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Gli Archeo-Rinco Dopo la mtb (sabato 16/3 ad Aldeno) è toccato al trekking: stagione avviata con una tranquilla, ma interessante camminata a sfondo storico, nella Valle di Cavedine. Dalla chiesetta di San Siro (XII sec.), è stato percorso un anello di 8 km, lungo il quale sono stati visitati il riparo sepolcrale della Cosìna (III-II millennio a.C.), la Carèga del Diaol (I sec. d.C.), le Incisioni rupestri (datazione incerta) e la Fonte Romana (epoca romana). E dopo la camminata, una bella grigliata, baciati dal sole |
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la cronaca |
23/03/2019. Dopo aver "varato", sabato scorso ad Aldeno (TN) con l'uscita primaverile di Bici & Bicèri, la stagione bike, quest'oggi i Rinco hanno dato il via anche a quella del trekking.
Come da tradizione, per il primo appuntamento stagionale con gli scarponi, è stata scelta una meta tranquilla a bassa quota, anche perché in alta montagna, con l'ultima neve caduta proprio ad inizio settimana, i sentieri non sono ancora praticabili, se non con l'attrezzatura invernale.
Così si è scelto un tracciato, l'Itinerario Archeologico di Cavedine, che sviluppa attorno ai 500-600 m. di quota, lungo la dorsale montuosa che separa la Valle di Cavedine (ad est) dalla Valle del Sarca (ad ovest).
Il gruppo, composto oggi da ben 20 trekker (fra i quali 3 giovanissime), si è ritrovato prima delle 9,00 ai piedi della collinetta dove si erge la chiesetta di San Siro, poco a monte dell'abitato di Lasino.
Dopo una breve visita (esterna) al pregevole edificio religioso, risalente al XII secolo, è stato percorso un breve tratto della strada che porta a Pergolese, salendo di qualche decina di metri di quota, fino allo spartiacque della dorsale.
Raggiunto lo scollinamento, è stata abbandonata la strada asfaltata, imboccando - in direzione sud - il sentiero che percorre la cresta, spesso contornato da caratteristici muretti a secco, testimonianza di antiche attività agricole, come peraltro raccontano i numerosi terrazzamenti, ormai invasi dal bosco dopo l'abbandono delle coltivazioni.
Proseguendo in direzione sud, con un piacevole saliscendi nel bosco di latifoglie, è stato raggiunto il bivio che conduce alla Cosìna, antico sito sepolcrale, successivamente utilizzato come riparo dei pastori. Il nome è stato attribuito in epoche successive (e più recenti) rispetto all'utilizzo iniziale, quando i pastori accendevano il fuoco all'interno della grotta naturale, per riscaldarsi e per preparare da mangiare, da cui l'appellativo di Cosìna, ossia "cucina" in dialetto trentino. Il sito, però ha avuto un utilizzo diverso (sepolcrale) e ben più antico (si parla addirittura del periodo che va a cavallo del III e II millennio a.C.), come testimonia la datazione dei 6 scheletri rinvenuti all'interno della grotta nel 1912.
Tornati sul sentiero principale, si è proseguito in direzione sud fino a raggiungere il 2° sito archeologico dell'itinerario: la Carega del Diaol. Si tratta di un blocco roccioso, chiamato anche "Trono della regina" a causa della sua forma curiosa. Al centro del lato posto ad oriente, c'è uno scasso al cui interno è incisa un'iscrizione funeraria, nota fin dalla seconda metà del XVIII secolo, il cui testo è il seguente:
Pliammus Terti M
andilonis f(ilius) sibi et P
rimae Libertae ux(ori)
L'epigrafe è databile al I sec. d.C., in un momento iniziale processo di romanizzazione del Trentino: i nomi dei personaggi ricordati nell'iscrizione testimoniano la loro origine locale. L'iscrizione è di tipo funerario, ma la sepoltura vera e propria di Pliammo e della moglie Prima, nonostante siano stati effettuati degli scavi nelle adiacenze, non è stata rinvenuta. Anche dell'eventuale loculo-ossario, che potrebbe essere stato ricavato nella roccia, non si sono trovate tracce, probabilmente a causa del fatto che la parte superiore del masso è stata asportata.
Proseguendo ancora in direzione sud, si è giunti al 3° sito, o meglio la prima parte del 3° sito: le incisioni rupestri. Si tratta di una serie di disegni, di epoca non databile, scolpiti nella roccia levigata dagli antichi ghiacciai, visibili sulla sinistra del sentiero. Le incisioni sono inequivocabili simboli di tipo religioso, quali coppelle, croci, impronte di mani, una scala. Un peccato che gli agenti atmosferici stiano piano piano facendo scomparire queste antichissime testimonianze ...
Proseguendo per un altro mezzo km in direzione di Cavedine, si è giunti alla seconda parte delle "incisioni rupestri", anch'esse riportate su dei lastroni di roccia liscia, in questo caso proprio a margine del sentiero.
A questo punto è stato raggiunto il vicino abitato di Cavedine, "giro di boa" dell'itinerario dopo 4 km di cammino. Qui, infatti, è stata invertita la rotta per rientrare verso nord. Dal paese è stata quindi imboccata l'antica "Via romana", incontrando dopo circa mezzo km la "Fonte romana", splendido esempio (molto ben conservato) di sorgente d'acqua scavata nel terreno.
Proseguendo sulla "Via romana", parallelamente ma ad una quota più bassa rispetto ai 4 km dell'andata, si è quindi fatto ritorno verso Lasino, con un continuo saliscendi fra vigneti, tratti boscosi, prati, dove la Primavera sta ormai esplodendo con i suoi profumi ed i suoi colori.
L'anello si è chiuso, dopo 8 km di cammino, alla chiesetta di San Siro, dove sono stati riposti zaini e scarponi, per passare .. al barbecue!
Nel piccolo parco attrezzato sotto la chiesetta, infatti, è stata allestita in quattro e quattrotto una bella grigliata, dove i Rinco hanno recuperato (come da consolidata tradizione ... e pure con gli interessi!) le calorie consumate al mattino!
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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con la MTB, Domenica 7 aprile, quando verrà disputata la tradizionale "gita fuori porta" di inizio stagione. Quest'anno si pedalerà in Lombardia, sul tracciato Sabbioneta-Mantova, che unisce due località il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio UNESCO. Per il trekking, invece, appuntamento alla metà di aprile (prima della sosta pasquale), con l'ascesa al Monte Misone nel Garda Trentino.
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i dati tecnici. |
Complessivamente il giro è di circa 8 km, mentre il dislivello da superare è di circa 200 metri. L'altimetria è molto ondulata, non essendoci salite (o discese) particolarmente lunghe, se non il km iniziale, ma una serie di continui saliscendi. GPM sulla dorsale del Dosso di Cavedine, m. 595.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
S.Siro-Cavedine |
Il ritrovo è poco prima delle 9:00 alla chiesetta di San
Siro, sopra Lasino
La chiesetta, risalente al XII secolo
Chiacchiere pre-partenza
Iniziamo l'itinerario con la salita alla chiesetta
L'edificio è in stile romanico
La chiesa non è accessibile, per cui ci limitiamo ad una
visita esterna
Alcuni particolari della costruzione
Panorama su Lasino
Saliamo sul colle che sovrasta la chiesa
Qui il panorama è ancora più bello
Lasino
La croce sul colle di San Siro
La chiesetta vista dall'alto
Scendiamo dal colle
Le "giovani leve" mostrano tutta la loro esuberanza
Ci dirigiamo verso la strada che collega Lasino con
Pergolese
Vigneti
Saliamo verso la dorsale che separa Valle di Cavedine e
Valle del Sarca
Raggiunto lo scollinamento, lasciamo la strada asfaltata
Imbocchiamo il comodo sentiero che percorre la cresta
Le indicazioni per Cavedine di un tracciato bike
Soci V.I.P.
Giovani leve
Vista sul Monte Casale
Si sale, moderatamente, verso la sommità del colle
Anche qui, sia pure in misura molto sporadica, ci sono
alberi abbattuti dal vento del 29.10
Ai lati della stradina, i resti di antichi muri a secco
L'ultimo tratto di ascesa verso la sommità
Arriviamo al punto di massima elevazione dell'itinerario,
attorno ai 600 m. di quota
Ora si prosegue in falsopiano sulla dorsale
Iniziano i saliscendi
Lara, la piccola del gruppo odierno
Attraversiamo un muretto diroccato
Si prosegue fra boschi e campi coltivati
Costeggiamo un lungo muro a secco
La grigia pietra calcarea
Altri saliscendi
Arriviamo al bivio per la Cosìna
Deviamo dal sentiero principale, salendo verso una zona
rocciosa
Arriviamo in cima al colle, sotto una parete verticale di
roccia
Dobbiamo scendere per un centinaio di metri
Laura e Cimo, alla prima stagionale
Arriviamo nei pressi della Cosìna
Le indicazioni del percorso
Raggiungiamo la vicina grotta
Il pannello descrittivo posizionato davanti all'ingresso
Ecco l'imbocco dell'antico riparo
Entriamo a dare un'occhiata
Qui, nel 1912, vennero ritrovati 6 scheletri del III-II
millennio a.C.
Illustrazioni degli oggetti ritrovati nel sito sepolcrale
Panorama sulla valle
La roccia che sovrasta la grotta
Iniziamo la risalita
Ripercorriamo il sentiero sotto le rocce
E' Primavera
Raggiungiamo nuovamente la sommità
Seguiamo la segnaletica
Rientrati sul sentiero principale, proseguiamo verso sud
Poco dopo, arriviamo al sito della Carega del Diaol
Anche qui c'è un pannello descrittivo
Un riparo costruito con le pietre
Ecco la misteriosa Carega del Diaol
L'iscrizione funeraria incisa sulla roccia
Dopo la visita al 2° sito archeologico, si riparte, sempre
verso sud
Campagne pronte per la semina (patate?)
Arriviamo alla zona dove ci sono i lastroni di roccia
levigata dagli antichi ghiacciai
Qui incontriamo la prima parte del 3° sito: le incisioni
rupestri
Ecco le prime incisioni sulla roccia, con
l'immagine ricostruita su un pannello
Particolare di una mano
Si prosegue, sempre verso sud
Fioritura
Ancora muretti a secco
Si avanza in leggera discesa
Più avanti si riprende a salire
I campi sono pronti
L'ultima neve sulle vette oltre i 2000 metri
Primule
Arriviamo alla seconda parte del 3° sito. Qui ci sono
altre incisioni rupestri
Le incisioni sulle pietre e i disegni delle
ricostruzioni
Particolare di una croce
Dopo le incisioni rupestri, ripartiamo verso Cavedine
Facciamo un incontro non proprio gradevole: la temuta
processionaria!
Ultimo tratto prima di raggiungere Cavedine
Altri vigneti
Il capitello all'imbocco del paese. Qui si chiude il 1°
tratto
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Cavedine-S.Siro |
Lasciamo il capitello
Scendiamo verso il centro del paese
Saluti !
A Cavedine imbocchiamo la "Via Romana"
Anche qui evidenti segnali di Primavera
L'antica strada collegava la valle con Tridentum,
la città di Trento
Nelle pietre (ormai sconnesse) della pavimentazione, i
segni del passaggio dei carri
Percorriamo circa mezzo km in direzione nord
Arriviamo al 4° ed ultimo sito dell'itinerario
archeologico: la Fonte romana
Entriamo nell'antica fonte, scavata nel terreno
Appena entrati, bisogna attendere qualche secondo per
abituare gli occhi alla semioscurità
Si scende per qualche metro lungo scala di pietra
In fondo c'è la fonte, acqua limpidissima che
sgorga da una sorgente sotterranea
Risaliamo le scale per uscire all'aperto
Il pannello che descrive questo 4° ed interessante sito
storico
Riprendiamo il cammino, ormai in maniche corte per il
caldo
Bancomat e GigaBike
Anche su questo lato c'è un saliscendi fra i campi
Un nido d'uccello
Un tratto pianeggiante
El capitèl dei mericani. E' chiamato così perchè
costruito negli anni '20
con i soldi inviati dagli emigrati del posto in America
Anche qui campi appena arati
Si riprende a salire
Dai campi ai boschi, su e giù ...
Max e Cimo
Erica in fiore
Anche qui, più che sull'altro versante, alberi abbattuti
dalla tempesta di fine ottobre
Seguiamo il tortuoso percorso del sentiero
Le incisioni causate dall'erosione nella morbida roccia
calcarea
Altro tratto in discesa
Si ritorna a salire
Una pausa per ricompattare le fila
Si riparte per l'ultimo km
Dorty gambalunga ...
Anche qui camminiamo fra i muretti
Muretti incorniciati dall'edera
Arriviamo in vista delle case di Lasino
Usciamo in un campo di vigne
Attraversiamo un prato per imboccare il sentiero
dall'altro lato
Il sentiero rientra nel bosco
Il tratto successivo si restringe
Poi si ritorna su strada, ormai giunti a Lasino
Vista sul Monte Cornetto, la più alta delle cime del
Bondone
Arrivati alla chiesetta di S.Siro. Ora ci prepariamo il
pranzo
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La grigliata |
Ci sistemiamo nella bella area pic-nic sotto la chiesetta
Accendiamo due fuochi, uno per lato
C'è una batteria di ciccia da cuocere
Ci sono tavoli e panche per poter mangiare in tutta
comodità
Ammazza quant'è 'bbono !
Si sganascia alla grande
Si mangia baciati dal tiepido sole primaverile
Mangiano grandi e piccini
Altra batteria di wurstel
Cimo va giù duro di senape
Altro che McDonald
Lo Schiaccianoci prova pure gli hamburger vegetariani
Vai di birretta
Dulcis in fundo ...
Chiacchiere del dopo-pranzo ...
E' ora di preparare per andare a casa
E' proprio necessario alzarsi ?
Buonanotte !
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |