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SET

PROGRAMMA BIKE 2020: 4ª USCITA

Menadòr e Valle del Centa





Disputata oggi, fra la Valsugana e gli Altipiani di Lavarone e Folgaria, la 4ª uscita del programma bike. Bell'anello di 31 km, con la mitica "Strada del Menador" (o Kaiserjagerstrasse), vecchia strada militare austriaca che collegava la Valsugana con le fortezze degli altipiani. Dopo un tratto della "100 km dei forti", la discesa nella Valle del Torrente Centa. Ora, doppio appuntamento di trekking.

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la cronaca

06/09/2020. E' stata disputata oggi , fra la Valsugana e gli Altipiani di Lavarone e Luserna, la 4ª uscita del programma bike 2020. Bel tracciato ad anello, di 31 km, che ha interessato la mitica salita del Menadòr, un tratto del percorso "100 km dei forti" e la discesa nella suggestiva Valle del Torrente Centa. Buona la partecipazione, con ben 13 biker al via da Caldonazzo.

Il gruppo è partito alle 9,00 in punto da loc. Pineta, imboccando la  SP 133 che dal paese di Caldonazzo si dirige verso gli altipiani cimbri. Dopo un km circa, in leggera discesa, si è giunti alla biforcazione in loc. Molino Lochere: un ramo della strada, che prende la denominazione di SP134 Destra Centa, si tiene in fondo valle, procedendo verso Levico Terme, mentre la SP 133 prosegue sulla destra, in salita. Inizia proprio da qui la mitica "Strada del Menadòr", nata a fine 1800 come "Kaiserjagerstrasse" e realizzata dal genio pionieri dell'esercito austriaco, al fine di garantire un veloce collegamento fra la stazione ferroviaria di Caldonazzo e gli altipiani, dove si stavano costruendo numerose fortezze in previsione del conflitto che diventerà poi noto come "1ª guerra mondiale" o "Grande Guerra". Solo nel dopoguerra la strada, riadatta ad uso civile, venne battezzata "del Menadòr", perchè utilizzata dai menadòri, ovvero coloro che trasportavano a valle (trasportare, in dialetto trentino, si dice menàr) il legname tagliato nelle foreste degli altipiani.

La salita è lunga poco più di 8 km, con una pendenza media superiore al 9% ed alcuni tratti al 12-15%. Molto panoramica (bellissimi alcuni scorci sui laghi di Caldonazzo e Levico), la strada sale tortuosa con diversi tornanti ed alcune strette gallerie scavate nella roccia. Da quota 483 m. conduce a Monterovere (m. 1261), con un dislivello di quasi 800 m. Giunti in cima alla salita, dopo una sosta ristoratrice, si è passati su sterrato, imboccando il rinomato tracciato denominato "100 km dei forti". Si tratta di un percorso che tocca tutte le fortezze austriache dei 3 altipiani (Lavarone, Luserna e Folgaria), lungo quasi 100 km (ma percorribile anche in anelli più brevi, ndr), sede di famose gare di mtb.

Procedendo dapprima in salita (per un paio di km, fino al punto più alto dell'itinerario, a m.1360) e successivamente in discesa, si è giunti a Slaghenaufi, una delle numerose frazioni che compongono il comune sparso di Lavarone. Da Slaghenaufi, pedalando fra vecchi muri a secco, si è quindi arrivati a Bertoldi e da lì a Stengheli, altre piccole frazioni di Lavarone. Successivamente si è entrati nel Comune di Folgaria, arrivando a Virti (già sede del Comando militare austriaco), per poi proseguire su un tratto di SS349, fino alle porte di Carbonare, dove si è scesi nei prati, imboccando una stradina che passando a valle del paese ha condotto nuovamente sulla SS349, quasi all'imbocco della lunga galleria della Fricca (quasi un km di tunnel).

Utilizzando la vecchia strada, dove si passa in numerose gallerie - decisamente più brevi - scavate nella roccia viva, è stato bypassato il pericoloso tunnel della statale, arrivando al valico della Fricca (m.1110), che segna l'ingresso geografico nella Valle del Torrente Centa e nell'Altopiano della Vigolana. Dopo meno di un km di statale, si è deviato a destra, scendendo verso la frazione di Maso Menegoi, dove è stata fatta la sosta ristoro, in un bel prato vicino ad un vecchio capitello seicentesco.

Dopo mangiato, il gruppo ha ripreso la discesa, passando per Maso Stadleri, Maso Maccani e Maso Stauderi, prima di giungere a Centa San Nicolò, già sede comunale, prima della fusione con Bosentino, Vattaro e Vigolo Vattaro che ha dato origine, nel 2015, al comune di Altopiano della Vigolana.

Da Centa San Nicolò la discesa è proseguita ancor più verso il fondo della valle, arrivando - non a caso - nella frazione di Valle, la più bassa dell'ex comune e situata poco sopra il torrente. Da qui si è proseguito ancora per un breve tratto su strada asfaltata, per poi deviare sulla destra e scendere in riva al corso d'acqua, imboccando il suggestivo tracciato del "Parco Fluviale del Centa".

Pedalando sulla riva sinistra del torrente si è continuato a perdere quota, arrivando ad un punto dove il sentiero ... non c'è più, spazzato via dalla furia delle acque in occasione delle grandi precipitazione di ottobre 2018 (tempesta Vaia). Poichè non hanno ancora provveduto al ripristino, si è dovuto deviare su un percorso alternativo, sbucando sulla strada asfaltata che era stata abbandonata in precedenza. Proseguendo la discesa si è così giunti in loc. Aonè, già nel comune di Caldonazzo, dove si è passati sulla sponda destra del Torrente Centa, nuovamente su sterrato, imboccando un sentiero che porta direttamente alla località Pineta, dove si è chiuso l'anello di 31 km.

scopo di ospitare e dare
rifugio ai viandanti che vi transitavano.

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Ora l'appuntamento è con il trekking. Sabato 12 settembre si salirà in alta Val di Sole, per la terza uscita ufficiale con gli scarponi ai piedi. Si tratta del recupero dell'uscita non disputata il 29 agosto a causa del forte maltempo che ha coinvolto quel weekend. L'itinerario scelto è il Giro del Monte Tonale Orientale, vicino al confine con la Lombardia, un tempo linea del fronte occidentale fra Italia ed Austria. Dopo il Monte Cauriol, un altro tuffo nella storia della Grande Guerra, con la visita alla "Città Morta".

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi circa 31 km, mentre il dislivello superato è stato di poco superiore ai 1.000 metri. Altimetria caratterizzata da una lunga salita iniziale, di circa 10 km, dei quali 8 sulla mitica salita del Menador e un paio nel bosco, lungo il tracciato della "100 km dei forti". Seguono circa 6 km caratterizzati prevalentemente da discesa (anche se intervallata da qualche cambio di pendenza), sempre sul percorso  della "100 km dei forti", quindi l'ultima salita, da sotto il paese di Carbonare fino al Passo della Fricca. L'itinerario si chiude con 10 km di discesa nella valle del Torrente Centa, fino a Caldonazzo. GPM nel bosco, poco prima di Slaghenaufi, m. 1360.

L'altimetria

La panoramica in 3D

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

i video

 

Ecco il riassunto, in immagini e musica, della giornata ...

Parte 1: salita del Menador
e tratto della 100 km dei forti
 

Parte 2: la discesa nella
Valle del Torrente Centa
 

 

 

 

le immagini

1. la salita del Menador

 

2. sulla 100 km dei forti

 

3. la discesa nella Valle del Centa

 



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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