25
MAR

PROGRAMMA TREKKING 2018: 1ª USCITA

Buona la prima!


 
 
BELLA GIORNATA DI SOLE, BUONA ADESIONE (20), PANORAMI DA CARTOLINA E SUGGESTIVI SCORCI, SIA NATURALISTICI CHE STORICI. TUTTO OK ALL'USCITA D'ESORDIO DEL PROGRAMMA TREKKING 2018, SUL SENTIERO LUNGO IL RASTENBACHKLAMM, NEI PRESSI DEL LAGO DI CALDARO. ED ORA, APPUNTAMENTO AD APRILE CON L'ASCESA AL LAGO DI TOVEL.

 


 

i presenti

 

SOCI
 
ospiti

 

 

la cronaca

25/03/2018. Dopo aver "varato" la stagione bike, sabato scorso a Nomi (TN) con l'uscita primaverile di Bici & Bicèri, oggi i Rinco hanno dato il via anche a quella del trekking, prima di buttarsi nelle festività pasquali.

Vista la situazione in alta montagna, con le ultime nevicate cadute proprio in settimana, si è dovuto andare alla ricerca di una location di bassa quota, scovando un suggestivo quanto (finora) sconosciuto itinerario nei pressi del Lago di Caldaro: il Rastbachklamm.

Si tratta di un rio che scendendo dalle pendici del Monte Roen, verso il Lago di Caldaro, ha solcato la pur dura roccia porfirica, andando a creare - nel corso dei millenni - una stretta gola, caratterizzata da cascatelle e da un ambiente quasi da foresta pluviale, ricco di muschio e felci. All'interno di questa gola è stato ricavato un suggestivo percorso che offre contemporaneamente diversi spunti naturalistici e geologici, ma anche bellissimi scorci panoramici, con vista sul vicino Lago di Caldaro.

L'itinerario ad anello disegnato dai Rinco doveva inizialmente partire dal biotopo del Lago di Caldaro, per poi salire alla frazione di Castelvecchio (Altenburg), lungo la gola del Rastenbach, e ridiscendere poi al lago dal versante sud. Un programma cambiato in corsa per via della contemporanea disputa della "Mezza maratona di Caldaro", una partecipata manifestazione podistica (oltre 1.000 iscritti) che monopolizza tutti i parcheggi in zona lago, compreso quello da dove avrebbe dovuto iniziare il nostro tour. Per questo motivo (lasciando invariato l'anello), si è spostata la partenza a Castelvecchio, iniziando così con la discesa invece che con la salita.

Buono il meteo, con il cielo che dopo una leggera foschia mattutina si è aperto nelle ore successive, e buona anche la partecipazione, con ben 20 trekker presenti che hanno dato origine ad un colorato serpentone.

La partenza, poco dopo le 9:00, è avvenuta come detto in precedenza dalla loc. di Castelvecchio (Altenburg), da dove è stato imboccato un bel sentiero nel bosco che aggirando il colle di Wart - con diversi scorci panoramici sul sottostante lago di Caldaro - ha portato fino all'innesto con la Römerweg, la Via Romana. Si tratta di un'antica mulattiera, con alcuni tratti ancora pavimentati in pietra, che si staccava dalla più nota Via Claudia Augusta, salendo verso la collina di Altenburg. Tracciata in epoca romana, venne usata - probabilmente - per diversi secoli successivi. Va infatti ricordato che fino alla metà del 1800, quando il governo austriaco diede il via ad un imponente lavoro di bonifica, la valle dell'Adige era una zona paludosa e malsana, con il fiume che - privo com'era di argini - esondava in continuazione. Per questo motivo, fin dall'antichità, gli insediamenti abitativi furono realizzati sui conoidi o sulle colline, in posizione rialzata rispetto all'inospitale fondovalle, ed anche la viabilità correva sempre "a mezza costa".

Percorrendo questa antica strada si è quindi scesi fino al paesino di Sella (Söll), nel comune di Termeno, per poi proseguire la discesa fra i vigneti. Tornati nuovamente nel bosco, si è continuato a perdere quota, percorrendo un tortuoso sentiero con diversi tornanti ed arrivando fino al punto più basso dell'itinerario, lungo la "Strada del Vino".

A questo punto è stato percorso - in direzione nord - circa 1 km in falsopiano, sul percorso pedonale che costeggia la Weinstrasse, per poi iniziare a salire in corrispondenza del paese di San Giuseppe al Lago (Sankt Josef am See), la frazione di Caldaro che si affaccia sulla sponda occidentale del lago. Dopo le ultime case, è stato lasciato l'asfalto per tornare nel bosco, iniziando il percorso all'interno del Rastbachklamm. Il sentiero si inerpica in un bosco di castagni, dove enormi ceppi ultrasecolari hanno dato origine ad una serie di piante nuove. Con diversi zig-zag, si guadagna quota arrivando fino alla cascata formata dal rio, uno spettacolare salto d'acqua alto circa una ventina di metri. Dalla cascata, dove è stata fatta una doverosa pausa foto, inizia il tratto attrezzato su scale in acciaio, fissate sulle alte pareti rocciose verticali, per consentire di raggiungere la parte più alta del canyon, altrimenti inaccessibile dal basso. Risalendo la gola scavata dal rio, camminando fra i massi levigati dall'acqua e ricoperti da uno spesso strato di muschio, si è giunti fino alla collina dove si trovano le rovine della chiesa di San Pietro, probabilmente l'edificio religioso più antico del Sudtirolo, risalente al VI secolo d.C.

Qui - oltre alla visita al sito storico - è stata fatta la pausa pranzo, con vista sul lago, godendosi panorama e sole. Mangiando i panini e i biscotti (i cantucci toscani) preparati da Mara, ci siamo così adeguatamente rifocillati, pronti per ripartire. 

Dopo pranzo è stata quindi completata la salita, raggiungendo il vicino paesino di Castelvecchio-Altenburg, con passaggio a fianco della bella Chiesa di San Vigilio, importante struttura gotica edificata nel corso del 1400 e caratterizzata da uno splendido tetto e un terminale del campanile decorati con tegole in legno policrome.

Raggiunto il parcheggio, dopo 9 km di cammino, è stato infine completato il pranzo con il ... dulcis in fundo, ovvero una doppietta di dolci pasquali (la tradizionale colomba e la pastiera, dolce tipico campana preparato dalla moglie di GigaBike), prima di avviarsi sulla strada di casa.

- - -

Ora il prossimo appuntamento ufficiale è per dopo Pasqua, con la MTB. Domenica 8 aprile, infatti, ci sarà la tradizionale "gita fuori porta" di inizio stagione. Dopo la divagazione marinara del 2017 (Chioggia), i Rinco torneranno a pedalare sui fiumi, dal Mincio all'Adige, sul nuovissimo percorse "delle Risorgive". Per il trekking, invece, appuntamento alla seconda metà di aprile, con l'ascesa al Lago di Tovel sul Sentiero delle Glare.


 

i dati tecnici.

Complessivamente il giro è di circa 9 km, mentre il dislivello da superare è di circa 400 metri. L'altimetria è concava, perchè si parte dal punto più elevato (Castelvecchio-Altenburg, appena sopra i 600 m.) e si scende lungo l'antica Römerweg, la Via Romana, che porta prima al paesino di Söll-Sella ed infine sul fondo valle del Lago di Caldaro, dopo 4 km di discesa. Segue 1 km circa in falsopiano, fra i vigneti che si trovano sulla costa ad ovest del lago, per poi iniziare la salita, inizialmente nella frazione di San Giuseppe al Lago e poi nella Gola del Rastenbach, fino a ritornare - dopo 4 km di salita - ad Altenburg. GPM a Castelvecchio-Altenburg, m. 625.

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

le immagini

 

La discesa


Il ritrovo è nel parcheggio posto all'ingresso di Castelvecchio


Verso le 9:00, si parte ...


Incontriamo subito una cosa interessante


E' una cappella dedicata alla Beata Vergine, sorta nel 1800 in loco di una vecchia edicola votiva


Il cartello, oltre ad indicarci la via, ci ammonisce: Il paesaggio ai passanti, la frutta agli agricolori!


Si prosegue, per un breve tratto, sulla strada asfaltata


A bordo strada, evidenti segnali di primavera


Dopo qualche centinaio di metri, il sentiero si infila stranamente nella caserma dei pompieri ...


Nessun errore: bisogna proprio passare di qua!


Scendiamo lungo una scala sul retro della caserma


Il Presidente indica la strada: zum Römerweg, alla Via Romana


Imbocchiamo il sentiero che sale sul colle di Wart


Alcuni tratti sono dotati di staccionata


Ci alziamo un po' di quota ...


Il bosco è cresciuto fra i grossi massi, frutto degli smottamenti in era post-glaciale


Si avanza facendo slalom fra i massi


Si prosegue sul piacevole saliscendi


Arriviamo al 1° punto panoramico sul Lago di Caldaro


E c'è chi si mette in prima fila !


Lo spettacolo merita


Si riparte ...


Il sentiero prosegue fra il pietrame, ormai colonizzato dalla vegetazione


Umidino eh?


Si aggira, in direzione, sud-est, il colle che si affaccia sulla valle


Fra il verde del muschio ed il marrone del fogliame secco ...


Eccoci ad un nuovo punto panoramico


Anche qui, una bella vista


Peccato non sia ancora uscito il sole


Il gruppo in sosta


Si riparte


Sulla sommità del colle, si prosegue fra i pini


Seguiamo il segnavia


Questo tratto è in falsopiano


Inizia subito la discesa


Il muschio non ha rivestito solo pietre ...


Arriviamo all'intersezione con la Römerweg


Qui, sull'antica via romana, troviamo ancora tratti con l'originale pavimentazione in pietra


Iniziamo a ascendere lungo la mulattierA


Chissà quanti carri hanno percorso questo lastricato nel corso dei secoli


La strada scende in una piccola valle


La zona è piena di vecchissimi ceppi di castagno, sui quali sono rinate nuove piante


Ma quanto sarà stato grande questo castagno?


Proseguiamo il cammino sulla Römerweg


Castagni in serie


La discesa ha alcuni tratti più ripidi


Le indicazioni per Söll, frazione di Termeno


Troviamo un tratto più sconnesso


Qui la vecchia pavimentazione è stata messa a dura prova dall'erosione


La Römerweg si conclude nei pressi di un maso


Percorriamo il viale alberato


Cipressi ed olivi: piante tipicamente mediterranee, grazie al microclima di Caldaro


Vecchie case di campagna


Scendiamo verso Söll


I vigneti di Traminer, il vino tipico della zona


La chiesa romanica di Söll, risalente al XIV secolo, dedicata a San Maurizio


L'antico portale

     
Il campanile e il vialetto di accesso alla chiesa


Seguiamo le indicazioni per il Sentiero Natura Viva


Da Söll proseguiamo la discesa verso valle


Imbocchiamo un sentiero fra i vigneti


Più a valle, si ritorna nel bosco


Scendiamo sul Sentiero Natura Viva


Lungo il tracciato, numerosi pannelli descrivono la vegetazione


Sosta ad un punto panoramico


Raggiunto il punto più meridionale del tour, si ritorna verso nord


Ora vediamo il Lago di Caldaro da un'altra prospettiva


Il lago, di origine glaciale


Quasi in fondo alla discesa


La discesa si conclude ad un ponticello


Ancora vigneti


Il tracciato prosegue ancora nel bosco, nuovamente in salita


Un altro ponticello in legno


Il Presidente


Si prosegue in leggera salita


Dopo uno scollinamento, inizia la discesa a tornanti


Con una ripida serpentina, riperdiamo quota


Il tratto finale nel bosco


Arriviamo ai vigneti posti a lato della Strada del Vino


Qui si conclude il tratto in discesa del nostro itinerario

 

La salita


Per un breve tratto (circa 100 metri) dobbiamo procedere a bordo strada


Siamo sulla rinomata Strada del Vino, la Weinstrasse


Oggi c'è la Mezza Maratona di Caldaro e una corsia della provinciale è riservata ai podisti


Noi lasciamo la strada asfaltata e imbocchiamo una comoda stradina sterrata


Si sale leggermente, in direzione nord


Il percorso pedonale prosegue a monte della strada


Sotto, continuano a passare i podisti


Arriviamo nei pressi della frazione di San Giuseppe al Lago


Qui, per via dei lavori di realizzazione della pista ciclabile, veniamo deviati nei vigneti


Arriviamo in vista della chiesetta


La chiesa, settecentesca, è ovviamente dedicata a San Giuseppe


Dopo un tratto sul marciapiede, deviamo a sinistra e saliamo verso la parte alta della frazione


Antico maso tirolese


La frazione si trova ai piedi delle collina vitate


Proseguiamo in salita, fino a superare le ultime case


Paesaggi ... toscani!


Vigneti ... di montagna!


Arriviamo all'imbocco del sentiero del Rastbachklamm


Ritorniamo su fondo sterrato


La segnaletica dei percorsi


Il sentiero diventa un bel single track


Avanziamo nel bosco di castagni


Anche qui si trovano antichi ceppi plurisecolari, sui quali sono nate nuove piante


Si inizia a salire ...


Un bel zig-zag per ridurre la pendenza


Akila è sempre in testa !


Ma questo è un ... Big Castagno !


Si continua a salire verso la gola del Rastenbach


Rinco in colonna


Il paese di San Giuseppe si intravede laggiù, fra le fronde. Ci siamo alzati un bel po'


Arriviamo ad una prima scala


Iniziamo a salire


Che traffico !

La gola del Rastenbach


In cima alla scaletta troviamo l'accesso al Biotopo del Rastenbachklamm


Per entrare bisogna passare in una stretta fenditura nella roccia. Mara non ha problemi,
ma gli altri Rinco (non proprio taglia XS), ce la faranno a transitare? Ecco Max, di sbiego


GigaBike e il Camoscio ... strisciano la roccia :-)


Il sentiero prosegue, stretto, a bordo della parete rocciosa


Iniziamo a scendere nella gola


Anche qui troviamo un bel zig-zag, con staccionate in legno per sorreggersi


Si intravede la cascata


Eccola !


Akila ne approfitta subito per abbeverarsi


Un salto di una ventina di metri


Il solco scavato dall'acqua nella roccia


Un vero e proprio canale naturale


Ci godiamo un po' la frescura dell'acqua nebulizzata


Dopo la visita alla cascata, riprendiamo la salita


Arriviamo alla parete rocciosa dove sono state installate delle scale d'acciaio


Era l'unico modo per salire lassù (arrampicata con chiodi e fune a parte)


Saliamo i numerosi scalini


Un tratto, questo, che ricorda molto la passeggiata Busatte-Tempesta, sul Garda


Il panorama sul lago


Ora la passerella si infila nella parte nascosta della gola ...


L'ambiente si trasforma: da zona secca esposta al sole, a zona umida piena di muschi e felci


Un'altra cascatella


Sembra di essere in una foresta pluviale


Il sentiero costeggia ora il ruscello


Sosta sul ponticello


Un nuovo zig-zag: c'è da scalare un altro muro!


Si sale, si sale ...


Troviamo altre scalette in acciaio


La salita ci porta a dei ruderi in pietra


Si tratta dei due piloni di sostegno del vecchio ponte, ora crollato, che portava alla chiesa di San Pietro


Proseguiamo verso la chiesa


Una nuova salita


Arriviamo sulla sommità del dosso ...

 

 

La sosta


Arriviamo alla rovine della chiesa di San Pietro


Si tratta di un edificio risalente al VI secolo d.C.: forse la più antica chiesa del Sudtirolo


Purtroppo ne è rimasto solo l'abside, oltre alla base di alcuni muri perimetrali e delle navate


Primo piano dell'abside, con gli affreschi decorativi


Il retro dell'abside


Un pezzo del muro d'angolo


Per la sosta pranzo, ci spostiamo nella zona panoramica


Arriviamo alla piazzola con vista lago


Uno spettacolo!


Un breve video con la cascata ed il panorama sul lago


Verso est, si vedono i due corni: Corno Bianco (a sx) e Corno Nero (a dx). In mezzo, Passo Oclini.
Ora, ricoperti di neve, sono entrambi bianchi, ma in estate si nota il differente colore della roccia:
dolomite (molto chiara) per il Corno Bianco, roccia porfirica (scura) per il Corno Nero.


Chi sulle panchine, chi sui grossi massi, chi sul plaid ... i Rinco si sistemano per il pranzo


Togliamo panini e bibite dagli zaini


Buon appetito !


Max e Mara


Il Camoscio, con la "birrazza"


Briz e Roby, seduti su un masso


Cristina arriva col digestivo (alla liquirizia)


E allora digeriamo!


Chiacchiere post-pranzo


Il Camoscio prova i biscottini di Mara (i cantucci) immersi nel liquore di Cristina (liquirizia)


E' ora di ripartire

 

 

Il rientro



Lasciamo l'area delle rovine di S.Pietro


Al posto del vecchio ponte in pietra, crollato, è stata posta questa passerella d'acciaio


Iniziamo l'attraversamento ... un po' dondolante


Non facciamo scherzi eh !


Dopo la passerella troviamo una antica scalinata, scavata nella roccia


L'unica modernità è il parapetto con cordino in acciaio


La salita prosegue verso il paese di Castelvecchio-Altenburg


Le rovine, dove ci trovavamo pochi minuti fa


Si prosegue camminando sempre sulla roccia


Arriviamo alla sommità del colle


Ora si prosegue in falsopiano


Arriviamo all'area panoramica


Anche qui è doverosa una sosta per godersi la vista


Il Lago di Caldaro


Ora vediamo la chiesa di S.Pietro dall'alto


I soci V.I.P.


Un ultimo sguardo al panorama


Raggiungiamo il vicino paese, dove concluderemo il giro


La chiesa di San Vigilio, del 1300


Gli affreschi sulla parte bassa del campanile


Gli interni, con la navata gotiche


Lasciamo la chiesa e ci dirigiamo verso il parcheggio


Attraversiamo il piccolo paese


La chiesa di San Vigilio vista da sud


Particolare della splendida copertura policroma del campanile


Arriviamo al parcheggio, dopo 9 km di cammino


E visto che è Pasqua ... ci attende una bella colomba! Ce la siamo meritata ...


Colomba e pastiera napoletana: quanta grazia !


Buon appetito e Buona Pasqua !

La giornata si conclude con lo chef Franz di Caldaro che spiega la ricetta dei ...
COLOMBEN-KNODEL

 
 

 


Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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