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Proprio un bel "Piano B"
Trekking in Marzola DOPO IL RINVIO (CAUSA METEO AVVERSO) DEL 27/28 AGOSTO, ANCHE PER QUESTO SABATO LE PREVISIONI INDICAVANO POSSIBILI PIOVASCHI E TEMPORALI SULLE CRESTE ALPINE, PER CUI SI E' RITENUTO PRUDENTEMENTE DI NON AVVENTURARSI AI 2600 METRI DELLA VEDETTA ALTA, IN VAL DI NON. L'USCITA SULLE MADDALENE E' STATA COSI' DEFINITIVAMENTE ACCANTONATA (SARA' NEL PROGRAMMA 2023) E AL SUO POSTO E' STATO RISPOLVERATO UNO DEI "MONTI DI TRENTO", LA MARZOLA, GIA' META DI ALCUNE NOSTRE USCITE SULLA NEVE. UN "PIANO B" DECISAMENTE POSITIVO, CON LA DECINA DI TREKKER PRESENTI CHE HANNO AFFRONTATO UN BEL TRACCIATO, CON VISTA (ANCHE SE UN PO' OFFUSCATA) SU VALSUGANA E VALLE DELL'ADIGE. |
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la cronaca |
03/09/2022. E' stata disputata oggi sulla Marzola, la montagna che separa la Valle dell'Adige dall'Alta Valsugana, la 6ª uscita del programma trekking 2022. Un'uscita che era stata programmata in un'altra location, le Tre Cime delle Maddalene (in alta Val di Non), ma che è stata spostata a causa delle previsioni meteo "non entusiasmanti", con il rischio di beccarsi un temporale a 2600 metri di quota ...
Così è scattata il "Piano B", su uno dei c.d. "Monti di Trento", la Marzola, a quota decisamente più bassa (m.1737 la vetta) e con previsioni meteo decisamente più rosee. Infatti ne è uscita una bella escursione (il percorso era già conosciuto, essendo stato fatto alcune volte in passato, anche se con la neve), in un giornata non splendida, ma senza pioggia.
9 i trekker al via, incamminatisi attorno alle 8:30 dal Rifugio Maranza (m.1072). Da qui è stato imboccato il sentiero 426 che dopo un ripido ma breve strappo iniziale, si inoltra in falsopiano nel bosco di faggi, portando a Malga Nova (m.1220). Il cammino è proseguito in direzione nord, sempre sul sentiero 426 (che da qui in poi assume il nome di "Sentér dele pegore"), che inizia a tagliare il versante ovest di Cima Marzola nord, con pendenza non elevata e qualche passaggio in alcuni canali dove in occasione di forti piogge scarica ghiaia (e, in inverno, neve).
Proseguendo sul "Sentér dele pegore" si è così giunti in loc. Stoi del Chegul (m.1330), dove si trova un bel punto panoramico sulla Valsugana, sulla valle dei Mocheni e sul Lagorai meridionale (anche se oggi il cielo era un po' offuscato e i panorami non perfettamente visibili). Il toponimo "Stoi", come avviene per altre analoghe località sul Monte Calisio e sul Sorasass, risale al tempo della 1ª guerra mondiale, quando la città di Trento venne dichiarata dagli austriaci "Città fortezza" e tutte le montagne del circondario furono riempite di forti, trincee, postazioni d'artiglieria e altre strutture difensive. Nei pressi di queste costruzioni vi erano spesso delle gallerie scavate nella montagna, per ricavarne magazzini, camerate, passaggi invisibili al nemico, ecc. In tedesco queste gallerie venivano chiamate Stoll, da cui è derivato il termine dialettale Stol (al singolare) o Stoi (al plurale).
Dagli Stoi del Chegul è iniziata la vera salita, su una stradina forestale che si inerpica ripida nel bosco, con qualche tornante, fino a raggiungere i 1450 metri del tratto pianeggiante posto sotto il Dosso dei Corvi. Dopo un tratto tranquillo, con squarci panoramici sulla Valsugana, si è ripreso a salire, in maniera sempre più decisa, fino al bivio con il sentiero che porta a Cima Marzola nord. Qui si è saliti a zig-zag nel bosco, su un vero e proprio "muro", sbucando sulla cresta, a due passi dalla croce posta sulla cima nord (m.1737). Dopo la foto di rito, si è scesi alla vicina Sella della Marzola (m. 1692), posta fra cima nord e cima sud, proseguendo poi lungo il panoramico crinale, in direzione sud.
Camminando con vista Trento e Monte Bondone alla propria destra, e con vista Valsugana, Lagorai e Lago di Caldonazzo alla propria sinistra, si è iniziato a salire, dapprima in maniera moderata, poi più decisa negli ultimi 100 metri, fino a raggiungere Cima Marzola sud (m.1736). Altra breve sosta panoramica e fotografica, quindi ripida discesa al vicino Bivacco Bailoni (m.1626), dove è stata fatta la meritata pausa ristoro, godendosi il tiepido sole che nel frattempo aveva bucato le velature che hanno caratterizzato la mattinata.
Dopo mangiato è iniziata la discesa, sul sentiero 412, affrontando un ripido tratto iniziale con diverse "zete", perdendo 300 metri di quota in un batter d'occhio ... Il tratto successivo, entrati nel bosco, è decisamente meno impegnativo e si giunge in scioltezza al Rifugo Maranza, dove si chiude l'anello di circa 11 km.
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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con la mtb, sabato 10 settembre, con l'uscita RINCO GOLD 2022. Si andrà in Veneto, sull'Altopiano di Asiago, pedalando fra vecchie ferrovie ed ex strade militari. Uno splendido anello di 75 km, con 1800 metri di dislivello complessivo. La nuova sfida dei Rinco ...
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i dati tecnici. |
Complessivamente sono stati percorsi poco più circa 11 km, con un dislivello di oltre 800 metri. L'altimetria vede un tratto iniziale di circa 3,5 km, con salita morbida e falsipiani, dal rifugio Maranza agli Stoi del Chegul. Segue il tratto di cresta (4 km) con alcune ripide rampe alternate a tratti di salita più morbida o falsipiani, e circa 300 metri di ripida discesa per arrivare al Bivacco Bailoni. Si chiude con 3 km di discesa, con pendenze importanti tranne nel tratto finale, per rientrare al Rifugio Maranza. GPM a Cima Marzola nord (m.1737).
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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il video |
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le immagini |
1. Rifugio Maranza - Stoi del Chegul
2. Stoi del Chegul - Cima Marzola Nord
3. Creste della Marzola e Bivacco Bailoni
4. discesa al Rifugio Maranza
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |