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MAR

PROGRAMMA CIASPOLE 2016: 4ª (E ULTIMA) USCITA

Chiusura a "Cima Coppi"



DISPUTATA OGGI A CIMA JURIBRUTTO (M.2700, NUOVO RECORD DI QUOTA DEI "RINCO DELLE NEVI") LA 4ª ED ULTIMA CIASPOLATA DEL 2016. SI ARCHIVIA COSI' UNA STAGIONE INVERNALE IN CHIAROSCURO, CON 2 CIASPOLATE SU 4 DISPUTATE (A GENNAIO E INIZIO FEBBRAIO) SENZA NEVE E UNA MEDIA PRESENZE MAI COSI' BASSA...

 

i presenti

 

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ospiti  

 

 

la cronaca

12/03/2016. E' stata disputata oggi in Val di Fiemme, nel gruppo di Lusia-Cima Bocche, la quarta ed ultima uscita del programma invernale 2016. Come ricorderete, dopo le prime due uscite disputate praticamente sull'erba (Monte Bondone e Costa d'Agra, rispettivamente il 24/1 e il 6/2), a metà febbraio è finalmente arrivata la neve, cosicché la 3ª uscita (Monte Agaro) era stata una ciaspolata davvero degna di questo nome. Beh, anche la tappa finale - complici le ulteriori nevicate arrivate a inizio marzo (tanto da costringere ad un rinvio dell'uscita, proprio a causa della neve) - è andata in scena in un contesto davvero consono, con un paesaggio imbiancato come non si era visto per tutta la prima parte dell'inverno.

Ancora una volta adesioni un po' fiacche (12 i ciaspolatori al via), tanto da chiudere l'annata invernale con una media presenze decisamente bassa (inferiore a 16), ben lontana da quella dei tempi d'oro, quando non si scendeva praticamente mai sotto quota 30.

Il gruppo è partito attorno alle 9:15 da Malga Vallazza, a quota 1940, lungo la strada che da Paneveggio sale a Passo Valles.  Da qui è stato imboccato il sentiero 631, che parte subito ripido entrando nel bosco, dove con diversi zig-zag fra gli abeti fa guadagnare quota in breve tempo.

Dopo un primo tratto nel bosco, si è usciti in campo aperto, baciati dal timido sole che nel frattempo aveva iniziato a giocare a nascondino con un grosso ammasso nuvoloso collocato sopra le Pale di San Martino, a sud-est della nostra posizione. Dopo un breve tratto con pendenza più moderata, è ripresa la salita ripida, sul fianco della dorsale chiamata "Laste di Juribrutto". Con un tratto fatto a zig-zag su un vero e proprio muro, si è così giunti sulla sommità della dorsale che separa la "Vallazza" (da cui prende il nome la malga, nostro punto di partenza), dalla valle più stretta dove scorre il Rio Juribrutto, incuneata fra le cime Bocche e Juribrutto.

Dalla sommità della dorsale si è quindi puntato dritti verso la cima, risalendo negli ampi pascoli il fronte sud della montagna. Purtroppo il cielo, nel frattempo, si è annuvolato ancora di più, oscurando il meraviglioso panorama delle Pale di San Martino, solo intraviste fra la foschia. 

La salita è proseguita ripida in direzione della cima Juribrutto, raggiunta dopo oltre due ore di duro cammino, su un'ascesa che ha concesso un po' di tregua solo nel tratto finale, quando la pendenza è leggermente calata, pur rimanendo su valori decisamente importanti.

Tra l'altro la quota raggiunta, m.2697 s.l.m., rappresenta il nuovo primato per quanto riguarda uscite dei Rinco sulla neve. Per le uscite di trekking il record spetta invece alla vicina Cima Bocche (sull'altro versante della valle, a quota 2.745), mentre per le uscite bike il punto più elevato mai raggiunto è il Passo dello Stelvio (m.2.658).

La vetta, purtroppo, era spazzata da un forte vento gelido e così l'idea iniziale di pranzare in quota godendosi il panorama (come accaduto, per esempio, sul Monte Agaro) è stata ben presto accantonata e dopo la foto di gruppo si è subito imboccata la via del ritorno, iniziando la discesa.

Visto l'orario, si è deciso di fare una tirata fino a Malga Vallazza e mangiare una volta giunti alle auto, anche perchè il vento aveva iniziato a battere forte anche alle quote più basse e non vi era modo di trovare riparo fra quei pascoli piatti. Così è stato percorso a ritroso il ripido sentiero fatto poc'anzi in salita, giungendo al punto di partenza poco dopo le 13:00.

A quel punto abbiamo potuto mangiare con calma i nostri panini, per poi trasferirsi a valle e prendere un caffè prima del rientro a Trento.

- - -

Con questa tappa si è chiuso il programma neve 2016 ed ora il Club si proietta sulle attività della mountain bike e del trekking. Il primo appuntamento, che darà il via alla stagione delle due ruote, sarà sabato 19 marzo con il tradizionale appuntamento primaverile di Bici & Bicèri. Questa volta si andrà nel basso Trentino, ad Avio, per un bel giro fra i vigneti che ci porterà a sconfinare anche nel veronese, per poi fare visita alla cantina di Maso Roveri.

 

Poi, dopo Pasqua, la prima uscita del programma ordinario (il 2 aprile, con la trasferta in Veneto) e - a metà mese - il primo trekking al Lago di Molveno, con visita ai "Fortini di Napoleone" ...

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi quasi 8 km, con un dislivello di circa 750 metri. L'altimetria è il classico triangolo, con la prima metà in salita e la seconda metà in discesa, praticamente speculari in quanto si è trattato di un tracciato non ad anello, ma ad andata e ritorno sullo stesso sentiero. L'intera salita (e, al ritorno, l'intera discesa), è caratterizzata da pendenze importanti (media del 20%), specie nei primi 2/3. Solo il tratto conclusivo sotto la cima presenta valori leggermente inferiori, ma comunque attorno al 15%. GPM a Cima Juribrutto (m.2697).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

le immagini


Alle 7 del mattino, da Trento, la Paganella si vede così. La giornata sembra promettere bene

la salita ...


Il punto di partenza è fissato a malga Vallazza, lungo la strada per Passo Valles


La malga, che è anche un agriturismo, è chiusa nella stagione invernale


Lasciamo le auto nel parcheggio di fronte alla malga


La giornata, al momento, è bellissima. Purtroppo si guasterà col passare delle ore


I preparativi prima del via


La malga, sommersa dalla neve, vista dall'imbocco del sentiero


La tabella con il segnavia del sentiero 631, che porta ai Laghi di Juribrutto


Siamo pronti ?


Quasi, spèta che arìvo ...


Alle 9:15, si parte


Ci incolonniamo, seguendo le evidenti tracce nella neve


Il sentiero sale subito ripido verso il bosco


Qualche saliscendi per attraversare delle vallette ...


... poi si entra nel bosco


Inizia il zig-zag


Il sentiero si inerpica fra gli alberi


Con queste pendenze, si guadagna quota in breve


La serpentina dei Rinco


Superata quota 2000, la vegetazione inizia a diradarsi


Dorty avanza con il suo caratteristico passo a lunghe falcate


Alla nostra destra, oltre la "Vallazza", le colline coperte di neve fresca


Ora si scorge anche Passo Valles (che è all'incirca un km a monte di Malga Vallazza)


Usciamo dal bosco e siamo in pieno sole


La pendenza non cala ...


Le scure rocce porfiriche


Superato il tratto boscoso, arriviamo ad una falsopiano


Percorriamo un breve tratto in saliscendi, dove la pendenza concede una tregua


I prati innevati


Alle nostre spalle le Pale di San Martino, semi-coperte dalle nubi


Dopo il breve tratto pianeggiante, riprende l'ascesa


Una curiosa "piramide" di neve


Ora si punta verso la dorsale delle "Laste di Juribrutto"


Il sentiero riprende subito a salire ripido


Sopra di noi, scorgiamo la linea dello scollinamento


Ogni tanto una breve sosta per ricompattare la fila


La vista dall'alto rende l'idea della pendenza di questo tratto


Briz contempla il panorama


Ora Passo Valles si vede dall'alto


Noi, però, dobbiamo salire lassù ...


Si avanza con ampi zig-zag sul ripido costone


Sul terreno, le tracce lasciate dagli sci-alpinisti


Geometrie ...


La linea dello scollinamento pare sempre più vicina


Pare vicina, perchè prima bisogna superare l'ultimo tratto del "muro"


La colonna dei Rinco sul sentiero


Ancora formazioni rocciose di porfido


In un "mare bianco"


Ormai manca poco al raggiungimento delle "Laste"


Poco dopo ... eccoci allo scollinamento


Cima Juribrutto è lassù ...


Arrivati sulla dorsale si incontra un bivio (il cartello è semi-sommerso dalla neve).
A sinistra si scende al Lago Juribrutto, a destra si sale verso Cima Juribrutto


WikiMau al passaggio davanti al segnavia


Il cartello, stranamente, non indica la via per la cima (che è a dx, in salita)


La discesa verso il Lago Juribrutto ...


Noi proseguiamo in salita ...


Ora vediamo anche Cima Bocche, nostra meta in un trekking del 2014


Briz e Roby in un sosta snack


Tira vento (basta vedere la cordicella degli occhiali) e il Presidente corre ai ripari


Prosegue la salita verso la cima


Un tratto di falsopiano, subito dopo il bivio


Poi si ritorna a salire decisi


Risaliamo il costone con ampi zig-zag


Sul costone alla base della cima


C'è chi scende e c'è chi sale ...


Arriviamo alle croci

     
Sono state realizzate con pezzi di legno dei baraccamenti militari e "decorate" con pezzi
di filo spinato. Anche questa zona, come la vicina Cima Bocche, era disseminata di trincee


Anche Cristina, per ripararsi dal vento, ha alzato la maschera!


Big Bobby e signora, chiudono la fila


Riprendiamo il cammino, per l'ultimo tratto di salita


Ormai il sole è definitivamente sparito dietro le nuvole


Woody Allen, all'esordio stagionale


La vetta si intravede lassù, nella foschia


L'ultimo strappo ...


Il vento soleva la neve da terra, dando l'impressione che nevichi!


Ormai manca poco


Ed eccoci finalmente, dopo 4 km di dura ascesa, alla soglia dei 2700 m.


In sosta a Cima Juribrutto


Cristina e il Camoscio


Roby e Briz


Strani giri di pecunia  in alta quota ...


WikiMau con Alessandro Ghezzer, curatore di Girovagandoinmontagna.it
che abbiamo incontrato lungo la parte finale della salita per Cima Juribrutto


La foto di gruppo

  
 

la discesa ...


Visto che non c'è il sole, tira vento e fa un freddo cane, si decide di sostare per poco


Giusto il tempo di dare un'occhiata al panorama. Laggiù c'è Passo San Pellegrino


WikiMau con alle spalle la catena di Punta Vallaccia, Cima Undici e Cima Uomo


Cima Bocche


Foto ricordo anche per il Presidente


Inizia la discesa


Dorty solca i prati di neve vergine


GigaBike perso nel bianco ...


Briz in sosta


Scendiamo nuovamente verso le croci


Seguendo le tracce nella neve, percorriamo lo stesso sentiero della salita


Anche WikiMau va alla ricerca di neve fresca e intonsa ...


... e ci scatta questa foto


Arriviamo al pianoro dove si trovano le croci di legno


Qui incontriamo un gruppo di scialpinisti


Ci ripariamo per un attimo dietro a un grosso masso, per sgranocchiare qualcosa


GigaBike ci sta cercando ... siamo qui sotto!


Dopo la brevissima sosta, riprendiamo la discesa


La colonna dei Rinco sulla linea di cresta


Il vento continua a spazzare il versante, sollevando la neve da terra


Il Camoscio con il Presidente


Più avanti troviamo un avallamento dove il vento non batte, e facciamo una tappa snack


Visto che il pranzo è rimandato all'arrivo a valle, bisogna integrare!


Pronti per ripartire


Riprendiamo la discesa


Le vette fanno capolino da dietro i prati innevati


Sullo sfondo, verso sud, si scorge il gruppo del Lagorai


Affrontiamo in discesa i ripidi ramponi scalati un paio d'ora prima


Arriviamo al bivio sulla dorsale delle "Laste di Juribrutto"


Il cartello indica 45 minuti alla malga


Ci incolonniamo per scendere nella "Vallazza"


Il ripido muro che ci ha fatto sudare, in salita


Il vento batte anche qui a bassa quota


Entriamo nell'ampio vallone


Troviamo un tratto di falsopiano


Poi riprende la discesa


Ormai siamo in vista della strada di Passo Valles


Sosta per ricompattare il gruppo


Riprende la discesa


Arriviamo in vista del bosco


L'ultimo tratto sarà fra gi alberi


Ora dobbiamo affrontare il zig-zag fra gli abeti


Ripassiamo nella tortuosa serpentina già percorsa in salita

  
La neve, rispetto alla salita, è diventata molto molle e cede ad ogni passo


In discesa si nota ancor di più la pendenza


Cristina e Woody Allen


Ormai manca poco all'arrivo


Dorty va in free ride !


Scorgiamo il tetto di Malga Vallazza


Attraversiamo l'ultima valletta


Arriviamo in vista della strada


Ecco la malga


Arrivati, anche questa è andata in archivio

 

 

il ristoro

      
Adesso direi che possiamo mangiare: vai con le ganasce!


C'è chi va a panini e chi va a carote


... o ad arance


Questo direi che va a panini ...


e pure questi!


E lungo la strada del rientro, sosta caffè


Caffè? Cappuccino!


"ammmmm ..."

 

Alla prossima!