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Vecchi
Mestieri con "varianti wild" Disputata oggi in alta Valle di Cembra la 2ª uscita stagionale di trekking, sul percorso etnografico-naturalistico nella profonda gola del Torrente Avisio, fra i paesi di Grauno, Sover e Grumes. Dopo l'esordio di marzo in alta Val di Non, con il suggestivo percorso attorno alla Cascata di Tret, anche la 2ª tappa trek 2024 ha avuto l'acqua come leit motiv, grazie al percorso denominato "Sentiero dei Vecchi Mestieri", allestito fra l'Avisio e ad alcuni suoi affluenti, dove è stato possibile visitare antiche realtà produttive, attive fino alla metà dello scorso secolo, che funzionavano proprio grazie alla forza dell'acqua. Molini, fucine, segherie, fornaci, alcuni dei quali restaurati, ma in gran parte ormai ridotti a rudere, che testimoniano la fervida attività artigianale su entrambe le sponde le torrente. E non sono mancate nemmeno oggi, nel tratto fluviale del percorso, delle vere e proprie "avventure", a causa di due tratti del sentiero totalmente sommersi dall'acqua, che hanno costretto a delle deviazioni nel bosco, a monte del corso d'acqua, su impervi e scivoloso costoni ... |
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la cronaca |
13/04/2024. E' stata disputata oggi, in alta Valle di Cembra, la 2ª uscita del programma trekking 2024, tappa nuovamente all'insegna dell'acqua, dopo quella d'esordio (a marzo), alla cascata di Tret. Si è trattato di un revival, visto che lo stesso tracciato, anche se in senso antiorario, era stato percorso nel 2014, ma in versione autunnale. Quest'anno è stato riproposto, ma in versione primaverile e in senso orario.
Il gruppo era oggi composto da 12 trekker, partiti verso le 8:30 da Grauno, ultimo paese della Val di Cembra, nel comune di Altavalle. Partenza in discesa, raggiungendo la SS612, per poi proseguire a valle dell'arteria, su una ripida stradina che scende in un antico castagneto, con alberi secolari dalla circonferenza di qualche metro.
La discesa, su ripida mulattiera, è proseguita fino a raggiungere il greto del torrente Avisio, dove si trova il Pont da la Rio. Il ponte, che storicamente fungeva da collegamento fra le comunità di Grauno e Grumes (in sponda destra) e Sover (in sponda sinistra), paesi dirimpettai ma separati dalla profonda gola del torrente, fu travolto dalla piena del '66 ed è stato ricostruito nel 2008.
Attraversato il corso d'acqua ed entrati nel comune di Sover, è iniziato il suggestivo percorso fluviale, composto da un misto di sentieri lungo il greto, sentieri nel bosco ripario e passerelle in acciaio sospese sulla roccia. Purtroppo, dopo poche centinaia di metri, è arrivata la prima sorpresa. Proprio come nel 2014, anche oggi, a causa della portata del torrente (resa particolarmente abbondante dallo scioglimento della neve per via del gran caldo di questa settimana), il sentiero - in un tratto che passa alla base di una parete rocciosa verticale - era sommerso da oltre mezzo metro d'acqua, rendendo impossibile procedere oltre. E così, proprio come 10 anni fa, non è rimasto che studiare un bypass, passando a monte delle rocce, in un ripido e scivoloso bosco.
Con non poche difficoltà e affrontando dei passaggi su roccia abbastanza impegnativi, è stato intercettato il sentiero oltre il punto impraticabile, riprendendo il cammino sulla traccia originale. Non è durata molto, però, perchè poco più avanti un altro tratto analogo a quello precedente, con parete rocciosa verticale a picco sul torrente e il sentiero sommerso, hanno costretto ad una seconda deviazione nel bosco. E questa seconda variante è stata ancora più tosta della precedente, perchè ci si è dovuti alzare di più, per poi scendere su un altra mulattiera, che dalla provinciale scende all'antico Maso Castellir.
Si è così intercettato nuovamente il sentiero originale, poco a monte del Castellir e poco prima del suggestivo passaggio nell'antico alveo del torrente Avisio, situato quasi 100 metri a monte di quello attuale. Sulle pareti rocciose, levigate dallo scorrere dell'acqua per diversi millenni, si notano ancora le incisioni orizzontali scavate dalle onde.
Proseguendo sulla traccia originale (da qui in poi non più abbandonata) si è arrivati in loc. Pianacci, dove si trova un antico maso (per metà diroccato) circondato da verdissimi prati e da antichi terrazzamenti, dove un tempo si praticava agricoltura di sussistenza.
Da Pianacci è iniziata la ripidissima risalita in sponda sinistra dell'Avisio, arrivando fino alla frazione di Piscine di Sover, dove c'è stata l'occasione di acquistare del miele direttamente dal produttore, l'apicoltore locale Marco Vettori, che ci ha gentilmente ristorato con dell'ottimo succo di mela e con qualche fetta di pane e ... miele. Dopo la "pausa shopping" si è proseguito sul "Percorso Vita", un tranquillo e comodo sentiero che corre a monte della strada provinciale e che porta fino al capoluogo, Sover. Prima di scendere in paese, però, in una bella area attrezzata all'ombra dei larici, è stata fatta la meritata pausa ristoro.
Dopo mangiato è stato raggiunto il paese di Sover, dove è iniziata la seconda discesa nella gola del torrente Avisio, su una ripida mulattiera lastricata in porfido. In fondo alla discesa si è giunti in località Molini, dove un gentilissimo signore del posto (il sig. Natalino, che peraltro si è scoperto essere pure un parente di una dei nostri ospiti di oggi), ci ha fatto riempire le borracce di acqua fresca e ci ha pure preparato il caffè (con l'immancabile "resentin", visto che eravamo in val di cembra ..).
Ringraziato Natalino, si è quindi ripartiti, raggiungendo il vicino Pont da La Rio e tornando in sponda destra del corso d'acqua. La risalita verso Grauno è avvenuta lungo il "Sentiero dei Vecchi Mestieri di Grumes", lungo il Rio Molino, affluente dell'Avisio, che nei secoli passati era un fiorire di attività produttive, tutte alimentate dalla forza dell'acqua: mulini, segherie, fucine ...
Camminando lungo il percorso etnografico abbiamo incontrato i ruderi di queste storiche attività, ormai abbandonate, ma anche qualche edificio recuperato, fino a rientrare al paese di Grauno, punto di partenza.
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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con la mtb, sabato 27 aprile, con una trasferta extra-regionale. Si andrà infatti a Padova, per affrontare il percorso denominato Anello Fluviale, che gira attorno alla "Città del Santo" passando sugli argini dei corsi d'acqua: fiume Brenta, fiume Bacchiglione, canale Brentella e Canale Piovego. Non mancherà una deviazione in centro storico, per andare a visitare la splendida piazza di Prato della valle e la Basilica di Sant'Antonio.
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i dati tecnici. |
Complessivamente il percorso (senza deviazioni) è di circa 13 km, con un dislivello di 800 metri. Oggi, a causa di deviazioni varie, ne abbiamo percorsi un paio in più, ma soprattutto il dislivello ha superato i 1000 metri, per via delle risalite e discese nella gola del torrente. L'altimetria vede un tratto iniziale di discesa, per circa 2 km, da Grauno al greto dell'Avisio, seguito da circa 3 km di saliscendi lungo il torrente. Ci sono poi i (ripidi !) 2 km per salire dall'Avisio a Piscine di Sover, seguiti da un paio di km in falsopiano, fra Piscine e Sover. Nuova ripida discesa per tornare sul greto del torrente Avisio, da Sover al Pont da la Rio (2,5 km circa), seguiti dai 2,5 km finali in salita, per risalire dal torrente a Grauno. GPM lungo il "Sentiero Vita" sopra l'abitato di Sover. a m. 975.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
antico alveo del torrente
AVISIO
Grazie Natalino ! (per
l'acqua, il caffè e ... la compagnia)
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |