26
AGO

PROGRAMMA BIKE 2017: 7ª USCITA

Giro di Cimana - Castel Corno
Che cotta!


 
            

Disputata oggi in "Destra Adige Lagarina", in una giornata caldissima, la 6ª uscita del programma bike 2017: un bellissimo tour, con l'impegnativa ascesa a Malga Cimana (GPM) e il successivo passaggio al Lago di Cei, quindi nei paesi di Castellano, Patone e Lenzima, nonché ai ruderi di Castel Corno (Isera). Il tutto, con splendida vista su Rovereto e la Vallagarina. Ora il RincoGold.

  

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i presenti

 

 

SOCI
           

 

la cronaca

26/08/2017. E' stata disputata oggi in Vallagarina, in una delle giornate più calde dell'estate, la 6ª uscita del programma MTB 2017. Un'uscita dal chilometraggio non elevatissimo (poco meno di 38 km), ma con un discreto dislivello (circa 1300 m.), quasi tutto concentrato nella lunga salita (10 km) che da Pomarolo porta all'Alpe Cimana, il GPM di questo interessante tour che che si è sviluppato sulla c.d. "Destra Adige Lagarina".

La partenza del gruppo, composto oggi da 8 biker, è avvenuta alle 8:30 in punto, dal campo sportivo posto fra i paesi di Nogaredo e Brancolino. Il termometro segnava già +24°C e le gocce di sudore che scendevano sulla fronte da sotto il casco, lasciavano presagire che sarebbe stata ... una cotta! Percorrendo la viabilità secondaria posta leggermente a monte della SP 90 "Destra Adige", dal campo sportivo si è passati per i centri storici di Nogaredo e Villalagarina, arrivando quindi a Pomarolo.

Qui è iniziata la lunga salita, con pendenze non proprio abbordabili (media 11%, ma punte anche del 20%), che inizialmente passa fra le colline coltivate a vite (attraversando la frazione di Savignano e poi la località di Servis), quindi entra nel bosco, dove i tratti in ombra hanno regalato qualche raro momento di frescura. La lunga ascesa ha condotto fino all'Alpe Cimana, alle pendici del Dosso Pagano, la montagna che separa la Vallagarina dalla Val di Cei. Raggiunta la sommità, il paesaggio si aperto nei verdissimi pascoli della Malga Cimana di Pomarolo (in dialetto, "Cimana dei Pomaròi"), il GPM del tour odierno, alla soglia dei 1300 metri di quota, dove è stata fatta una breve sosta ristoratrice.

Tornati in sella, è stato percorso a ritroso lo stesso tracciato, per circa mezzo km, fino al bivio con la stradina che porta all'altra Malga Cimana, quella "dei Presàni" (ovvero del paese di Pedersano). Pedalando nel bosco, su un comodo e veloce sterrato, ci si è spostati verso sud, perdendo leggermente quota ed arrivando alla seconda malga, oggetto di recente ristrutturazione e trasformata in un ristorante. Proprio sopra la malga si trova lo Spalaveròn, il dosso panoramico (m.1200) che offre una stupenda vista sulla Vallagarina e sulla città di Rovereto (anche se oggi, per via della foschia generata dal gran caldo, il panorama era leggermente velato). Qui è stata fatta la pausa ristoro, al sacco, godendosi il panorama ed il fresco di un faggeto, dove i Rinco si sono riparati per sfuggire alla calura.

Dopo mangiato, il gruppo è ripartito alla volta del lago di Cei, raggiunto scendendo sul versante opposto a quello lagarino, su una stradina che si snoda fra grandi ed ombrosi faggi. Dopo la visita al lago, è iniziata la discesa verso Castellano, nuovamente sul versante della Vallagarina, pedalando sul percorso denominato "Destra Adige Lagarina" (qui le info). In questo tratto di discesa si è passati per le località rurali di Daiano (dove si trova una splendida casa colonica) e Marcoiano. Presso quest'ultima, vicino al vecchio maso, è stato possibile ammirare il "Tiglio di Marcoiano", uno splendido esemplare di oltre 250 anni, alto circa 25 metri e con una circonferenza alla base di oltre 5 metri ! Un vero e proprio "Patriarca del Bosco".

Giunti a Castellano (m.786), si è proseguito, sempre fra le colline panoramiche, fino a Patone (nel comune di Isera, a quota 600 circa), con passaggio per la cascata di Pisavacca, che purtroppo - in questo periodo - è totalmente in secca.

Da Patone è iniziata la nuova salita, quella che ha portato fino ai ruderi di Castel Corno, raggiunto con un breve ma temibile strappo finale. Dal castello, arroccato su uno sperone roccioso, si gode di una splendida vista frontale su Rovereto. Dopo la breve visita all'antico maniero, sono state inforcate nuovamente le mtb per iniziare la discesa finale, passando per alcune frazioni collinari di Isera: prima a Lenzima, poi a Folaso e quindi a Reviano. Qui è stata abbandonata la strada asfaltata che scende sul fondo valle, imboccando una stradina a mezza costa che passando per un antico maso in pietra, con finestre ad arco, ha portato fino al paese di Sasso (nel comune di Nogaredo), da dove si è scesi - passando su una stradina in mezzo alle vigne - fino al fondo valle, ove si è chiuso l'impegnativo itinerario.

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Ora l'appuntamento è per sabato 9 settembre con l'uscita RincoGold 2017: il Tour dei Castelli d'Anaunia. Uno splendido giro ad anello sulle due sponde della Val di non (destra e sinistra Noce), che collegherà ben 11 manieri.

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi poco meno di 38 km, mentre il dislivello superato è stato di 1300 metri. L'altimetria, dopo circa 4 km iniziali di riscaldamento, prevede una lunga salita (10 km) che porta al GPM di Malga Cimana dei Pomaroi. Seguono poi 10 km circa di discese (con qualche cambio di pendenza in mezzo), fino al paesino di Patone (Isera), da dove inizia una nuova salita, più breve (2,5 km), che porta ai ruderi di Castel Corno. Da lì non rimane che scendere, per circa 10 km, fino al fondo valle.  GPM a Malga Cimana dei Pomaroi, m.1280.

L'altimetria

La panoramica in 3D

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

 

le immagini

1. la salita all'Alpe Cimana


Il ritrovo, alle 8,15, è al campo sportivo di Nogaredo


Cristina ha portato oggi per la prima volta, in un'uscita Rinco, la Fat-Bike


Il confronto fra le ruote (a dx c'è una 29") è impressionante


Siamo pronti?


In perfetto orario 8alle 8,30), si parte ...


Entriamo a Nogaredo


Percorriamo la poco trafficata viabilità interna, parallela alla SP 90 "Destra Adige"


Attraversiamo il paese di Nogaredo


Da Nogaredo si passa al confinante Villa Lagarina


Attraversiamo il centro storico


Ci lasciamo alle spalle anche Villa


A bar della bocciofila ... sosta caffè


Si riparte ...


Arriviamo nella frazione di Piazzo


Attraversiamo anche questo piccolo borgo della Destra Adige


Ci dirigiamo verso Pomarolo


Attraversiamo anche l'ultimo paese di questo primo tratto pianeggiante


Sono le 8,45, ma ci sono già 24° !!!


La chiesa di Pomarolo, dedicata a San Cristoforo


Ora inizia la salita ...


La strada sale subito ripida fra i vigneti


Arriviamo alla tenuta dei Conti Bossi Fedrigotti


All'interno della tenuta, l'antica chiesa di Sant'Antonio


La raccolta dell'uva bianca, la prima a maturare, è già in corso


Facciamo un pit-stop per consentire a questo agricoltore di scaricare l'uva sul trattore


Si riparte, affrontando un ripido tornante


Si sale verso Savignano (frazione di Pomarolo)


La strada sale con continui tornanti fra i terrazzamenti vitati


Ora che siamo alzati di quota, possiamo iniziare ad ammirare i panorami


La tenuta agricola con la chiesa di Sant'Antonio. Sullo sfondo, Rovereto


Lo Stivo ... col capèl


Arriviamo a Savignano (mt. 480 slm)


Entriamo nel paese, dove non esiste una strada piana!


La vecchia fontana, una delle tante che in questa calda giornata abbiamo preso d'assalto


Dopo la sosta rinfrescante, si riparte


Qualche raro tratto di falsopiano, dove tirare il fiato


Un altro tornante ...


Bancomat, ormai votato all'E-Bike


Si sale verso la località di Servis


Vista sulla Vallagarina


La salita ... si fa più tosta!


Sono basati 2-3 tornanti e Savignano è giù laggiù, in basso


Dai tornanti, si può ammirare il panorama


I paesi di Pomarolo e Villa (al centro), le località collinari (in alto) e la città di Rovereto (a sx)


Vigneti "ad anfiteatro"


Arriviamo a Servis, l'ultima località abitata lungo la salita per l'Alpe Cimana


La località è formata da alcune case sparse, fra cui molte seconde case e qualche residenza fissa


Un vecchio maso all'uscita dal pianoro di Servis


Ora la strada si fa più stretta


Le indicazioni dei vari itinerari


E si continua a salire ...


Di tanto in tanto, all'ombra, si fa una sosta per bere e tirare un po' il fiato


Poi si riparte, senza tregua


Fortunatamente troviamo qualche tratto all'ombra


Inizia la sequenza di tornanti


GigaBike


Fra un tornante e l'altro, vi sono delle lunghe diagonali


Si sale, curva dopo curva ...


Altro tornante, altro regalo!


E via, sotto il sole cocente ...


Arriviamo al punto panoramico in loc. Dòs dei Ròveri


Un albero ... fulminato


Riposiamo un po', ammirando il panorama


Un vero e proprio balcone sulla Vallagarina


Vie di comunicazione: la SS12, la ferrovia del Brennero, il fiume Adige, l'A22, la SP 90 ...


Si riparte, in direzione dell'alpe ...


Un tratto più fresco, all'ombra della fitta vegetazione


Ormai siamo oltre quota 1000


Manca ancora una manciata di tornanti


Cristina con la "Ciccio-Bike"


Uno degli ultimi tornanti


Big Bobby e GigaBike


Ormai non manca molto allo scollinamento


L'ennesimo tornante ... sembrano non finire mai!


Una nuova ripida diagonale, per fortuna al fresco


Si cominciano a intravedere le prime radure, segno che ci stiamo avvicinando all'alpe


La luce, sopra di noi ...


I verdissimi prati dell'Alpe Cimana


Attraversiamo i primi pascoli


Uno splendido faggio secolare


La bici, da un'estremità all'altra delle ruote, è circa 1,80 m.


Siamo in loc. Cavalpee Alte


Si riparte, per gli ultimi 100 metri di dislivello di questa prima salita


L'ultimo rettone


Arriviamo a Pozza Seca, a quota 1200


In vista del GPM ...


Qui la strada è veramente stretta: solo un paio di metri


L'ultima curva e ...


La fine della salita


Eccoci allo scollinamento


Una sosta prima di raggiungere la malga


Le Tre Cime del Bondone: da sx, Cornetto, Doss d'Abramo e Cima Verde


Entriamo nell'ampio pascolo che circonda la malga


Arrivati !!!


L'ex Malga Cimana di Pomarolo, in dialetto la Cimana dei Pomaròi


Lo stallone, ormai in disuso, era tutto in pietra


La ex casara


In sosta nei prati attorno alla malga


Scendiamo verso la casa


La struttura è oggi in uso alla Pro Loco di Pomarolo


Dopo il passaggio a questa prima malga, ritorniamo in sella


Percorriamo a ritroso l'ultimo tratto fatto in salita


Dallo scollinamento, scendiamo per qualche centinaio di metri


Eccoci al bivio, dove imbocchiamo il sentiero per l'altra malga Cimana


Dopo 100 metri un po' sconnessi, il fondo si fa compatto e scorrevole


Lasciamo correre le nostre MTB, sfrecciando all'ombra del fitto faggeto


La discesa si alterna a qualche breve tratto in falsopiano


Una radura interrompe la fitta trama di faggi


Qui dominano i larici


L'ultimo tratto prima di arrivare alla malga


Eccoci alla Malga Cimana dei Presàni, ovvero del paese di Pedersano


La vecchia stalla è stata ristrutturata e trasformata in un ristorante


Noi saliamo verso il dosso denominato Spalaveròn


Un ultimo strappetto ...


Ed eccoci sul dosso


Da qui si gode di uno splendido panorama. Ora si fa sosta pranzo!

 

2. il ristoro "panoramico"


La vista dal punto panoramico: niente male


Ci sono anche dei finti cannocchiali, in realtà dei semplici tubi in metallo, che però sono
puntati ognuno verso una montagna diversa, indicata da una targhetta, visibile dal foro.


La mappa della zona, by Pro Loco Pedersano


Trasformiamo la staccionata in uno stenditoio di magliette sudate!


Ci adagiamo all'ombra per mangiare i panini: il Cimo


GigaBike


Brücke (che ha già sganasciato)


Il Presidente


Il Prof e Big Bobby


Il riposo dei guerrieri


Mentre Cristina "dormicchia" ... il Presidente rompe le balle simulando un insetto


La "mosca" si sposta lungo la fronte ...

      
Cristina continua a scacciarla, ma la mosca ritorna subito dopo ...


Dopo la sosta, ci rivestiamo e risaliamo in sella per proseguire il tour

 

3. il percorso in quota
"Destra Adige Lagarina"


Lasciamo Malga Cimana, dove si siamo fermati per un caffé dopo il ristoro


Una sosta alla fontanella per riempire le borracce


Imbocchiamo il sentiero che ci porterà al Lago di Cei


Dopo un tratto nel bosco, usciamo in campo aperto, in una piccola radura erbosa


Subito dopo, si torna all'ombra della vegetazione


Qualche tratto un po' tecnico, per via del fondo sassoso


Sosta ad un bivio, per riunire il gruppo


Non solo discesa verso il lago: c'è anche qualche strappo in salita!


Un piacevole e scorrevole tratto fra i faggi


Cristina si diverte a guidare il suo "SUV"


Altro bivio, altro raduno del gruppo


Ora si scende verso il lago di Cei, su una strada assai tortuosa e ricca di tornanti


Le curve sono comunque ampie e si possono affrontare in velocità


Si continua a perdere quota


Una curva dopo l'altra ...


Si sfreccia fra i faggi


Dai 1200 di Malga Cimana arriviamo ai 900 circa della conca del lago


Imbocchiamo la stradina che compie il giro del lago


Un lago in sofferenza, invaso da alghe e vegetazione acquatica


Anche qui si vedono i segni della forte bufera di qualche tempo fa


Il lago, con il servizio bagnino ma senza bagnanti (!)


Compiamo il giro del piccolo specchio d'acqua


La comoda strada sterrata che passa alle spalle della costruzioni in riva al lago


Terminato il gito del lago, la strada risale verso la provinciale


Si sbuca sulla provinciale in corrispondenza dell'albergo Lago di Cei


Percorriamo un breve tratto della provinciale


Poco più avanti deviamo a sinistra, imboccando la strada che scende a Castellano


Scendiamo sul veloce sterrato


La strada si va ad innestare nel percorso ciclopedonale "Destra Adige Lagarina"


Big Bobby


Arriviamo in loc. Daiano, dove si trova una vecchia casa


Si tratta di un elegante palazzetto, probabilmente la residenza di campagna di qualche nobile

    
La vecchia fontana in pietra e uno dei grandi tigli che adorano il giardino


Lasciamo Daiano, imboccando il bel viale alberato


Anche qui la bufera ha colpito duro


Un vecchio tiglio abbattuto


La forza del vento ha fatto strappare le radici


Tutto intorno, verdi pascoli


Proseguiamo la discesa


Arriviamo a Marcoiano, dove si trova il grande tiglio

      
L'albero ha un'età di 250/270 anni, è alto 25 metri ed ha una circonferenza alla base di oltre 5 metri!


Dopo aver ammirato l'imponente albero, si riparte


Ci lasciamo alle spalle il vecchio maso di Marcoiano


Poco più a valle, la strada si fa asfaltata


Alla nostra destra, oltre ai prati, la dorsale montuosa Bondone-Stivo


Il percorso "Destra Adige Lagarina" prosegue ora in falsopiano, a mezza costa


Si prosegue verso Castellano


Arriviamo a Castellano, frazione collinare di Villa Lagarina


Scendiamo verso il paese


Attraversiamo l'abitato


Subito dopo, imbocchiamo un ripida stradina che scende fra i campi


Procediamo con cautela, sul fondo cementato


Le indicazioni per Patone


La strada offre anche un bel panorama


Si scende nella Val Cavazzini, solcata dall'omonimo rio


Il cartello indica la presenza dei ruderi di un vecchio mulino


I resti delle mura perimetrali sono avvolte dalla vegetazione


Poco distante, sopra il rio, c'è un vecchio ponte "romanico", di epoca medievale

      
GigaBike sul ponte e, a destra, il rio Cavazzini


Il vecchio ponte in pietra, ancora perfettamente efficiente dopo diversi secoli


Dal ponte, si inizia a risalire sul versante opposto della piccola valle


La strada sale ripida verso il Dos de l'Altar


Qui si trovano antichi terrazzamenti, simbolo dell'agricoltura eroica d'un tempo


Uno dei vecchi terrazzamenti, che servivano a ridurre la pendenza del terreno


Si prosegue verso Patone


Il piacevole percorso, ricavato sull'antica viabilità collinare


Prati e anche vigneti


Il gruppo viaggia compatto sul comodo sterrato


Arriviamo alla parete rocciosa ed alla cascata "Pisa Vaca"

     
In questo periodo di siccità la cascata è asciutta. A maggio, durante la prova del tracciato, era così


Niente rinfrescata, dunque, così tiriamo dritto


Ancora qualche saliscendi


Ormai siamo quasi a Patone


Ecco la piccola frazione di Isera


Da quassù si vede  Castel Noarna (Nogaredo), che si trova più a valle


La vista sulla Destra Adige, con Villa Lagarina in primo piano e Pomarolo alle sue spalle


Raggiungiamo Patone


I tetti rossi del piccolo borgo


La chiesa del paese, posto a circa 600 metri di quota


Scatti alternativi


Ora inizia la seconda salita di giornata, quella che porterà a Castel Corno


3 km scarsi, ma intensi ...


Si pedala sotto il sole cocente


Ora vediamo anche l'alta Vallagarina, con Calliano e Besenello


Le indicazioni per Castel Corno


Le falde rocciose sopra Patone. Al di là c'è la Val di Gresta


L'ultimo strappo per raggiungere il castello


Una ripidissima stradina cementata ...


Più avanti, il cemento lascia il posto allo sterrato


Arriviamo al cospetto del castello


Per visitarlo, dobbiamo salire


Lasciamo le bici all'ingresso


Uno dei pannelli che narrano la storia del castello


Un'immagine d'epoca del maniero, arroccato su uno sperone roccioso

   
Entriamo nelle stanze di Palazzo Liechtenstein, la parte residenziale più bassa

    
Ci aggiriamo nei vialetti, fra le antiche mura

     
A zonzo nell'antico maniero


La parte alta non è accessibile, a causa di una scala pericolante


Ci fermiamo ad ammirare il panorama


Il castello si trova proprio di fronte a Rovereto


Zoomata sull'area dell'ex manifattura tabacchi di Borgo Sacco


Foto ricordo


Torniamo alle bici, per l'ultimo tratto del tour: la discesa a Nogaredo

 

4. la discesa


Lasciamo il castello, imboccando il sentierino sul lato sud


Il maniero visto da sotto, dal lato dove dovevano arrivare gli attacchi


L'antico sentiero scende fra le rocce


Percorriamo il single-track nel bosco


Si scende con cautela sul fondo misto di sassi e radici


Arriviamo sulla strada e imbocchiamo la direzione di Lenzima


Usciti dal bosco, incontriamo alcune coltivazioni di ortaggi


Inizia la discesa verso Lenzima


Scendendo di quota, iniziano ad apparire i vigneti


Arriviamo a Lenzima, la frazione più elevata di Isera


Visto il gran caldo, una sosta alla fontana del paese è d'obbligo


Che goduria Presidente !


Si torna in sella


Imbocchiamo la strada che scende verso il fondo valle


Passiamo sotto a Lenzima


Il piccolo paese, abbarbicato sulle pendici della montagna (m. 600)


La veloce discesa fra i vigneti


Il panorama verso nord


La strada scende tortuosa con diversi tornanti


Arriviamo a Folaso (m. 400)


La chiesetta di Folaso


Attraversiamo la piccola frazione


Subito a valle, arriviamo a Reviano


Qui si lascia nuovamente la strada asfaltata, per imboccare una vecchia stradina


Anche questa strada è inserita nel percorso "Destra Adige Lagarina"


Con qualche leggero saliscendi, torniamo verso nord


La strada offre un bellissimo panorama sulla Vallagarina


Queste colline vitate, in novembre (con il fogliame giallo) devono essere uno spettacolo ...


Arriviamo al Rio Secco


Attraversiamo la piccola valletta e risaliamo dall'altro versante


Ora si sale leggermente, verso sasso di Nogaredo


Passiamo sotto una bellissima costruzione, pare un antico maso nobiliare, con finestre ad arco


Raggiungiamo Sasso, frazione leggermente a monte di Nogaredo


Da sasso, scendiamo verso valle imboccando una stradina erbosa fra le vigne


Si scende fra i terrazzamenti, sorretti dagli antichi muri a secco


Una sosta per ammirare il bel panorama


La strada scende tortuosissima, ma con pendenze minime


Più a valle, ritroviamo l'asfalto


Un altro guado


Ora siamo quasi in fondo ...


Arriviamo a Brancolino


Entriamo nella frazione di Isera, posta lungo la SP 90


Ora non rimane che raggiungere il vicino campo sportivo, dove abbiamo lasciato le auto


I vigneti di Marzemino


Saluti !


Arrivati


Anche questa è andata. Tosta, ma bella!


 



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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