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Al Sas de Putia
DISPUTATA QUEST'OGGI, NELLA SPLENDIDA CORNICE DOLOMITICA DEL "PARCO NATURALE PUETZ-ODLE", LA 7ª USCITA DEL PROGRAMMA TREKKING 2018: IL GIRO DEL SAS DE PUTIA. SI E' TRATTATO DELL'ULTIMA TAPPA DI ALTA MONTAGNA, PRIMA DELLA CHIUSURA STAGIONALE SUL DOSS CASTION, IN VAL DI CEMBRA, A FINE OTTOBRE. |
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i presenti |
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ospiti |
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la cronaca |
23/09/2018. E' stata disputata oggi - nella splendida cornice dolomitica del Parco Naturale Puetz-Odle, la 7ª e penultima uscita del programma trekking 2018 dei Rinco Boys. Un'altra uscita d'alta quota, l'ultima stagionale, con "Cima Coppi" a quota 2875 m., prima della chiusura stagionale, prevista fra un mese in valle di Cembra.
Ben 14 i presenti, che non si sono fatti scappare l'occasione di percorrere uno dei più begli itinerari mai proposti dai Rinco in questi anni, per giunta in una bella giornata di fine estate. Partenza alle 9,00 circa dal Passo delle Erbe, in tedesco Würzjoch, in ladino Ju de Börz, posto appena sotto quota 2000 m. Dal valico è stata imboccata una comoda stradina sterrata fra i prati, in leggera salita (contraddistinta come sentiero 8A), che in un km circa ha condotto fin sotto il versante nord del Sas de Putia, in loc. Mont de Furmela (m.2067).
Qui passa il percorso ad anello attorno al Sas de Putia, che è percorribile in entrambi i sensi. Noi abbiamo proseguito a destra (in senso anti-orario), rimanendo sul sentiero 8A che prosegue alla base delle rocce e a monte dei pascoli, con passaggio per i Prà de Putia e i Prà de Campac, arrivando fino all'imbocco del piccolo canalone che immette alla Forcella de Putia.
Qui è iniziata la prima salita tosta della giornata, all'interno del vallone roccioso, con alcuni tratti dove il sentiero coincide con il letto in secca del ruscello. Dopo il ripido strappo fra le rocce, si è così giunti a scollinare alla Forcella di Putia, a quota 2357, che segna il passaggio dal versante nord a quello sud del massiccio roccioso. Da qui è inizia una salita ancora più tosta, quella che porta alla cima del Sas de Putia, sul sentiero n.4 che si inerpica ripidissimo, con diversi zig-zag, in una valletta sul versante sud. La parte finale - tutta su roccia - è stata attrezzata con i cordini d'acciaio: nulla di particolarmente tecnico, ma comunque tanta attenzione e prudenza.
Sulla cima (a quota 2875, con spettacolare panorama), dove peraltro tirava un vento decisamente forte, è stata fatta una breve sosta, prima di riportarsi a valle per ricongiungersi con coloro che avevano preferito (per varie ragioni, non ultime le vertigini!) evitare l'ascesa alla vetta, raggiungendo la più tranquilla Picia Pütia (la Piccola Putia), un piattone roccioso a quota 2813, anch'esso - comunque - con un bellissimo panorama.
Dopo essere ritornati alla forcella, è stata fatta la pausa pranzo, godendosi il tiepido sole di fine estate, per poi riprendere l'anello attorno al Sas, sul sentiero 35, procedendo in saliscendi fra i prati, con passaggio in loc. Vaciara, per poi arrivare al Passo de Göma (m.2111), che segna il ritorno sul versante nord.
Da qui si è proseguito - dapprima in discesa, poi con diversi saliscendi - sul sentiero 8B, sotto il versante nord-est, fino a raggiungere nuovamente loc. Mont de Furmela, dove si era passati al mattino, subito dopo la partenza. Qui è stato abbandonato l'anello attorno al Sas de Putia (in tedesco Rundweg Peitlerkofel, in ladino Roda Pütia), per fare rientro al Passo delle Erbe, dove si è chiuso l'impegnativo ma stupendo itinerario di ben 17 km.
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Il prossimo appuntamento con il trekking è ora fissato per SABATO 27 OTTOBRE in VAL DI CEMBRA, con il Giro del MONTE CASTION, per una chiusura della stagione trekking ... a tutta birra!
A fine
camminata, festa a base di |
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i dati tecnici. |
Complessivamente sono stati percorsi circa 17 km, mentre il dislivello è stato di circa 1250 metri. L'altimetria è praticamente un lungo saliscendi, fra i 2000 metri del Passo Erbe, i 2357 della Forcella de Putia e i 2111 di Passo Göma. In mezzo c'è il salitone (con relativa discesa al ritorno) al Sas de Putia, 1,5 km praticamente in piedi. GPM a Sas de Putia (m.2875).
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
Da Passo Erbe a Forcella de Putia |
La partenza è dal Passo delle Erbe, quasi a quota 2000
Sistemiamo le auto nel parcheggio a pagamento (5 €/giorno)
Cammineremo nel Parco Naturale Puetz-Odle
Qui qualcunO ha troppo caldo, oppure qualcunA ... ha troppo freddo !
Attorno alle 9:00 si parte
Si imbocca il sentiero 8A
Questo primo tratto è su una comoda strada forestale
La nostra meta, il Sas de Pütia, è lassù, in mezzo alle nuvole che si spera
spariranno
La strada procede in saliscendi
Passiamo a fianco della Palude di Serighele
Ecco la palude, alla nostra destra, sotto la strada
Le prima baite in legno, vecchi fienili, tipici di queste zone. Oggi ne
vedremo tantissimi
Si prosegue verso Mont de Furnela
Prà di Pütia
Arriva il sole ?
Il cielo sembra rasserenarsi
Prati e baite. Sarà il leit motiv di questa uscita
Il Sas de Pütia domina lo sfondo
Eccoci a Mont de Furnela. Qui ci innestiamo nell'anello attorno al Sas de
Pütia
La segnaletica (in legno) degli itinerari
Noi svoltiamo a destra, per percorrere l'anello in senso anti-orario
Anche qui camminiamo su una bella e comoda stradina sterrata
Prati e baite
Si avanza verso ovest
Dopo il tratto nei pascoli, ci si sposta verso il bosco
La stradina si restringe e diventa un sentiero
Le caratteristiche staccionate di larice
Max fa il pieno d'acqua ad una fontanella
Ora si inizia a salire
Inizia l'aggiramento del Sas de Pütia
Il sentiero taglia il costone, che inizia già a mostrare i colori
dell'autunno
Fogliame rosso in mezzo all'erba
Si avanza fra la bassa vegetazione
Davanti a noi si intravede la gola che percorreremo per salire a Forcella di
Pütia
Il paesaggio inizia a farsi più roccioso
Rocce sedimentarie, resti di antichi mari
La colonna dei Rinco
La nebbia bassa persiste e preclude, per ora, la vista dei panorami
Ora si cammina in mezzo al pietrisco, frutto della continua erosione
Anche sul versante opposto si notano i colatoi di detriti caduti a valle
Ora il sentiero è una stretta traccia
Entriamo nella gola del Rio Sorte
Saliscendi fra le rocce
Qualche tratto esposto, dove si cammina con maggiore prudenza
Il Dotto, pur con le sue 74 primavere, non ha voluto mancare a questo tour
Ora si passa sul versante ovest del Sas de Pütia
Le rocce sedimentarie si sfaldano ritornando sabbia, come milioni di anni fa
Ora si scende verso il fondo della gola
Arrivati al punto più basso, si ricomincia a salire
Stiamo percorrendo l'Alta Via delle Dolomiti n.2
40' alla forcella
Adesso la salita si fa seria ...
E intanto rispunta il sole
Il sentiero si inerpica, con pendenze assai elevate, nella Gola del
Rio Sorte
Dobbiamo arrivare lassù, alla sella che si intravede fra i due versanti
contrapposti
In alcuni punti, sentiero e fondo del ruscello ... coincidono !
Scalini naturali
Passare di qua quando diluvia, non dev'essere una "passeggiata di salute" !
Altro passaggio nel ruscello in secca
Il Camoscio si riposa.
In alto, le guglie rocciose del versante ovest del Sas de Pütia
I Rinco avanzano sul temibile rampone
In alcuni casi si devono scavalcare i massi
Tella cerca il punto adatto per procedere
Dopo un tratto un po' più largo, la gola si restringe nuovamente
Si attraversa nuovamente il ruscello (in secca)
Vista dall'alto del canalone
GigaBike
Le alte pareti rocciose sopra la gola
Zig-zag
Ora la forcella è lì, a portata di mano
L'ultimo tratto di salita
Eccoci arrivati
Forcella de Pütia, m.2357
Il meritato riposo
WikiMau con la "Signora Pina"
Un caratteristico crocefisso in legno
Salita (e discesa) al Sas de Putia |
Dalla forcella, imbocchiamo il sentiero che sale verso la vetta
In breve raggiungiamo la valletta che taglia il versante sud
La valle, scavata da un piccolo ruscello, arriva fin sotto la cima
Iniziamo a scalare il muro d'erba
Per ridurre la pendenza, il sentiero è stato costruito con delle "zete"
Un continuo zig-zag che fa guadagnare velocemente quota
Ecco i Prati di Putia, alle nostre spalle
Un tornante dopo l'altro, si sale ...
... testa bassa e camminare!
A metà del vallone ...
La "biscia" del sentiero vista dall'alto
Arriviamo alla base delle rocce
La colonna dei Rinco sul ripido sentiero
Qui il sentiero si incunea in uno stretto passaggio fra le rocce
Superato il piccolo passaggio, si prosegue sotto una parete rocciosa
Inizia il pietrame ...
Il panorama inizia a farsi spettacolare ...
Il Camoscio seguito dal Michèta
Una vista alle spalle, con il sentiero che sale a zig-zag fra le rocce
Ora vediamo la fine del sentiero e l'inizio del tratto attrezzato, sulla
parete verticale
Percorriamo l'ultimo tratto prima di arrivare al tratto ferrato
Un bel rampone ...
Qui sono state addirittura realizzate delle scale con dei tronchi in legno
Voltandosi indietro, si nota meglio la pendenza
Sulla roccia chiara spiccano i puntini multicolore dei vari escursionisti
Ora tocca a noi: inizia la "scalata"
Il ripidissimo sentiero sulla roccia è stato dotato di cordino d'acciaio
Vista sul punto di attracco della via ferrata
Si sale distanziati l'uno dall'altro
Il Camoscio, fronte e retro !
Il Camoscio ... da sotto :o
Il Presidente e GigaBike
Tella, che ha indossato l'imbrago
Arriviamo alla fine del tratto attrezzato
Ora si prosegue sempre su roccia, ma con pendenza inferiore
Il panorama sul Picia Pütia (il Piccolo Pütia), raggiunto dai Rinco che non
hanno fatto la ferrata
Vista sul Picia Pütia e, alle spalle, sulle Odle di Funes
La Plose
Le Odle
Ci apprestiamo a percorrere l'ultimo tratto prima della vetta
Ormai la cima è vicina
Max ... a un passo dal cielo
GigaBike
Il Presidente
In vetta !!!
Sas de Pütia, m. 2875
Foto ricordo con la croce
Il Presidente si gode il panorama
Passo delle Erbe, da dove siamo partiti 3 ore prima
Dopo la brevissima sosta (causa forte vento), inizia la discesa
Ripercorriamo a ritroso il tratto su roccia
Paesaggio lunare
Stefano e Cristina
Il Presidente e il Camoscio in sosta sul tratto ferrato
Alcuni passaggi della discesa
Altri passaggi della discesa, con Stefano, Cristina e Tella
Il tratto finale del sentiero attrezzato
Vista sulla cima del Picia Pütia, posta un po' più ad ovest
Reverse angle: il Sas de Pütia fotografato dal Picia Pütia
Zoomata sulla cima del Picia Pütia
Quasi in fondo ...
Eccoci arrivati
Discesa conclusa
Nell'attesa, GigaBike, Camoscio e Presidente fanno uno
spuntino post- ferrata
Quando tutti sono rientrati, inizia la discesa
Tella si è imbacuccata per ripararsi dal forte vento
Percorriamo in discesa il ripido tratto ghiaioso
Il tratto sotto le rocce
Iniziano i zig-zag ...
Per diversificare, facciamo una variante più ad ovest rispetto al sentiero
percorso in salita
Quale sia la variante, sempre nel vallone si deve scendere ...
Una breve sosta per ricompattare le fila
Ormai il Sas de Pütia è lassù, alle nostre spalle
La parte finale della valle, che sbuca nella conca erbosa dei Prati di Pütia
Si continua a scendere
Il letto (in secca) del ruscello che ha scavato la valletta
Gli ultimi tornanti
E questi pazzi, 'n do cazzo vanno ???
Ora si prosegue con pendenze molto meno impegnative
Usciamo dalla valletta, dirigendoci verso la Forcella di Pütia
Ormai la forcella è in vista ...
La parte finale del sentiero
Eccoci arrivati alla Forcella de Pütia. Adesso si mangia !
Il ristoro |
Ci sistemiamo su un prato, al sole
Panini e birrette ...
Alle nostre spalle, incombe un ripido pendio erboso
Appena tolti i panini dagli zaini, arrivano i pretendenti ...
Arrivano a meno di mezzo metro, senza paura ...
Prosit !
Che facciamo, ci alziamo ???
Aggiramento del Sas de Putia: |
Dopo esserci rifocillati, ci rimettiamo in cammino
Invece di tornare alla forcella per imboccare la strada dell'anello di Pütia,
scendiamo nei prati
Poco più a valle, intercettiamo l'itinerario ufficiale
Proseguiamo in discesa sul sentiero che solca i pascoli
Tutt'attorno, i vari gruppi dolomitici fanno bella mostra di sè
Scendiamo nei Prati di Pütia
La strada che dobbiamo percorrere spicca netta in mezzo al verde dei pascoli
I meravigliosi prati, punteggiati da piccole baite in legno
Abbandoniamo nuovamente il sentiero per fare un taglio nei prati
Un'occhiata al massiccio del Pütia, sopra di noi
La flora montana (1)
La flora montana (2)
Tagliando per i prati, dobbiamo raggiungere la strada bianca laggiù ...
Pascoli & Baite
La parte sud del Sas de Pütia
Che cartolina ...
Arrivati alla strada, proseguiamo nuovamente sull'itinerario ufficiale
Alle nostre spalle, il costone erboso che abbiamo appena percorso
Lungo la strada, incontriamo numerosi vecchi fienili in legno
Molti sono stati trasformati in baite per l'estate ...
In questo tratto la strada prosegue praticamente pianeggiante in mezzo al
pascolo
Passiamo davanti a molte baite
Qui i proprietari hanno scritto il nome con i tappi della birra !
Si inizia a vedere il versante est del Pütia
Pascoli sconfinati ...
Le baite ristrutturate da poco si riconoscono dal colore rosso vivo del
legno di larice
Quelle più vecchie, invece, sono scurite
Sembra un quadro di Segantini ...
Proseguiamo ancora per un tratto sulla strada bianca ...
... poi deviamo nei prati, per fare un altro taglio rispetto all'anello
ufficiale
Ancora baite e prati ...
Ora siamo sotto il versante est del Pütia e si vede la cima dove siamo stati
prima di pranzo
Le guglie rocciose nella parte asse del massiccio
Un bel salitone nell'erba
Arriviamo a due piccole baite, una delle quali aperta, da cui esce musica
tirolese
Il simpatico e sorridente proprietario
Ci facciamo scattare una foto ricordo con la sua piccola e bella baita
Dalla baita si ammira il massiccio del Pütia
Altri vecchi fienili, con il tetto in scandole (le tegole in legno di
larice)
Salutiamo il simpatico montanaro e ripartiamo ...
Oltrepassato il pascolo, arriviamo in una zona dalla bassa vegetazione
Ora si scende nuovamente verso la strada
Pensionati a spasso ...
Procediamo ora parallelamente alla strada, ma sempre nei prati
Decidiamo di rimanere alti, camminando nei pascoli
Un piccolo fienile aperto
Vista verso est
Ora siamo proprio sotto il Pütia, lato orientale
Un'altra vecchia baita
In the green ...
Passiamo in un pascolo dove non è ancora stata segata l'erba
Dove ti giri, ti giri ... è una cartolina !!!
Raggiungiamo la cresta della dorsale ad est del Pütia
Da qui si vede l'altro versante, il nord
I classici masi altoatesini
La Plose
Arriviamo a Passo Göma
Qui si passerà dal versante sud a quello nord
Uno spaventa ... lupi !
Un pannello fotografico indica i nomi delle numerose vette che si ammirano
da quassù
Aggiramento del Sas de Putia: |
Dal passo Göma iniziamo la discesa sul versante nord del Pütia
Questo lato, rispetto a versante sud, è più boscoso
Si scorge la stradina bianca che dovremo percorrere per tornare a Passo Erbe
Nel frattempo scendiamo lungo un costone pietroso
Si procede in saliscendi
Le radici dei pini emergono dal sentiero iper-battuto
Dopo un primo tratto nel bosco, usciamo in un pascolo
Vista sulla Plose
Sopra le nostre teste, il sole sta scendendo dietro al Sas de Pütia
Anche da questo versante, sia pur in misura minore, ci sono prati e baite
Si avanza in alcuni tratti già in ombra, perchè sotto la parete del Pütia
Dopo un tratto pianeggiante, si torna a salire
Stefano e Cristina
Appena ci allontaniamo dalla montagna, si torna al sole
Passiamo per Utia de Göma (Rifugio di Göma)
Si prosegue verso Passo Erbe
La sagoma scura del Sas de Pütia
Ora si cammina in pieno sole
In questo tratto ci sono dei pascoli aperti, simili al versante sud
Di nuovo un tratto in discesa
Il sentiero torna in single-track non appena si rientra nel bosco
Radici intrecciate
Un enorme masso caduto dal versante soprastante
Si cammina fra grossi massi, segno che è storicamente un versante franoso
Si ritorna a salire
Usciamo dal bosco e torniamo a camminare in campo aperto
Si avanza in piano
Arriviamo a Malga Munt de Fornella
Qui termina l'anello attorno al Pütia e si deve ora tornare al Passo delle
Erbe
Un breve sosta
Con il Sas de Pütia alle spalle, ci incamminiamo per l'ultimo km
Il classico crocefisso tirolese in legno
Si scende verso il Passo delle Erbe
Rocce sedimentarie, resti degli antichi mari che coprivano queste terre
Oggi siamo stati lassù ...
Arriviamo al parcheggio di Passo delle Erbe
E dopo 17 km di cammino, anche questa è andata !
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |