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Trekking
buona la prima!
Inaugurata oggi in Valle dei Laghi, con il suggestivo itinerario della Roggia di Calavino, la stagione del trekking 2002. Bell'anello di 11 km, fra la Piana di Sarche, il lago di Toblino e la bassa valle di Cavedine, con ricco ristoro finale alla cantina PISONI di Pergolese. E ora (domenica 3/4) tocca alla MTB ... |
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la cronaca |
26/03/2022. Ha preso il via oggi in Valle dei Laghi la stagione trekking 2022. Riposte le ciaspole e i ramponi, al termine di un inverno decisamente avaro di precipitazioni nevose, si è passati alle scarpe leggere, iniziando il programma con un itinerario di bassa quota (GPM a soli 540 m.) ma molto suggestivo, con la risalita della gola della Roggia di Calavino e lo scavallamento della collina di San Siro.
Partenza alle 9:30 da Pergolese, nella grande piana a sud di Sarche. Dal parcheggio della Cantina PISONI (dove a fine giro ci siamo fermati per il ristoro) il gruppo di 16 trekker (oltre a 3 amici a 4 zampe) ha imboccato la strada sterrata (in piano) che costeggia il canale Rimone, il corso d'acqua che collega il Lago di Toblino con il Lago di Cavedine.
Raggiunta la località di Ponte Oliveti (all'estremità sud del Lago di Toblino) è iniziata la salita sulla collina che sovrasta il lago ad est, passando in vigneti ed oliveti, ma anche in un bel tratto di bosco. Giunti all'estremità nord del rilievo, è iniziata la discesa in direzione di Padergnone, su una ripida stradina con qualche tornante, già percorsa più volte in mtb, specie durante i vari "Taverna-Tour". In fondo alla discesa, poco prima di sbucare in "Località 2 Laghi" (che si trova fra i laghi di Santa Massenza e Toblino, separati da un breve canale), si è svoltato a destra, imboccando il sentiero della Roggia di Calavino.
Da qui è iniziato il suggestivo percorso nella "Forra dei Canevai" (questo il toponimo ufficiale), risalendo il piccolo corso d'acqua che scende dalla Valle di Cavedine, dove si alternano numerose cascatelle e piccole pozze. La roggia, in passato, favorì l'insediamento di varie attività produttive che utilizzavano l'acqua come forza motrice, quali mulini, fucine, segherie. Alcuni ruderi di queste antiche attività sono ancora visibili mentre si risale il sentiero che costeggia il ruscello.
Giunti a Calavino, il paese più in basso della Valle di Cavedine, è stato visitato il "Màs", l'antico quartiere situato a valle del borgo principale, che un tempo ospitava ben 14 mulini, oltre ad alcune segherie, fucine di fabbro e filande, tutti rigorosamente alimentati ad acqua. Oggi, purtroppo, quella concentrazione di attività è solo un lontano ricordo e gli edifici che le ospitavano sono solo in parte recuperati, mentre la maggior parte sono abbandonati e in qualche caso anche cadenti.
Da Calavino ci si è quindi diretti verso nord, iniziando a salire sulla collina di San Siro, il rilievo che separa la valle di Cavedine dalla Piana di Sarche, su un bellissimo sentiero nel bosco che ha condotto al GPM odierno, a quota 540 m.
Dalla sommità della collina di San Siro è quindi iniziata la discesa verso Pergolese, prima su una stradina sterrata, poi su un ripido sentiero, con diversi zig-zag e passaggi fra le rocce, per chiudere l'anello nuovamente alla Cantina PISONI, dopo oltre 11 km di cammino.
Dopo le fatiche, i Rinco si sono però abbondantemente ristorati, sotto i freschi vòlti della Cantina PISONI, assaggiando vari salumi e formaggi tipici (oltre a delle deliziose torte salate), il tutto annaffiato dagli ottimi vini dell'azienda: il San Siro rosso (blend di Cabernet/Merlot) e il San Siro bianco (Chardonnay), che prendono il nome dalla collina sovrastante Pergolese, il Sarica (acronimo di Sara e Federica, le figlie primogenite dei cugini Marco e Stefano PISONI, ottenuto da un blend di Syrah e Pinot nero), il Pradi (Teroldego, il vitigno storico del Tirolo, un tempo appellato Tiroler Gold, ovvero "l'oro del Tirolo"), il Rebo (vitigno ottenuto dall'incrocio di Merlot e Teroldego, realizzato da Rebo Rigotti, ricercatore dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige), il Pinot Nero (tra i vitigni internazionali più diffusi al Mondo), il Reboro (che qualcuno nel settore ha appellato "Amarone delle Dolomiti", perchè ottenuto con un procedimento simile al noto vino del veronese, ovvero vendemmia tardiva - in questo caso di uve Rebo -, appassimento sui graticci e successiva pigiatura), per chiudere con il Vino Santo, il vino liquoroso che è il simbolo della Valle dei Laghi, ottenuto da uve di Nosiola raccolte in autunno e lasciate poi appassire sulle arèle (così sono chiamati in dialetto locale i graticci di legno), nei sottotetti senza finestre, facendo asciugare i grappoli sotto l'azione dell'Ora, il vento che dal Lago di Garda si alza tutti i pomeriggi, spirando verso nord, fino alla settimana di Pasqua, la "settimana Santa", da cui prende il nome. Alla fine un buon caffè (e, per chi gradisce, anche il resentìn, perchè PISONI è anche storica distilleria), poi tutti a casa e appuntamento alla prossima!
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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con la mtb, domenica 3 aprile, con l'Anello del fiume Adige, nell'alto veronese. Itinerario di circa 55 km, senza grandi dislivelli, che doveva essere l'uscita di apertura della stagione 2020, ma che venne annullata per ovvi motivi. Partendo da Borghetto (ultimo paese del Trentino, prima di entrare in Veneto), si percorreranno entrambe le sponde del fiume, dapprima in "destra Adige", lungo la storica pista ciclabile Adige-Sole (che in realtà costeggia in gran parte il canale irriguo derivato dall'Adige, il canale Biffis), passando per Rivoli Veronese. Dopo il "giro di boa" alla Sega di Cavaion, dove si passerà il fiume per raggiungere la "sinistra Adige", si tornerà verso nord, da Domegliara, percorrendo la nuova pista ciclabile "Adige-Terra dei Forti" (inaugurata 3 anni fa).
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i dati tecnici. |
Complessivamente il giro è di circa 11 km, mentre il dislivello da superare è di circa 400 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di circa 2 km pianeggianti (lungo il canale Rimone), seguiti da 1,5 di salita per raggiungere la collina che sovrasta il lago di Toblino. 1 km di discesa per scendere in loc. 2 Laghi, quindi 3,5 km di salita, nella valle della Roggia di Calavino e poi sulla collina di San Siro, seguiti dai 2,5 km di discesa finale a Pergolese. GPM sulla collina di San Siro, m. 540.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
1. Pergolese - loc. 2 laghi
2. la Roggia di Calavino
3. il Màs di Calavino
4. Collina di San Siro e rientro
5. Ristoro da PISONI
VIDEO |
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Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |