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LUG

PROGRAMMA TREKKING 2020: 2ª USCITA

  LA SCALATA DEL MONTE CAURIOL


 

Disputata oggi la 2ª uscita del programma trekking 2020. Dopo l'avvio soft del Lago di Tret, un itinerario d'alta quota, con la salita al Monte Cauriol (m.2494), fra val di Fiemme e Vanoi, nella selvaggia catena del Lagorai. Solo 4 i presenti, che si sono goduti una splendida giornata, su un itinerario tosto ma davvero appagante. Ora tocca al RincoGold.

 


 

i presenti

 

SOCI

 

la cronaca

18/07/2020. E' stata disputata oggi, in una splendida giornata di sole (anche se con temperatura decisamente fresca, solo +7° alla partenza!), la 2ª uscita ufficiale del programma trekking 2020. Dopo la partenza soft di giugno, post-Lockdown, questa volta si è puntato in alto.

La meta scelta, infatti, è il Monte Cauriol, nella splendida catena del Lagorai, fra Val di Fiemme e Vanoi. Una montagna che ricopre un posto particolare nella storia del primo conflitto mondiale, visto che questa cima fu aspramente contesa fra gli eserciti d'Austria e Italia, con quest'ultimo che riuscì a strapparla al nemico nell'agosto del 1916, dopo 3 giorni di duri combattimenti. Fu la "battaglia del Cauriol", che vide gli Alpini del Battaglione Feltre scrivere un'importante pagina nella storia della c.d. "Grande Guerra".


La prima pagina della "Domenica del Corriere",
dedicata alla conquista del Monte Cauriol

Scarsa l'adesione (solo 4 i trekker al via), ma del resto luglio è sempre stato un mese assai gettonato per le ferie. Partenza attorno alle 9:00  dal Rifugio Cauriol, collocato a 1600 metri di quota, nella Val Sadole, una piccola valle laterale della Val di Fiemme, solcata dall'omonimo rio.

La prima parte della salita, sul sentiero 320, segue il tracciato della vecchia mulattiera militare (in alcuni tratti è ancora presente la pavimentazione in pietra), ed è decisamente comoda e regolare, con la pendenza costante che caratterizza le vie realizzate in epoca bellica, quando vi era necessità di non costruire strade troppo ripide, non affrontabili con i mezzi, spesso a traino animale, che dovevano rifornire le linee del fronte.

Salendo sulla comoda carrareccia, si è quindi arrivati al Pian delle Maddalene, un'ampia spianata erbosa dove alcune vacche pascolavano libere abbeverandosi al ruscello. Proseguendo ancora per un breve tratto di comoda salita, si è giunti ad un'altra spianata, denominata "Bait del Marino" per la presenza di una vecchia costruzione in pietra, ormai semi-diroccata. Qui è terminato il tratto più comodo della salita ed è iniziato un tratto leggermente più ripido, che con alcuni zig-zag ha condotto fino al Passo Sadole, a quota 2066. Il valico, in epoca bellica, era ritenuto strategico perchè metteva in collegamento la Val di Fiemme (dove c'erano gli austriaci) con la zona del Vanoi, dove invece stazionavano gli italiani. Numerosi sono i resti dei baraccamenti e delle costruzioni militari realizzati sulla sella, come pure le trincee da cui si dominava la valle sottostante. Manufatti che nonostante le intemperie di un intero secolo non sono stati ancora cancellati dal tempo e stanno a lì a ricordare l'asprezza della guerra combattuta con i sistemi di inizio '900, in condizioni climatiche che l'inverno erano al limite del sopportabile, strappando il terreno all'avversario metro dopo metro, anche a prezzo di centinaia, o più spesso di migliaia, di vite.

Dopo il passaggio nel vecchio campo militare, è iniziata la salita vera e propria verso la cima Cauriol, aggirando il Cauriol Piccolo su uno stretto sentiero e poi seguendo la c.d. "via italiana", così chiamata perchè realizzata dagli Alpini, che si incunea nel ripido vallone posto tra il Cauriol Piccolo e il Cauriol, con pendenze davvero impegnative. Con una serie di strettissimi zig-zag, è stata guadagnata quota in fretta, raggiungendo la Selletta Carteri (m. 2343) tra le due cime Cauriol. Qui è stata fatta un breve sosta, prima di affrontare il rampone finale, ripido come quello che porta alla sella ma decisamente più tecnico, con il sentiero che si inerpica fra le pietre di roccia porfirica e che conduce, non senza fatica, fino alla cima del Monte Cauriol, a quota 2494.

In vetta, oltre a godere di uno straordinario panorama a 360°, è stata fatta la sosta pranzo, accovacciati tra i grandi massi baciati dal sole. Poi è iniziata l'impegnativa discesa, inizialmente sullo stesso sentiero della salita. Una volta ritornati alla Sella Carteri, che separa il Cauriol dal Cauriol Piccolo, è stata imboccata sulla destra la c.d. "via austriaca", che al contrario di quella percorsa in salita lungo il versante sud, è stata realizzata dai militari dell'Impero Austro-Ungarico e che percorre il ripido versante nord. Il sentiero, con un ardito zig-zag, scende lungo un ripido vallone ricoperto di pietre, in un paesaggio quasi lunare. In alcuni punti, parlare di sentiero è addirittura azzardato, visto che si tratta più che altro di una direzione  da seguire, balzando tra le grosse pietre sulle quali, di tanto in tanto, sono state dipinte le classiche strisce bianco-rosse dei segnavia di montagna.

Scendendo fra i massi, si è quindi giunti in una zona più pianeggiante, dove il sentiero si è allargato ed è proseguito quasi in falsopiano sotto le pendici del Cauriol Piccolo, riportando il gruppo al bivio con il sentiero fatto in salita, poco sotto il Passo Sadole. Qui è stato imboccato nuovamente il sentiero 320, stavolta in discesa, tornando fino al Pian delle Maddalene e da lì al Rifugio Cauriol, dove si è chiuso l'anello di 12 km.

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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con la mtb, sabato 25 luglio. Si tratta dell'uscita RINCOGOLD 2020, il Klammlrunde, straordinario tour fra la val Pusteria e l'Austria, con due salite, quella di Passo Gola (o Klammljoch, da cui il nome dell'itinerario), in uscita dall'Italia all'Austria, e Passo Stalle, in entrata dall'Austria all'Italia.

 

i dati tecnici.

Complessivamente il giro è di circa 12 km, mentre il dislivello da superare è di circa 930 metri. L'altimetria è a triangolo, con l'andata in salita e il ritorno in discesa. Salita abbastanza soft nei primi 2 km, fino al Pian delle Maddalene, un po' più impegnativa nei 3 km successivi, fino al Passo Sadole. Da qui inizia il "muro", lungo il sentiero militare noto come "Via italiana", che porta dapprima alla Selletta Carteri e da lì, con un altro ripido zig-zag fra le rocce, alla Cima del Cauriol. Dopo il ritorno alla selletta, si prosegue in discesa - sulla "Via austriaca" - che scende sul versante opposto con un altro ripido zig-zag. 4 km finali sul sentiero dell'andata, con discesa non particolarmente impegnativa. GPM a Cima Cauriol, m. 2494.

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

il video

la salita (con la "via italiana")
 

la discesa (con la "via austriaca")
 

 

le immagini

 

Salita a Passo Sadole

 

Salita al Monte Cauriol
(la via italiana )

 

Discesa dal Monte Cauriol
(la via austriaca )

 

 

Discesa a Malga Sadole


Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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