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Un Taverna-Tour
da ... "giornata uggiosa"
Disputata oggi nel
Garda Trentino,
in una giornata
"da Pianura Padana" (con nubi basse e alta umidità), la
15ª edizione
del tradizionale appuntamento d'autunno dei Rinco. 24
presenti (equamente suddivisi fra gruppo bike e gruppo
trekking) e due bei tracciati: 34 km per la bike, 8 per il
trek, seguiti dal tradizionale pranzo sociale presso il
Ristorante "da Marosi". Nell'occasione, festeggiati
nuovamente (come ad inizio stagione) i
15 anni di fondazione
di
Rinco Boys
e
Non Solo Panza
(2003-2018). Ora la chiusura di stagione, il
17/11,
con la tappa d'autunno di
Bici & Bicèri.
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i presenti |
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la cronaca |
10/11/2018. E' stata disputata oggi nel Garda Trentino la 9ª ed ultima uscita del programma bike 2018. Un programma che si è chiuso - come ormai da tradizione - con il "Taverna-Tour", la kermesse ideata nel 2004 dal nostro inossidabile Alvaro "Taverna" (oggi assente per un impegno in attività di volontariato con un gruppo di persone disabili) e giunta quest'anno alla sua 15ª edizione.
Presenti due gruppi, uno di 13 persone che hanno scelto il tracciato bike ed uno di 11 che ha invece optato per il tracciato trekking, una novità degli ultimi anni, inserita per consentire anche ai nostri soci camminatori di partecipare alla festa. Nel gruppo bike, peraltro, c'erano anche due rappresentanti (Giaz e Piergigi) del gruppo gemellato Non Solo Panza di Cremona, saliti in Trentino per festeggiare assieme ai Rinco Boys i 15 anni di fondazione dei due gruppi, nati entrambi nel 2003.
Ritrovo alle 8:30 nel parcheggio Ristorante Marosi di Bolognano (frazione di Arco), che ha già ospitato in passato diverse edizioni del nostro pranzo post-pedalata. Alle 9:00 circa i due gruppi si sono avviati per i rispettivi tracciati, 34 km per i bikers (con "giro di boa" al Lago di Cavedine, 8 per i trekker, che hanno raggiunto le cave di oolite, la c.d. "prea morta", nel colle sopra le frazioni arcensi di Massone, San Martino e Moletta.
Il gruppo bike è partito in discesa, nella campagne dell'Oltresarca, dirigendosi verso Arco. Una volta raggiunta la cittadina sotto la Rocca, si è imboccata la strada in destra Sarca, che passando per la località di Prabi (dove si trova lo stadio dell'arrampicata "Arco Climbing", teatro ogni anno di numerose manifestazioni, anche di livello internazionale), prosegue verso nord, in direzione di Dro.
Costeggiando la zona dei campeggi ed in seguito alcuni frutteti, si è così giunti a Ceniga, frazione di Dro nota per il suo ponte romano, costruito in pietra con la classica forma a schiena d'asino. Da Ceniga il tour è proseguito ancora verso nord, sempre in destra Sarca, su un piacevole sterrato che con divertenti saliscendi attraversa le campagne coltivate ad ulivo, dove si produce il pregiato olio extravergine "Garda Trentino DOP", fino a raggiungere Dro.
Da Dro, dopo aver attraversato il caratteristico centro storico del paese, si è proseguito ancora verso nord, ma spostandosi sulla pista ciclabile che costeggia il fiume Sarca. Passando ai margini del biotopo delle Marocche di Dro (l'enorme pietraia frutto degli smottamenti che hanno devastato la valle in epoca post-glaciale), è stata raggiunta l'ex centrale elettrica di Fies, oggi sede di importanti eventi e spettacoli teatrali; da lì si è saliti sul colle del Gaggio (m.250), per poi scendere verso Pietramurata.
Una volta raggiunto il punto più settentrionale del tour, si è virato verso est, raggiungendo il vicino Lago di Cavedine, dove è iniziato il rientro verso il Garda. Dopo aver costeggiato lo specchio d'acqua, infatti, si è saliti in località Trebi, posta poco a monte della sponda sud, per poi proseguire su una ripida stradina asfaltata che con alcuni tornanti risale il versante occidentale del Dosso di Cavedine, offrendo uno spettacolare panorama dall'alto della conca del lago. Raggiunto il GPM (posto a quota 390 m.), si è passati dalla strada asfaltata ad un divertente sentiero in discesa, con alcuni tratti in single track, che costeggiando il versante occidentale del rilievo ha riportato verso sud.
Il sentiero (con qualche punto un po' "strong" dove quasi tutti hanno preferito scendere a piedi) è terminato poco a monte di uno dei tornanti della strada provinciale che da Dro sale verso Drena (SP 84). Attraversata la strada, si è proseguito - sempre in discesa e sempre su sterrato - su un altro tratto del percorso denominato "Garda-Sarca", fino a sbucare nelle campagne ad est di Dro.
Dopo un breve tratto su asfalto, sulla SP 84, si è deviato a sinistra nei frutteti, dove si è proseguito verso sud su una serie di stradine interpoderali, fra meleti e vigneti, con passaggi anche nel bosco al margine dei campi, fino a sbucare in loc. San Martino, nel comune di Arco. Da qui si è saliti leggermente verso la frazione di Massone, anch'essa circondata dagli uliveti, per poi terminare il bell'anello di 34 km nella vicina Bolognano.
Il gruppo trekking ha invece raggiunto Massone e da lì, seguendo il sentiero che costeggia gli oliveti, è salito verso la Falesia Policromuro e il Bosco Caproni, per poi raggiungere le ex cave di oolite, localmente chiamata la prea morta. Dopo la visita alle suggestive cavità nella montagna, c'è stato anche un passaggio nelle vecchie trincee della Grande Guerra, per poi scendere su un altro sentiero che sbuca in loc. San Martino. A quel punto, ripassando per Massone, si è rientrati a Bolognano, praticamente in concomitanza con l'arrivo del gruppo bike.
Dopo le fatiche, in sella o a piedi, c'è stato il tradizionale pranzo di fine stagione, presso il Ristorante Marosi, dove i Rinco hanno reintegrato (con gli interessi !) quanto consumato al mattino. Il menu prevedeva un gustoso bis di primi, con i tradizionali strangolapreti alla trentina (gnocchi pane e spinaci, ndr) e delle ottime pennette alla salsiccia e olive. Poi c'è stato il bis di dolci (Torta Sacher più Torta ai lamponi), preceduto dal brindisi che i due presidenti - in occasione del compleanno dei due club - hanno dedicato ai Rinco Boys e ai Non Solo Panza, in sella (e non per modo di dire!) da ben 15 anni, di cui 13 da gemellati.
Auguri Rinco, auguri NSP e ... che buone pedalate anche in futuro!
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Ora l'appuntamento è per sabato 17 novembre con l'ultima uscita in assoluto della stagione 2018: la tappa d'autunno del programma Bici & Bicèri. Un anello di 25 km fra le campagne del Teroldego, nella Piana Rotaliana, con tappa alla Cantina A. Martinelli 1860.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi quasi 34 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 420 metri. L'altimetria è - come si dice in questi casi - molto nervosa, con un continuo alternarsi di salite e discese, peraltro tutte molto brevi. L'unica salita un po' più impegnativa è quella che dal Lago di Cavedine porta al GPM (circa 2 km), con pendenze non banali. GPM sulla costa ovest del Dosso di Cavedine (m.390).
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
1. tratto Bolognano-Dro
Ritrovo alle 8:30 nel parcheggio del Ristorante Marosi
Preparativi ...
Il Club degli allegri pensionati ...
Ciàcere prima del via
La Merdatleta Cristina, alle ultime battute con la
"marrone", prima delle nuove elezioni
Alle 9:00 si parte
Attraversiamo Bolognano in un'atmosfera nebbiosa
Partenza in discesa, da Bolgonano ad Arco
Rinco linguacciuti ...
Chi va in giacca invernale e chi ... in divisa
estiva !
Arriviamo in vista delle prime case di Arco
La Cappella dei Sette Dolori, a Massone
Imbocchiamo via dei Cappuccini
Si pedala fra alti muri
Raggiunta la statale Gardesana, imbocchiamo il sottopasso
Siamo fuori dal tunnel ... (cit.)
Oltrepassiamo il Sarca
Il fiume è tornato tranquillo dopo la piena di fine
ottobre
Villa arabeggiante in quel di Arco
Raggiunta la sponda destra del fiume, iniziamo a salire
verso nord
Passiamo vicino allo stadio dell'arrampicata e poi
proseguiamo nella zona dei campeggi
Usciti dall'area urbana di Arco, procediamo fra i campi
Siamo in località Prabi
Vecchie opere di chiusa del Sarca
Si prosegue verso nord
Arriviamo a Ceniga
Sosta per ricompattare il gruppo, nei pressi del "ponte
romano"
Il ponte originale è di datazione incerta. Quello che
vediamo oggi è stato ricostruito nel 1868,
dopo che gli austriaci lo avevano fatto demolire nel corso della III Guerra di
Indipendenza
Seguiamo, in questa prima parte del nostro percorso, il
tracciato "Garda Trentino Bike" n.750
Si riparte da Ceniga, in direzione di Dro
Si passa dall'asfalto ad un comodo sterrato
Inizia un divertente saliscendi fra gli ulivi
Stiamo pedalando nella zona dell'Olio Extravergine di
Oliva "Garda Trentino DOP"
La comoda strada prosegue ondulata, attraversando gli
uliveti
Ceniga è ormai laggiù, alle nostre spalle
Dopo l'ennesimo dosso, un tratto in discesa
Si prosegue ancora fra gli ulivi
Passiamo vicino ad una bella casa in pietra
Ulivi belli carichi quest'anno!
Ormai siamo quasi a Dro
Ultimo tratto fra le campagne di ulivo
Arriviamo a Dro
2. tratto Dro-Lago Cavedine
Passando sopra il Sarca (sulla vecchia Statale 45-bis,
oggi strada urbana) entriamo a Dro
Attraversiamo il centro del paese
Qualche passaggio sotto i portici
Slalom fra i vicoli ...
Siamo sull'anello Mountain & Garda Bike
Usciamo da Dro, in direzione nord
Lasciato il paese, imbocchiamo la pista ciclabile
Scendiamo verso il Sarca, per passare sotto la statale
Risaliamo dal sottopasso, per proseguire verso le Marocche
Il tratto successivo costeggia il biotopo Marocche di Dro
Le Marocche sono un'enorme pietraia, formatasi durante il
ritiro dei ghiacciai. Ogni
tanto si incontra qualche grosso masso, come questo lungo la pista ciclabile
Si prosegue verso Fies
Il canale che scende dal Lago di Cavedine verso la
centrale elettrica
Un breve tratto di discesa, prima di arrivare a Fies
Colori d'autunno
Ancora un grosso sasso, con la ciclabile costretta a fare
una curva
Arriviamo a Fies
Qui c'è la (ex) centrale idroelettrica.
Costruita agli inizi del Novecento e in parte ancora funzionante,
la centrale di Fies, dal 2002, è diventata in un grande laboratorio per gli
amanti del teatro e del cinema.
La centrale assomiglia ad un castello
Da Fies, si prosegue verso il Colle del Gaggio
Qui incontriamo una rampazza con pendenze oltre il 20%
Oggi è cementata (ed è inserita nella ciclabile),
ma in passato (nostra foto del 2004, in
occasione del primo Taverna-Tour) era una temibile pietraia, quasi impossibile
in salita
Vedete questo passaggio, fra i due grossi massi?
Ecco lo stesso punto in una foto del 2007, con il Taverna
impegnato in discesa sulle pietre
L'ultimo tratto cementato
Dopo la rampazza, le pendenze tornano umane e la pista
torna asfaltata
Si aggira il Gaggio da ovest
Le "giubbe rosse" avanzano ...
Boschi variopinti
Al di là del Sarca, le pareti rocciose meta di climber
di tutto il Mondo
Ultimo tratto di salita ...
Arriviamo alla sommità del piccolo rilievo
Sosta per ricompattare il gruppo
Inizia la discesa verso Pietramurata
Si sfreccia sul veloce tracciato in discesa
Curva dopo curva ...
Altro grosso masso delle Marocche
Passiamo su uno dei canali che dal lago di Cavedine
scendono verso il Sarca
Arriviamo al bivio di Pietramurata
Dal punto più a nord del tracciato, facciamo il "giro di
boa" e iniziamo a tornare verso sud
Ci dirigiamo verso il Lago di Cavedine
Briz freddoloso ...
Eccoci al lago
Un bel ponte ad archi
Stiamo costeggiando la sponda settentrionale del lago
Altro ponticello
Con un percorso tortuoso, ci spostiamo verso il canale
Rimone
Il Lago di Cavedine visto dalla sponda nord
Ecco il canale Rimone, che congiunge il Lago di Toblino
con quello di Cavedine
Al ponte sul canale
Dopo le abbondanti piogge degli ultimi tempi, il canale è
gonfio come non mai in passato
3. tratto
Lago Cavedine-GPM
Dopo aver attraversato il canale Rimone, proseguiamo verso
sud, costeggiando il lago
La strada si stacca dalla sponda lacustre, attraversando
alcuni vigneti
Più avanti si ritorna lungolago
In loc. Trebi, all'estremità sud del Lago di Cavedine,
inizia la salita
Si sale su una stretta stradina
Le pendenze si fanno subito sentire ...
Il gruppo si sgrana ...
Dopo un paio di curve, si vede già il lago dall'alto
Altro bel rettone ...
Panorama sul lago
Il colle del Gaggio si specchia nelle acque, ancora
torbide dopo le grandi piogge
Località Trebi, dov'è iniziata la salita, vista dall'alto
Altro tornante
Si guadagna quota in fretta !
Anche il tornante successivo non scherza
Arriviamo al bivio dove lasciamo la strada principale,
deviando sulla destra
Imbocchiamo la ripida stradina cementata che sale sulla
sinistra
Dopo la rampa iniziale, la strada diventa un falsopiano
Si procede sul comodo sterrato, tagliando in orizzontale
il costone del Dosso di Cavedine
Si procede nella boscaglia colorata
Un po' di relax, dopo le rampe precedenti
Un vecchio casolare in pietra
Vista sui vigneti, tinti di giallo
Stiamo per raggiungere loc. Pozze
Ora la strada è nuovamente asfaltata
Ritorniamo nel bosco
La segnaletica dei percorsi per mtb
Eccoci al GPM, quasi a 400 metri di quota. Ora inizia la
discesa
4. tratto GPM-Bolognano
Dal GPM, inizia la discesa
Il primo tratto sembra tranquillo ...
Ma il "bello" arriva poco più a valle
Ocio ...
Andiamo a vedere ...
C'è gente ferma lì davanti ...
Inizia la pietraia
Qualche tratto si può fare in sella, altri
decisamente no
Con prudenza, proseguiamo la discesa
Più a valle il sentiero è meno ostico
C'è anche qualche cambio di pendenza
Si tratta di una vecchia strada, delimitata da larghi muri
a secco
Punto sosta
Un po' di filò
Si riparte
Arriviamo in fondo a questo primo tratto di discesa, in
vista della strada per Drena
Attraversiamo la provinciale
Siamo in loc. Brozza e dobbiamo proseguire sul percorso
751
Il sentiero prosegue a valle della strada
Una bella curva stretta !
Pensavate fosse finita ...
Andiamo a piedi che è meglio!
Qui si può stare in sella
Arriviamo in una zona coltivata ad ulivo
Siamo nell'angolo mediterraneo del Trentino !
Un bel raccolto quest'anno !
Piergigi di NSP impegnato in discesa
Via, fra gli ulivi ...
Alla nostra destra, la pietraia delle Marocche di Dro
Passiamo a fianco di un campo dov'è in corso la raccolta
A terra vengono posate delle reti, dove le olive cadono
per scuotimento dei rami
Ops, foratura !
Non è proprio una foratura: è il Frà che scendendo
come un dannato ha piegato il
cerchio sbattendo contro una pietra ed il tubeless ha perso la sua emerticità
...
Dopo il pit-stop ... il Frà riparte come una freccia !
Via, ad inseguire ...
Si scende verso Dro
Sbuchiamo sulla strada provinciale 84
Percorriamo un breve tratto della provinciale
Subito dopo deviamo a sinistra, nuovamente fra i campi
Costeggiamo un canale irriguo
Imbocchiamo un bel sentiero ai margini del bosco
Proseguiamo con un bel saliscendi
Qualche tortuosa curva
Cristina e Giro
Giro sbuffa sulla rampetta
Tratto in single track su ghiaione
Si prosegue in direzione sud
Ancora slalom fra i massi
Su e giù ...
Ritorniamo fra i campi
Percorriamo le comode stradine fra i vigneti
Ci dirigiamo verso Arco
Arriviamo alla Moletta, frazione di Arco
Subito dopo c'è San Martino, altra frazione arcense
Nel centro di San Martino
Subito dopo c'è Massone
Anche qui si passa nei vicoletti
Da massone si sale verso Bolognano
Ormai siamo alla conclusione del bel tour
Eccoci nuovamente da Marosi
Bene, adesso andiamo a mangiare !
La partenza dal parcheggio di "Marosi"
WikiMau, che farà da guida ai trekker
Il Frà con il figlio Nicola
Da Bolognano verso Massone
Inizia la salita fra gli ulivi, da Massone
Tanto rosa, oggi, nel gruppo trek !
Salendo, passiamo vicino alle tante falesie e pareti
rocciose, meta di climbers di tutto il Mondo
Eccone uno in azione
Sosta fra i castagni
Un po' di chiacchiere
Saliamo verso le cave di oolite
Un cartello esplicativo
Entriamo nella prima cava
Le grotte sono ben illuminate, viste le grosse aperture su
un lato
Scorci degli interni
Scorci degli interni
Scorci degli interni
Scorci degli interni
Percorriamo il bel sentiero che attraversa le varie cavità
Foto di gruppo
Uomo Ombra e signora
Nella parte alta del percorso
Scorci degli interni
Qui ci sono delle panche, utilizzate quando nelle cave di
"prea morta" si organizzano i
concerti, come quello di un coro SAT del video che pubblichiamo qui sotto
Scorci degli interni
L'uscita a monte
Le vecchie case dove risiedevano i lavoratori
Ci dirigiamo verso le vecchie trincee della Grande Guerra
WikiMau con la sua macchina fotografica
A spasso fra le trincee
La vista si apre sulla "Busa"
Si vede Arco, con la Rocca
Panoramica
La Rocca di Arco
Fotografa e fotografati
Si prosegue fra le trincee
Discesa verso Massone
Le rocce incise dal ritiro dei ghiacciai
Altra foto di gruppo
Si riparte
Donzelle fra i muretti a secco
Anche qui, sia pur in misura assai minore, il vento del 29
ottobre ha fatto danni
La discesa prosegue
La bella ed antica chiesa di San Martino
Terrazzamenti
Quasi in fondo alla discesa
Ulivi
Olive pronte per la raccolta
Reflex
Passaggio nel centro storico di San Martino, prima di
rientrare a Bolognano
6. Pranzo Ristorante Marosi
La lunga tavolata
Reverse angle
da un lato c'è Giaz, Presidente di Non Solo Panza
Dall'altra c'è Nik, presidente dei Rinco Boys, che
fa il verso alle porzioni da nouvelle cousine
di certi ristoranti "di grido" (nel senso che gridi quando ti portano il
conto e sei ancora affamato)
Per fortuna le porzioni di Marosi sono diverse !!!
E allora vai con i ganascioni !!!
Il Presidente fa pure la scarpetta ...
Tella se la ride ...
Briz e Giazz
L'Uomo Ombra, che ha evitato il Rinco Fantasma 2018 in
extremis !
Arrivano le pirofile per il bis !
Arriva il momento di torta e spumante: c'è da
festeggiare !!!
AUGURI RINCO BOYS &
NON SOLO PANZA
Si stappa lo spumante. Chi è che si sposa? Aaaaah
...
Prosit !
Vai con i bicchieri
E ora le torte: la Sacher e la torta ai lamponi) ...
... e i torroni cremonesi
portati dai NSP
Bis di torta
E bis, tris, ecc. di torroni gusti vari !
Insomma, una bella mangiata !
Il Club dei pensionati post pranzo. Riposino ?
Grazie a tutti e ... |
|
alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |