaredo. Qui si è scesi definitivamente dalla strada arginale, entrando in paese e transitando nel centralissimo Corso Umberto, per poi arrivare alla vecchia dogana fluviale, risalente all'epoca in cui il paese faceva parte della Serenissima Repubblica di Venezia (oggi l'edificio ospita un'osteria).

A questo punto non è rimasto che rivarcare l'Adige, sulla passerella posta a fianco dell'ottocentesco ponte in ferro che collega i territori di Albaredo e Ronco, arrivando così nel parcheggio del Ristorante al Ponte, dove si è chiuso l'anello di 50 km.

Riposte le bici nel carrello del pullman, i Rinco si sono accomodati - assieme agli amici di Non Solo Panza - nella sala del locale, dove è stato consumato il pranzo del decennale di gemellaggio. Prima un ricco buffet di verdure, sia cotte che crude (diciamo che, visto l'assalto ai vassoi, è stato un abbuffet ...), poi un tris di primi (risotto alla salsiccia, maccheroncini sardi al pesto, tagliatelle alle verdure) ed infine un bis di dolci. Vino a volontà, caffè (con grappetta per il "resentìn") e poi, quando erano quasi le 16:00, i saluti ed il rientro per le rispettive città, dandosi appuntamento al 30 aprile per il remake dell'uscita di gemellaggio a Punta Larici del 2006.

L'arrivo a Trento (dopo la tappa a Rovereto) è avvenuto alle 18 meno un quarto. Insomma, anche quest'anno giornata lunga e intensa ma ... gran bella giornata!

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Ora l'appuntamento è con il trekking, la cui prima uscita del programma 2016 è fissata per sabato 16 aprile, quando si affronterà il tranquillo itinerario dell'Anello del Lago di Molveno, con visita ai "Fortini di Napoleone", fortificazioni realizzate dagli austriaci alla fine del 1700 per fronteggiare l'invasione francese del Tirolo.


 

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi 50 km, mentre il dislivello superato è praticamente nullo (a parte 2 o 3 rampe degli argini ...). L'altimetria è dunque insignificante (sarebbe un riga orizzontale!).

La panoramica in 3D
parte nord

parte sud

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

 

le immagini

1. Il viaggio da Trento


Il ritrovo, in via Petrarca è alle 6:00. Quando arriviamo è ancora buio pesto!


Il pullman con carrello porta bici del Club Dellai è già pronto


In pochi minuti completiamo le operazioni di carico delle nostre mtb


Verso le 6:15 saliamo in pullman. Si parte ...


Facce assonnate a bordo ...


Dopo mezzora, tappa a Rovereto Sud per caricare i soci del basso Trentino


Carichiamo altre 6 bici e via ... direzione Verona


Carrellata sugli assonnati viaggiatori ...



Lungo il viaggio, il servizio "Rinco Chef Express" serve la colazione a bordo


Brioches e succhi per tutti, vénghino siòri, vènghino ...


A Verona lasciamo l'A22 e imbocchiamo la superstrada "Transpolesana"


Puntualissimi (anzi, pure un po' prima rispetto alla tabella di marcia) arriviamo a destinazione
A dispetto delle previsioni meteo, il cielo è plumbeo e fa un po' freschino. Comunque NON PIOVE!


Iniziamo a scaricare le bici ...

 


2. i preparativi prima del via


Il Ristorante al Ponte (a due passi da Albaredo, ma in realtà nel comune di Ronco)


C'è tempo per un caffè


Nel bagno qualcuno prepara strani intrugli ...


Preparativi prima del via


Roby, Briz e Rinco Starr


Max, Lucky Luke, Mara, Giusy e Christian


Mascella e Panzella


Cristina1, Erica, Cristina2, Ezio e Brücke


Uomo Ombra e GigaBike


Il camoscio della Sila vuole fare il cambio olio ...


Bancomat, Annalisa e Ivano, Walter Kramp, Landini e Big Bobby

Per l'importante occasione del decennale di gemellaggio, i due presidenti di Rinco Boys e Non Solo Panza decidono di pedalare a magliette invertite. Ecco lo scambio


Il gruppone di oltre 40 biker di Rinco Boys e Non Solo Panza
(clicca sulla foto per vedere l'immagine ingrandita)


3. il primo tratto: Albaredo-Legnago


Poco dopo le 9:00, si sale in sella e via!


Imbocchiamo la strada arginale dell'Adige, in sponda destra, direzione sud


Il ponte in ferro che collega Ronco all'Adige e Albaredo d'Adige, realizzato nel corso del 1800


Si parte su un comodo fondo sterrato, molto compatto e scorrevole


Alla nostra sinistra, il fiume Adige scorre placido verso il Mar Adriatico ...

  
Il gruppone si sgrana quasi subito e si formano dei piccoli gruppetti


L'andatura è ovviamente cicloturistica


Uno alla volta, gli oltre 40 biker scorrono davanti alla fotocamera ...


Tre membri del gruppo Non Solo Panza, presente oggi con 10 unità


Dopo un km la prima deviazione dall'argine: si scende e si entra in Tombazosana

   
Il passaggio davanti alla Chiesa di Sant'Ambrogio, realizzata nel 1863


Dopo il passaggio nel centro di Tombazosana (frazione di Ronco all'Adige), usciamo dal paese


Un'altra antica chiesetta, costruita anch'essa in mattoni rossi, tipico materiale di queste zone


Imbocchiamo la leggera salita che ci riporta sull'argine del fiume


Il gruppo avanza ora compatto


Tornati sull'argine sterrato, si prosegue verso sud


Il cielo è sempre grigio e, purtroppo, non ci sono segni di miglioramenti ...


Ma con la nebbia o con il sole ... noi procediamo!


I vasti campi della pianura veneta, con i trattori al lavoro


Meleti in fiore. I peschi, purtroppo, erano già sfioriti, facendoci perdere lo "spettacolo rosa"


Più avanti il tracciato abbandona la strada sull'argine per proseguire fra le campagne


La lunga colonna di bikers


E' arrivata la primavera e domina il verde della vegetazione risvegliata dopo l'inverno


Si prosegue su una bella stradina a margine del fiume


Entrati nel comune di Roverchiara, la strada arginale si fa asfaltata


Ora si pedala su una vera e propria pista ciclabile


Il fiume Adige, quaggiù, ha un aspetto ancora naturale, a differenza del tratto in Trentino
dove la rettifica operata dagli austriaci nel 1859 (per costruire la ferrovia del Brennero),
ha trasformato il fiume quasi in un canale, con lunghi tratti rettilinei ed alti argini artificiali


Briz ... senza mani!


Panzella in testa al gruppo, scortato dagli "scudieri" Gabriele e Mascella


Si procede verso il paese di Roverchiara


Poco più a sud, intravediamo il campanile, segno che siamo quasi arrivati


Un altro scorcio dell'Adige


Il paese di Roverchiara, piccolo comune con meno di 3.000 abitanti. Svetta il campanile
della chiesa dedicata a San Zeno Vescovo, risalente al 1860. Qui non facciamo deviazioni


Tiriamo dritto verso sud, puntando la frazione di Roverchiaretta


Arrivati alla rampa che scende in paese, abbandoniamo nuovamente la strada arginale


Entriamo nel piccolo paese, tipicamente agricolo, con grandi fattorie


Ci fermiamo in piazza davanti alla chiesa (1847) dedicata alla Beata Vergine del Monte Carmelo

  
Sotto il campanile con l'orologio. A destra, un'altra chiesetta molto più antica (1644)


Lasciamo Roverchiaretta, tornando verso l'argine dell'Adige


Torniamo sulla pista ciclabile


Il fiume scorre tranquillo alla nostra sinistra


A destra, invece, il paesaggio rurale della campagna veneta, con i tipici casolari


Noi proseguiamo sempre in direzione sud


Poco più avanti, un cartello segna il passaggio dal comune di Roverchiara a quello di Angiari


Un gregge di pecore in sosta lungo il fiume. Notare come del prato sia stata fatta tabula rasa


Erica e Cristina


Un ciclista che procedeva solitario in senso contrario al nostro, alla vista di questo
gruppo compatto e numeroso, ha chiesto urlando in veneto "Ma ghe xe 'na gara?"


Il toponimo Angiari deriva dal latino glarea, cioè ghiaia. E infatti ...


Poco prima di Angiari, la ciclabile passa a bordo strada


Successivamente, si ritorna sull'argine del fiume


Arrivati all'altezza del paese, scendiamo dall'argine


Una sosta per ricompattare il gruppo


Gabriele e Mascella, i più giovani partecipanti alla gita odierna


Piano piano, il gruppo si ricompone


Una volta riuniti, si entra tutti assieme in Angiari


Un'antica villa, purtroppo non ben conservata, che denota comunque un nobile passato


Entriamo nel borgo (poco più di 2000 abitanti, uno dei più piccoli comuni del veronese)


Il passaggio in piazza, dove sorge la settecentesca chiesa di San Michele Arcangelo


Usciamo dal paese, puntando nuovamente verso l'argine dell'Adige


La rampetta che ci riporta sulla strada arginale


Subito dopo, il cartello ci indica che siamo arrivati nel comune di Legnago


 


4. il giro di Legnago


Scendiamo dall'argine per entrare in città


Percorriamo un'anonima stradina di periferia


Imbocchiamo una pista ciclabile urbana


La pista costeggia il canale Bussè


Reflex ...


Più avanti, la pista ciclabile si discosta dal canale


Ora si viaggia a bordo strada, su percorso protetto


Più avanti, si attraversa il canale, passando sulla sponda sinistra


Ora si procede sulla strada lungo il canale, dove è stata riservata una piccola corsia per le bici


Più avanti, sparisce anche la corsia e così si procede con prudenza, incolonnati a destra


Arriviamo al sottopasso ferroviario, regolato da un semaforo


Al verde, scattiamo nel tunnel, prima che si apra il traffico dalla parte opposta!


Riusciamo a passare tutti in un sol colpo di verde!


Oltrepassata la ferrovia, riprende la ciclabile che costeggia il Bussè


Noi imbocchiamo il percorso lungo il canale, uscendo da Legnago, in direzione S.Pietro


S.Pietro, la frazione che si vede all'orizzonte, ospita un'antica chiesa che andremo a vedere


Percorriamo un paio di km sulla pista con fondo cementato


Arriviamo alle prime case


Qui lasceremo la ciclabile, tornando su viabilità urbana


Si svolta sul ponticello, in direzione del paese


La strada è decisamente poco trafficata e possiamo invaderla tranquillamente


Siamo quasi arrivati al "Giro di boa"


Ecco all'orizzonte il paese e la chiesa di San Salvaro, la nostra meta


Arriviamo alla Chiesa di San Salvaro, in stile romanico


La chiesa, risalente al 1117, è una delle più antiche del veronese


L'iscrizione su una pietra angolare, ricorda come l'edificio venne edificato per volere della
Contessa Matilde di Canossa nel 1117. La cripta, però, è molto più antica (VI secolo) ed è
quindi deducibile che la chiesa venne edificata su un edificio preesistente, dell'Alto Medioevo


Entriamo nel vialetto, arrivando davanti al portale


Il portale della chiesa, con la finestra bifora


A fianco della chiesa, c'è un'antica villa


Lo stemma in rilievo, posto sull'arco di accesso alla villa


Panoramica della chiesa, vista dal giardino. Purtroppo l'edificio
era chiuso e ci siamo dovuti limitare ad una visita esterna.

 
VIDEO: La chiesa di S.Salvaro ripresa da un drone


Dopo la tappa all'antica chiesa di San Salvaro, si ritorna indietro sulla stessa strada


Poco più avanti, però, si devia sulla sinistra, imboccando una strada nei campi


Pedalando sul comodo sterrato, si ritorna verso Legnago


La colonna di bikers si snoda fra i pioppi


Si pedala in un ambiente tipicamente rurale


Big Bobby e Landini


La strada si snoda ora fra alcuni appezzamenti arati di recente, pronti per la semina


Il serpentone fra i campi


Più avanti transitiamo a fianco di un campo da golf


Lasciamo i verdissimi prati del green (come viene chiamato in gergo il terreno dei golfisti)


Passiamo nuovamente sotto la ferrovia


In the tunnel


Ora si punta verso la città


Anche qui è stata realizzata (per fortuna) una ciclabile urbana, a bordo strada


Passaggio davanti alla stazione FS


Arriviamo al Teatro Salieri, dedicato al noto compositore, nativo di Legnago

   
La sosta davanti al teatro e, a dx, il busto che ritrae il compositore (Legnago 1750 - Vienna 1815)


Il percorso che avevamo tracciato non è fattibile per via del mercato, quindi si fa una deviazione


Arriviamo nella centralissima Piazza Garibaldi


Sotto la pavimentazione che abbiamo appena calcato vi sono i resti dell'antica Porta Mantova,
uno degli accessi alla fortezza di Legnago, emersi nel 2003 durante alcuni lavori di scavo. Nel
2011, a seguito delle pressioni dei commercianti della zona, nonchè per esigenze viabilistiche,
la nuova Giunta Comunale fece coprire nuovamente i reperti, ripristinando il piano di calpestio


In questa mappa austriaca (l'Adige è chiamato in tedesco Etsch), si vede
la classica forma a stella della fortezza di Legnago. Porta Mantova si apriva
sul lato ovest, dove c'è la strada che portava appunto alla città di Mantova


Percorrendo le viuzze del centro storico, ci avviciniamo al Duomo

   
Purtroppo il mercato c'è anche qui, e così Duomo e Torrione, si vedono appena ...

   
E allora ecco, in due foto d'archivio, i due monumenti. Il Duomo risale al XVIII secolo ed è
dedicato a San Martino. Il Torrione è l'unico resto della rocca risalente all'epoca veneziana


Un'immagine aerea della città, con la frazione Porto sulla sinistra


Per oltrepassare l'Adige, bisogna salire sull'argine. Via con la scalinata ...


Per evitare le alluvioni, infatti, la città è stata protetta da un alto muraglione


Che fadìga ...


Utilizzando la passerella ciclo-pedonale, passiamo sulla sponda opposta, verso la fraz. Porto


L'Adige, che scorre verso il mare ...


Dall'altro lato inizia il percorso di ritorno. Si rientra verso nord ...

 


5. Il secondo tratto: Legnago-Albaredo


Il primo tratto, anche se più stretto, è molto simile all'inizio del percorso: sterrato compatto


Alcune strutture per la pesca fluviale


Ora ci aspettano 25 km verso nord ...


Il gruppo compatto


Qualche km più avanti, la prima deviazione dall'argine


Passiamo davanti all'antico Santuario della Madonna di San Tomaso (XI secolo)


Percorriamo la comoda strada bianca che raggiunge il santuario


Un plauso a Germano, giunto da Firenze !


Si risale sull'argine


Non bastasse la nebbia, qualche co... beeeep ha pensato bene di fare un po' di fumo!


Ora il fondo della strada arginale si è fatto un po' più "ruvido"


Giunti all'altezza di Bonavigo, il gruppo si ferma per ricompattarsi


Siamo proprio di fronte al ponte sull'Adige, fra Bonavigo e Roverchiara


Alla spicciolata, arrivano tutti


Il piccolo Gabriele, scortato da Giancarlo


Nel frattempo, si ripara agli inconvenienti tecnici


ecco che ne arrivano altri 4 ...


.... poi altri 2 ...


... e chiude Panzella con Mascella, assieme a Capelli d'Argento


Bene , ora il gruppo è ricomposto e possiamo scendere verso Bonavigo


Dall'argine imbocchiamo la strada che porta in paese


Anche questa è una piccola località, di circa 2.000 abitanti


Entriamo in centro paese


Palazzo Brenzoni, edificato sull'antica struttura di un castello fortificato



In piazza raggruppiamo per una foto ricordo tutte le Lady presenti oggi: ben 11
Qualcuno associa il momento alla Festa della Fragola, che si tiene qui a maggio


E così scatta la standing ovation !!!


Ma come siamo pazzi !


Un giro in piazza e si riparte


Usciamo dal paese


Imbocchiamo l'ennesima rampetta e ritorniamo sull'argine dell'Adige


Questa è la più tosta di tutto il giro !!!


Ora si procede su un fondo leggermente sabbioso e le bici non scorrono come prima


In compenso, c'è un tappeto di fiori che colora il paesaggio


L'Adige scorre placido alla nostra sinistra


L'acqua del fiume rispecchia il verde della vegetazione riparia


Ora cui attendo un lungo tratto senza centri abitati


Uno sterminato paesaggio verde, fatto di campi ed alberi


Solo ogni tanto, troviamo qualche fattoria


Si viaggia su tre corsie !


Nelle zone meno battute dai mezzi agricoli, il fondo è erboso


Costeggiamo una grossa ansa del fiume, con la strada che compie una curva ad ampio raggio


A sinistra abbiamo il fiume, a destra i campi


Giaz guida il gruppo


In questo tratto, forse per via delle esondazioni, il fondo è molto sabbioso e lento


E si alza pure il polverone !


Le strisce nere che si vedono a dx, sono liquami bovini sparsi per concimare. Un profumino ...


Terminata l'ansa, la strada riprende con fondo più scorrevole e compatto


In loc. San Tomio, usciamo dall'argine per tagliare un'altra ansa


Percorriamo un tratto sulla poco trafficata provinciale


In loc. Motta, torniamo sull'argine


Un po' di ciclocross ...


Via, in sella per l'ultimo tratto, su erba


Ci stiamo ormai avvicinando ad Albaredo


Meli e ciliegi sono ancora in fiore


L'ultimo tratto, con il fondo gibboso per i ciuffi d'erba, è il più faticoso


Arrivati nei pressi di Albaredo, scendiamo per l'ultima volta dall'argine ed entriamo in paese


Rinco Starr e Panzella, 25 anni di Rinco in due !


Ci dirigiamo verso il centro del paese


Il bel palazzo delle ex scuole comunali, che oggi ospita diverse associazioni del paese


Percorriamo via Roma


Quindi imbocchiamo il centralissimo Corso Umberto I, dirigendoci verso l'Adige


Arriviamo alla vecchia dogana fluviale (che oggi ospita un'osteria). La struttura risale ai tempi
dell'appartenenza alla Serenissima Repubblica di Venezia (prima dell'arrivo degli austriaci)


Dalla vecchia dogana imbocchiamo l'ottocentesco ponte di ferro


Si attraversa l'Adige, da Albaredo a Ronco


Il fiume è così tranquillo che sembra una tavola d'olio


Dopo 50 km, rientriamo alla base


Carichiamo le nostre bici sul carrello del pullman


Adesso si va a mangiare


Il toscanaccio Germano chiede: "Quanti km abbiam fatto oggi?"
"Cinquanta"     -       "Beh, io cinquanta col guanto!"

 


6. Il pranzo al "Ristorante al Ponte"


Il biglietto da visita del locale che abbiamo scelto per il pranzo post-pedalata


Si comincia con il buffet, anzi ... l'abbuffet di verdure


Si può scegliere (senza limiti) fra verdure cotte e crude


Ci disponiamo su due lunghe tavolate


Il locale è la classica trattoria, molto frequentato dai camionisti e da lavoratori di passaggio


E allora: Prosit e W i Rinco e i Non Solo Panza !!!


Arriva il tris di primi


Direi meritato !

                   
Entrano in azione le possenti ganasce ...


E dopo sono io quello che magna ...


Per chi ha molta fame ... c'è anche il ripasso


Max non si tira indietro, sotto lo sguardo atterrito di Mara


Te piace er succo de mirtillo eh ?


Mica solo a lui !


Arrivano i dolci


Nemmeno il dolce riesce a far comparire un sorriso su questo volto stravolto !!!


E alla fine, un bel caffè


Caffè ... col resentìn !


Cristina, a forza di resentìn, si ritrova il naso in tinta con la felpa !


Quando i presidenti sono così seri ... c'è da aver paura !


Dopo la bella mangiata, usciamo a prendere un po' d'aria prima di ripartire

 


7. Il rientro in Trentino


Quando sono quasi le 16:00, dopo i saluti con gli amici cremonesi, si riparte


Torniamo sul pullman


Via, in autostrada, direzione nord

E come ogni anno, dopo qualche minuto di viaggio ... scatta l'abbiocco !

 


Dopo la bella mangiata, usciamo a prendere un po' d'aria prima di ripartire


Prima tappa, Rovereto sud


Qui lasciamo i 6 soci della Vallagarina e dell'alto Garda


Poco prima delle 18:00, siamo a Trento


10 ore dopo la nostra partenza ... siamo ancora in via Petrarca


Iniziamo le operazioni di scarico


Una ad una, ritiriamo le nostre impolverate mtb


Bene, anche questa è andata!



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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