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set

PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2015: 8ª USCITA

Ultimo passaggio
in montagna ...



Disputato oggi il Giro della Vigolana, ultima uscita in quota prima dei tradizionali appuntamenti autunnali. Ben 27 i biker al via, su un tracciato che ha interessato le pendici nord-orientali della montagna, con partenza da Vigolo Vattaro. Ora appuntamento con il trekking sul Pasubio (recupero dell'uscita rinviata il 5/9)

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i presenti

 

 

SOCI
   
OSPITI
             

 

la cronaca

12/09/2015. E' stata disputata oggi sull'Altopiano della Vigolana l'8ª uscita del programma bike 2015, l'ultima con passaggio in quota prima dei tradizionali appuntamenti d'autunno (Rinco-Bike, Taverna-Tour, Bici & Bicèri).

L'itinerario scelto si andava ad innestare nel più ampio percorso permanente denominato "60 km della Vigolana", di cui è stata percorsa circa la metà.

Il gruppo, composto oggi da ben 27 bikers, si è ritrovato alle 13:15 al campo sportivo di Vigolo Vattaro (m.690). Da lì - alle 13:30 - è partita l'escursione, imboccando in direzione ovest una stradina che costeggia i campi coltivati a valle del paese di Vigolo. Con un divertente saliscendi, si è quindi arrivati all'innesto con il tracciato ufficiale dei "60 km della Vigolana", proseguendo in salita - sempre verso ovest - fino a raggiungere un'altura che si affaccia sulla valle, dove si trovano i ruderi del Forte Fornas.

Si tratta di un ex forte austriaco, costruito ad inizio '900 in previsione della guerra con l'Italia, nell'ambito della c.d. Festung Trient, ovvero la Fortezza di Trento, con la quale era stato costituito un efficacie sistema difensivo di quella che all'epoca era la principale città del Tirolo meridionale.

Dopo la breve visita al forte, si è ritornati al bivio precedente, per imboccare un sentiero che inizia a risalire le pendici nord della Vigolana. Il tratto iniziale era un vero e proprio single track, con alcuni passaggi suggestivi sotto delle pareti rocciose e con la protezione di una staccionata sul lato esposto. Successivamente la strada si è riallargata, salendo con alcune ripide diagonali alternate a tornanti, fino al Capitèl del Verzèr, attorno a quota 1000 m. Qui è terminata la parte più impegnativa della salita, proseguita verso le pendici est della Vigolana, con pendenze decisamente più morbide ed anche qualche tratto in falsopiano.

Dopo aver raggiunto loc. Lavina Grande, poco sopra quota 1100, è stato percorso un tratto di discesa, al termine del quale si è giunti alla Malga Dos del Bugo (m.1080), dove è iniziato un tratto in saliscendi che ha condotto fino alla piccola e caratteristica frazione di Frisanchi (m.1060). Da qui si è proseguito ancora nel bosco, sempre con brevi salite alternate a discese, fino a a raggiungere il GPM di giornata, in loc. Prai Grandi (m.1144), per poi scendere più decisamente, arrivando all'intersezione con la strada statale della Fricca.

A questo punto si è passati a valle della strada, proseguendo verso la loc. Menegoi e da lì fino al Sindech, punto più a sud dell'itinerario. Qui - infatti - c'è stato il "giro di boa", con rientro verso nord, in discesa nel bosco, fino alla loc. Maccani. Qui si è passati su asfalto, proseguendo sulla piccola stradina che collega le varie frazioni di Centa San Nicolò e che corre parallela alla statale, ma più a valle.

Giunti a Centa San Nicolò, si è proseguito fino a Maso Uezi, per poi lasciare la strada comunale e scendere nel bosco sulla destra, proseguendo così su sterrato. Giunti a Campregheri, si è proseguito sulla vecchia via romana "Claudia Augusta", in direzione di Vattaro, raggiunto dopo un paio di km di discesa.

Da Vattrao non è rimasto che proseguire la discesa sulla statale, per circa 1 km, fino alle porte di Vigolo, dove è stata imboccata la stradina che conduce al campo sportivo, punto di partenza del tour, dove si è chiuso l'anello di circa 30 km.

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Ora l'appuntamento con la prossima uscita ufficiale (un trekking) è fissato per il 19 settembre, quando i Rinco saliranno sul Pasubio per un altro itinerario storico della Grande Guerra: il Dente Austriaco e il Dente Italiano. Si tratta dell'uscita rinviata lo scorso 5 settembre a causa del maltempo.

 

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi 30 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 820 metri. L'altimetria è - come si dice in questi casi - molto nervosa, con un continuo alternarsi di salite e discese, spesso molto brevi. L'unica salita lunga è quella iniziale, dal Forte Fornas fino al Capitel (circa 4 km). GPM a Prai Grandi (m.1144)  

L'altimetria

La panoramica in 3D

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate
mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa, mentre con la "manina" (tenendo cliccato il mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
del tracciato MTB

 

 

 

le immagini

1. Vigolo Vattaro-Capitèl


Il ritrovo (alle 13:15) è al campo sportivo di Vigolo Vattaro


Oggi grande affluenza, con ben 27 bikers al via


Verso l'una e mezza, si parte


Siamo a valle del paese di Vigolo, con vista sulla Marzòla


Primo piano di Cipollino


Il primo tratto è su asfalto, lungo una strada interpoderale


Si prosegue in direzione ovest, costeggiando i campi


Si passa su sterrato ed iniziano i saliscendi


L'itinerario coincide in molti punti con l'ippovia


Rinco in fila sull'erba


Dai campi si passa al bosco


Arriviamo ad intercettare il percorso dei "60 km della Vigolana"


Ora si prosegue sul percorso "ufficiale" e ... inizia la salita !


Troviamo subito alcuni ripidi tornanti


Facciamo una deviazione per andare a visitare il Forte Fornas


Arriviamo all'ex forte austriaco


Il forte è ormai ridotto a ruderi, invasi dalla vegetazione


Il forte, che faceva parte della Fortezza di Trento, è in grossi blocchi di pietra


L'ingresso


L'interno è perfettamente conservato


Un luogo che meriterebbe un miglior utilizzo ...


Dopo la breve visita, lasciamo il forte e torniamo al bivio


Ora la salita prosegue ancor più impegnativa, su un sentiero in single-track


Arriviamo ad un tratto esposto, dove è stata messa una staccionata protettiva


Suggestivi passaggi sotto la roccia


Panorama sull'Altopiano, con Vigolo Vattaro


Prosegue la salita su fondo sconnesso


Il sentiero si va ad innestare in una più comoda strada bianca


Proseguiamo affrontando ancora diversi tornanti


Curva dopo curva, si guadagna quota ...


Un vero e proprio budello


Dorty impegnato nella dura ascesa, seguito da Rinco Starr


Questa immagine rende bene l'idea della pendenza di questa prima parte


Ripide diagonali si alternano ai tornanti


Si è pedalato quasi sempre all'ombra, sotto la fitta vegetazione


Una sosta per ricompattare le fila


Di nuovo in sella, sfrecciando sui rari tratti in falsopiano


Passaggio in un faggeto


Il fondo, qui, è compatto e scorrevole


Giro seguito da Briz


Un'altra sosta in corrispondenza di un bivio


Si riparte, per l'ultimo tratto della salita iniziale


Superiamo alcuni escursionisti a piedi


Il sole filtra fra gli alberi, facendo sentire il suo tepore


GigaBike


Dorty, che ha inaugurato oggi il borsello da manubrio, stile turista tedesco


Giro e Rinco Starr


Eccoci al Capitèl del Verzèr. Qui termina la salita più impegnativa del tour


Una pausa prima di proseguire ...

 
 

2. tratto Capitèl-Sindech


Si riparte, in direzione della Malga Dos del Bugo


Questa seconda parte di salita presenta delle pendenze decisamente più abbordabili


Dopo 1 km e mezzo circa, arriviamo in loc. Lavina Granda. Il toponimo richiama una
grande frana e in effetti c'è un grosso canalone pieno di massi e detriti


Ci fermiamo ad ammirare il panorama


Dal canalone si possono vedere un pezzo di altopiano della Vigolana e la cima Marzola


Cartolina ...


A Lavina Granda si scollina e inizia la discesa verso Malga Dos del Bugo


Dopo tanta faticaccia, ora si lasciano correre le bici !


La temperatura, in discesa, è decisamente fresca e molti hanno messo ventina o gilet


Come sfrecciano questi Rinco ...


Un altro km e mezzo e siamo arrivati alla malga


Eccoci arrivati alla Malga Dos del Bugo


La struttura si trova appena sotto l'omonimo dosso, a quota 1.060 m.


Una nuova pausa per togliere le giacche e mangiare qualche snack


Si riparte ...


A due passi dalla malga c'è il Rifugio Madonnina


Dei lavori stradali ci costringono a una deviazione nel prato


Una divertente variante, con guado del ruscello


Ora proseguiamo in direzione del Rifugio Paludei


Di nuovo in discesa


Si procede su un comodo e compatto fondo sterrato


Di tanto in tanto il sole filtra fra la fitta vegetazione


Qualche rara apertura nel fitto bosco di faggi e abeti


Anche in questo tratto incontriamo dei saliscendi


Elisa e Cristina agli antipodi: una in canottiera, l'altra in giacca a vento ...


Dorty a testa bassa: siamo in riserva ?


Arriviamo al rifugio Paludei, dove troviamo una provvidenziale fontanella


Il Ciga ne approfitta per un po' di manutenzione ...


Foto di gruppo dei 27 bikers baciati dal sole !


Ora si procede su asfalto, in direzione della frazione Frisanchi


Si va ad affrontare uno degli ultimi tratti di salita


Il sole va e viene, regalando di tanto in tanto un po' di tepore


In breve arriviamo a Frisanchi


La frazione è costituita da un grappolo di case, una attaccata all'altra


Un caratteristico passaggio sotto le case


Il nostro tour prosegue passando a monte del paesino


Si sale verso la parte alta del paese


Dopo lo scollinamento, a monte del paese, riprende la discesa


E via, si sfreccia nel bosco


Uno ad uno, scendiamo nella fitta abetaia


Dopo il tratto in discesa, si riprende a salire ...


Arriviamo in loc. Prai Grandi, il punto più elevato dell'itinerario (m.1144)


Foto di gruppo al GPM


Ora si scende verso la statale della Fricca


Lasciamo andare le bici sul veloce sterrato


Sosta ad un bivio, per non perdere pezzi della lunga colonna !


Il Cimo esibisce una mano "scheletrica" (!)


L'itinerario si va ad intersecare con la statale della Fricca, che attraversiamo


Il sentiero prosegue infatti a valle della strada asfaltata


Percorriamo un breve tratto in una sorta di "tunnel vegetale"


Arriviamo in breve alla loc. Menegoi


Qui ci raggruppiamo nuovamente, prima di imboccare il sentiero che prosegue a sud


Da Menegoi si imbocca un bel sentiero nell'erba


La colonna attraversa il prato, tornato verde grazie alle recenti piogge


Uscita dal prato, si prosegue in un bosco di faggi, in direzione del "Sindech"


Anche qui il sentiero è compatto e scorrevole


La colorata colonna di biker attraversa il faggeto


L'ultimo tratto di salita ...


... ed eccoci in loc. Sindech, poco sotto il passo della Fricca


Questo è il punto più a sud dell'itinerario. Qui c'è il "giro di boa"


Pronti per la nuova discesa ...

 

3. tratto Sindech-Vigolo Vattaro


Iniziamo la discesa


Passiamo a fianco di una bella baita ristrutturata


Poco più avanti c'è un tratto ripido e sassoso. Molti scendono a piedi ...


Si tratta di una cinquantina di metri, non di più


Il sentiero esce dal bosco proprio sotto la località di Menegoi, attraversata poco prima


Una sosta prima di imboccare il nuovo bivio, sulla destra


Il sentiero prosegue ripido in discesa, facendo perdere quota


Scendiamo nella valle del Torrente Centa


Il sentiero segue la morfologia del terreno, con continui passaggi sui rii laterali


Un tratto di leggere salita, ad interrompere la discesa verso valle


Dopo un nuovo scollinamento, si torna a scendere


Arriviamo al prato di loc. Poster


Il gruppo si ricompatta


Imbocchiamo il sentiero che si inoltra nuovamente nel
bosco, passando vicino ad un rudere


Più avanti incontriamo qualche tratto un po' più tecnico, con sassi e radici


Una dopo l'altra, attraversiamo tutte le vallette laterali, scavate dai ruscelli


Rinco al guado


Una nuova salitella


Rinco Starr, che ha fatto la "scopa"


Altra breve sosta, per ricompattare le fila


Si prosegue, e si superano altre vallette con ruscello


Dopo l'ennesimo guado, inizia la salita verso loc. Maccani


Dalla valle del Centa, si risale verso monte


In loc. Maccani si passa su asfalto, imboccando la stradina che collega le frazioni
di Centa San Nicolò. Procediamo paralleli e a valle della statale della Fricca


Si procede veloci in discesa, verso il capoluogo


Lasciamo correre le bici


La strada è davvero poco trafficata


Arriviamo a Centa San Nicolò


Scendiamo verso il centro del paese


Proseguiamo sulla strada principale, attraversando il centro storico


Usciamo da Centa San Nicolò


Da qui si gode di un bel panorama sulla bassa Valsugana


Imbocchiamo la strada per Maso Uezi


Proseguiamo per un altro mezzo km su asfalto


In corrispondenza del primo tornante, imbocchiamo uno sterrato sulla sinistra


Ora la discesa prosegue verso Campregheri


Anche qui lo sterrato è veloce e compatto. E i Rinco sfrecciano ...


Anche nella penombra le giacche ad alta visibilità si fanno notare


Arriviamo in vista delle prime case di Campregheri


Arriviamo nella frazione più bassa di Centa San Nicolò


Da Campregheri, imbocchiamo la Via Claudia Augusta, antica strada romana


Ora si pedala in direzione di Vattaro


Perdendo quota, si ritrovano i campi coltivati della piana della Vigolana


Un bellissimo prato, illuminato dal sole del tardo pomeriggio


Si sfreccia fra gli antichi muri a secco


Ormai siamo quasi a Vattaro


Un ultimo strappo in salita ...


... ed eccoci al paese


Una sosta per attendere l'arrivo dell'intero gruppo


Attraversiamo il centro del paese, con la nostra lunga e colorata colonna


Dopo sterrato, erba, asfalto, sassi e radici ... ci mancava il porfido !


Si sgomita per la volata ???


Usciamo dal paese e proseguiamo per l'ultimo km sulla statale che ci riporta a Vigolo


All'imbocco del paese, prendiamo la stradina che porta al campo sportivo


Qui, a quota 700, le mele sono ancora tutte sugli alberi


La conclusione del tour è baciata dal sole del tramonto


Eccoci alla fine del giro

 


Grazie a tutti e ...
 
alla prossima !
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