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SET

PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2016: 7ª USCITA

Il weekend del decennale ...

Strada del Vino e Valle dell'Adige: che tour !
  
       

Nel secondo giorno del "weekend del decennale di gemellaggio", Rinco Boys (in staffetta) e Non Solo Panza hanno dato vita ad un lungo tour che ha portato fino al Lago di Caldaro, per poi scendere lungo la Strada del Vino e proseguire verso sud, sulla ciclabile. Giaz, Piergigi e Chef giunti ad Affi verso le 19:15, dopo 172 km (che si vanno ad aggiungere ai 140 del giorno precedente!). Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito! 

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i presenti

 

SOCI
tratto I tratto II tratto III
     

 

la cronaca

11/09/2016. Dopo l’intenso sabato che ha visto i Non Solo Panza giungere a Trento in tarda mattinata in bici (con partenza alle 6,30 da Affi), per poi affrontare nel pomeriggio, assieme ai Rinco Boys, l’impegnativo anello del Bondone (55 km con salita da Sardagna-Candriai-Vaneze e discesa da Garniga), concludendo infine la giornata con la cena al “Pedavena”, la domenica è stata altrettanto piena, con un lungo ed interessante tour che ha coperto l’intera Val d’Adige, durante il quale i Rinco Boys hanno fatto da “Cicerone” agli amici Giaz, Piergigi e Chef, accompagnandoli con una sorta di staffetta nel loro itinerario.

La partenza è avvenuta attorno alle 7,30 da Gardolo (il pernottamento, infatti, è avvenuto presso l’Agritur Valdadige, che si trova a due passi dalla pista ciclabile, nelle campagne di Roncafort). Da qui i 3 NSP, accompagnati da Big Bobby, hanno inforcato le bici in direzione nord, raggiungendo in breve Lavis, dove si è unito al gruppo il Presidente. E' così iniziata la prima parte del tour, la più impegnativa e paesaggisticamente interessante della giornata: il giro della Strada del vino.

Da Lavis, procedendo in direzione nord sull’argine orografico sinistro dell’Adige, è stato raggiunto San Michele all’Adige. Qui è stato attraversato - sull’antica “via Imperiale” - il centro storico del paese, che si trova leggermente a monte del fiume, com’era d’uso ai tempi in cui l’Adige, privo di argini, esondava in continuazione, rendendo la valle una palude.

Arrivati in località Masetto, è stata quindi imboccata la pista ciclabile lungo il fiume, raggiungendo – pochi km più avanti – il confine con la provincia di Bolzano. Seguendo il corso dell'Adige si è così giunti a Salorno, il paese più meridionale del Südtirol, dove la cultura tedesca di mescola con quella italiana. Qui è stata abbandonata la pista ciclabile e si è entrati in paese, prima per un breve ma doveroso passaggio al cimitero, dove riposa l’amico Gaspa, poi per un breve tour fra le viuzze del centro storico, su cui si affacciano antichi palazzi dalle nobili facciate.

Lasciato Salorno, il quintetto ha proseguito verso nord, fra i frutteti, utilizzando la viabilità interna posta ai piedi della dorsale montuosa che separa la val d’Adige dalla valle di Cembra, raggiungendo così la località di Laghetti, nel comune di Egna. Qui si è rientrati sulla pista ciclabile, proseguendo in direzione dei paesi di Egna ed Ora, che sono stati solo lambiti a distanza. Giunti all’altezza di Ora, in località maso Plattner, la ciclabile è stata nuovamente abbandonata, virando in direzione nord-ovest, ovvero verso il Lago di Caldaro.

Passando per la località di Campi al lago (posta sulla sponda orientale), si è giunti al punto più settentrionale del tour, posto nei meleti a nord del lago, per poi virare verso sud. Qui, giunti nella parte bassa della frazione di San Giuseppe al lago, è stata fatta una sosta sul pontile (si tratta, peraltro, dell’unico breve tratto di accesso pubblico al lago, che per il resto delle sue rive è suddiviso fra biotopo-canneto, case private, alberghi e lido con ingresso a pagamento), per la classica foto ricordo e per un breve snack in vista del viaggio di rientro.

Dopo la pausa il tour è ripreso costeggiando la sponda occidentale del lago, fino all’antica chiesa (la Josefkirche, risalente al XVII secolo), posta proprio ai bordi della Strada del Vino (in tedesco Weinstrasse), la provinciale che partendo da Salorno collega tutti i paesi vinicoli della destra Adige altoatesina, ovvero – in direzione nord-sud – Cortina/Kurtinig, Magrè/Magreid, Cortaccia/Kurtasch, Termeno/Tramin, Caldaro/Kaltern ed Appiano/Eppan.

Proseguendo prudentemente incolonnati sulla provinciale (che in questo periodo vacanziero è assai trafficata), è stata raggiunta la parte settentrionale del conoide su cui giace il paese di Termeno. Qui si è deviato fra i vigneti di Traminer (il rinomato vitigno autoctono che prende il nome proprio dalla dizione tedesca del paese, ovvero Tramin), su una stradina secondaria in salita che ha condotto fino al paese, posto in posizione molto panoramica, un centinaio di metri più in alto rispetto alla piana di fondo valle.

Da qui è iniziato un bellissimo percorso in saliscendi che ha alternato gli antichi centri storici dei borghi, con i bei palazzi nobiliari e le case decorate in stile tirolese, ai panoramici passaggi fra i vigneti posti a mezza costa. Da Termeno, pedalando in leggera salita, è stata raggiunta la località di Ronchi, quindi Maso Freising ed infine la parte alta di Cortaccia, a 400 m. quota, punto più elevato del tour.

Dopo aver raggiunto il centro storico di Cortaccia, si è proseguito in discesa fra i vigneti fino a sbucare nuovamente sulla “Strada del Vino”, nei pressi della loc. Rio Largo. Da qui si è proseguito per un tratto sulla provinciale (mancando le alternative a monte, come nel tratto precedente), passando sotto l’abitato di Niclara e raggiungendo la periferia nord di Magrè. Qui si è entrati in paese, visitando così un nuovo e caratteristico centro storico (peraltro attraversato da un corso d’acqua, il Fennerbach, ovvero il Rio di Favogna), per poi uscire dal lato sud e indirizzarsi verso Cortina, l’ultimo e più piccolo paese della “Strada del Vino”.

Qui, in perfetto orario sulla tabella di marcia, c’è stata la pausa pranzo al Kurtingerhof, dove si è potuto assaggiare qualche piatto della tradizione locale, come il tris di canederli (allo speck, agli spinaci, alla rapa rossa), gli spätzle, le patate arrostite con lo speck … ovviamente annaffiati da un fresco radler by Forst.

Dopo la meritata pausa pranzo, il quintetto è ripartito in direzione sud, raggiungendo le campagne di Mezzocorona e da lì - attraverso la ciclabile - il paese di Grumo, frazione di S.Michele all’Adige posta sull’altro lato del fiume. Proseguendo sulla ciclabile si è quindi rientrati a Lavis (dove si è in pratica chiuso il bel tour della “Strada del Vino”, di km 70) e da lì fino a Gardolo, dove Giaz, Piergigi e Chef hanno recuperato le borse da viaggio, lasciate a terra nel tour mattutino per alleggerire il carico!

A questo punto, nella staffetta sono subentrati il Camoscio della Sila e Dorty che hanno accompagnato i Non Solo Panza nel loro viaggio verso sud, attraversando la città di Trento e quindi proseguendo lungo l’Adige, fino al BiciGrill di Nomi, dove ad attendere il quintetto c'erano Briz e Roby. Il Camoscio e Dorty sono rimasti ancora in gruppo per un bel tratto verso sud, fino ad Ala, poi hanno fatto rientro a Trento (prendendo pure un bel temporale!), lasciando così il compito di accompagnare gli amici cremonesi a Briz e Roby, giunti fino a Borghetto, dove è posto il confine fra Trento e Verona e dove la pista ciclabile passa dall'argine del fiume Adige a quello di un canale posto leggermente a monte, verso ovest.

A questo punto Giaz, Piergigi e Chef hanno proseguito da soli, giungendo poi ad Affi verso le 19,15, mentre Briz e Roby hanno fatto rientro a Rovereto, prendendosi anche loro - com'era accaduto al Camoscio e a Dorty - una bella razione d'acqua. insomma, quella che si erano schivati sul Bondone, l'hanno presa con gli interessi il giorno dopo! C'est la vie ...

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Ora il prossimo appuntamento ufficiale è con il trekking, la cui penultima uscita del programma 2016 è fissata per sabato 24 settembre in Vallagarina, quando si salirà sulla Cima Carega.

 

 

i dati tecnici

GIRO "STRADA DEL VINO": Complessivamente sono stati percorsi, conteggiando la partenza da Lavis, circa 70 km, mentre il dislivello superato è di oltre 400 metri. Altimetria molto nervosa, a causa dei numerosi saliscendi (è stata un'uscita da veri "passisti"), con il picco rappresentato dall'ascesa fra i vigneti, da Termeno a Cortaccia, che ha portato quasi a quota 400 m. a monte del paese (GPM). 

L'altimetria

 

La panoramica in 3D

 

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

GIRO "VALLE DELL'ADIGE": Meno significativo, altimetricamente parlando, il resto del tour, ovvero la lunga cavalcata - pressochè pianeggiante - che ha riportato i Non Solo Panza fino ad Affi, accompagnati dalla staffetta dei Rinco. Solo nel tratto finale c'è stata la salita per scollinare dalla valle dell'Adige alla piana di Affi.

 

 

le immagini

1. inizia la giornata nr.2 ...


All'alba, il sole irradia di luce rossastra la Paganella. Si preannuncia una bella giornata


Accompagnati da Big Bobby, gli amici di NSP si dirigono verso nord, sulla pista ciclabile urbana


Dopo 5 km, si arriva a Lavis. Qui si unisce al gruppo il Presidente e si parte per l'Alto Adige

2. tratto Lavis-Caldaro


Si imbocca la ciclabile dell'Adige, con il sole che sta sbucando da dietro le montagne


I Non Solo Panza appaiono riposati, dopo la sfacchinata di ieri. Ma oggi ... ce n'è un'altra!


Si procede a buon ritmo verso nord, seguendo le stradine in sinistra Adige


A San Michele all'Adige entriamo nel centro storico


Percorriamo quella che oggi è via Roma, ma che fino a un secolo fa era la "Via Imperiale"


Dopo San Michele, si prosegue in direzione di loc. Masetto


Qui, nei pressi del noto ristorante "La Cacciatora", imbocchiamo nuovamente la ciclabile


Ora puntiamo verso il Südtirol ...


I campi di fieno lungo il fiume


Arriviamo al confine. Oggi i NSP toccheranno ben 3 province: Bolzano, Trento e Verona


Percorriamo il primo tratto altoatesino della pista ciclabile


Arriviamo all'altezza di Salorno. Qui si lascia la ciclabile


Entriamo in paese, prima di proseguire abbiamo un appuntamento ...


Facciamo tappa al cimitero, dove riposa l'amico Ugo, il "Gaspa" ...


Raggiungiamo il centro del paese, dove la piazza è dominata dall'antico municipio


Ne approfittiamo per riempire le borracce di acqua fresca


La chiesa, con il campanile staccato


Una bella bevuta e via ...


Particolare di una delle belle case del centro di Salorno


Usciamo dal paese e imbocchiamo la vecchia strada, che si trova ai margini della valle


Con un po' di saliscendi fra meleti e vigneti, si prosegue verso nord ...


Un maso (la tipica casa agricola tirolese) il cui aspetto tradisce un certo passato nobiliare


Si prosegue in direzione di Laghetti di Egna


Percorriamo una strada interpoderale, fra campi di uva e mele


Il ponticello sul rio che scende da Cauria


Si intravedono le prime case di Laghetti


Sosta in piazza a Laghetti, piccola frazione di Egna, anch'essa col suo bel centro storico


Proseguiamo fra le strette viuzze


Dopo Laghetti riprendiamo la ciclabile, sempre in direzione nord


Ora puntiamo verso Egna, che si vede sullo sfondo


Arriviamo al ponte di Egna


Qui troviamo il contatore di passaggi, installato per rilevare il traffico di ciclisti


Stamattina già quasi 130 passaggi. Ma da inizio anno sono quasi 138.000 !


In questa foto del 25 giugno scorso (uscita "RincoGold") il contatore segnava 75.000
Sono oltre 62.000 passaggi in poco più di 2 mesi, alla media di oltre 800 al giorno !


Lasciamo Egna e proseguiamo ancora verso nord


Raggiungiamo la vicina Ora, arrivando nei pressi del grosso maneggio "Coliseum"


Qui la ciclabile si discosta per un tratto dal fiume, spostandosi verso la statale


Dopo una deviazione per lavori, riprendiamo a pedalare sulla ciclabile, lungo un canale irriguo


Il trio NSP


A nord di Ora attraversiamo il fiume Adige e puntiamo verso nord-ovest


Ora ci dirigiamo verso il Lago di Caldaro


Passiamo a fianco dell'area addestrativa dell'esercito, nel comune di Vadena


Chef e Giaz


Aggiriamo l'area militare, dirigendoci verso il lago


La mattinata è limpida e la temperatura è gradevole


Imbocchiamo la strada che costeggia la sponda est del lago di Caldaro


La vista sul lago


Oltre il lago, le colline vitate e la catena montuosa oltre la quale c'è la Val di Non


Seguiamo le indicazioni per San Giuseppe al Lago


Imbocchiamo una bella stradina sterrata


Passando fra i meleti (protetti dalle reti!), aggiriamo il lago da nord


Arriviamo nei pressi del lido


Facendo attenzione ai pedoni, raggiungiamo la zona del pontile


Qui, nell'unico punto pubblico dove si accede al lago, facciamo una breve sosta snack


C'è bisogno di sostegno ?


Nel lago si pratica, tra l'altro, la nuova disciplina del SUP (acronimo di Stand up paddle)


I ruderi di Castelchiaro, sulla collina ad est del lago


Foto ricordo

 


3. tratto Caldaro-Cortina:
la Südtiroler Weinstrasse


Dopo la sosta, ci prepariamo per ripartire

     
Rimontiamo in sella e lasciamo il pontile


Percorrendo un viale con le palme, stile località marinara, ci dirigiamo verso sud


Imbocchiamo la stradina lungo lago


Pare che la Apple abbia lanciato una nuova linea di arredo giardino


Rigorosamente a marchio !


In un maso lungo la strada possiamo ammirare una bella collezione di trattori d'epoca


Ce ne sono una ventina, di varie epoche


La marca più gettonata è la Porsche. Mica bau bau, micio micio ...


Due piccioni con un fava: irrigazione meli e lavaggio auto !


Arriviamo all'antica chiesa di San Giuseppe al Lago


E' la Josefkirche, risalente al XVII secolo


Da San Giuseppe proseguiamo verso Termeno, utilizzando una stradina sterrata


La stradina termina sulla provinciale "del Vino", la rinomata Weinstrasse


Mettendoci in colonna, percorriamo un tratto della provinciale


Vista l'ora (è quasi mezzogiorno), il traffico è fortunatamente scarso


Più avanti si intravede il paese di Termeno


Poco più avanti arriviamo ai piedi della collina di Termeno e lasciamo la provinciale


Imbocchiamo una stradina in salita, fra i vigneti di Traminer


La strada ci fa guadagnare oltre 100 metri di quota, portandoci verso il paese


Arriviamo a Termeno


Entriamo nel caratteristico centro storico


Molte case hanno l'Erker, la sporgenza finestrata sulla parete principale


Proseguiamo nel nostro tour nel centro storico


C'è una festa e dalle finestre pendono i vessilli bianco-rossi dell'Alto Adige


Il caratteristico campanile della chiesa parrocchiale di Termeno, dedicata a San Quirico
e Santa Giulietta. Con i suoi 86 metri di altezza, è il campanile più elevato del Südtirol !


Un palazzo con l'Erker ad angolo


Pit-stop causa ... banda! Dobbiamo aspettare qualche minuto, perchè finisca la performance


Liberata la strada, riprendiamo il nostro tour, uscendo da Termeno nella parte alta del paese


Imbocchiamo una panoramica strada fra i vigneti, davvero bella !


La chiesa cimiteriale, posta a sud del paese


Si prosegue in direzione della frazione di Ronchi/Rungg


Arriviamo al piccolo paesello, posto a mezza costa sulla collina vitata


La chiesetta in centro paese


Il paese, un grappolo di case, finisce presto


Giaz impegnato nelle riprese fotografiche


Dopo Ronchi, si prosegue ancora sulla strada fra i vigneti


Con un divertente e panoramico saliscendi, proseguiamo verso sud


Dopo la discesa, riprende la salita


Ci alziamo di quota e ne guadagna il panorama sulla valle dell'Adige


La salita prosegue fino a monte del paese di Cortaccia, a quota 400 m.


Arriviamo allo scollinamento


Ormai vediamo le case alte di Cortaccia


Il paese è ora sotto di noi


Iniziamo la discesa, verso il centro storico


Sosta acqua


La caratteristiche corti delle case rurali, con gli archi in pietra


Arriviamo in centro


Anche qui l'architettura è tipicamente tirolese


Ci manteniamo a mezza costa, attraversando il paese


Incontriamo una residenza simile ad un castello


Iniziamo la discesa verso la Strada del Vino


Fra Cortaccia e Magrè non c'è una strada a monte, così dobbiamo percorrere un pezzo di provinciale


La bellissime colline vitate


Procedendo veloci in discesa (Cortaccia si trova più in alto di Magrè), puntiamo verso sud


Arriviamo presto al paese successivo


Qui facciamo tappa presso un monumento naturale, il Regenstein ("la roccia con la pioggia")


Si tratta di una sorgente d'acqua posta sopra una parete rocciosa, dove
l'acqua - gocciolando - scende di continuo, tenendola sempre bagnata


Il risultato sono queste enorme formazioni muschiose


Dopo la sosta naturalistica, entriamo nel centro di Magrè


Anche qui ci sono diverse costruzioni caratteristiche


Facciamo un breve tour nel paese


Il paese, come tutti quelli della Strada del Vino, è tipicamente rurale


Attraversiamo su un ponticello il Rio Favogna, che taglia il paese in due


Il municipio (Rathaus in lingua tedesca)


L'antico campanile, con il foro ad arco dove passava la vecchia strada


Altro palazzo decorato, scendo da Magrè verso sud


Usciamo dal paese, il penultimo della Strada del Vino


Arriviamo alla caserma dei vigili del fuoco che, per non sottrarre prezioso terreno agricolo,
è stata costruita nella montagna, scavando tre tunnel paralleli di circa 50 metri di profondità


Il fantasioso e simpatico posacenere realizzato dai pompieri


Lasciamo Magrè, puntando verso Cortina


Ci spostiamo leggermente verso la piana, a centro valle


Arriviamo a Cortina. Adesso facciamo sosta pranzo !

 


4. Pausa pranzo


Ci fermiamo al Kurtinigerhof, all'imbocco del paese


La sete chiama e si risponde ... radler !


PROSIT !!!


Giaz (come Chef ed il Presidente dei Rinco) è andato sul tipico: tris di canederli


Uno allo speck, uno agli spinaci, una alla rapa rossa ...


Piergigi va sugli spätzle, con patate arrostite allo speck


Big Bobby aspetta ... così impara a chiedere un piatto italiano (la carbonara!)

 


5. rientro a Lavis


Dopo mangiato, ripartiamo entrando nel centro di Cortina


Passiamo nella bella piazza di quello che è il più piccolo paese della Strada del Vino


Usciamo dal lato sud, in direzione Salorno


Imbocchiamo l'ultimo tratto di Strada del Vino


Ci lasciamo alle spalle la "Unterland" (letteralmente, la "Terra bassa"), ovvero la Bassa Atesina


Passato Salorno, proseguiamo fra le campagne a nord di Mezzocorona


Utilizziamo una stradina secondaria, fra i vigneti


Qui le uniche salite sono ... i cavalcavia!


Roverè della Luna, il paese trentino più a nord della Val d'Adige


Proseguiamo verso Mezzocorona


Arriviamo in località "La Cacciatora" e proseguiamo verso Grumo


La frazione di Grumo (comune di San Michele all'Adige). Il toponimo deriva dal latino grumus,
ovvero "colle", "rilievo", perchè il paese è costruito su una collinetta, per sfuggire alle alluvioni


Passiamo sotto il ponte che collega Grumo con il capoluogo San Michele


Qui c'è un tratto nuovo di ciclabile, proprio a ridosso del fiume


Prima si passava sulla strada, oltre il muretto


Passiamo sotto il ponte ciclo-pedonale


Ci lasciamo alle spalle anche San Michele e Grumo


Il passaggio sotto la ferrovia del Brennero


Si punta verso sud e si vede, sullo sfondo, la sagoma del Bondone, la nostra meta di ieri


Ora il sole è alto e la temperatura è decisamente estiva !


Arriviamo a Nave San Rocco


Qui la ciclabile passa dalla sponda destra a quella sinistra dell'Adige


Il fiume scorre placido verso sud ...


Si procede verso Lavis


Qui finisce la tappa del Presidente, che lascia a Big Bobby il compito di proseguire


Un saluto a Giaz (e agli altri membri di NSP): alla prossima !

 


6. la staffetta verso sud ...


Il viaggio verso sud di Giaz, Piergigi e Chef prosegue tutto in pista ciclabile, lungo il fiume Adige, con la "scorta" di Big Bobby fino a Gardolo, poi del Camoscio della Sila e di Dorty fino a Nomi, dove si sono aggiunti Briz e Roby. Il camoscio e Dorty hanno poi proseguito fino ad Ala, mentre Briz e Roby hanno accompagnato gli amici cremonesi fino al confine di Borghetto. Peccato per la pioggia presa dai nostri al rientro verso nord, a causa di un acquazzone che ha investito la Vallagarina. Più fortunatui, invece, i Non Solo Panza, che sono arrivati dopo le 19:00 in quel di Affi (dove avevano lasciato la macchina): per loro solo quattro gocce. Meglio così!

Ecco alcune immagini della pedalata verso sud ...


A Borghetto, sull'odierno confine amministrativo Trento/Verona, termina la staffetta dei Rinco.
Davanti all'antico cippo che un tempo segnava il confine fra la Contea del Tirolo (facciata con
l'Aquila) e la Repubblica di Venezia (facciata con il leone di S.Marco),si salutano gli amici Giaz,
Chef e Piergigi, che per gli ultimi 25 km procederanno da soli. Grazie per il bellissimo weekend !

 



Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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