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la cronaca |
16/02/2019. E' andata in scena oggi nelle Valli Giudicarie la 3ª ciaspolata ufficiale della stagione 2019. Per la prima volta nello loro storia, i Rinco hanno varcato - con le ciaspole - i confini dell'Adamello, già toccato in passato con uscite in bike e di trekking, ma mai con le racchette da neve.
Splendida giornata di sole e temperature praticamente primaverili, con il cielo limpido e terso che ha favorito la visione dei panorami da cartolina, specialmente in vetta.
8 i ciaspolatori al via, che si sono avviati poco dopo le 9:00 dalla località Le Sole, a quota 1350 circa. E' stata, quest'ultima, una variazione apportata una volta giunti in loco, dopo aver scoperto che la strada che sale al bivio di Malga Lodranega non viene pulita dalla neve. Così si è dovuto abbassare la partenza (da quota 1450 a 1350, aggiungendo quindi 100 metri di dislivello) e allungare il tracciato di un paio di km (da 10 a 12). Da loc. Le Sole si è quindi saliti, percorrendo la strada innevata, fino al bivio per Malga Lodranega. Da qui si è proseguito sulla comoda strada forestale che risalendo il versante sinistro della Val di Breguzzo, porta fino a Malga Lodranega, costruita a monte di una piccola radura, a quota 1657.
Dopo il passaggio alla prima malga, si è proseguito nuovamente nel bosco, superando una ripida rampa per poi proseguire con pendenze più moderate, salendo quindi con qualche curva fino ai pascoli situati alla base di cima Cengledino, localmente chiamati "el Camp Antic". Qui, attorno a quota 1850, c'era una malga, del cui stallone rimangono solo i muri perimetrali, ormai diroccati. La casara, invece, è stata ristrutturata, ed è ora un comodo bivacco.
Dalla 2ª malga dell'itinerario è quindi iniziata la salita più tosta dell'itinerario, quella che dalla Malga Camp Antic (m.1848) ha portato fino a Cima Cengledino (m.2146). Quasi 300 metri di dislivello in un km, fanno una media del 30%, che con le ciaspole ai piedi non è poca roba ...
Arrivati in vetta, ci si è goduti il meritatissimo panorama che, come si dice in questi casi, è davvero da cartolina. Su tutti spicca il Carè Alto, la vetta più elevata del circondario (m.3643), con la sua inconfondibile forma piramidale.
Ma la vista, da lassù, spazia davvero a 360°, passando dall'Adamello alle Dolomiti di Brenta, dal Bondone-Stivo fino alle Alpi di Ledro e alle vette dell'Adamello meridionale.
Dopo la sosta panoramica è iniziata la discesa, dapprima sullo stesso sentiero di cresta percorso per salire, poi virando a sinistra sul sentiero 235, che passando sotto le pendici orientali del Cengledino ha portato fino alla 3ª malga dell'itinerario: Malga Cengledino (m.1657).
Qui è stata fatta la pausa pranzo, utilizzando l'accogliente bivacco realizzato all'interno di una delle costruzioni di servizio della malga, con il fuoco acceso e comodamente seduti a tavola. Ma vista la temperatura praticamente primaverile, una buona metà del gruppo ha mangiato all'aperto, seduti sulla panchina e baciati dal sole ...
Dopo il pranzo, il cammino è ripreso su strada forestale, scendendo per la c.d. "Selva di Cengledino", fino alla 4ª ed ultima malga del nostro itinerario: Malga Le Sole (m. 1490).
A questo punto non è rimasto che percorrere l'ultimo breve tratto di discesa fino al bivio di Malga Lodranega (dove era fissata la partenza, prima della modifica in corsa), per poi proseguire sulla strada che scende alla loc Le Sole, per l'ultimo km di tracciato, chiudendo così l'anello dopo circa 12 km di cammino.
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Ora l'appuntamento - DOPPIO - è con il CARNEVALE, che i Rinco festeggiano ormai da anni sulla neve. Appuntamento doppio perchè quest'anno - alla tradizionale ciaspolata in maschera - sia aggiunge anche un divertente "Biathlon goliardico", ciaspole + slitta.
Si comincerà, sabato 23 febbraio, proprio con il "Biathlon" sull'Altopiano della Paganella (uscita extra-programma). La location sarà l'ormai collaudato percorso Andalo-Montanara, con la salita sui sentieri nel bosco (dove si calzeranno le ciaspole) e la discesa - in slitta o bob - sull'ampia "Via Pradel", la strada forestale (con prati laterali) che scende a valle, battuta dai gatti delle nevi dei rifugi e quindi perfetta per slittare.
A seguire, sabato 2 marzo, la 4ª ed ultima ciaspolata ufficiale della stagione, quella in maschera, che si terrà in alta Val di Non. Il percorso sarà l'anello del Lago di Tret, al termine del quale ci sarà la consueta sgnocolàda.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi poco più di 12 km, con un dislivello di circa 850 metri. L'altimetria - pur trattandosi di un percorso ad anello - è il classico triangolo, con l'andata in salita e il ritorno in discesa. Si parte con circa 4,5 km di ascesa più morbida, passando per le malghe Lodranega e Camp Antic, per poi affrontare il km finale - che porta al GPM di Cima Cengledino, m.2146 - con pendenze decisamente più sostenute. Discesa iniziale altrettanto ripida (sullo stesso sentiero, per 1 km), poi oltre 5 km di discesa più morbida, su strada forestale, passando per le malghe Cengledino e Le Sole.
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Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con ![]() |
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il video |
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le immagini |
la salita a Malga Lodranega
La partenza è in loc. Le Sole (m.1350)
Il sole inizia a fare capolino ...
La sera del venerdì c'è stato un raduno scialpinistico,
quindi la strada - in questo primo tratto -
è super-battuta. Pochi calzano da subito le ciaspole, i più preferiscono
camminare con gli scarponi
Le indicazioni per le malghe
Poco dopo le 9:00, si parte
La neve, come si nota, è stata "rullata" dalle centinaia
di passaggi della sera prima
Il km di salita aggiuntivo, rispetto al programma
originario, è comunque molto soft
Il sole, intanto, si è alzato oltre le creste orientali
Si sale dolcemente in un bel faggeto
In zona, molte casette e baite ristrutturate
Lo Schiaccianoci e GigaBike
Ultimo tratto del km iniziale: arriviamo al bivio per
Malga Lodranega
Da qui si prosegue su una comoda strada forestale
Il Presidente
Vista sulle Giudicarie, in direzione sud
La strada si inoltra sul versante nord della valle di
Breguzzo
Anche qui le pendenze non sono affatto impegnative
Si alternano tratti soleggiati a tratti in ombra, nel
bosco
Ceppo sommerso dalla neve
La morbida salita prosegue verso la prima malga nel nostro
tour
Le "giubbe rosse" dei Rinco
Il Monte Corona (m.2508), nella catena che separa la Val
di Breguzzo dalla Valle di Daone
Si intravede la fine del bosco ...
Arriviamo nell'ampia radura di Malga Lodranega
Ora si cammina in pieno sole
La malga, in cima alla radura, ai margini del bosco
Lassù si intravede anche la sagoma del Monte Cengledino,
dove saliremo ...
La salita nel pascolo
Immersi nel bianco ...
Alle nostre spalle la catena con il Dos dei Morti (nostra
meta di trekking 2 anni fa) e il Corona
Arrivo alla malga
La stalla
Ci dirigiamo verso l'imbocco del sentiero per il Camp
Antic
La cima di Valbona, m. 2889
Malga Lodranega (m.1657), 1º cartellino timbrato
Sosta snack e poi via ...
la salita a Malga Camp Antic
Da Malga Lodranega imbocchiamo la stradina che sale verso
il Camp Antic
Il primo tratto è una bella rampa ...
Passato "lo scoglio", la pendenza torna moderata
Anche qui, tornati nel bosco, si alternano tratto
soleggiati a tratti ombrosi
A terra, le numerose tracce di scialpinisti che la sera
prima hanno affollato il raduno
Mara senza giacca e senza guanti! Allora è proprio caldo
!!!
Il tornante con cui si "vira" verso il pascolo del Camp
Antic
Ora c'è l'ultimo tratto di ascesa per la 2ª malga
Usciamo dal bosco, oltre quota 1800
Da qui in poi basta alberi, solo prati innevati e sole
La vecchia stalla (diroccata) di malga Camp Antic, fa
capolino da dietro un dosso
Arriviamo al pianoro di Malga Camp Antic
Sotto di noi, a sinistra, la Valle di Breguzzo
Arriviamo alla malga
La casara, ristrutturata, è oggi un comodo bivacco
Qui, ieri sera, c'era il ristoro del raduno scialpinistico
La parte finale della valle di Breguzzo, chiusa dalla cima
Cop di Breguzzo (m. 3003)
L'interno, spartano, del bivacco
Bivacco con vista
Sul tetto, nonostante il sole di questi giorni, ancora
quasi mezzo metro di neve
I ruderi della stalla di Malga Camp Antic
Con lo zoom, un vista nitida del Palon (Monte Bondone)
Malga Camp Antic (m.1848): 2º cartellino timbrato
Ora inizia la salita vera ...
la salita a Cima Cengledino
Lasciamo Malga Camp Antic, direzione cima Cengledino
La vetta sembra lì a due passi, ma sono 300 metri di
dislivello
Iniziamo a "scalare" l'ampio e soleggiato versante
orientale
Bianco e blu ...
La pendenza inizia a salire ...
Anche qui le tracce degli sciatori, scesi dal Cengledino
"in ordine sparso"
Si raggiunge a cresta
Si sale compiendo degli ampi zig-zag, in modo da ridurre
la pendenza
Ora la malga Camp Antic si vede da sopra !
Inizia a spuntare qualche chiazza d'erba: effetto
dell'esposizione a sud-est e delle temperature
Vista sulle vette in direzione sud
Dal lato opposto, vista sul Brenta
Si sale, si sale ... ma il Cengledino è sempre lassù che
ci guarda!
Vista verso est
La "Busa" di Tione
La salita prosegue a diagonali
Vista sulla Val Rendena
Le Dolomiti di Brenta
La vetta sembra sempre più vicina. Sembra ...
Qui incontriamo la massima pendenza
Uno sguardo alle retrovie
Inizia il tratto conclusivo, in cresta
Ora la croce e l'antenna del Cengledino sono davvero a
vista
I cornicioni di neve formati dal vento
Gli ultimi 100 metri
Paolo arriva in vetta
Dai, un ultimo sforzo!
Alessandra e un provato Schiaccianoci, che tiene duro
nonostante lo scarso allenamento
In basso, Malga Cengledino, dove scenderemo per il pranzo
La vista verso est arriva fino al Lagorai !
I cornicioni visti dall'alto
In questi punti si deve sempre camminare qualche metro
all'interno ...
Alla spicciolata, tutti arrivano alla vetta
Uno snowboarder scende, godendosi il panoramico costone
Nel frattempo, lo Schiaccianoci è alla frutta :-)
"Barcollo ma non mollo". Dai che sei arrivato!
Grazie Signore, di avermi fatto arrivare quassù vivo!
Cima Cengledino, m.2146
Vista sulle Valli Giudicarie
Sostiamo un po' in cima, per rifiatare e goderci lo
splendido panorama
Su tutti, svetta il Carè Alto che, con i suoi 3463 m. è
seconda - nel Gruppo - solo all'Adamello (3539)
Discesa a Malga Cengledino
Dopo la meritata sosta in vetta, iniziamo la discesa
Ci lasciamo alle spalle l'antenna e la croce, così
faticosamente conquistate!
Per il primo tratto di discesa, ripercorriamo a ritroso lo
stesso tragitto della salita
E' mezzogiorno e il sole alto in cielo forma delle ombre
ridotte
Alessandra con il Camoscio della Sila
Il tratto finale della discesa lungo la dorsale del
Cengledino
Qui lasciamo il sentiero già fatto in salita (proveniente
dalla Malga Camp Antic)
Si svolta a sinistra e si prosegue verso Malga Cengledino
Ancora un tratto di discesa in campo aperto
Arriviamo nella parte più settentrionale dei pascoli di
Camp Antic
Da qui ricomincia - sia pur abbastanza rado - il bosco
Scendiamo seguendo la traccia di qualche scialpinista
La colonna dei Rinco
Sul versante nord, poco esposto al sole, troviamo neve più
leggera e farinosa
Max se ne accorge subito!
Scendiamo per il ripido rampone
Il sentiero si infila in una valletta
Anche qui le pendenze non scherzano!
Sono 100 metri o poco più, prima di arrivare in fondo
Max è già arrivato nel tratto pianeggiante
Ultimo tratto di discesa
Ora si prosegue in falsopiano
Si avanza in direzione nord
Questo tratto, bellissimo, è assai ondulato
Il saliscendi fra le collinette innevate prosegue
Arriviamo ai margini del bosco
Qui il sentiero si infila nuovamente nella foresta
Proseguiamo fra i grossi abeti
Il sole fa capolino quando si attraversano le piccole
radure
Anche qui, sia pur in misura limitata, ci sono alberi
abbattuti dal vento del 29 ottobre 2018
Ultimo tratto nel bosco
Poco dopo, usciamo nel pascolo di Malga Cengledino
Qui il panorama si riapre in tutta la sua bellezza!
Le indicazioni SAT
Ecco la malga
Malga Cengledino (m.1667): 3° cartellino timbrato!
Ci dirigiamo verso la struttura, dove ci fermeremo per il
pranzo
La costruzioni di servizio della malga (casara e
deposito). Dietro si vede lo stallone
Raggiungiamo la malga
Ora si va a mangiare !
pausa
ristoro
L'interno del bivacco, ricavato nella casara
Qui si preparano burro e formaggio
Il vecchio lavandino in monoblocco di granito, la pietra
dell'Adamello
Accendiamo il fuoco nel camino
E ci scaldiamo pure il pane!
Buon appetito!
Effetti del clima: alle ciaspolate, gente in canottiera
... non se n'era mai vista!
Si preparano i panini
GigaBike ha pure i pomodorini!
Il Presidente con l'immancabile radler
E con questa temperatura, si può mangiare anche fuori
Uno sguardo ai dintorni (1)
Uno sguardo ai dintorni (2)
Uno sguardo ai dintorni (3)
Macho, macho man ...
"Ma dobbiamo proprio andare?"
Discesa a Malga Le Sole e rientro
Dopo una lunga sosta alla malga, si rimettiamo le ciaspole
e ripartiamo
Risaliamo al crocevia, posto un centinaio di metri a monte
Bellissimo posto!
Imbocchiamo la strada forestale che scende verso Le Sole
Dai luoghi esposti al sole a quelli sempre all'ombra, il
paesaggio cambia radicalmente!
Dove il sole non ha ancora picchiato, lo spessore della
neve è ancora cospicuo
Proseguiamo per un tratto esposto a nord, tutto all'ombra
Poco più avanti si ritorna a vedere il sole
Un albero spezzato, manco fosse un grissino, dalla
furia del vento del 29 ottobre scorso
Percorriamo un tranquillo tratto pianeggiante
Arriviamo in loc. Rocol de Cirio. Qui, un tempo, c'era un
roccolo
Dopo la selletta del roccolo, riprende la discesa
Affrontiamo 3-4 tornanti che ci fanno perdere subito quota
Procediamo spediti verso la 4ª ed ultima malga del nostro
tour
La comoda strada forestale
Lo Schiaccianoci è soddisfatto: 'na faticaccia, ma
meritava!
Nuovo tornante
Quasi alla malga
Dove possibile, tagliamo i tornanti passando nel bosco
Eccoci a Malga Le Sole
A quest'ora - ormai - il sole ha girato dietro i monti e
la malga Le Sole ... è all'ombra!
La bella struttura con lunga veranda
La proprietà è dell'ASUC (Azienda Speciale Usi Civici),
ovvero della comunità di Tione
Malga Le Sole (m.1490): 4º ed ultimo cartellino timbrato
Riprendiamo il cammino, per l'ultimo tratto di discesa
Qualche albero, caduto di traverso alla strada, è stato
tagliato dagli operai forestali
Arriviamo al bivio di Malga Lodranega, dove siamo saliti
stamattina
Ora scendiamo verso il parcheggio
Alterniamo qualche taglio nel bosco alla strada,
iper-battuta
Il sole del pomeriggio filtra fra le fronde spoglie dei
faggi
Ultime fatiche ...
Arriviamo alla radura con le baite di loc. Le Sole
Qui si conclude, dopo 12 km, il nostro bellissimo
itinerraio
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Alla prossima! |