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SET

PROGRAMMA BIKE 2018: 5ª USCITA

"Deviati" in MARZOLA
 
 
GIRO DELLA LESSINIA RINVIATO NUOVAMENTE (QUESTA VOLTA AL 2019) A CAUSA DELLE CONDIZIONI METEO. COSI' E' SCATTATO IL "PIANO B", CON UN BEL GIRO A BASSA QUOTA ATTORNO ALLA MARZOLA, FRA LA VALSUGANA E LA CITTA' DI TRENTO. ORA IL GIRO DEL TESINO.
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i presenti

 

SOCI

 

la cronaca

01/09/2018. Niente da fare: per il secondo anno consecutivo il Giro della Lessinia viene annullato e rinviato alla stagione successiva. Era accaduto lo scorso anno (ma a causa della scarsa adesione ...) e, purtroppo, si è giunti a tale decisione anche in questa stagione. Stavolta, però, a metterci lo zampino è stato Giove Pluvio, che prima ha costretto al rinvio dal 25/8 all'01/09, mentre oggi ha fatto gettare definitivamente la spugna, con lo spostamento alla stagione 2019. Troppo incerte le previsioni per avventurarsi a quota 1700, così è scattato il "piano B".

Inizialmente si era pensato ad un giro sull'Altopiano dell'Argentario, alle spalle del Monte Calisio, ma poiché si tratta di un percorso che interessa molti sentieri in terra, ridotti a fanghiglia dopo le piogge cadute fino alle 7 del mattino, si è optato per un tracciato su strade forestali, molto più drenanti ed asciutte. Così, dopo un giro di telefonate fra i 5 superstiti che avevano confermato la loro presenza, ci si è trovati a Susà di Pergine, per dare vita ad un bel giro fra la Valsugana e la città di Trento, attorno alla Marzola.

Da Susà, attorno alle 9,30, si è scesi fra le campagne verso Canale, per poi raggiungere il vicino Lago di Caldonazzo. Qui, utilizzando la bella ciclabile che costeggia la sponda occidentale (con qualche tratto a sbalzo sull'acqua), ci si è spostati verso Calceranica e quindi Caldonazzo, dove è stata fatta una tappa caffè. Poi di nuovo in sella e via, direzione Valle del Torrente Centa, affrontando (mentre era iniziata una leggera pioggia) la prima salita della giornata, con una bella sequenza di tornanti fra i castagni, il passaggio presso l'antica Torre dei Sicconi (risalente al 1200) e l'arrivo in loc. Campregheri.

Da lì si è scesi a Vattaro e poi a Vigolo Vattaro (oggi uniti, assieme a Bosentino e relative frazioni, nel nuovo comune di Altopiano della Vigolana), dove è stata fatta una sosta snack in previsione della nuova ascesa. Poco dopo, percorrendo delle belle strade "tagliafuoco" con pendenze moderate, è iniziato l'aggiramento della Marzola in senso orario, con il trasferimento dal versante valsuganotto a quello trentino.

Passando sopra la località Valsorda e il forte austriaco di Brusafèr, ci si è spostati verso nord, passando sopra le frazioni collinari della città di Trento (Villazzano e Povo), per poi giungere al Passo del Cimirlo (m.734), l'antico valico posto fra la Marzola e il Monte Celva, che collega la Valsugana con la collina di Trento.

Dal Cimirlo, attraverso un sentiero nel bosco, si è quindi scesi sul versante valsuganotto della Marzola, raggiungendo la frazione perginese di Roncogno. A qual punto, percorrendo le stradine comunali fra i ciliegi, ci si è spostati verso Costasavina (altra frazione della città di Pergine), per poi iniziare la salita finale verso Susà, dove si è chiuso l'anello di 38 km.

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Ora l'appuntamento è con la 6ª uscita del programma BIKE 2018, Sabato 8 settembre, con il Giro del Tesino.


 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi circa 38 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 800 metri. Partenza in discesa, da Susà al Lago di Caldonazzo (2 km), seguiti da 8 km pianeggianti (lungolago e Caldonazzo). Inizia poi la prima salita, di 6 km, fino a Campregheri, seguita da 4 km di discesa per raggiungere la sella di Vigolo Vattaro. Qui iniziano i circa 8 km di aggiramento della Marzòla sul lato ovest, prevalentemente di salita, intermezzata da qualche cambio di pendenza. Dal GPM sopra Prà Marquart (m. 936), inizia la lunga discesa (7 km) che porta al Passo Cimirlo e da lì al versante est della Marzòla, con salita finale a Susà (1 km).

L'altimetria

La panoramica in 3D

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

 

le immagini

1. Caldonazzo e Altop.Vigolana


Ritrovo a Susà, agli ex artigianelli


Si parte alle 9,30, iniziando a scendere verso la vicina frazione di Susà


Siamo nella zona dei ciliegi


Cristina (che qui è di casa) sfoggia oggi la "ciccio-bike"


Ruote decisamente ... extra-large !


Attraversamento di Susà


La chiesa del paese


Si scende verso il lago ...


Attraversiamo anche Canale, altra frazione perginese


Ci dirigiamo verso l'imbocco della pista ciclabile


Arrivati al lido, inizia la pista ciclo-pedonale lungo-lago


Ci dirigiamo verso Calderanica


Giro


Una strana sagoma ... di balena, si aggira nelle acque del Lago di Caldonazzo !


Burloni ...


Per un tratto, la ciclabile si stacca dal lago e prosegue su viabilità comunale


Arriviamo al Valcanover


Si passa sotto la ferrovia Trento-Venezia


Ecco di nuovo il lago


Ora si prosegue di nuovo sulla sponda


La ciclabile è stata ricavata nella stretta striscia libera fra la ferrovia ed il lago


Dove non c'era spazio ... è stata realizzata a sbalzo sull'acqua, con passerelle in legno


Vista sul lago


Si prosegue, avvicinandosi a Calceranica


A Calceranica, a causa dell'occupazione della spiaggia pubblica da parte di un campeggio
(in barba all'inalienabilità dei litorali), la ciclabile deve tornare verso il paese ...


Dopo l'aggiramento del campeggio, si torna a pedalare in riva al lago


La spiaggia, oggi deserta per via della giornataccia


Percorriamo il nuovo tratto lungo la sponda sud


Qui, fino a qualche anno fa, era proprietà privata (!!!) Dopo lunga battaglia legale, il Comune di
Calceranica ha riottenuto la proprietà del litorale, restituendolo alla libera disponibilità degli utenti


Per la pausa caffè non possiamo che scegliere ... il Ruota Caffè


Ripartiamo dopo la sosta, direzione Caldonazzo


Arriva un po' di pioggia e così ci attrezziamo a dovere


United Colors of Rinco


Arriviamo a Caldonazzo, passando davanti all'antica Corte Trapp


Qui finisce il tratto pianeggiante ...


... e si inizia salire sulla collina che sovrasta il paese


In breve, si vede già il paese dall'alto


Fortunatamente il terreno ha drenato bene e nonostante le piogge del venerdì, c'è poco fango


Ci innestiamo sulla strada che collega Caldonazzo a Campregheri


Si sale, con alcuni tornanti fra i castagni


La pioggia è già cessata e si ritorna in maniche corte


La salita prosegue dolce, verso Campregheri


Altro tornante


Dopo le curve, troviamo un tratto in falsopiano


La stradina sale tortuosa nel bosco


Oggi non ce n'è bisogno, ma questa fitta boscaglia dev'essere ombrosa e fresca


Arriviamo alla Torre dei Sicconi, risalente al 1200


Il pannello descrittivo


La torre difensiva, costruita sulla sommità della collina, è ormai ridotta a ruderi


Si prosegue, risalendo (molto a monte del corso d'acqua) la sponda sinistra del torrente Centa


Anche qui la pendenza è molto modesta


Non è un caso se la località si chiama ... "Piatèle" :-)


Le indicazioni con i loghi dei vari percorsi (bike, trek e cavallo) che transitano di qua


Proseguiamo la salita verso Campregheri


Qui troviamo la classica "strada bianca", dove l'acqua penetra e non si creano fango e pozzanghere


Stiamo percorrendo l'antica strada che collegava i paesi, prima della realizzazione della statale


GigaBike


Arriviamo a Campregheri, dove termina la prima salita


Attraversiamo il piccolo paese


Legnaia ... artistica


Ora dobbiamo scendere verso Vattaro


Via, in discesa ...


Si fanno correre le mtb sul compatto sterrato


Qui il terreno è più argilloso ed incontriamo più di una pozzanghera


Cristina, con la "ciccio-bike", le pozzanghere ... se le màgna!


Affrontiamo un tratto con alcuni brevi saliscendi


Il paesaggio si apre sulla sella di Vigolo Vattaro


Bosentino


Nel frattempo ... è uscito il sole !


Scendiamo fra i verdissimi prati


Un paesaggio decisamente green !


Il passaggio sul torrente Trambario, poco prima di arrivare a Vattaro


La risalita verso il paese


Attraversiamo Vattaro e scendiamo verso Vigolo


A Vigolo Vattaro si conclude la prima parte del tour. Ora si va in Marzola

 

2. Marzola, versante di Trento


Dopo una breve sosta snack, inizia la salita verso la Marzola


Imbocchiamo la strada che sale a nord-ovest del paese (sentiero 429)


La strada passa vicino ad alcuni masi, prima di arrivare al bosco


Dopo l'ultimo maso, finisce il bitume e si passa su sterrato, imboccando il "Giro della Marzola"


Qui il fondo è asciutto e compatto, grazie al drenaggio delle radici degli alberi


Iniziamo l'aggiramento della Marzola, percorrendo il versante sud


Ad interrompere la (morbida) salita, troviamo un tratto in discesa


Come se la gode in discesa Giro ...


Si riprende a salire leggermente


Alla nostra sinistra, la Vigolana


Alle nostre spalle, l'Altopiano della Vigolana, che stiamo per lasciare


Arriviamo infatti sul versante trentino della Marzola, quello che guarda sulla Valle dell'Adige


Le indicazioni dei sentieri e del "Giro della Marzola" (bike)


Si scende ancora


Siamo sopra il vecchio forte austriaco di Brusafèr


Le indicazioni per il vecchio forte, ormai vicino


Poco dopo, ecco il bivio


Noi proseguiamo verso destra, continuando l'aggiramento della Marzola


La Merdatleta Cristina, con la sua "ciccio-bike"


Si alternano tratti un po' più fangosi (perchè in terra), a tratti molto più asciutti, su ghiaino


Una selva di cartelli a Sas del Carpen, dove si intersecano 4 strade


Noi proseguiamo in direzione di Passo Cimirlo


Passiamo sotto i Cròzi di Maranza


Il cielo si è aperto per bene


Ora siamo sopra la parte sud della città di Trento


Panorama sul quartiere di Madonna Bianca


Dall'altro lato della valle, il Monte Bondone


La salita non è continua: spesso incontriamo dei tratti in falsopiano


Anche il fondo è molto variabile: si passa dai tratti argillosi e bagnati ...


... ai tratti più ghiaiosi ed asciutti


Ora ci troviamo nei boschi a monte del paese di Villazzano


Con il fogliame secco a terra ... sembra già autunno !


Arriviamo all'intersezione con la strada per il Rifugio Maranza


Qui, invece di scendere subito a sinistra verso il Cimirlo, saliamo ancora un po' ...


Poco più a monte, infatti, c'è un punto panoramico


Ci fermiamo per ammirare la vista su Trento


Ecco Trento, con le frazioni collinari di Cognola e Martignano


Verso nord, la Paganella


Il Monte Calisio


Il centro storico della città


Zoomata sul centro, con il Duomo, Santa Maria, Torre Vanga, Sant'Apollinare


Ora si scende verso Passo Cimirlo


Lasciamo correre le bici sulla strada asfaltata, facendo però attenzione alle auto che salgono!


Passaggio per Prà Marquart


E via in discesa ...


Il cambio di pendenza alla località "il Colmo"


Riprende la discesa ...


La temperatura è fresca e per la discesa abbiamo rimesso tutti la giacca a vento


Le ultime curve ...


Arriviamo al Passo del Cimirlo. Qui si ritorna in Valsugana ...

 

3. Marzola, versante Valsugana


Iniziamo la discesa verso Roncogno, non sulla strada selciata (il "salesà"), ma nel bosco


La strada, in leggere discesa, ci porta sul versante est della Marzola


Abbandoniamo la strada e scendiamo lungo una traccia appena visibile nell'erba


Il prato rovinato dai cinghiali


Dopo il prato, la traccia si infila nel bosco


Scendiamo lungo una strada sterrata piena di canalette, dove fare molta attenzione


Si tratta, infatti, di canali molto ampi, dove si infila la ruota intera


La "ciccio-bike" assorbe pure i solchi dei canali di scolo !


Si punta verso il paese di Roncogno


In fondo alla discesa, si sbuca in loc. Mazzon, sopra Roncogno


Arriviamo a Roncogno


Scendiamo lungo la strada principale della piccola frazione perginese


Da Roncogno, ci dirigiamo verso sud, per rientrare a Susà


Percorriamo la strada comunale che porta a Costasavina


Siamo in piena zona agricola: si attraversano campi di mele, ciliege, uva ...


La leggera salita che porta a Costasavina


Superata Costasavina, si va verso Susà


La salita verso Susà, con la sagoma dell'edificio ex artigianelli ormai in vista


Alle nostre spalle, sull'altro lato della valle, Madrano e le altre frazioni della collina est


Ormai ci siamo quasi


Arrivati a Susà


L'ultimo strappo


Ed eccoci giunti agli ex artigianelli, dove chiudiamo l'anello di 38 km

 



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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