05
FEB

PROGRAMMA CIASPOLE 2017: 2ª USCITA


By Night e sotto la neve


 

L'11ª edizione della notturna con le ciaspole va in scena sotto una fitta nevicata. Niente luna, quindi, ma ambiente di fiaba e - finalmente! - un bel po' di neve fresca. Circa 5 km dalle Viote a Bocca Vaiona e rientro, poi la cena in baita (con i tradizionali canederli). E ora, sotto col Carnevale ...

 

 

i presenti

 

SOCI
Rinco Jr.            
OSPITI

 

   

 

 

 

la cronaca

05/02/2017. E' andata in scena questa sera, nella consueta cornice della Conca delle Viote, sul Monte Bondone, l'11^ edizione della Ciaspolata by Night, la camminata in notturna con le racchette da neve che l'anno scorso ha superato l'importante traguardo del decennale.

Doveva essere una serata al chiaro di Luna, con il satellite terrestre che doveva raggiungere il culmine del suo percorso alle 18:42, per poi iniziare lentamente la discesa verso il tramonto, mostrandosi così quasi a pieno (3/4) nel bel mezzo della camminata. Non è stato così, perchè la perturbazione che da 3 giorni sta portando (finalmente!) pioggia e neve sul Trentino, si è fatta sentire anche oggi, a partire da metà pomeriggio, andando ad ispessire il soffice manto bianco già caduto nei giorni precedenti.

Partecipazione ancora in netto calo rispetto alle annate precedenti, con solo 19 presenti. L'anno scorso erano 21, nel 2015 24, nel 2014 quasi 40, mentre il record assoluto spetta al 2010 con 52 ciaspolatori al via. Insomma, il trend negativo che da qualche stagione coinvolge un po' tutte le attività del gruppo, bike e trekking compresi, sembra confermarsi anche in questo inizio 2017. Che dire, gli assenti si sono persi una gran bella serata!

La partenza, come nelle due annate precedenti, era stata anticipata di un'ora (dalle 18:00 alle 17:00). L'obiettivo, infatti, era di vedere il tramonto da Bocca Vaiona, con la speranza di ammirare uno spettacolo simile a quello che accolse i Rinco al culmine della salita nell'edizione del 2015 ...

Quest'anno, invece, i Rinco sono stati accolti dalla neve, per cui niente tramonto, ma ... ambiente di fiaba. Dal Centro del Fondo - con un po' di ritardo sulla tabella - il gruppo è entrato nei prati innevati ad ovest della strada, raggiungendo in breve "La terrazza delle stelle", l'osservatorio astronomico realizzato e gestito dal MUSE (il Museo delle Scienze di Trento), dove è possibile - in determinati orari - osservare le stelle grazie a dei potenti telescopi e a della specifica strumentazione tecnica conservata in una grossa sfera, la cui superficie riflettente è stata utilizzata dai Rinco per una quanto mai suggestiva ed originale foto di gruppo.

Dall'osservatorio astronomico il gruppo ha proseguito il suo cammino in direzione ovest, addentrandosi nella Conca delle Viote. Dopo aver lambito la torbiera, si è entrati nel bosco, camminando per qualche centinaio di metri in un ambiente davvero suggestivo, con gli alberi imbiancati ed i fiocchi che continuavano a cadere fra i rami. Una volta usciti dalla parte opposta, è terminato il tratto in piano ed è iniziata la salita nella Val dell'Eva, ubicata fra la Rosta del Bondone (a nord) e la Costa dei Cavai (a sud).

La piccola valle termina a Bocca Vaiona (m.1700), il valico che immette sul versante della Valle dei Laghi. Qui, visto il fortissimo  vento che spirava da ovest, si è optato per tagliare la salita alla Rosta, riparandosi per un break a base di the e grappini nel bivacco posto proprio sulla sella. Dopo la breve pausa, il gruppo ha iniziato  la discesa, optando per il fondo valle - più riparato dal vento - in luogo della strada percorsa in salita. Una volta giunti in fondo alla valle, dove si aprono i vasti pascoli delle Viote, si è tenuta la destra, proseguendo verso sud-est. Poco più avanti si è quindi svoltato verso nord-est, seguendo i segnavia che sbucavano dalla neve, e proseguendo il cammino ai margini della torbiera, fino a fare rientro, dopo circa 5 km di tracciato, al Centro del Fondo.

A seguire è stata consumata la cena sociale, al calduccio della "Capanna Viote". Il locale, fino al 2012 (con la precedente gestione, ndr), chiudeva alle 17,00, cioè appena chiusi gli impianti di sci nordico. Da ottobre 2012, invece, dopo il cambio di gestione e l'assegnazione dell'appalto da parte di ASIS alla famiglia Zanlucchi, già titolare dell'Hotel Miramonti di Garniga Terme, è stata introdotta l'apertura serale nei weekend e così i Rinco, da qualche stagione, hanno colto al volo l'occasione, organizzando la cena post-ciaspolata fra le calde mura del ristorante e non all'aperto, com'era invece avvenuto nelle prime edizioni. Una soluzione - quella del minestrone cucinato sotto il gazebo - certamente suggestiva, ma decisamente ai "limiti della sopravvivenza" nelle serate in cui il termometro scende in picchiata sotto lo zero.

Alla "Capanna Viote" i nostri ciaspolatori sono stati accolti da un bel brulè di benvenuto (anche in versione analcolica, alla mela) e poi rifocillati con un gustoso piatto caldo (i canederli o la zuppa d'orzo alla trentina, un classico di Fabrizio, il gestore del locale). Quindi un bel dolce (bis di strudel e crostata), un caffé, un grappino al ginepro e poi via ... tutti a nanna!

Ora l'appuntamento è per il weekend del 18/19 febbraio (data non ancora fissata), quando andrà in scena la terza delle quattro ciaspolate 2017, sull'altopiano della valle di Gresta (è in cantiere anche un eventuale spostamento, qualora nella località - che è a quota non molto elevata - dovesse esserci scarsità di neve, caduta finora solo sopra i 1200 m.). Sarà, questa, la ciaspolata di Carnevale, con i Rinco chiamati a presentarsi adeguatamente agghindati, quantomeno con un segno (un naso finto, un paio di occhialoni, un cappello, una parrucca ...) che ricordi la festa più divertente e colorata dell'anno.

 



 


 

i dati tecnici

Tracciato breve, di circa 5 km, con un dislivello attorno ai 200 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di circa 1 km caratterizzato da leggeri saliscendi (mentre si attraversa la "Torbiera delle Viote"), poi inizia la salita nella Val dell'Eva, costante e mai impegnativa, fino ai 1700 metri di Bocca Vaiona. Da qui la salita sale di intensità, sulle pendici meridionali della Rosta del Bondone, fino al GPM quasi a quota 1770.  Rientro lungo lo stesso sentiero, fino alla fine della discesa, poi piccola variante nella conca delle Viote, costeggiando alcune piste del Centro del Fondo, fino a fare rientro alla Capanna Viote.

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

le immagini

 

La salita ...


Ritrovo alle Viote, nel parcheggio del Centro del Fondo, verso le 17:00


Merdatleta, presente!


Fiòca de gusto ...


GigaBike in vistosissima tenuta giallo fluo


Pronti per il via. C'è anche Akila, lo splendido samoyedo di Lorena e the Doctor


Le fat bike  a noleggio. Da oggi ci si potranno sbizzarrire !


Noi dobbiamo andare di là ...


E allora via, si parte


Ci dirigiamo verso ovest


Il primo tratto è nei prati ondulati nella conca delle Viote


Ci lasciamo alle spalle la Capanna Viote e, appena visibile, il Palon


Il Merdatleta ribadisce: Presente! (a qualcuno fischieranno le orecchie?)


Gli alberi hanno assunto una splendida veste invernale


Questo si che è ciaspolare!


Arriviamo alla "Terrazza delle Stelle", l'osservatorio astronomico del MUSE


Reflex


Scendiamo verso la torbiera


In effetti, nella tormenta di neve il giallo fluo si nota parecchio!


Arriviamo al margine del bosco


Entriamo nella piccola foresta di abeti, a nord della torbiera delle Viote


Il sentiero, ora, si snoda fra gli alberi


Un ambiente davvero di fiaba ...


E quanto nevica!


Attraversata la piccola foresta, troviamo la segnaletica che ci indica la direzione


Da quanto tempo non si vedevano immagini così !


Lasciamo il bosco e iniziamo la salita


Akila in perfetta tenuta mimetica nella neve


La neve non smette di cadere ...


Proseguiamo la comoda salita


Arriviamo alla zona archeologica


Qui ci sono i resti del c.d. "castelletto madruzziano", di epoca cinquecentesca


Gli scavi archeologici sono stati protetti con dei teli


Facciamo una piccola sosta


Si riparte


Imbocchiamo la Val dell'Eva


La valle, stretta fra le pendici della Rosta e la Costa dei Cavai, ci porterà a Bocca Vaiona


Ormai si è fatto buio pesto


Si avanza nel soffice manto di neve fresca


La variopinta colonna dei Rinco


Ogni tanto la colonna si ferma per ricompattare le file. Sia mai che nel buio perdiamo pezzi!


Rinco in sosta


Ci siamo tutti?


OK, si riparte


Il freddo e la bufera non tolgono il sorriso ai Rinco


Il Presidente


Avanziamo spediti verso la sella in cima alla Val dell'Eva


White in the white ...


Siamo i primi a passare stasera e i battistrada devono aprire la traccia nella neve fresca


Nelle foto senza senza flash, ci si rende conto di come si avanza nel buio


L'ultima curva ...


Arriviamo alla sella, letteralmente spazzata dal vento


Qui, a quota 1720, si chiude la salita di oggi. Troppo vento fastidioso per salire sulla Rosta

 

   
Vista la malaparata, puntiamo verso il bivacco ...


Troviamo riparo fra le rustiche mura ...


Nasi e guance rosse testimoniano la fredda "brezza" cui eravamo esposti là fuori!


Qui si sta decisamente meglio


Sostiamo un po', bevendo the caldo e qualche grappino (!!!)


Bene, adesso usciamo e iniziamo la discesa ...

 

La discesa ...


Beh, diciamo che si stava meglio nel bivacco!


Meglio? Mooolto meglio!


Ci avviamo nel bel mezzo di una tormenta di neve, spinta dal forte vento che arriva da ovest


Passiamo nuovamente vicino al cartello di Bocca Vaiona


Iniziamo la discesa lungo la vecchia strada militare sulla costa nord della Val dell'Eva


Siccome tira vento anche qui, decidiamo di calare verso il fondo della valletta, dove è più riparato


Scendiamo attraverso i prati, dove il manto nevoso inizia a farsi bello spesso


Raggiunto il fondo della valle, proseguiamo verso la conca delle Viote


Il nostro passaggio lascia una bella traccia nella neve farinosa


Ci teniamo sul versante destro, senza perdere quota, proseguendo in diagonale


Così facendo, ci spostiamo verso la Costa dei Cavai


Proseguiamo sempre in falsopiano, tenendoci alti


Il Merdatleta Snowboarder chiude la fila


Procediamo incolonnati, sfruttando la traccia lasciata dai battistrada


Gli alberi iniziano ad essere imbiancati per bene!


Arrivati all'altezza di Malga Fragari, intercettiamo il sentiero che scende dalla Costa dei Cavai


La colonna in sosta


Ora scendiamo verso la conca delle Viote


Akila continua le sue corse nella neve, avanti e indietro, avanti e indietro ...


La file di lucine nella notte ...


Prosegue la discesa verso i pascoli di fondo valle


A termine discesa, proseguiamo nella spianata che ospita le piste da fondo (ancora non battute)


La neve, leggera e farinosa, continua ad aumentare di spessore

   
Proviamo una misurazione con il bastoncino: saranno almeno 30 cm !


Si prosegue verso est, in direzione del Palon


Arriviamo al ponte che passa sopra una delle piste da fondo


Altra sosta per ... "contare i pezzi" :-)


Ci siamo tutti, 19 + 1: Akila


Riprendiamo il cammino nei pascoli innevati


Ora dobbiamo attraversare la conca


Ci teniamo sul versante sud, aggirando la torbiera


Il percorso è in leggero saliscendi


Incontriamo la segnaletica dei percorsi bike


Si avanza in ordine sparso, godendosi il soffice manto nevoso


Ormai non manca molto ...


E la neve, pur con intensità un po' inferiore, continua a cadere ...


I mughi sono ormai ricoperti


Arriviamo alla SP 85, che da Garniga sale alle Viote


Ora, tenendoci paralleli alla strada, ritorniamo verso il Centro del Fondo


Poco dopo, come una stella cometa, ci appare la sagoma illuminata del locale ...


La nostra capanna ...


Arriviamo al parcheggio, dopo circa 5 km di cammino nella neve fresca


Bene, via le ciaspole e andiamo a cena


La Capanna Viote ci aspetta ...

 

La cena ...


Dopo due ore di freddo, troviamo una calda accoglienza nel locale


Per iniziare, un riscaldante brulè. Woody Allen brinda


Guancette rosse a go go per Briz e Yoghi


The Doctor


Cin cin anche per il Presidente e Big Bobby


Troviamo posto nella rustica saletta arredata in legno


Due allegre tavolate ...


Arriva da mangiare ...


Una bella zuppa d'orzo e verdure


Buon appetito


In alternativa, un altro piatto tradizionale trentino: i canederli in brodo


E vai di knodel ...


Ganasce marroni e giovani ganasce: nei Rinco, tutti sganasciano!


E c'è pure chi fa il bis ...


A proposito di bis: c'è anche il bis di dolce, strudel e crostata


Sono soddisfazioni!


Dai Briz, ce la puoi fare !


Un bel caffè e il digestivo, per chiudere la cena


E alla fine, ce ne andiamo soddisfatti e ... sazi!

Alla prossima !