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FEB

PROGRAMMA CIASPOLE 2015: 3ª USCITA

Snow Carnival

DISPUTATA OGGI SULL'ALTOPIANO DI FOLGARIA, SOTTO UNA FITTA NEVICATA, LA CIASPOLATA DI CARNEVALE 2015 DEI RINCO BOYS. TRACCIATO MODIFICATO A CAUSA DELLA NEVE TROPPO ALTA (ELIMINATA LA SALITA A COSTA D'AGRA) E, DOPO LA CAMMINATA, LA CONSUETA SGNOCOLÁDA SULLA NEVE.

 

i presenti

 

SOCI
     
Rinco Jr.            
OSPITI    

Supporter

           

 

 

la cronaca

22/02/2015. E' stata disputata oggi sull'Altopiano di Folgaria, nella zona di Passo Coe, la ciaspolata di Carnevale 2015 dei RincoBoys. Diciamo subito che è stata un'uscita eroica, con la neve che è caduta - sottile ma fitta e spesso anche spinta dal vento - per l'intera durata dell'escursione. E proprio a causa dell'abbondante nevicata della notte (mezzo metro buono, altro che 5-6 cm come indicavano gli "espertoni" del meteo ...), si è dovuto ridurre il tracciato, eliminando l'ascesa a Costa d'Agra, perchè con la pista non ancora battuta e la neve che arrivava fino alle ginocchia, l'andatura era inevitabilmente lenta (oltre che estremamente faticosa) e i tempi di percorrenza non avrebbero consentito di effettuare il giro previsto con il rientro per il pranzo (che - come da tradizione - prevedeva gnocchi alla sorrentina cucinati all'aperto, sulla neve). 

I nostri impavidi ciaspolatori mascherati erano partiti in auto di buon mattino da Trento e Rovereto, sotto la pioggia, andando incontro alla neve che - da 600/700 metri in su - imbiancava l'intero paesaggio. Giunti a Malga Zonta, poco dopo Passo Coe, si è pure dovuto attendere oltre un quarto d'ora fuori dal parcheggio, perchè il gestore del bar Hangar stava ancora procedendo alla pulitura del piazzale con la fresa (E' la terza volta che lo faccio da questa mattina presto! si è lamentato!").

Così la partenza con le ciaspole è avvenuta con un po' ritardo rispetto alla tabella di marcia (attorno alle 9:20 invece che alle 9:00), con il cielo che non prometteva affatto le schiarite annunciate per la mattinata dai previsori del meteo. I nostri 13 ciaspolatori  si sono infatti avviati sotto una fitta e sottile nevicata, che avrebbe poi accompagnato il gruppo per tutto il tracciato. Da Lago Coe è stato imboccato il sentiero che si stacca sulla destra della strada provinciale, scendendo nella valle che porta verso sud.

Il paesaggio, come prevedibile, era davvero in stile romanzo di Jack London, con gli alberi imbiancati e carichi di neve, ed i prati trasformati in enormi e soffici piumoni stesi al suolo. La traccia del percorso, aperta in avanscoperta da alcuni Rinco soltanto il sabato precedente, era totalmente sparita sotto lo spesso strato di neve fresca, per cui si è dovuto avanzare fin da subito con la neve che arrivava alle ginocchia, dandosi il cambio nel ruolo di primo battipista.

Il gruppo è sceso nella valletta per un paio di km, raggiungendo il confine fra le province di Trento e Vicenza, segnato da un muretto in sassi che ancora riporta le scritte "Confine di Stato" e "Italia-Austria", memoria di un secolo fa, quando quel muretto segnava il passaggio dal Regno d'Italia all'Impero Austro-Ungarico.

Poco dopo il confine si è arrivati in un'ampia spianata, ai cui margini si trova Malga Campoluzzo Superiore. Qui è finito il tratto in leggera discesa ed è invece iniziata l'ascesa in Valbona, che conduce verso l'omonimo rifugio. Fin da subito ci si è resi conto che con la neve alta e non battuta, l'andatura era molto rallentata, oltre che particolarmente faticosa, per cui si è preventivato fin da lì di tagliare il tracciato, per non sforare con i tempi.

Si è saliti nella Valbona, seguendo la vecchia strada militare che compie numerosi tornanti per mantenere costante la pendenza, fino a raggiunger il pascolo di Malga Valbona, quasi a 1600 metri di quota. Da lì al rifugio Valbona mancava ancora un km circa, ma dopo un'occhiata all'orologio ed una al GPS, si è optato di chiudere l'ascesa alla malga, quando erano stati percorsi circa 3,5 m.

Al riparo di una veranda è stata fatta una sosta ristoratrice, quindi il gruppo ha ripreso il cammino, iniziando la discesa verso Malga Campoluzzo, camminando sul versante opposto della valle rispetto a quello utilizzato per salire. In discesa l'incedere era molto meno faticoso, anche con la neve alta, è c'è stato pure il modo di divertirsi un po', scorazzando di corsa in quel vasto "mare bianco", con il rischio di finire con la faccia nella neve!

La neve, nel frattempo, cadeva ancora fitta, tanto che dopo essere rientrati più a valle sulla traccia da noi lasciata in salita, si è notato come il solco fosse già in parte riempito di neve fresca!

Una volta raggiunta malga Campoluzzo, è ripresa la salita (anche se più leggera di quella in Valbona), che ha portato in un paio di km al rientro in Trentino e quindi a Malga Zonta, resa tristemente famosa dall'eccidio nazista dell'agosto 1944.

Qui alcune info:

Da Malga Zonta si è quindi rientrati al vicino parcheggio di Lago Coe, dove si è chiusa la camminata di circa 7 km (uno in meno rispetto al tracciato originario) e dove si è consumato l'ormai tradizionale ristoro carnevalesco a base di gnocchi alla sorrentina, cucinati all'aperto sulla neve.

Non potevano mancare, ovviamente. grostoli e castagnole (i tipici dolci di Carnevale), oltre a un buon bicchiere di rosso per rallegrare, casomai ce ne fosse stato bisogno (?) la variopinta compagnia.

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Ora l'appuntamento è fra 15 giorni (Sabato 7 marzo) in Val di Sole, con la tappa di chiusura del programma neve. In programma c'è il bellissimo Giro delle Malghe di Rabbi, con GPM oltre quota 2.000.

  

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Mister (o Miss) Mascherina 2015
Fra tutti i Rinco che hanno preso parte in maschera alla Ciaspolata di Carnevale, viene eletto Mister (o Miss) Mascherina. Nel 2011 a Cima Mandriolo il titolo fu appannaggio di Big Bobby (con il costume "Baby Bobby"), nel 2012 vinse il "Rasta" Briz, mentre sia nel 2013 che l'anno scorso fu l'accoppiata Big Bobby e Landini a sbaragliare la concorrenza, prima con "Le Tope" e poi - nel 2014 - con "Peppa Pig e Pig Bobby".
Chi sarà ad aggiudicarsi il titolo del 2015?

 

La maschere in gara nel 2015

Mara & Max

I bagnanti

Cristina

La Cavernicola

Presidente

Il curato di montagna

Roberta

la Giullare

Camoscio della Sila

Lo steward dello Juventus Stadium

Schiaccianoci & Giorgia

I Lego

Giada, Landini & Big Bobby

Il Clan Mc Brown

Briz

Il venditore
di tappeti

a tutti coloro che non sono venuti nemmeno con una misera mascherina ...
 

.... ....  
2011   2012   2013   2014
 

2015 ?

Vai alla pagina di "Mister Mascherina"


 

i dati tecnici

NB: viene qui descritta la ciaspolata odierna, dopo la decisione di tagliare il tracciato. Per vedere il tracciato originariamente previsto clicca qui

Complessivamente sono stati percorsi poco circa 7 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 200 metri. L'altimetria prevede un tratto iniziale, di un paio di km, in leggera discesa (nella valle dopo Passo Coe, che scende verso la Provincia di Vicenza), seguiti da 1,5 km di salita, da Malga Campoluzzo Superiore fino a Malga Valbona. Ritorno per la stessa Valbona, inizialmente su un percorso diverso, con alcuni saliscendi nei pascoli, poi - da Malga Campoluzzo - sulla stesa traccia dell'andata, fino a malga Zonta. GPM a Malga Valbona (m.1590).

L'altimetria
 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

le immagini


l'andata ...


Verso le 9:00, dopo che è stato pulito il parcheggio, ci sistemiamo a Lago Coe. Nevica alla grande ...


Con una ventina di minuti di ritardo rispetto al previsto, partiamo ciaspole ai piedi


Poco lontano c'è malga Zonta, che visiteremo al rientro


Imbocchiamo la stradina che si stacca sulla destra della provinciale, in leggera discesa


Landini con la tenuta scozzese


Lo Schiaccianoci (il quale ha lasciato in macchina il costume da mattoncino Lego, che essendo di cartone
si sarebbe rovinato sotto la neve), seguito da Mc Bobby


La fila, guidata da Brücke che fa da apri-pista, imbocca la valle che scende verso il vicentino


La neve fresca è alta almeno mezzo metro e la nostra colonna lascia un solco che arriva al ginocchio


Una sosta sotto la fitta nevicata


Oggi è davvero da Rinco-eroi essere qui !


Riprendiamo il cammino, in un ambiente che più invernale non si può !


Brücke apre faticosamente la via, seguito dalla cavernicola Cristina


La fila segue il solco ...


Non accenna di smettere ...


Briz (il venditore di tappeti) seguito dalla giullare Roberta


Arriviamo al confine fra il Trentino e la Provincia di Vicenza


Il muretto in primo piano, semi-nascosto dalla neve, è a suo modo storico


100 anni fa, infatti, questo era un confine di Stato, fra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico


Rinco in sosta sulla (e sotto) la neve


Il costume con ombrellino para-sole scelto da Max (e Mara) è tornato davvero comodo oggi!


Il Presidente con la mantella nera da curato di montagna


Dopo il confine si apre l'ampio pascolo di Malga Campoluzzo (che si vede già, sullo sfondo)


Gli alberi intorno sono imbiancati e carichi di neve


Attraversiamo il pascolo, in direzione della malga


Arriviamo in breve al cartello


Saliamo verso il gruppo di costruzioni


Primo piano di una parte della struttura


Raggiungiamo la collinetta


Lo stallone che d'estate ospita decine di capi di bestiame


Ci ripariamo dal vento dietro una delle costruzioni


La nevicata non accenna a diminuire


Occhio a stare sotto i tetti ...


L'avete voluta la neve? Eccola !


La bella casa dei pastori, da poco ristrutturata


Dopo la breve sosta, ripartiamo


Proseguiamo per un altro tratto verso sud, prima di virare verso la Valbona (in direzione est)


Ora inizia (sia pur in maniera graduale) la salita


I Rinco avanzano nel mare bianco


L'andatura è lenta: con la neve fresca che arriva al ginocchio aprire una pista è molto faticoso


Una sosta per tirare il fiato


E nevica ...


Via, si riparte


Meno male che ogni tanto c'è qualche falsopiano che consente di respirare


Mc Landini


Ora c'è il Camoscio a fare da batti-pista


Passaggio sotto un abete imbiancato


I rami sono belli carichi


Dal manto nevoso spuntano le estremità dei pali di recinzione del pascolo


Lo Schiaccianoci con la figlia Giorgia


La salita prosegue ...


Passaggio in un piccolo canalone


Le retrovie della colonna


Lungo il tracciato si alternano tratti fra gli alberi a tratti in campo aperto


Ora imbocchiamo la strada militare che sale nel bosco


Nel frattempo Max è passato davanti alla colonna


La neve cade fitta, anche sotto agli alberi !


Un'altra sosta per riposare un po'


La misurazione dello spessore della neve: oltre un metro per arrivare al terreno


Intravediamo malga Valbona, in cima al pascolo


Proseguiamo la salita, ai margini del bosco


Avanziamo con fatica: in campo aperto la neve è sempre più alta che sotto agli alberi


Max se la ride, sotto l'ombrellino


Roberta con il copricapo dei giullari di corte


Mamma come nevica !


Eccoci quasi arrivati alla malga


Brücke, tornato in testa, apre con fatica il varco nella neve farinosa


Malga Valbona, quasi a quota 1600


Il vento soffia la neve dal tetto


La neve arriva alle finestre


Troviamo riparo in una veranda


Ne approfittiamo per un po' di the e qualche snack


Gli snack di Mara ...


Al riparo da vento e neve, ci riposiamo un po'


Il Camoscio in versione "Steward dello Juventus Stadium"


Lo Schiaccianoci con Giorgia e Giada

 

il ritorno ...


Dopo aver deciso di interrompere qui l'ascesa (troppo alta la neve per arrivare fino a Costa d'Agra e
concludere il percorso in tempo per la sgnocolàda), ripartiamo in discesa, tornando verso valle


Percorriamo il versante opposto della valle, rispetto a quello calcato in salita


In discesa si viaggia meglio !


Malga Valbona è ormai alle spalle, mentre non accenna a smetter di nevicare ...


Attraversiamo i pascoli, caratterizzati da un leggero saliscendi sulle cunette


Primo piano .. da spiaggia!


Ora abbiamo ritrovato la traccia da noi lasciata in salita e seguiamo il percorso già battuto


Rinco in the Winter


Cartolina da Passo Coe


Prosegue la discesa verso Malga Campoluzzo


Si passa dai pascoli ai boschi, in continuazione


Paesaggio incantato


Lo Schiaccianoci in sosta fotografica


Rami carichi di neve fresca


Sulla traccia battuta si cammina più celermente


La colonna spunta da dietro una collinetta innevata


La discesa verso Malga Campoluzzo


Ancora fra gli alberi


E' passato mezzogiorno da un pezzo, ma la nevicata non accenna a diminuire ...


Briz e Roby


Max si diverte a correre nella neve fresca


Anche Landini esce dalla traccia per solcare la neve vergine


Cha imbiancata oggi !


Giada e Big Bobby


L'ultimo ripido tratto di discesa


Raggiunto il fondo valle, riprendiamo a salire leggermente, verso Lago Coe


Si ripassa da Malga Campoluzzo, che ci appare quasi subito


Eccoci di nuovo alla malga, dove siamo passati quasi 3 ore fa


Il gruppo di testa "in avanscoperta"


Facciamo una breve sosta, per ricompattare la fila


Lasciamo la malga e proseguiamo verso Lago Coe


Il Camoscio della Sila seguito da Cristina, Briz e Roby


I Rinco spuntano dalla neve !


La collinetta dove è adagiata la malga


Incrociamo alcuni ciaspolatori in senso contrario, che beneficeranno della nostra traccia  battuta


Il grande pascolo di Malga Campoluzzo


Di nuovo al confine Trento/Vicenza


Sosta


Il cartello della 100 km dei forti, apprezzato percorso di MTB che passa proprio da qui


Nel frattempo arrivano tutti e il gruppo si ricompone


Sbaglio o sta uscendo il sole?


Il solco che abbiamo lasciato stamattina


Che paesaggio !


Riprendiamo il cammino, con meno fatica visto che ora abbiamo la traccia battuta


La colonna avanza ...


Ormai manca davvero poco al traguardo


Ancora immagini degli alberi imbiancati


Si intravede la staccionata che cinge Malga Zonta


Affrontiamo l'ultima rampona


Uno strappo finale, per solleticare l'appetito ?


Prima di tornare al parcheggio, una breve sosta a Malga Zonta


La malga è in realtà molto piccola, roba da una decina di capi di bestiame al massimo


I Rinco intenti a leggere la targa bronzea con i nomi dei partigiani caduti nella zona


Sul muro laterale, invece, la targa in marmo che ricorda l'eccidio dell'agosto 1994


Il cartello che narra la triste vicenda


Lasciamo Malga Zonta per tornare al parcheggio


Un altro breve strappetto e ...


... eccoci arrivati, Ora si va a mangiare !

 

il ristoro ...


Approntiamo l'angolo cottura


Fornello a gas, un po' d'olio in padella e ...


... gnocchi alla sorrentina (pomodoro, basilico e mozzarella)


Eccoli qua, pronti in pochi minuti, fumanti ed invitanti ...


Prima i bambini ...


... poi le donne ...


E infine i brutti ceffi !!!

 
Avete la mia benedizione !


Ma cosa sta mettendo Max nel piatto di Mara?


Azz, qua si va sul piccante !


Big Bobby, per aprire la bottiglia di merlot, scopre "gli attributi" sotto il kilt


E vai che scaldiamo i sentimenti !


Lo Schiaccianoci è passato ai fornelli


Ce n'è anche per un bis? Chi si fa avanti ?


I soliti ignoti ...


Lavaggio pentole ...

 
Dolci tipici di Carnevale: castagnole e grostoli


Piacciono anche ai camosci !


Beh, anche questa è andata. E' ora di tornare in città ...


Nel frattempo sta uscendo il sole ... va bene lo stesso, ci siamo divertiti !!!

Alla prossima!