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Disputata oggi - in una giornata praticamente primaverile (!) - l'8ª ed ultima uscita del programma trekking 2019: la salita al Monte Gazza. Bell'itinerario di circa 8,5 km, fra i colori d'autunno, con stupendo panorama al GPM (m.1600), dal Bondone all'alto Garda, dalle Alpi di Ledro all'Adamello, dal Lomaso e Bleggio alle Dolomiti di Brenta e Lago di Molveno. E verso fine uscita, in loc. Bael, la ormai tradizionale castagnata. |
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i presenti |
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SOCI | |||||||
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la cronaca |
26/10/2019. Si è chiuso oggi sul Monte Gazza, in una giornata che sembrava primaverile anche se è fine ottobre, il programma trekking 2019 dei Rinco Boys. Un itinerario sviluppatosi fra boschi di faggio e pascoli, immersi fra i colori d'autunno, nella propaggine meridionale del Gruppo della Paganella. Spettacolari gli scorci panoramici dal GPM, sia guardando verso il basso - su Valle dei Laghi, Valle di Cavedine, Alto Garda, Lomaso e Bleggio, Lago di Molveno - sia guardandosi attorno, con vista sulla catena Bondone-Stivo, Lagorai, Alpi di Ledro, Adamello, Dolomiti di Brenta ...
Partenza attorno alle 8:45 da Ranzo (m.780), da dove è stata imboccata una ripida stradina nel bosco che poco più a monte si è andata ad innestare nel sentiero SAT 602 ("di S.Vili"). Da lì si è proseguito - in costante salita - su una vecchia e ripida mulattiera, con diversi tratti ancora pavimentati in pietra, risalendo un fitto e colorato bosco di faggi secolari, fino a raggiungere, appena superata quota 1000, la zona di Prà Longa, un'ampia radura dove si trova Malga Bael.
Dalla malga, dopo una brevissima sosta, si è proseguito - sempre sul sentiero SAT 602 - in direzione nord, attaccando il versante meridionale del Monte Gazza. Anche qui salita assai ripida, con alcuni tratti pavimentati in pietra e diversi tornanti, fino a sbucare nei pascoli di Malga Ranzo (o Malga Gazza), oltre quota 1500.
Qui il panorama si è aperto completamente e risalendo il "panettone" erboso, sulla strada forestale che giunge da Margone, si è arrivati alla malga (m.1550), per poi proseguire nei prati fino alla sommità del dosso - attorno a quota 1600 - che in questo tratto funge da "spartiacque" fra la Valle dei Laghi (ad est) e l'Altopiano della Paganella (ad ovest). Da lassù si è potuto ammirare uno spicchio del Lago di Molveno, oltre allo straordinario panorama sulle Dolomiti di Brenta.
Dopo la sosta panoramica, si è quindi scesi nei prati, raggiungendo la vicina "Baita dei Cacciatori", dove è stata fatta la meritata pausa ristoro. Godendosi il sole caldo (temperatura da maniche corte ...), seduti fuori dal vecchio edificio ristrutturato, sono stati consumati i panini, per poi tornare in cammino, per la seconda parte dell'itinerario.
La discesa, nella parte iniziale, si è svolta sullo stesso sentiero 602 già percorso in salita. Una volta giunti a Malga Bael, però, si è deviato sulla destra, imboccando la comoda strada forestale del Bael, che aggirando l'omonimo colle ha condotto, in leggera discesa, alla zona delle baite. Qui, grazie all'ospitalità di Claudia, è stata organizzata una castagnata (ormai un appuntamento fisso della nostra ultima uscita stagionale di trekking), accompagnata da un buon bicchiere di Teroldego.
Dopo il piacevole intermezzo, il cammino è ripreso, prima con un breve tratto in salita, poi nuovamente in discesa, su una ripida strada (a tratti cementata) che raggiunge alcune baite della zona. Più a valle, con una nuova deviazione, è stato quindi imboccato un ripido sentiero che si è andato ad innestare, nel finale dell'itinerario, nel sentiero 602 "di S.Vili", attraverso il quale si è scesi fino alla strada Ranzo-Nembia, sbucando circa 100 metri a monte del parcheggio da cui si era partiti, poche ore prima.
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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con il Taverna-Tour, la tradizionale pedalata in Valle dei Laghi/Alto Garda che chiuderà il programma ordinario bike 2019. Il ritrovo è per sabato 9 novembre presso la Cantina PISONI di Pergolese, dove si terranno la colazione pre-uscita e il ristoro post-uscita. Previsto anche - se ci saranno adesioni - un trekking (extra-programma) nella zona delle Marocche (Pista dei Dinosauri).
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i dati tecnici. |
Complessivamente il giro è di circa 8,5 km, mentre il dislivello da superare è di circa 850 metri. L'altimetria è "a triangolo", con andata in salita e ritorno in discesa, ma non distribuite in egual misura. Più corta (e quindi più ripida) la salita, di 4 km scarsi, con pendenze importanti (oltre il 20%) per buona parte del percorso, tranne il breve tratto, quasi pianeggiante, di Malga Bael. Un po' più lunga (e quindi meno ripida) la discesa, con allungo in zona "Baite del Bael", su comoda strada forestale. GPM al Monte Gazza, m.1600.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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i video |
La castagnata in loc. Baite del Bael
Da grande farò il pompiere
L'uscita sul Monte Gazza
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le immagini |
Salita a Malga Bael |
Si parte da un tornante a monte del paese di Ranzo, a
quota 780 m.
Verso le 8,40 imbocchiamo una bella stradina fra gli abeti
La via si mostra subito ripida
Una partenza "a freddo" niente male ...
Qualche tornante ...
Il fungo ha trovato casa
La ripida stradina si va a innestare nel sentiero 602 "di
S.Vili"
Ora si prosegue sul sentiero 602, sempre con pendenze
sostenute
Il sentiero percorre una vecchia mulattiera, di cui si
nota ancora l'originale
pavimentazione in pietre, ormai sconnesse dopo diversi secoli di utilizzo
La mulattiera alterna tratti rettilinei e ripidi tornanti
Si seguono i segnavia, senza possibilità di errore
Il sentiero non concede tregua
Con una pendenza media oltre il 20%, si guadagna quota
velocemente
Un tratto "in trincea", incassato nel terreno
Altro tratto pavimentato
Se ràmpega ...
Si cammina in un bosco tinto di giallo-arancione
Altro bivio, questa volta con la strada forestale del Bael
Ora si prosegue sulla strada forestale, in questo tratto
cementata
Più avanti la strada si restringe e torna sterrata
Fra la vegetazione, di tanto in tanto, si apre qualche
scorcio panoramico
Dopo un lungo tratto mai sotto il 20%, arriva finalmente
un falsopiano
Abbiamo superato quota 1000 e ci avviciniamo a Malga Bael
Ci fermiamo ad un punto panoramico
Il paese di Ranzo, sovrastato dal Monte Garzolet. Sullo
sfondo, il Monte Casale
I campi a valle del paese
Ranzo, già frazione di Vezzano, oggi frazione di
Vallelaghi (Vezzano+Terlago+Padergnone)
Lago di Toblino
Il Monte Cornetto, la più alta delle Tre Cime del Bondone
(m.2180)
Il gruppo in sosta
Si riparte ...
Percorriamo un bel tratto pianeggiante, fra i faggi tinti
di arancione
Arriviamo alla radura di Malga Bael
Anche qui, tanti splendidi faggi secolari, colorati di
rosso/arancio
Lassù, la nostra meta: il Monte Gazza
Spettacolo d'autunno ...
Procediamo verso la malga
Ecco Malga Bael, m.1089
Il pascolo che fino a poche settimane fa ospitava il
bestiame in alpeggio
Il sentiero costeggia il lungo fabbricato che ospita sia
l'alloggio dei pastori che la stalla
Malga Bael e lo splendido faggio vicino alla stalla
Salita al Monte Gazza |
Dopo una brevissima sosta, lasciamo Malga Bael
Il sentiero 602 attraversa il pascolo e si dirige verso il
versante sud del Monte Gazza
Anche da questo lato, splendidi faggi in versione
autunnale
Dopo il tratto pianeggiante della malga, riprende la
salita
Si torna a camminare nel bosco
Anche qui le pendenze non scherzano ...
Il sentiero è totalmente ricoperto dal fogliame
Si avanza sulle ripide rampe della vecchia mulattiera
Più a monte troviamo un tratto su pietra
Arriviamo sotto una piccola parete rocciosa
Il sentiero prosegue sotto la parete verticale
Si sale sotto il lastrone
Ritroviamo l'antica pavimentazione in pietra
Si continua a salire senza tregua
Un tratto costeggiato da grossi faggi, presenti fino alla
fine dell'ascesa
Vista (parziale) sul Bleggio
I segnavia, sempre presenti lungo i sentieri SAT
Si avanza sulla mulattiera
Tornante dopo tornante, si guadagna quota
I tratti sterrati si alternano con quelli
pavimentati in pietra
Ci stiamo avvicinando alla fine del bosco
Passato l'ultimo tornante
Lungo (e ripido) rettilineo ricoperto dal fogliame
L'ultimo grosso faggio, prima di arrivare al pascolo di
Malga Ranzo
Altra vista sul Bleggio
Si intravede la luce: siamo alla fine del tratto boscoso
La mulattiera lastricata termina proprio nei prati sotto
la malga
Eccoci nel pascolo di Malga Ranzo
Siamo nella parte più meridionale del gruppo
Paganella-Monte Gazza
Il Presidente, con vista sul Banale (in primo piano) e sul
Bleggio (sulla sx)
Proseguiamo la salita sulla strada forestale che arriva da
Margone e sale verso il M.Gazza
Per un tratto si cammina su scomode piastre in cemento
Ecco sbucare Malga di Ranzo (o Malga Gazza)
La stupenda sequenza di montagne verso nord-est: il
Bondone con Sopramonte, poi la Marzola
con la "piramide" del Monte Celva e Povo, quindi la Panarotta e il Lagorai.
Sulla destra, in alto, si
intravede la catena che separa la Valsugana dagli altipiani, con il Pizzo di
Levico (o Cima Vezzena)
Verso sud, la vista spazia fino al Garda, con Monte Stivo
e Altissimo di Nago
Malga di Ranzo
Siamo a quota 1550
Dalla malga, saliamo nei prati verso la cresta
Non c'è un sentiero vero e proprio, ma dei camminamenti
nell'erba
Si prosegue verso ovest
Un alberello solitario
Ora la vista su Bleggio e Lomaso è sgombra da nubi e
ostacoli
Prosegue l'aggiramento del versante sud del Monte Gazza
Altro pino che è cresciuto solitario in mezzo ai pascoli
Ci avviciniamo alla sommità del colle erboso
Si inizia a scorgere la catena del Brenta
Di fronte a noi, Cima Ghez, che domina questa porzione di
Brenta coi suoi 2713 metri
Eccoci al GPM odierno, a quota 1600 m.
Che sudàda ...
Vista su San Lorenzo in Banale
Le caratteristiche guglie del Brenta
Troviamo un posto panoramico con vista su Molveno
Da qui si vede quasi tutto il lago
Zoomata sul lago
Il laghetto di Nembia
Colori d'autunno
Le rocce chiare (calcari) delle Dolomiti di Brenta
Da sx, Cima Roma (m. 2837), Croz dell'Altissimo (m. 2338),
Cima dei Lasteri (m. 2457),
Monte Fibbion (m.2666) e Piz Galin (o Pizzo Gallino, m. 2441). In primo piano,
il Pradèl
Colori d'autunno
Il Banale e il Bleggio
Dopo l'abbuffata di panorami dolomitici, torniamo verso il
lato della Valle dei Laghi
Camminando in una cartolina
A un passo dal cielo ...
Vista verso sud
Scendiamo verso la Baita dei cacciatori
Anche qui camminiamo nell'erba, senza seguire un sentiero
Alla nostra sinistra si vede Malga di Ranzo (con
l'orribile antennone ...)
Ecco la baita
Qui faremo la sosta pranzo
Ristoro |
Prendiamo posto su panche e muretti fuori dall'edificio
sistemato di recente
Si preparano i panini ...
Cimo
Laura
Brücke
Big Bobby
Paolo e Alessandra
Camoscio, Roby e Briz
Tella
Dorty e GigaBike
Il Presidente
Ci godiamo il sole caldo
Gioconda & Giocondo
Discesa alle baite del Bael |
Dopo il ristoro, lasciamo la Baita dei cacciatori per
iniziare la discesa
Raggiungiamo il bivio con la strada forestale che giunge
da Margone
Iniziamo la discesa
Fino a Malga Bael, dovremo ripercorrere la stessa
mulattiera utilizzata per la salita
Anche i larici regalano colori stupendi
Scendiamo spediti verso Malga Bael
Il fondo pietroso, ricoperto di fogliame, richiede in
discesa maggior attenzione che in salita
Affrontiamo - in direzione contraria - i vari tornanti già
percorsi in salita
Si perde quota velocemente
Il tratto "in trincea"
Un tappeto di foglie
Dorty e GigaBike chiudono la fila, chiacchierando fra VIP
Il sole alto del primo pomeriggio fa splendere ancor di
più il fogliame colorato
Ripassiamo sotto il lastrone roccioso
Alcuni tratti richiedono prudenza: in discesa, sul
fogliame, è facile scivolare
Quasi in fondo al primo tratto di discesa
Ecco il pascolo di Malga Bael
Usciamo dal bosco e raggiungiamo il prato
Sosta per ricompattare le fila
Spettacolo d'autunno
Siamo scesi da lassù
Da Malga Bael imbocchiamo la strada forestale sulla destra
Proseguiamo per un tratto in leggera salita
Arriviamo allo scollinamento
Qui inizia il secondo tratto di discesa, che ci porterà
alle baite del Bael
Ora si cammina su una comoda (e meno ripida) strada
forestale
Anche qui il bosco è una tavolozza di colori
Arriviamo in fondo alla discesa
Arriviamo alle baite del Bael
Si tratta di tante piccole casette, sparse nelle varie
radure
Si tratta delle classiche costruzioni in legno e/o pietra
Ci dirigiamo verso la baita di Claudia
Eccoci arrivati. Qui faremo la castagnata
Castagnata |
Ci sistemiamo sotto il comodo gazebo in legno
Si accende subito il fuoco
Grazie alla legna secca, il fuoco parte subito
Segnali di fumo
Ecco le castagne stese sulla piastra
Nell'attesa, un po' di vinello rosso
La piastra stenta a riscaldarsi ...
Scatta il piano B: allestiamo al volto un fuoco
alternativo
Un po' di qua, un po' di là ... le castagne arrivano a
cottura
E vaiiii
3 kg di castagne spariscono ben presto
Una gradita merenda autunnale
Finito di mangiare, sistemiamo e puliamo, prima di
riprendere il cammino
Discesa a Ranzo |
Dopo aver ripulito il tavolo e spento i fuochi, ripartiamo
Dalla baita, dobbiamo risalire per circa 100 metri
Un primo tratto ripido, seguito da uno in falsopiano
Dopo aver scollinato, si prosegue in leggera discesa
Arriviamo alla confluenza con la strada forestale già
percorsa in salita, questa mattina
Percorriamo, questa volta in discesa, il ripido tratto
cementato
Anche qui c'è un tappeto di foglie che con queste pendenze
è assai scivoloso
Arriviamo in vista di una radura
Qui si trovano le baite più basse della zona del Bael
Prati e orti
Luogo decisamente tranquillo
La strada costeggia la radura
Magic Brenta
Quadro d'autore: la Natura
Lasciamo la strada forestale e imbocchiamo un ripido
sentiero che ci porterà a Ranzo
Il sentiero si andrà ad innestare in quello percorso in
salita ad inizio itinerario
Anche qui, con il fondo sassoso, bisogna fare attenzione
Ginocchia e caviglie - oggi - sono state messe a dura
prova!
Un altro tratto lastricato della vecchia mulattiera
Ormai manca davvero poco
Il tratto conclusivo dell'impegnativa discesa
Eccoci arrivati
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |