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"LA NOSTRA VECIA" Come nel 2020, sempre a causa dell'emergenza Covid-19, "La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme" è stata rinviata. I Rinco Boys, però, sempre presenti alla manifestazione per ben 17 anni consecutivi (2003-2019), non hanno voluto rinunciare a quello che è, a tutti gli effetti, il "compleanno del Club", fondato proprio in occasione della "Vecia" del 2003. E così, anche nel 2021, come già avvenuto nella scorsa stagione, è stata organizzata la pedalata sociale denominata "La nostra Vecia", sullo storico tracciato della ferrovia "Ora-Predazzo". Un compleanno, quello del 2021, particolare, visto che i Rinco Boys ... hanno compiuto 18 anni! Ora la pausa di Ferragosto, quindi il trekking sul Lagorai (28/8). |
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la cronaca |
31/07/2021. Era il 3 agosto 2003 quando i Rinco Boys, appena costituiti, si presentavano in 7 (gli "Old Rinco") al nastro di partenza della Vecia Ferovia dela Val de Fiemme. Fu un'avventura arrivare fino a Molina di Fiemme e completare il percorso, in una giornata torrida (ricordate la calda estate del 2003, quella del black-out elettrico?), senza alcuna esperienza di gare e con pochissimo off-road sul groppone (il Presidente aveva comprato la mtb da 3 settimane ...). Fu, però, amore a prima vista e da quell'anno i Rinco non hanno più saltato un appuntamento. Per 17 edizioni di fila, le magliette bianco-rosso-nere del nostro Club hanno sfilato lungo il bellissimo tracciato dell'ex ferrovia Ora-Predazzo, conquistando anche diversi allori come "Gruppo più numeroso".
Nel 2020 la Vecia Ferovia sarebbe giunta all'edizione nr. 24, ma a causa delle restrizioni anti-Covid, gli organizzatori della Polisportiva di Molina di Fiemme hanno dovuto gettare la spugna e rinviare tutto a 2021. Ma anche in questa stagione, con la pandemia non ancora debellata, la Polisportiva non se l'è sentita di organizzare un evento con centinaia di partecipanti, rinviando quindi di un altro anno la manifestazione.
I Rinco Boys, però, quali veterani della Vecia Ferovia, non potevano lasciare che il Covid l'avesse vinta e così, come già accaduto nel 2020, in assenza della manifestazione ufficiale, hanno organizzato una pedalata sociale sullo stesso tracciato e nello stesso weekend: è stata la 2ª edizione de "La nostra Vecia".
Partendo da Ora, con un gruppetto di 8 bikers (dopo l'anticipo dell'uscita da domenica a sabato, per via delle condizioni meteo avverse nella data originariamente fissata, c'è stata qualche defezione per impegni pregressi), abbiamo raggiunto l'imbocco dell'ex percorso ferroviario, risalendo la collina di Castelfeder, per poi arrivare a Pinzano, con la sua temibile rampa in pavè di porfido che porta alla piazzetta. Da Pinzano abbiamo quindi raggiunto Montagna, facendo una prima variante rispetto al tracciato ufficiale della gara, per andare a visitare la vecchia stazione ferroviaria. Da Montagna, di nuovo sull'ex ferrovia, passando poco dopo sullo stupendo Ponte Gleno, un viadotto in pietra sorretto da altissime arcate, inserito dentro un tornante e quindi curvo.
Poco dopo Gleno è terminato il tracciato collinare della Vecia ed è iniziato quello boschivo, sotto il Monte Cislon. Qui, rispetto alla parte più bassa (che è molto esposta al sole), si pedalata all'ombra degli alberi e si attraversano ben 5 gallerie scavate nella roccia, dove la temperatura è decisamente piacevole. Dopo le prime 2 gallerie ed il passaggio nei pressi di Castel Enn, siamo giunti a Doladizza (frazione di Montagna), dove abbiamo lasciato momentaneamente lo storico percorso di gara - che saliva su una ripida stradina fra i meleti - per proseguire sull'ex tracciato ferroviario, fino alla SS che da Ora sale verso la Val di Fiemme. Oltre la statale, infatti, da un paio d'anni è stato recuperato all'uso cicloturistico un altro tratto dell'ex ferrovia, in precedenza precluso perchè finito dentro un podere privato recintato. Un tratto molto bello, con un doppio tornante ed il passaggio vicino ad antichi masi, ma con il neo del doppio attraversamento della statale che andrà risolto, prima che ci scappi l'incidente, con un semaforo a chiamata e/o con un sottopasso.
Dopo il passaggio per l'ex stazione di Doladizza, siamo rientrati sul percorso di gara "storico", salendo fino ai masi di Doladizza. Da qui, dopo il passaggio nella terza galleria, il percorso inizia a salire verso il passo praticamente in parallelo alla SS48, ma più a monte, nel bosco. Si passano altre 2 gallerie e si giunge in loc. Pausa, dove c'è l'omonimo maso (in tedesco Pausahof), una piccola chiesetta e, ovviamente, l'immancabile vecchia stazione.
Da Pausa, abbiamo quindi proseguito la morbida ascesa (con pendenze sempre costanti, attorno al 4-5%) fino a Fontanefredde, dove si passa quota 1000 m. di altitudine. Anche qui siamo passati a fianco della vecchia stazione (che a Fontanefredde è stata data in uso alla Forestale della Provincia di Bolzano), per poi proseguire verso il valico. Poco più avanti si passa a fianco degli grandi capannoni della zona industriale di Nuova Redagno, sviluppatasi negli ultimi anni. Un po' stonati nel contesto alpino dei verdi pascoli della Magnifica Comunità di Fiemme (di cui fa parte anche il comune di Trodena, ndr), ma tant'è ...
Il tratto successivo, in mezzo ai pascoli, è decisamente più piacevole ed è quello che "lancia" verso la fine della salita, situata al vicino Passo San Lugano, a quota 1096. Da qui in poi la ferrovia proseguiva a fianco della statale 48, fino a Cavalese, difatti il tracciato della gara scende nei boschi per raggiungere Molina su altre vie. Noi ci siamo fermati qui, percorrendo quindi solo il tratto ex ferroviario.
Al passo, grazie all'opera di Irene e Giada, abbiamo trovato un ricco ristoro, con antipasti di formaggi, olive e cipolline, seguito da un bel bis di insalate fredde: riso nero "alla contadina" (con prosciutto e zucchine) e farro "alla greca" (con pomodori, cetrioli, olive e feta greca). Il tutto annaffiato da freschissimi radler e bibite varie.
Per dolce, un bel paio di crostate, una dedicata ai Rinco ed una a Giada (la figlia di Big Bobby), mascotte (ormai cresciuta) dei Rinco Boys, nata - proprio come il Club - il 30 luglio 2003 e che proprio ieri, come i Rinco, ha raggiunto la maggiore età! Auguri !
Dopo mangiato, un bel caffè al vicino bar del passo, quindi il rientro ad Ora tutto in discesa, in un'oretta circa, godendosi il percorso tirato come un biliardo dopo le sistemazioni degli ultimi anni.
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Ora l'appuntamento è con il trekking, dopo la pausa di Ferragosto. Sabato 28 agosto si salirà nel Lagorai, per la quinta uscita ufficiale con gli scarponi ai piedi. L'itinerario scelto è il Giro del Lago delle Buse, sulle creste che da Passo Manghen si sviluppano verso nord, percorrendo il primo tratto del rinomato tracciato "TransLagorai" (Manghen-Rolle).
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi circa 45 km, per via di alcuni tagli effettuati lungo la discesa. Facendo andata e ritorno sul tracciato della "Vecia Ferovia" i km sono invece circa 48. Il dislivello superato è stato di oltre 900 metri. Altimetria classica a triangolo, con 24 km di salita e 24 di discesa, con pendenza costante e moderata, trattandosi di un ex percorso ferroviario. GPM a Passo San Lugano, m.1096.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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il video |
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le immagini |
1. il tratto collinare: Ora-Gleno
2. il tratto montano: Gleno-S.Lugano
3. il ristoro a San Lugano
AUGURI RINCO !!! (2003-2021)
E AUGURI GIADA!!!
nata lo stesso giorno del Club, 30/07/2003
4. la discesa
Grazie alle SUPPORTER |
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e ... alla prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |