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la cronaca |
31/05/2015. E' stato disputato ieri sul Monte Bondone il primo dei tre "Bike & Trekking" in programma per il 2015. Mentre i biker hanno affrontato un giro che ha abbracciato le pendici nord-occidentali dalla montagna, i trekker erano attesi dalla ripida ascesa alla Cima Palon, con GPM a quota 2100 metri.
Il gruppo - composto da 14 biker e da 7 trekker - si è ritrovato attorno alle 8:15 in loc. Fogolàri, vicino alle ex caserme austriache delle Viote.
I trekker si sono avviati verso le 9:00, tagliando subito per i prati ubicati a monte delle vecchia caserme austriache, in direzione del massiccio conico del Palon. Giunti sulla strada pedemontana, dopo un breve incontro con il gruppo bike che nel frattempo stava procedendo in direzione opposta, è stata imboccata la vecchia strada militare che dalle caserme sale verso lo scollinamento con la Valle dell'Adige, dove erano piazzate alcune postazioni di artiglieria inserite nel complesso sistema di difesa della città di Trento, realizzato ad inizio '900 in previsione del primo conflitto mondiale (Festung Trient, la Fortezza di Trento).
Per un paio di km la salita, all'interno del bosco, è stata decisamente soft, con le pendenze morbide che caratterizzano le strade militari di inizio '900, pensate per il transito di carri e mezzi con traino animale e perciò prive di rampe ripide.
Una volta giunti allo scollinamento con la Valle dell'Adige è stata fatta una leggera deviazione per raggiungere il Belvedere, un vero e proprio balcone affacciato sulla città di Trento, visibile attraverso la Val delle Gole. Purtroppo la giornata non limpida sotto il profilo meteo ha precluso il panorama, così i nostri trekker non si sono soffermati più di tanto presso la grande croce lignea piazzata sullo sperone roccioso, riprendendo il cammino verso la vetta.
Da lì in poi è cominciata la salita vera. E cha salita! Per un chilometro e mezzo, infatti, il sentiero si inerpica sul ripido costone sud del Palon, zig-zagando fra i mughi con pendenze anche oltre il 30% In alcuni punti sembrava di salire delle scale, solo che al posto dei gradini di marmo c'erano radici e pietre.
Con diverse soste per tirare il fiato, il gruppetto è salito di quota rampa dopo rampa, con l'antennone posto sulla Cima Palon che si faceva via via più grande e più vicino ...
Una volta giunti sulla vetta, purtroppo, non c'è stato il premio del panorama che solitamente, nelle giornate serene, il Palon regala agli escursionisti, grazie alla sua posizione centrale nella Valle dell'Adige, con vista praticamente a 360°.
Così dopo una breve sosta snack, i nostri trekker hanno imboccato la via della discesa, attraverso la pista da sci "Rocce Rosse". Camminando prima su una pietraia, poi su erba, con una deviazione fra i mughi per passare presso una panoramica baita, il gruppo è giunto fino al punto dove la pista da sci, con un sovrappasso appostiamente realizzato, supera la strada provinciale del Bondone per poi lanciarsi verso Mezavia.
Qui i nostri trekker hanno abbandonato la pista, deviando a sinistra su un sentierino di raccordo che ha condotto al parcheggio della pista, dove inizia un percorso ciclo-pedonale a bordo strada, che porta fino alle Viote. Il gruppetto si è così incamminato in leggera discesa, raggiungendo il bivio dove parte la strada c.d. pedemontana, che percorre la base del Palon (la stessa incontrata in salita, subito dopo la partenza).
A questo punto non è rimasto che percorrere un chilometro circa della comoda strada pianeggiante, con la conca delle Viote visibile in basso sulla destra, fino a trovarsi a monte delle caserme austriache. Qui è stata abbandonata la strada, per scendere nei verdissimi prati, fino alla località Fogolari, punto di partenza dlel'escursione, dove si è chiuso l'anello di circa 8 km.
Dopo le rispettive fatiche, trekker e biker (nel frattempo arrivati dalla strada che sale da Garniga) hanno dato vita ad una bella grigliata sociale, godendosi l'aria fina di montagna ed il tiepido sole che ogni tanto faceva capolino fra e nuvole.
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Ora l'appuntamento con la prossima uscita ufficiale è fissato per FINE GIUGNO in Val di Ledro (altro "Bike & Trekking"). Sabato 7, invece, per chi si è iscritto, ci sarà l'appuntamento con la ColorRun a Trento.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi circa 8 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 600 metri. L'altimetria, nei primi 2 km, presenta un tratto di salita con pendenza moderata, fino allo scollinamento con la Valle dell'Adige. Da lì il grafico si impenna e per il successivo km e mezzo c'è una rampa micidiale, con pendenze anche oltre il 30%, che sale costante fino alla cima del Palon. Non da meno il primo tratto della discesa, sulla pista da sci "Rocce Rosse", dove la pendenza è inferiore di poco a quella della salita, per via di un mezzo km in più di percorso per tornare alla medesima quota (1650 circa). I due km e mezzo finali, invece, sono un tranquilla passeggiata in piano sulla strada pedementana del Palon, con discesa finale nei prati per tornare al parcheggio. GPM a Cima Palon (m.2100).
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
1° tratto: salita Viote-Cima Palon
Il ritrovo (alle 8:15), in località Fogolàri, alle
Viote
Il gruppo trekker, poco prima delle 8:30, si incammina
Usciti a parcheggio, si taglia subito in salita nei prati che si trovano sotto
il Palon
Dietro di noi le vecchie caserme austriache
Qui siamo passati diverse volte, in notturna e sulla neve, durante la Ciaspolata
by Night.
E' la prima volta, invece, che percorriamo questi prati a piedi e in mtb
L'andature è tranquilla e ogni tanto si fa una breve sosta
Arrivati sulla strada pedemontana del Palon, incontriamo il gruppo bike
Facciamo sfilare i nostri colleghi pedalatori, diretti verso Candriai
Passato il gruppo bike, riprendiamo il nostro cammino
Arriviamo al bivio del "Sentiero del Parolet"
Le indicazioni dei sentieri, poste all'incrocio
Percorriamo la comoda strada che sale verso lo scollinamento
Poco dopo arriviamo alla cresta, dove il sentiero prosegue in discesa verso
Ravina
Il Dotto ci mostra invece il sentiero che dovremo percorrer noi ...
la nostra meta, infatti, è la Cima Palon, lassù fra le nuvole, dove si vede
l'antenna TV
Si ride e si scherza ...
Prima di iniziare la salita, facciamo una breve deviazione verso il punto
panoramico
Il "Belvedere" si raggiunge con un stretto sentiero fra i mughi
Percorriamo circa 100 metri ...
... e arriviamo al punto panoramico: peccato per il cielo coperto!
Mara in contemplazione
Tella e Laura
Il Dotto indica la vetta a Manu
La Val delle Gole. In fondo si scorge appena la città di Trento
Dopo la sosta al punto panoramico, imbocchiamo il sentiero SAT 626. Direzione
Palon
il primo tratto può trarre in inganno, perchè è pianeggiante
Si percorre un centinaio di metri su una stretta traccia che taglia
orizzontalmente il costone
Poi inizia la salita, subito ripida!
Il sentiero si inerpica fra i mughi. Sullo sfondo (nel cerchietto) si vede la
croce dov'eravamo poco fa
Il Dotto spinge sui bastoncini, utilissimi quando si affrontano queste pendenze
Ora il panorama sulla città è un po' più aperto ...
Nulla in confronto a quanto visto qualche settimana fa, durante il sopralluogo
del tracciato
In alcuni punti sembra di percorrere una scala, con sassi e radici al posto dei
gradini
Le soste per tirare il fiato sono frequenti
Max impegnato nella salita
Da questa immagine si può apprezzare la pendenza del sentiero, superiore al 30%
Max e Mara
Il Dotto fra i mughi
Si avanza sul "muro"
Il panorama (velato) sulla Val d'Adige
Laura sale fra i mughi
Un'altra sosta, con l'antenna sulla vetta sempre più vicina ...
Tella
Si riparte ...
Guardando in basso scorgiamo la strada che sale da Garniga
Il sentiero continua a salire ripido, senza mollare mai
Le righe sulle rocce evidenziano la chiara origine sedimentaria
La salita finale ...
Paesaggi d'alta quota
Panorama sulla conca prativa delle Viote
Ormai manca davvero poco
Nel tratto finale si affronta una serie di stretti tornanti
Affrontiamo un tratto leggermente esposto
Gli ultimi metri di ripida salita ...
Ed eccoci arrivati in vetta
Una meritata sosta sulle panche del ristornate panoramico sulla cima del Palon
La foto di gruppo, davanti al'antennone
Per la discesa possiamo usare la seggiovia?
2° tratto: discesa Cima Palon-Viote
Iniziamo la discesa, sulla pista da sci che parte proprio dalla vetta
Seguiamo le indicazioni per Vason
Ci lasciamo alle spalle la vetta del Palon
Peccato per le nuvole che oscurano il panorama, altrimenti bellissimo
La discesa in pista
Nella parte alta, la pista ha un fastidioso fondo sassoso
La seggiovia che scende a Vason
In alcuni punti sono posizionate le reti di protezione
Proseguiamo la discesa
La temperatura, oltre 2000 metri e in assenza di sole, non è proprio ...
primaverile!
Avanziamo nella nebbia
Arriviamo all'intersezione con la pista "Rocce Rosse"
Noi deviamo a sinistra, seguendo questa pista che ci porterà verso le Viote
Una suggestiva baita fra i mughi
Facciamo una deviazione verso la casetta di legno
Dal balcone si gode (senza la nebbia!) di un bel panorama sulle Viote
Il Dotto mentre osserva il panorama
Riprendiamo la discesa, tagliando fra i mughi
Anche qui la pendenza non è da meno, rispetto al rampone affrontato in salita!
Roby e Manu in sosta
La ripida discesa vista dall'alto, con il parcheggio delle Viote sullo sfondo
Procediamo con cautela, fra le radici dei mughi
L'ultimo tratto, prima di tornare sulla più comoda pista da sci
Poco più a valle, infatti, intercettiamo la "Rocce Rosse"
Ora si avanza sull'erba
Arriva un timido raggio di sole ...
Con la luce solare, i colori diventano subito più brillanti !
Il Dotto percorre un tratto con la tecnica del "retro-running"
Camminiamo in un prato fiorito di giallo
L'antenna del Palon vista dalla "Rocce Rosse"
Mara avanza fra i fiori di Tarassaco (i "Denti di cane")
Laura e Tella in sosta, all'altezza del sovrappasso sulla provinciale del
Bondone
Lasciata la pista da sci, imbocchiamo la ciclopedonale a bordo strada, in
direzione delle Viote
Si percorre circa mezzo km, in leggera discesa
Si inizia a vedere la conca prativa delle Viote
Arriviamo all'imbocco della strada pedemontana del Palon e svoltiamo sulla
sterrata
Ora procediamo in piano, in direzione sud
La verdissima conca delle Viote
Le Tre Cime del Bondone, semi-nascoste dalle nuvole
La segnaletica dei sentieri
Dobbiamo percorrere circa 1 km sulla comoda strada pianeggiante
Paesaggi da cartolina
I prati puntellati di giallo, i Botton d'Oro, caratteristici delle Viote
Non solo Botton d'Oro, però. Ecco alcuni esemplari della splendida Flora
del Monte Bondone ...
Ormai manca poco alla deviazione verso le caserme
Ecco l'albero che abbiamo assunto come riferimento
Qui abbandoniamo la strada per scendere nei prati
Iniziamo la discesa conclusiva
In basso scorgiamo la strada che attraversa le Viote
Scendiamo in un "mare verde"
Nel frattempo torna qualche raggio di sole ...
Gli ultimi metri di discesa ...
... e raggiungiamo la strada per i "Fogolari"
Eccoci al parcheggio. Adesso si mangia ...
La grigliata alle Viote
Località Fogolàri si chiamo così perchè ...
"g'hè i fogolàri !"
Dopo aver preparato la brace, mettiamo ad arrostire
pasta di lugànega, wurstel e pancetta
Che spettacolo !
In attesa di fine cottura ...
Mara mostra gli hamburger vegetali, mentre Big Bobby è
di un'altra parrocchia !
La parrocchia del rugànt !
Hot-Dg con pomodorini secchi
Che ganascioni !!!
Evviva, oggi ce l'ho anch'io l'hamburger !!!
Si procede con i bis, i tris ...
Si mette a scaldare anche il pane, per farlo diventare
piacevolmente croccante
La temuta pioggia non è arrivate e così trascorriamo
una buona oretta in trabquillità
Che faccia da ... birra!
Magna e tasi ...
E alla fine c'è pure la crostata
Saluti !
Grazie a tutti e ... alla prossima !