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LA VECIA NR. 20 DISPUTATA OGGI SUL TRACCIATO DELL'EX FERROVIA DELLA VAL DI FIEMME LA PEDALATA RIEVOCATIVA DELLA MANIFESTAZIONE CHE NELL'ESTATE DEL 2003 TENNE A BATTESIMO I RINCO BOYS. LA VECIA FEROVIA NON VIENE ORGANIZZATA UFFICIALMENTE DALLA STAGIONE 2020, QUANDO LA SITUAZIONE PANDEMICA COSTRINSE GLI ORGANIZZATORI A GETTARE LA SPUGNA. LA SITUAZIONE SI E' POI RIPETUTA NEL 2021 ED ANCHE QUEST'ANNO LA POLISPORTIVA DI MOLINA NON SE L'E' SENTITA DI ORGANIZZARE L'EVENTO. I RINCO, PERO', NON HANNO MAI SALTATO UN APPUNTAMENTO ED ANCHE NELLE DUE STAGIONI PASSATE, IN MANCANZA DELL'EVENTO UFFICIALE, HANNO DATO VITA ALLA "NOSTRA VECIA", OVVERO LA PEDALATA SOCIALE SUL PERCORSO DELLA "VECIA FEROVIA", NELLA STESSA DATA IN CUI SI SAREBBE DOVUTA DISPUTARE LA "VECIA FEROVIA". QUELLA DI QUEST'ANNO E' STATA LA NOSTRA 20ª PRESENZA CONSECUTIVA ALLA "VECIA" (DI CUI 17 UFFICIALI E 3 INTER NOS). DOPO LA SALITA (E PRIMA DELLA DISCESA), LA TAPPA RISTORO AL BISTRO DI MARTIN SPECK. ORA LA PAUSA DI FERRAGOSTO ... |
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la cronaca |
07/08/2022. Era il 3 agosto 2003 quando i Rinco Boys, appena costituiti, si presentavano in 7 (gli "Old Rinco") al nastro di partenza della Vecia Ferovia dela Val de Fiemme. Fu un'avventura arrivare fino a Molina di Fiemme e completare il percorso, in una giornata torrida (ricordate la calda estate del 2003, quella del black-out elettrico?), senza alcuna esperienza di gare e con pochissimo off-road sul groppone (il Presidente, per esempio, aveva comprato la mtb da 3 settimane ...). Fu, però, amore a prima vista e da quell'anno i Rinco non hanno più saltato un appuntamento. Per 17 edizioni di fila, le magliette bianco-rosso-nere del nostro Club hanno sfilato lungo il bellissimo tracciato dell'ex ferrovia Ora-Predazzo, conquistando anche diversi allori come "Gruppo più numeroso".
Nel 2020, a causa delle restrizioni anti-Covid, gli organizzatori della Polisportiva di Molina di Fiemme hanno dovuto gettare la spugna e rinviare tutto a 2021. Ma anche la stagione successiva - in una situazione di incertezza e dopo un inverno e una primavera di ulteriori restrizioni (zona gialla, zona arancione, zona rossa ...) - la manifestazione non è stata organizzata. Quest'anno sembrava la volta buona, ma un comunicato della Polisportiva ha rinviato tutto al 2023 ... Che dire, speriamo!
I Rinco Boys, però, quali veterani della Vecia Ferovia, non potevano certo lasciare che il Covid l'avesse vinta e così, come già accaduto nel 2020 e nel 2021, in assenza della manifestazione ufficiale, anche nel 2022 hanno organizzato una pedalata sociale sullo stesso tracciato e nella stessa data: è stata la 3ª edizione de "La nostra Vecia". Con quella di quest'anno sono ben 20 partecipazioni consecutive, di cui 17 ufficiali e 3 inter nos.
Partendo dal campo sportivo di Ora, il gruppetto di 8 bikers, ha raggiunto l'imbocco dell'ex percorso ferroviario, risalendo la collina di Castelfeder, per poi arrivare a Pinzano, con la sua temibile rampa in pavè di porfido che porta alla piazzetta. Da Pinzano è stato quindi raggiunto il vicino paese di Montagna, facendo una prima variante rispetto al tracciato ufficiale della gara, per andare a visitare la vecchia stazione ferroviaria (oggi adibita ad abitazione privata). Da Montagna, di nuovo sull'ex ferrovia, passando poco dopo sullo stupendo Ponte Gleno, un viadotto in pietra sorretto da altissime arcate, inserito dentro un tornante e quindi curvo.
Poco dopo Gleno è terminato il tracciato collinare della Vecia ed è iniziato quello boschivo, sotto il Monte Cislon. Qui, rispetto alla parte più bassa (che è molto esposta al sole), si pedalata all'ombra degli alberi e si attraversano ben 5 gallerie scavate nella roccia, dove la temperatura è decisamente più fresca e piacevole. Dopo le prime 2 gallerie ed il passaggio nei pressi di Castel Enn, siamo giunti a Doladizza (frazione di Montagna), dove abbiamo lasciato momentaneamente lo storico percorso di gara - che saliva su una ripida stradina fra i meleti - per proseguire sull'ex tracciato ferroviario, fino alla SS48 che da Ora sale verso la Val di Fiemme. Oltre la statale, infatti, è stato recentemente recuperato all'uso cicloturistico un altro tratto dell'ex ferrovia, in precedenza precluso perchè finito dentro un podere privato, recintato. Un tratto molto bello, con un doppio tornante ed il passaggio vicino ad antichi masi, ma con il neo del doppio attraversamento della statale che andrà risolto, prima che ci scappi l'incidente, con un semaforo a chiamata e/o con un sottopasso.
Dopo il passaggio per l'ex stazione di Doladizza, si è rientrati sul percorso di gara "storico", salendo fino ai masi di Doladizza. Da qui, dopo il passaggio nella terza galleria, il percorso inizia a salire verso il passo praticamente in parallelo alla SS48, ma più a monte, nel bosco. Si passano altre 2 gallerie e si giunge in loc. Pausa, dove c'è l'omonimo maso (in tedesco Pausahof), una piccola chiesetta e, ovviamente, l'immancabile vecchia stazione.
Da Pausa, la morbida ascesa (con pendenze sempre costanti, attorno al 4-5%) prosegue fino a Fontanefredde, dove si passa quota 1000 m. di altitudine. Anche qui si passa a fianco della vecchia stazione (che a Fontanefredde è stata adibita ad uffici della Forestale della Provincia di Bolzano), per poi proseguire verso il valico.
Il tratto successivo, in mezzo ai pascoli, è decisamente piacevole ed è quello che "lancia" verso la fine della salita, situata al vicino Passo San Lugano, a quota 1096 m. Da qui in poi la ferrovia proseguiva a fianco della SS48, fino a Cavalese, difatti il tracciato della gara scende nei boschi per raggiungere Molina su altre vie. Noi ci siamo fermati qui, percorrendo quindi solo il tratto ex ferroviario.
Dopo una breve sosta per la foto di rito, il gruppetto è tornato in sella ed è sceso fino alla zona industriale di "Nuova Redagno", fra Fontanefredde e San Lugano, per fare tappa ristoro al Bistrot di Martin Speck, azienda che da qualche anno ha insediato il proprio stabilimento nel comune di Trodena, affiancandoci un apprezzato punto vendita e degustazione.
Dopo mangiato, il rientro ad Ora tutto in discesa, godendosi il percorso tirato come un biliardo dopo le sistemazioni degli ultimi anni.
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Ora l'appuntamento è con il trekking, dopo la pausa di Ferragosto. Sabato 27 agosto si salirà in alta val di Non, nella splendida catena delle Maddalene, per la 6ª uscita ufficiale con gli scarponi ai piedi. L'itinerario scelto è il Giro delle 3 cime (Cornicoletto Belmonte e Vedetta Alta), sulle creste che separano l'Anaunia dalla val d'Ultimo
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi circa 45 km, per via di alcuni tagli effettuati lungo la discesa. Facendo andata e ritorno sul tracciato della "Vecia Ferovia" i km sono invece circa 48. Il dislivello superato è stato di oltre 900 metri. Altimetria classica a triangolo, con 24 km di salita e 24 di discesa, con pendenza costante e moderata, trattandosi di un ex percorso ferroviario. GPM a Passo San Lugano, m.1096.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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il video |
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le immagini |
1. il tratto collinare: Ora-Gleno
2. il tratto montano: Gleno-S.Lugano
3. il ristoro da Martin Speck
4. la discesa
Grazie a tutti |
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e ... alla prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |