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Alla faccia di Buran
IN ATTESA DEL TEMUTO VENTO GELIDO DELLA STEPPA RUSSA, DISPUTATA OGGI - IN UNA SPLENDIDA E MITE GIORNATA DI SOLE - LA 3ª CIASPOLATA DEL PROGRAMMA NEVE 2018: L'ASCESA AL CORNO DI RENON. OLTRE 13 KM IN UN VERO E PROPRIO "MARE BIANCO", CON IL CIELO TERSO E UNA TEMPERATURA PRATICAMENTE PRIMAVERILE. E ORA, LA CHIUSURA (10/3) CON IL CENGLEDINO. |
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i presenti |
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SOCI | |||||||
OSPITI | ||||||||
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la cronaca |
24/02/2018. Se arriverà davvero non lo sappiamo. Certo è che già ieri ci sono state, specie lungo l'Adriatico, le prime avvisaglie, con la spiaggia di Jesolo imbiancata di neve come le Dolomiti a Natale! Stiamo parlando di "Buran", il temuto vento gelido proveniente dagli Urali, in Russia, che porterà - secondo gli esperti - notevoli abbassamenti delle temperature, con valori in doppia cifra sotto zero. Staremo a vedere, nel frattempo - oggi - i Rinco sono saliti all'Alpe di Villandro, nelle Alpi Sarentine, per disputare la 3ª ciaspolata stagionale, con l'ascesa al Corno di Renon.
Una ciaspolata che era inizialmente in programma per domenica 25/02, ma che è stata anticipata di un giorno proprio a causa delle previsioni meteo non certo incoraggianti. Oggi, secondo gli esperti, doveva essere una giornata solo "discreta", con sole alternato a leggere velature, mentre è uscita, con nostra piacevole sorpresa, una splendida giornata, con cielo terso, sole splendente e una temperatura praticamente primaverile, tanto che molti hanno indossato solo la felpa, lasciando la giacca nello zaino.
14 i ciaspolatori al via (oltre al cane Akila), che si sono avviati poco dopo le 9:00 dal Rifugio Gasser (m.1748), imboccando il sentiero n.6. Costeggiando la pista da slittino, dopo circa un km di cammino di salita moderata, si è giunti alla località Sieben Brünn/Sette fontane, dove si trova la Malga Moar in Plun (m.1870). Da qui si è proseguito sul sentiero 7A, che piega verso ovest e costeggia l'Alpe di Villandro. D'estate qui è una distesa di prati verdissimi, mentre oggi si camminava in un vero e proprio "mare bianco", anche grazie alle ultime spolverate di neve che hanno rinfrescato il paesaggio invernale.
Salendo in maniera dolce e costante, con qualche tornante nel tratto finale, si è giunti alla Sella dei Sentieri/Gasteiger Sattel (m. 2058), un crocevia dove si intersecano svariati itinerari della zona. Dalla sella si è proseguito sul sentiero n.1, che punta verso sud, arrivando fino ai 2160 m. dell'Alpe di Renon, dove si trova un cambio di pendenza.
A questo punto è stato percorso un buon mezzo km all'interno di una sorta di conca, perdendo qualche metro di quota ed arrivando fino alle pendici della sommità del Corno di Renon. Qui è stato affrontato il tratto di salita più impegnativo, tagliando dritto sul ripido costone che porta in cima (evitando la strada che aggira invece il monte in senso antiorario, risalendolo con un tracciato più lungo e meno ripido).
Giunti ai 2263 metri del Corno di Renon, dove tira sempre un bel po' di vento, ci si è goduti il meraviglioso panorama a 360°, prima di riscendere nella conca dell'Alpe di Renon, appoggiandosi al Tramishütte per il ristoro.
Dopo aver consumato i panini, godendosi il tiepido sole, il gruppo ha calzato nuovamente le ciaspole per rientrare a valle, percorrendo a ritroso lo stesso tracciato della salita: Sella dei Sentieri, Alpe di Villandro, Sette Fontane. In discesa, però, si sono concessi diversi "tagli", scendendo in freeride nella neve fresca: il vero ciaspolare! A quel punto, dalla Malga Moar in Plun, non è rimasto che scendere al vicino Rifugio Gasser, dove si è chiuso l'itinerario di oltre 13 km.
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Ora l'appuntamento è per sabato 10 marzo, con la chiusura della "stagione bianca". La 4ª ed ultima ciaspolata ufficiale della stagione sarà nelle Valli Giudicarie, nel Trentino occidentale, con l'ascesa al Monte Cengledino.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi più di 13 km, con un dislivello di circa 550 metri. L'altimetria è praticamente speculare, trattandosi di un percorso ad andata e ritorno sul medesimo itinerario. Si parte con 5 km di salita, abbastanza costante e con pendenze moderate, passando per la Sella dei Sentieri/Gesteigersattel (m.2056) ed arrivando a scollinare all'Alpe di Renon (m.2160). Dopo mezzo km in falsopiano/discesa, c'è l'ultimo km di salita, più decisa di quella precedente, che porta sulla sommità del Corno di Renon (GPM a m.2260). Rientro lungo la stessa via.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
la salita a Gesteigersattel
Partenza dal parcheggio del Rifugio
Gasser, a quota 1748
Noi dobbiamo lassù, oltre quella
cresta innevata ...
Attorno alle 9,00, in perfetta tabella
di marcia, si parte
Il Rifugio Gasser
Imbocchiamo il sentiero n.6
In zona vi sono diverse baite
Si tratta delle tipiche costruzioni
tirolesi, in legno e pietra
Il tratto iniziale di salita è davvero
con pendenze moderate
Dorty avanza con le sue lunghe falcate
GigaBike, Big Bobby e Briz
In zona c'è una pista da slittino.
Qui, però, slitte vietate: solo pedoni
Sulla pista, invece, via libera alle
slitte e pedoni out: a ognuno il suo posto!
Cristina e Stefano
Un larice in veste invernale
La salita prosegue sul comodo sentiero
battuto
Arriviamo in loc. Sieben Brünn
(Sette Fontane)
La Baita Mair in Plum
Raggiungiamo la vecchia costruzione
ristrutturata
Ci siamo alzati poco più di 100 metri
Una parte della vecchia malga
Proseguiamo in direzione dell'Alpe di
Villandro
Ci lasciamo Malga Mair in Plun alle
spalle
Nei prati innevati, solo le orme degli
animali in cerca di un po' d'erba sotto gli alberi
Dopo un primo tratto con un po' di
alberi, ora si camminerà sempre in pieno sole
Anche questo tratto è caratterizzato
da una salita molto lieve
Essendo neve battuta dal gatto, per
ora non usiamo le ciaspole
Il Sassolungo e il Sasso Piatto
Proseguiamo sull'ampia strada battuta
Un'altra bella baita
Con le ciaspole sugli zaini, avanziamo
sotto il sole
Sullo sfondo si intravede la Sella dei
Sentieri, la nostra prima meta
Il Camoscio della Sila avanza in uno
sfondo da cartolina
Alberello solitario
Cime innevate e cielo blu
La Merdatleta Cristina, con la marrone
anche sulla neve!
Dorty, invece, sfoggia addirittura la
mezza manica !!!
Una coppia di larici solitari
Dopo al breve sosta, si riparte
Il Presidente
Prati e baite: cartoline invernali
dall'Alpe di Villandro
Akila
Ora la salita si è fatta un po' più
pendente
Diciamo che neve ... ce n'è !
Ancora una baita
Un crocefisso semi-sepolto dalla neve
Ora troviamo qualche tornante
Alzandosi di quota, migliora anche il
panorama!
Altro che "Buran" ...
Si sale verso quota 2000 ...
Stiamo per arrivare alla Sella dei
Sentieri
Eccoci allo scollinamento
Qui si trova un crocevia fra molti
itinerari, da cui il nome di Sella dei Sentieri (Gasteiger Sattel)
Una breve sosta, prima di proseguire
dalla Sella al Corno di Renon
Dalla Sella, proseguiamo sull'ampia strada che costeggia il Sattelberg
Il paesaggio attorno a noi è davvero da cartolina !
In questa giornata limpidissima dominano 2 colori: il bianco della neve e
l'azzurro del cielo
La neve è ancora dura e "portante",
per cui proseguiamo senza calzare le ciaspole
Ci lasciamo alle spalle l'ampia conca della Sella dei Sentieri/Gasteiger Sattel
La salita prosegue con pendenza costante e moderata
Solo nel tratto finale, prima dello scollinamento, la strada si fa un po' più
ripida
Mara e Lorena
Siamo quasi allo scollinamento ...
Eccoci arrivati sul pianoro a quota 2150, al confine fra i comuni di Villandro e
Barbiano
Facciamo una breve sosta, prima dello strappo finale
Il panorama, del resto, merita !
Ecco là, ora in vista, il Corno di Renon, la nostra meta finale
Ripartiamo per l'ultima fatica
Dorty e GigaBike, assieme a Akila
Prima della rampa conclusiva, c'è una conca in cui si perde un po' di quota
Passiamo a fianco del Tramishütte, dove torneremo più tardi per il ristoro
Akila nel suo ambiente naturale: la neve
Un paesaggio decisamente ... rilassante
Percorriamo la breve discesa, prima di
affrontare la salita sul Corno
Ora è tutto coperto di neve, ma le mappe segnano in questa zona la presenza di
stagni d'acqua
Arriviamo in breve al cambio di pendenza
Il Tramishütte, ora, si vede laggiù, sopra un piccolo colle
Ci fermiamo per calzare le ciaspole, in vista del rampone finale
Akila, che avendo il 4x4 non usa le ciaspole ... ci aspetta !
Le cime dell'alta val Sarentina
Bene, si parte per the Final Climb ...
Il primo tratto non è così impegnativo
Il bello arriverà più avanti ...
Max impegnato in salita
Ecco il rampone finale: breve ma ... tosto!
Testa bassa e ... camminare !
Qui si supera il 30% di pendenza
Ora la conca si vede dall'alto
Sembra ci camminare verso il cielo ...
Briz
Meravigliosa distesa bianca
All'improvviso, sbuca l'antennona del Renon: siamo in vetta!
Eccoci sul piattone della sommità
La vetta è ormai a due passi
Seembra un quadro ...
Briz e Big Bobby al termine dell'ascesa sul rampone
Ora c'è un po' di saliscendi sulla sommità del "panettone"
Piano piano, arriva tutto il gruppo
Il Corno di Renon, m. 2261
In vetta
Il ripetitore
La stazione d'arrivo dell'impianto di risalita che parte da Renon
Il panorama dalla vetta
Vista verso la val Gardena
Arrivano Dorty e GigaBike
Il "vecio" (60 anni a breve) in maniche corte, a febbraio, alla soglia dei 2300
metri ...
Foto di gruppo al Corno di Renon
Dopo la sosta panoramica in vetta, iniziamo la discesa per andare al ristoro
Il segnavia dipinto su un sasso
Ripercorriamo in senso inverso il saliscendi
Inizia la discesa
Il rampone, in discesa, è decisamente più soft (!!!)
Dobbiamo arrivare là ...
Arrivati nella conca, lasciamo la strada battuta e puntiamo verso la baita
Camminiamo nella neve fresca
Ci apriamo una traccia nel candido manto bianco, ancora intatto
Questo è ciaspolare!
Arriviamo ...
Un ultimo strappo per raggiungere il
Tramishütte
Cosa non si fa, per un panino !
Arrivati! Adesso, si mangia ...
pausa ristoro
L'ingresso non è dei più agevoli
Ci accomodiamo sulle panche, baciati dal sole tiepido
Il radler è in fresca
Akila sembra chiedere: "A me niente?"
C'è chi va light, col prosciutto ...
... e chi va strong, con la 'Nduja !!!
"Tracce di carne nel peperoncino" ...
Big Bobby e il Presidente con il loro bel panozzo
Poteva mancare la mitica canotta traforata di Carmelo ?
Relax post-ristoro
Akila si addormenta?
Ci godiamo il sole e il paesaggio
Siamo di fronte all'Alpe di Siusi, con Sassolungo e Sassopiatto
Ovunque ti giri ... spettacolo !
Noi Rinco siamo particolari: in Quaresima mangiamo ... il panettone !
Oggi abbiamo le hostess bionde
che servono panettone e torroncini. Che organizzazione !!!
Godetevi il panettone e ... guardatevi le spalle !!!
E per concludere il pasto ... un bel grappino !
la discesa
Lasciamo il Tramishütte
Ci incamminiamo nella neve fresca, in direzione della strada
Dorty, con le sue lunghe leve, va "in fuga" ...
Un piacere unico camminare in questo manto nevoso ancora intatto
Raggiungiamo il percorso battuto
Percorriamo, a ritroso, il tragitto fatto in salita questa mattina
Le meravigliose baite in legno di larice
Inizia la discesa verso la Sella dei Sentieri
Dorty si gode ancora un po' di freeride
L'Alpe di Villandro
Verso la sella
Ancora baite
Questo avrà problemi ad entrare !
Arriviamo alla Gasteiger Sattel, la Sella dei Sentieri
Qui, come si nota dalla selva di cartelli, si incrociano svariati percorsi
Invece di scendere per la strada
battuta, optiamo per un taglio dei tornanti in freeride
Akila è d'accordo ...
Scendiamo per i prati
Roby e Briz
La neve, nonostante il caldo, è ancora farinosa e leggera
Arriviamo all'intersezione con la strada: abbiamo evitato un paio di tornanti
Una breve sosta, per ricompattare il
gruppo, prima di tornare ... fuori pista !
Intanto ci godiamo il panorama ...
Percorriamo un altro breve tratto sul tracciato battuto
Più avanti, però, facciamo un altro bel taglio in neve fresca
Una meraviglia
Procediamo parallelamente alla strada, ma in neve fresca
Max impegnato a solcare il manto nevoso intonso
La colonna dei Rinco
Dorty inseguito da Akila
Scavalcando staccionate e solcando pascoli innevati, avanziamo
Akila, se possibile, predilige tracce già battute. Miga mona!
Poco prima di Sieben Brünn ritorniamo sulla strada battuta
In breve arriviamo alla Baita Mair in Plum
Con questo caldo, i tavolini esterni sono pieni zeppi di turisti
Lasciamo ancora la strada e imbocchiamo un sentiero pedonale
Costeggiando un ruscello, scendiamo verso valle
Dopo l'ennesimo taglio (l'ultimo) rientriamo sul percorso battuto
Ora non rimane che scendere verso il Rifugio Gasser
Baita un po' sgangherata. Sarà il peso della neve?
Nell'ultimo tratto il manto nevoso è davvero ridotto a pochi cm
Akila si è goduta una gitona nella neve
Arrivati al rifugio
Anche questa è andata. Giornata meravigliosa!
Alla prossima! |