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E'
primaveeeera ...
LA FESTA DI
RINCO BOYS
E
NON SOLO PANZA
PER I 15 ANNI DI FONDAZIONE Ha preso ufficialmente il via oggi il programma bike 2018, con la bella uscita dal fiume Mincio al fiume Adige. 57 km in mezzo alla campagna veronese, con diversi scorci storici come l'antico borgo fluviale di Borghetto sul Mincio, il Castelli Scaligeri di Valeggio e di Villafranca, Villa Sagramoso a Zevio, la chiesa romanica di Scardevara. Dopo le fatiche in sella, presso il ristorante "al Ponte" di Ronco all'Adige, Rinco Boys e Non Solo Panza hanno festeggiato assieme i 15 anni di fondazione (anno 2003), dei quali 12 di gemellaggio.
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la cronaca |
08/04/2018. E' andata in scena oggi in Veneto, con una bella uscita dal Fiume Mincio al Fiume Adige, la prima uscita del programma ordinario bike 2018. Si è trattato della ormai tradizionale gita fuori porta (giunta alla sua 8ª edizione), che quest'anno ha visto i Rinco Boys e i Non Solo Panza festeggiare il 15° anniversario di fondazione (entrambi i Club nacquero nel 2003), di cui ben12 di gemellaggio.
La lunga ed intensa giornata dei Rinco è iniziata alle 6:30, con il ritrovo a Trento e la partenza in pullman (con carrello bici), direzione sud, sull'A22, con tappa a Rovereto per raccogliere i soci lagarini. In perfetta tabella di marcia, anche grazie alla strada libera da traffico, alle 8,20 si era già nel parcheggio di Borghetto sul Mincio, frazione di Valeggio, dov'era fissata la partenza.
Dopo le operazioni di scarico delle bici (con il pullman ripartito alla volta di Ronco all'Adige, dove si sarebbe poi conclusa la nostra pedalata), il gruppo di 23 biker, cui si sono poi aggiunti i 10 del gruppo gemellato Non Solo Panza, ha raggiunto la zona dei mulini sul Mincio, che rendono il villaggio di Borghetto davvero suggestivo, non a caso inserito fra i Borghi più belli d'Italia.
Alle 9,00 in punto il gruppo è quindi partito - attraversando il centro di Borghetto per poi salire sul Ponte Visconteo, il ponte-diga costruito fra il 1393 e 1395 per volere del Duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, allo scopo di garantire l'impenetrabilità dei confini orientali del ducato.
Dal ponte è stata quindi affrontata l'unica breve salita del tour, per raggiungere il paese di Valeggio sul Mincio, posto su una collina affacciata sul fiume e dominato dal Castello Scaligero, costruito nel corso del 1300, durante il dominio della famiglia "della Scala" di Verona. Il castello era il terminale occidentale del c.d. "Serraglio scaligero", una fortificazione lunga ben 16 km che dal castello scendeva a Valeggio e proseguiva lungo vari canali fino a Villafranca, dove si raccordava ad un altro Castello scaligero, per poi proseguire fino alla palude di Nogarole.
Da Valeggio è stato imboccato il nuovissimo percorso ciclo-pedonale delle Risorgive, realizzato dal Consorzio di Bonifica veronese ed inaugurato soltanto lo scorso ottobre. Il tracciato utilizza nella parte iniziale la viabilità agricola, passando per la loc. Dossi di Prabiano e raggiungendo il paese di Villafranca. Qui è stato fato un breve tour in centro, passando attorno al bellissimo Castello Scaligero, con le caratteristiche mura in mattone rosso.
Usciti da Villafranca, in direzione sud-est, si è proseguito su stradine bianche lungo i canali irrigui, raggiungendo il vicino Povegliano Veronese, dove si è passati su tracciato dedicato, realizzato ex-novo lungo i canali di irrigazione. Proseguendo fra campi di mele, pesche, kiwi e numerose serre (la zona è molto nota per la produzione orto-frutticola), si è passati per Castel d'Azzano e Buttapietra, raggiungendo infine la località di Pontoncello, sul fiume Adige, dove termina il percorso delle Risorgive.
Da Pontoncello, quando il contachilometri segnava già 36, si è proseguito in direzione sud-est, sugli argini dell'Adige, raggiungendo dopo qualche km il paese di Zevio. Qui è stata fatta la prima deviazione dalla strada arginale, per una breve visita al paese e per rompere la monotonia del piattume lungo l'argine. Interessante, nel centro di Zevio, la Villa Sagramoso, nota anche come "il Castello", costruito nel IX secolo a scopi difensivi. Fu durante il governo della Serenissima, tra il 1435 e 1442, che venne presa la decisione di smilitarizzare il castello e l'edificio divenne una villa residenziale di proprietà della famiglia Sagramoso, una delle più antiche e potenti dinastie di Verona. Oggi ospita il municipio di Zevio.
Da Zevio, percorrendo via Argine vecchio (costruita lungo l'argine del vecchio tracciato dell'Adige), si è nuovamente raggiunto il percorso lungo il fiume, percorso poi per qualche altro km, fino a Perzacco, dove è stata fatta la 2ª deviazione. Qui si è passati davanti alla settecentesca chiesa di San Bartolomeo, con facciata in stile barocco, prima di proseguire fra i campi, in loc. Albaro vecchio, dove si è rientrati sull'argine dell'Adige.
Un altra manciata di km lungo il fiume, fino a Remoncino (già all'interno del comune di Ronco all'Adige), per poi raggiungere la frazione di Scardevara, dove si trova la chiesa romanica dedicata ai SS. Filippo e Giacomo. La chiesa, in stile romanico, risale al XII secolo, quando qui si insediò una comunità di benedettini. Conserva strutture romaniche medioevali con intatta l'abside dell'antica pieve del 1100.
Da Scardevara si è saliti nuovamente sull'argine dell'Adige, percorrendone qualche centinaio di metri, per poi scendere nuovamente, per la 4ª ed ultima volta, entrando nel capoluogo, Ronco all'Adige. Attraversato il paese, con passaggio davanti al palazzo municipale, si è usciti da sud, ritornando definitivamente sull'argine dell'Adige, per percorrere l'ultimo chilometro e raggiungere, nei pressi del ponte che collega Ronco con Albaredo, il ristorante "al Ponte", dove si è concluso il bell'itinerario, dopo 57 km in sella.
Riposte le bici sul carrello, ci si è quindi dedicati ai piaceri della cucina, con un bel (ab)buffet di verdure cotte e crude, seguito da una quaterna di primi piatti: risotto alla veneta (con salsiccia), pasta al forno (con ragù), tagliatelle alle verdurine e mezze maniche al pesto. Sono poi arrivati i dolci, con la torta dei 15 anni di Rinco e NSP, accompagnata dai baci di dama al cioccolato e da un paio di dolci della casa. Il tutto, bagnato da un fresco prosecco, offerto da Paolo di Non Solo Panza, che oggi festeggiava il 54° compleanno: AUGURI !
Il finale non poteva che essere un buon caffé, per molti con la correzione (tanto non c'era da guidare). Qualche minuto al sole all'esterno del locale, godendosi la temperatura mite della primavera, poi - alle 16:00 - la ripartenza per Trento, dopo i saluti con gli amici di Non Solo Panza.
L'arrivo a destinazione (dopo la tappa a Rovereto), è avvenuto poco prima delle 18:00. Bella uscita, bella giornata, bella compagnia!
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Ora l'appuntamento è con il trekking, la cui 2ª uscita del programma 2018 è fissata per sabato 21 aprile, quando si salirà in Val di Tovel, per affrontare il suggestivo "Sentiero delle Glare", che ci condurrà fino al lago.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi 57 km, mentre il dislivello superato è inferiore ai 200 metri, gran parte dei quali concentrati nella salita dal fiume Mincio a Valeggio. L'altimetria è complessivamente insignificante, con partenza da quota 80 ed arrivo a quota 30 circa.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
1. Il viaggio da Trento
Il ritrovo è alle 6,30 in via Petrarca. Qui ci attende il pullman con carrello
porta-bici
Mano a mano che arrivano i soci, si caricano le bici
Le nostre mtb vengono assicurate una ad una agli appositi ganci
Partiamo addirittura in anticipo (era previsto per le 7:00), con una
temperatura ... frizzante!
A22, direzione sud ...
Panoramica (un po' sfocata ...) dell'interno del pullman
A Rovereto Nord, tappa per raccogliere i soci lagarini
Quest'anno sono solo 2: Briz e Roby
Si riparte in direzione sud. Davanti a noi, un simpatico quadrupede ...
Il nostro carrello ... ci segue !
A brodo, raccolta quote: c'è chi paga in tagli piccoli
Panoramica sui Rinco a bordo
Cipollino col figlio "Lollo"
Il Presidente
Ezio
Le due Cristina
Il Prof con la nipote Ornella
Lucia e Walter
GigaBike
Bancomat e Marisa
Ivano e Annalisa
Max e il Camoscio
Briz e Big Bobby
Mara e Roby
E' l'ora della colazione ...
Anche a 'sto giro ... un panettone avanzato a Natale!
E' buona pure la carta ...
Non è avanzato niente!
Dopo A22 e superstrada Affi-Peschiera, percorriamo l'ultimo tratto su una
statale
Arriviamo a Valeggio sul Mincio
La skyline del Castello scaligero
Parcheggiamo il pullman davanti all'ingresso del Ponte Visconteo
Scarico bici ...
In preparazione per il via
Siamo pronti ?
2. il primo tratto:
da Borghetto a Villafranca
Si parte ...
Raggiungiamo il vicino villaggio fluviale di Borghetto
L'ingresso nella cinta muraria
Arriviamo al ponte sul Mincio
Una parte del ponte, crollata, è stata ricostruita in legno
Visto che siamo addirittura in anticipo, c'è il tempo per riporre le bici e
godersi il piccolo borgo
Le caratteristiche case sul fiume di Borghetto
I vecchi mulini ad acqua sono stati ristrutturati e trasformati in bar e B&B
In attesa del gruppo Non Solo Panza, in arrivo da Valeggio
Occhio a come si parcheggia !
Rimozione forzata di biciclette ... alla faccia del c....!
Il ponte Visconteo visto da Borghetto
Occhio Briz !
Tranquillo, ti consolo io !
Arrivano gli amici di NSP
Bene, in perfetto orario (9:00), possiamo partire
Attraversiamo Borghetto dal lato opposto
Passiamo sotto le mura del ponte-diga
Un'imponente opera idraulico-difensiva
Costeggiamo uno dei canali paralleli al Mincio
Panoramica sul terminale ovest del ponte
Saliamo verso la porta occidentale
Entriamo sul ponte
La lunga colonna di Rinco & NSP
Dal ponte, vediamo Borghetto dall'alto
I vecchi mulini riflessi nell'acqua
Usciamo dalla porta orientale
L'unica salita del giorno è proprio all'inizio: ci porta dal Mincio a Valeggio
Arriviamo sulla collina dove si trova il capoluogo
Percorriamo un viale nel centro storico
Imbocchiamo il "Percorso delle Risorgive"
La colonna si allunga
La segnaletica del percorso
Intanto si è alzato il sole e la temperatura, inizialmente fresca, inizia a
salire
Il primo tratto del percorso sfrutta la viabilità agricola
Lo spettacolo dei peschi in fiore
Il caratteristico rosa dei fiori di pesco
Si viaggia tranquilli fra i campi
Si avanza, fra mele, pesche, kiwi ...
La coda del gruppo, con GigaBike a fare la scopa
In loc. Zaghina, troviamo una leggera discesa
Siamo alle pendici delle colline del Custoza
Ritorniamo in piano, su un comodo e scorrevole sterrato
"Lollo" tira il gruppo
Arriviamo alla periferia di Villafranca, dove inizia un percorso ciclabile
urbano
Dopo aver costeggiato la zona sportiva, ci dirigiamo verso il centro
Il ponte sul Fiume Tione dei Monti
Un corso d'acqua in questo momento decisamente ... in secca
Una sosta snack. Del resto è noto che i ciclisti ... si fanno le pere !
Costeggiando il fiume, proseguiamo verso il castello
La ciclabile attraversa un parco rubano
Dopo l'asfalto e lo sterrato, ci voleva il pavè !
Arriviamo davanti al Castello scaligero di Villafranca
La Torre dell'Orologio
Davanti al castello, c'è un curioso patchwork
Si tratta di migliaia di coperte messe in vendita per beneficenza,
per sostenere Artemisia, ente di accoglienza per donne e bambini.
Le mura merlate dello splendido castello
Una delle torri angolari
Passiamo davanti alla porta meridionale
Te piacerebbe eh?
3.
il secondo tratto:
Villafranca-Pontoncello
Attraversata Villafranca, imbocchiamo una sterrata oltre la ferrovia
Procediamo sull'ampio stradone
La strada si snoda fra le campagne
Una macchina agricola al lavoro
Le vaste campagne della zona
Si costeggiano i canali del complesso sistema irriguo della Bassa Veronese
Giaz con la bici da gravel, ormai la sua attività principale!
All'altezza di Povegliano, si passa dallo sterrato al nuovissimo percorso
asfaltato
Prima di entrare in Povegliano, si attraversa il fiume (?) Tartaro
Questo ponte è una delle opere realizzate ex-novo per la ciclabile delle
Risorgive
A Povegliano
Da Povegliano, si prosegue lungo un canale in direzione est
Sopra i canali si notano gli antichi ponti in mattone rosso
Il percorso, pur essendo piatto, risulta gradevole per via della sua tortuosità
La colonna dei Rinco/NSp su un ampio curvone
Tra le varie opere ex-novo del percorso, alcuni sottopassi, come questo
all'A22
Si prosegue seguendo gli argini
Arriviamo a Castel d'Azzano
Qui il percorso, che continua a seguire un canale, si snoda fra le abitazioni
Lasciamo Castel d'Azzano e proseguiamo verso est
Alcune delle numerose serre ove si coltivano ortaggi e fragole
Lungo il tracciato si incontrano numerose fattorie e stalle
Un nuovo sottopasso, questa volta alla linea ferroviaria Verona-Bologna
Si prosegue ora in direzione di Buttapietra
Si pedala osservando il gradevole paesaggio campagnolo
Briz in testa al gruppo
Arriviamo nei pressi di Buttapietra
Rinco e NSP, fianco a fianco da 12 anni
La variopinta carovana
Alcuni canali sono ancora in secca
Arriviamo nel comune di San Giovanni Lupatoto
Qui il percorso compie un giro tortuoso per passare sotto la superstrada
"trans-polesana"
A san Giovanni Lupatato si costeggia un ampio canale, derivato dal fiume Adige
Ci lasciamo alle spalle anche l'ennesimo paese
Siamo orami nel tratto finale del percorso "delle Risorgive"
Arriviamo in riva all'Adige, dove troviamo un costruzione in pietra
semidistrutta
Un pannello racconta la storia della Casa Bombardà, che era il vecchio
casello idraulico
Qui dentro, nel 1945, si asserragliarono dei soldati tedeschi in ritirata. Gli
americani
bombardarono l'edificio con i colpi di due carriarmati Sherman,
semi-distruggendolo
4.
il terzo tratto:
l'argine dell'Adige
Dopo il percorso delle Risorgive, il nostro tour proseguirà lungo l'argine
dell'Adige
Le coltivazioni di asparagi, uno degli ortaggi di stagione
Si pedala con i campi alla nostra destra ed il fiume alla nostra sinistra
L'Adige
Si viaggia veloci sul compatto sterrato
Arriviamo a Zevio
Qui facciamo la 1ª deviazione dall'argine, entrando in paese
Arriviamo a Villa Sagramoso, ex castello trasformato in villa signorile,
oggi sede del Municipio di Zevio. La villa si trova su un isolotto
Percorriamo il vialetto che circonda il laghetto con lo storico edificio
Il percorso circolare ci porta sul lato opposto
Passiamo in piazza (dove c'è il mercato)
Usciamo da Zevio in via Argine vecchio
Torniamo verso il fiume
Risaliamo sull'argine, proseguendo ancora verso est
Il fiume Adige
In perfetta tabella oraria, si viaggia in direzione di Ronco
La bella vegetazione riparia
E' passato mezzogiorno e si pedala in pieno sole
Arriviamo al bivio per Perzacco (frazione di Zevio)
Qui facciamo la 2ª deviazione, lasciando l'argine
Entriamo in paese
Percorriamo via Corso
Arriviamo nella piazza del piccolo paese
La settecentesca chiesa di San Bartolomeo, con facciata in stile barocco
Usciamo sa Perzacco e raggiungiamo la loc. di Albaro vecchio
Qui si risale sull'argine dell'Adige
Queste sono le uniche rampe del nostro tour odierno
Ripartiamo sull'argine, che da qui in poi è stato asfaltato
Si cominciano a vedere i colori della primavera, con i prati in fiore
Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di svariate fattorie
Ancora campi di asparagi, orami pronti per il raccolto
Sull'argine
Arrivati a Scardevara, frazione di Ronco all'Adige, facciamo la 3ª deviazione
ahi ahi ahi Briz ... adesso paghi!
Arriviamo alla chiesa dei SS. Filippo e Giacomo
La chiesa è uno splendido esempio di architettura romanica
Foto di gruppo
Si risale nuovamente sull'argine
Percorriamo qualche centinaio di metri prima di arrivare a Ronco
Subito dopo, lasciamo l'argine per la 4ª ed ultima volta
Entriamo in paese da via Castello
Il passaggio davanti al palazzo municipale di Ronco all'Adige
Ritorniamo definitivamente sull'argine dell'Adige, per l'ultimo km di percorso
Ormai siamo quasi arrivati a destinazione
Il ponte a tre arcate che collega Ronco all'Adige con Albaredo d'Adige
Si sfreccia verso il ... pranzo!
Il ristorante "al Ponte", visto da dietro. Siamo arrivati!
Nel parcheggio del ristorante ci attende il pullman, arrivato in mattinata da
Valeggio
Carichiamo le bici al sicuro del carrello, prima di andare a mangiare
5. Il pranzo al Ristorante "al Ponte"
Ci sistemiamo nella tavolata a ferro di cavallo
L'altro ramo della tavolata
Il lato corto della "C"
Si parte con le verdure al (ab)buffet
Che antipastino ...
Ce n'è per tutti i gusti
E non possono mancare, vista la stagione, gli asparagi
E allora buon appetito !
Roba da leccarsi le dita !!!
Poi si passa ai primi, ben 4. Qui il risotto alla salsiccia
Nel frattempo è arrivato anche Dorty, giunto da Trento in bici (120 km)
Relax in attesa del dolce (1)
Relax in attesa del dolce (2)
Arriva la torta !
Si festeggiano i
15 anni
di fondazione di
Rinco Boys
e
Non Solo Panza
(oltre ai 54 anni di Paolo - di NSP - che ha offerto il prosecco)
E la Madonna! Manco ai summit del G8 !
E allora ... dulcis in fundo
E prosit !
Ai Rinco & ai Non Solo Panza
Un bel bicchiere di bollicine per accompagnare il dolce
E per finire, caffé e ammazzacaffé
E gli effetti si vedono poco dopo ...
Il giro di ammazzacaffé si sposta al bancone del bar
Usciamo fuori dal locale, dove c'è uno splendido sole
Ci godiamo il clima mite
E chi si rialza più ?
Aaaaah, siamo a posto !
Dietro al ristorante, i cavalli dell'altro gruppo presente oggi in sala,
arrivati in sella
Occhio a non addormentarsi però, il Presidente è in agguato !
E' il momento dei saluti
L'abbrraccio fra i due presidenti, con Big Bobby che viene a misurare le
panze
6. Il rientro in Trentino
Si riparte alla volta del Trentino ...
Quest'anno siamo attrezzati anche contro il meteorismo !
Dopo qualcke km ... scatta l'abbiocco
Un "calar di palpebre" che colpisce un po' tutti: grandi e piccini ...
... mariti e mogli ...
... professori e venditori ...
... e pure pensionati. Occhio, però, il Presidente è sempre in agguato
Il viaggio prosegue spedito ...
Beh, dire che oggi ... abbiamo preso il sole !
Tappa a Rovereto
Un saluto a Briz e Roby. Alla prossima !
Si riparte per Trento
Ed eccoci, dopo quasi 10 ore, in via Petrarca
Si riconsegnano le bici
E qualcuno conclude la giornata con un bel gelato !
ANCHE QUESTA E' ANDATA !
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |