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Sui prati del
Monte Bondone
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i presenti |
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la cronaca |
30/05/2015. E' stato disputato oggi sul Monte Bondone il primo dei tre "Bike & Trekking" in programma per il 2015. Mentre i trekker hanno affrontato la ripida salita che dalle Viote porta alla Cima Palon, i biker erano attesi da un bel giro che ha abbracciato tutte le pendici nord-occidentali del Monte Bondone, dalle Viote a Candriai, da Malga Brigolina ai Colmi.
Il gruppo - composto da 14 biker e da 7 trekker - si è ritrovato attorno alle 8:15 in loc. Fogolàri, vicino alle ex caserme austriache delle Viote.
I biker hanno inforcato le bici verso le 9:00, imboccando la vecchia strada austriaca che dalle caserme sale verso lo scollinamento con la Valle dell'Adige, dove erano piazzate alcune postazioni di artiglieria inserite nel complesso sistema di difesa della città di Trento, realizzato ad inizio '900 in previsione del primo conflitto mondiale (Festung Trient, la Fortezza di Trento).
Dopo un paio di tornanti (dove si possono ancora vedere i vecchi cippi in pietra rossa con l'indicazione del chilometraggio), si è giunti sulla strada pedemontana che corre praticamente in falsopiano lungo tutta la base del versante occidentale del Palon. Per oltre un km si è quindi pedalato in piano, ammirando dall'alto la conca prativa delle Viote, attraversata tante volte con le ciaspole ai piedi ma mai - fino ad oggi - in mtb !
Una volta arrivati sulla strada asfaltata (la provinciale 85 del Monte Bondone), si ritornati brevemente verso le Viote, utilizzando la ciclopedonale sterrata recentemente realizzata a bordo strada, per poi imboccare sulla destra la strada bianca che d'inverno diventa un'apprezzata pista da sci di fondo e che nella bella stagione solca invece i verdissimi prati della zona, puntellati da migliaia di fiori gialli (tarassaco e botton d'oro).
Pedalando in direzione nord-est (dove si sarebbe visto, se il cielo non fosse stato coperto, lo spettacolo delle Dolomiti di Brenta), si è così arrivati alla pista da sci "Rocce Rosse", attraversata orizzontalmente per poi imboccare un vecchio sentiero che corre parallelo alla strada asfaltata che sale da Trento verso Vason, ma rimanendo più a valle, all'interno del bosco. Superando qualche tratto tecnico, con stretti tornanti e fondo molto sassoso, si è così giunti - poco più a valle - su una strada forestale decisamente più e scorrevole comoda che ha condotto - sempre in discesa - fino a Vaneze.
Da qui si è proseguito su asfalto, ma su stradine secondarie a servizio delle numerose case vacanze costruite nella zona, arrivando così nella località "Prà della Fava". Qui è stato incontrato un altro breve tratto tecnico nel bosco, per poi sbucare a Candriai, proprio all'intersezione fra le strade che salgono da Sardagna e Sopramonte.
Da Candriai si è proseguito per circa 1 km, sempre in discesa, in direzione di Sopramonte, fino a raggiungere il bivio con la stradina sterrata che porta a Malga Brigolina. Pedalando nel bosco, poco più a valle della strada asfaltata utilizzata dagli autoveicoli, si è così giunti - in leggera salita - nei prati sotto Malga Brigolina. Da qui si è ritornati sulla strada principale, oltrepassando la malga e proseguendo in salita in direzione di Mezavia. La prima parte dell'ascesa è morbida, su uno sterrato reso compattissimo e veloce dai numerosi passaggi di auto, poi - verso il finale - inizia la salita vera, passando su asfalto, con una temibile rampa conclusiva che porta ai Prati di Mezavia, dove si raggiunge il 20% di pendenza. Qui, nel 2006, durante la gara Rampibike - Trento/Bondone, Panzella si esibì in un incredibile zig-zag, salendo praticamente in orizzontale!
Da Mezavia si è tornati ancora su sterrato, proseguendo la salita in direzione dei Colmi. La bella strada si addentra in un fitto faggeto ed aggira un piccolo rilievo di forma ovoidale, portando fino a dei bellissimi prati, con diversi saliscendi e qualche rampa praticamente in piedi! (dove molti sono scesi a spingere ...) e da lì alla strada che sale al Bondone dalla Valle di Cavedine. Proseguendo su asfalto si è così tornati alle Viote, dove è stata imboccata la strada forestale che taglia la conca in direzione nord-sud, passando prima nella torbiera (zona protetta) e poi nella zona prativa, utilizzata d'inverso per lo sci da fondo. Giunti al termine del vasto pascolo, si è quindi proseguito in discesa, sul versante opposto (quello che guarda verso Garniga), su una bella e veloce strada forestale, perdendo un po' di quota nel bosco. La discesa è terminata sulla strada provinciale che sale da Aldeno verso le Viote.
Da qui si è tornati un'ultima volta su asfalto, per percorrere gli ultimi 2 km di salita, con panorama sulla Valle dell'Adige, fino ad arrivare alle ex caserme ed alla località Fogolari, dove si è chiuso il bell'anello di 32 km.
Dopo le rispettive fatiche, biker e trekker (nel frattempo scesi dal Palon) hanno dato vita ad una bella grigliata sociale, godendosi l'aria fina di montagna ed il tiepido sole che ogni tanto faceva capolino fra e nuvole.
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Ora l'appuntamento con la prossima uscita ufficiale è fissato per sabato 13 GIUGNO con il Rinco-Gold, ovvero il Giro dei passi di Fassa e Fiemme (Passo San Pellegrino e Passo Valles). Sabato 7, invece, per chi si è iscritto, ci sarà l'appuntamento con la ColorRun a Trento.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi 32 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 900 metri. L'altimetria è assai curiosa, perchè è praticamente l'inverso di quanto accade di solito (ovvero salita fino al GPM e poi discesa, con profilo altimetrico a triangolo). Questa volta, infatti, dopo un breve tratto di salita iniziale, si è cominciato con la discesa, dalle Viote fin sotto Candriai, con alcuni tratti tecnici nel bosco. Poi è iniziata la lunga salita (13 km), che dal bivio lungo la strada per Sopramonte ha condotto fino a Malga Brigolina, Mezavia ed i Colmi, per poi raggiungere le Viote. Tratto finale in saliscendi nella conca prativa delle Viote, con salita conclusiva sulla strada di Garniga, fino alle ex caserme. GPM sulla strada ai piedi del Palon, m. 1680.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
1. tratto Viote - Candriai
Il ritrovo (alle 8:15), in località Fogolàri, alle
Viote
Alle 8:30 in punto lasciamo il parcheggio
Percorriamo un breve tratto della strada che scende a
Garniga Terme
Alla nostra destra, le vecchie caserme austriache. Qui
c'era il comando di zona del M. Bondone
All'altezza delle caserme, si svolta a sinistra
imboccando la vecchia strada militare
Come tutte le strade militari, anche questa ha una
pendenza davvero modesta
Avanziamo sulla comoda carrareccia, che risale con
alcuni tornanti il versante erboso ai piedi del Palon
Piano piano guadagniamo quota
Passaggio ad un tornante
La strada solca i verdissimi prati delle Viote
Gli ultimi della coda vedono i primi nel tratto a
monte, dopo il tornante
Lungo la strada si possono ancora trovare i vecchi
cippi in pietra, recanti l'indicazione del chilometraggio
Una delle lunghe diagonali fra un tornante e l'altro
L'ultimo tornante
Arriviamo nel tratto pedemontano della strada, che
corre alla base del Palon
Ora si procede praticamente in piano
A terra, sulla sinistra, si scorge ancora il vecchio
muretto di contenimento della carreggiata
La conca prativa delle Viote
Arriviamo in breve all'incrocio con la strada
provinciale 85 del Monte Bondone
Scendiamo per un tratto lungo la nuova ciclopedonale
sterrata, realizzata a bordo strada
Una sosta per indossare le giacche a vento, visto che
ora inizia la discesa e a 1.600 metri ... fa fresco!
Imbocchiamo la strada che si inoltra nella zona nord
delle Viote, d'inverno utilizzata per lo sci nordico
Procediamo per un tratto in leggerissima discesa
Avanziamo in un mare giallo-verde, con i prati pieni
di splendidi botton d'oro
Primo piano
Per ora la discesa è molto soft ... il bello arriverà
dopo!
Lasciamo correre le nostre MTB sul compatto sterrato
Se il cielo non fosse stato coperto, avremmo visto
questo spettacolo ...
Un tratto di bosco, prima di arrivare alla pista da
sci "Rocce Rosse"
Si sfreccia fra gli abeti ...
Arriviamo alla pista da sci, che tagliamo in
orizzontale
La pista scende dal Palon, appena visibile lassù, in
mezzo alle nuvole
Il gruppo mentre attraversa la pista
Appena passata la "Rocce Rosse" si torna nel bosco, in
mezzo ai faggi
Più avanti la strada si restringe, diventando un sentiero
Un suggestivo passaggio sotto la roccia
In alcuni punti si scorgono antichi muri di sostegno,
a secco
Più a vale inizia il tratto tecnico, con il fondo
molto sassoso
Procediamo con cautela, facendo slalom fra i massi
Il Vice-Presidente Rinco Starr concentrato sulla
discesa
Passato il tratto tecnico, la strada torna larga e
scorrevole
E qui torniamo a far correre le bici ...
Si sfreccia sul ghiaino
La presenza di grossi massi è legata ad antichi eventi
franosi
Cipollino in "posa plastica"
Big Bobby ...
Il Camoscio della Sila ...
Il Presidente
Passiamo vicino ad una baita in legno
Si tratta del "Bait dei Cazadòri"
Ora il fondo è decisamente più compatto e scorrevole
Cipollino e Rinco Starr
Un enorme masso, che ricorda molto quelli delle
Marocche di Dro
Il sentiero costeggia la roccia
La discesa prosegue veloce, ormai manca poco alla fine
della strada
Questo primo tratto di sterrato, infatti, termina a
Vaneze
Di fronte a noi la strada che sale al Bondone,
dedicata a Charlie Gaul
Ora si prosegue su asfalto, ma sulle stradine interne
Un ripido tornante fra le belle villette per le
vacanze
La discesa prosegue ripida verso loc. Prà della Fava
I Rinco in curva
Arriviamo in loc. Prà della Fava, sopra Candriai
Qui si ritorna su sterrato
Scendiamo nel bosco
Un altro tecnico, con fondo sassoso
Si scende in un fitto faggeto
Un tratto del sentiero "in trincea", ovvero scavato
nel terreno
Il tratto tecnico termina in un bel prato
Un ultimo tratto nel bosco prima di arrivare a
Candriai
Ed eccoci arrivati nella più bassa delle località del
Bondone, a quota 1000
Imbocchiamo la strada per Sopramonte
Percorriamo circa 1 km, poi la lunga discesa termina
...
2. tratto Candriai - giro dei Colmi - Viote
Arrivati al bivio con la sterrata che sale a Maga
Brigolina, si fermiamo a togliere le giacche anti-vento
Ora inizia il lungo tratto di salita
Il gruppo procede compatto sulla comoda sterrata
Un tratto rifatto dopo le piogge, con un fastidioso fondo in sassi (pure
spigolosi!) non rullati
Si pedala all'ombra anche qui
il Presidente
La salita prosegue, ora con pendenza leggermente più
alta
Questo vecchio abbeveratoio ci fa capire che siamo
quasi alla malga
Poco dopo, infatti, sbuchiamo nel pascolo della
Brigolina
Proseguiamo, ora su erba, in direzione della malga
Una ripida rampa ci porta sulla strada carrozzabile
per la malga
Giro e il Merdatleta Big Bobby impegnati sul rampone
Cipollino seguito da Brücke
Dopo il rampone la strada spiana un po'
Passiamo vicino alla Casa del Miele
Un ultimo tratto prima di raggiungere la strada per
Malga Brigolina
Raggiunta la strada asfaltata, ci fermiamo un attimo a
tirare il fiato
Dopo la breve sosta, proseguiamo in salita verso la
malga
Per un breve tratto, si torna sull'asfalto
Arriviamo a Malga Brigolina
Siamo attorno a quota 1.000
Rabbocco delle borracce alla suggestiva fontana
ricavata in un tronco
Baciati da un timido sole, riprendiamo il nostro tour
Malga Brigolina
Dopo la malga la strada torna sterrata, anche se molto
compatta e scorrevole
In alcuni punti, per via del grande passaggio di
veicoli (specie d'inverno, per raggiungere la partenza
della seggiovia "Rocce Rosse"), la strada sembra cementata, da quanto è duro e
compatto il terreno
A metà strada fra la Brigolina e Mezavia, la strada si
impenna e torna asfaltata
L'ultimo tratto è il più impegnativo, mai sotto il 10%
Il tornante che precede l'ultimo rettilineo ...
Ed ecco il rampone finale verso Mezavia
Briz e Rinco Starr, emuli di Panzella 2006, procedono
a zig-zag
Anche Giro si concede delle belle sbandate !
GigaBike, invece, procede tranquillo e diritto !
Barcollo ma non mollo !
Una sosta per tirare il fiato dopo il rampone
Poco dopo si riparte, in direzione dei "Colmi"
Da qui si ritorna su sterrato
Il gruppo si allunga ...
Ai Piani di Mezavia troviamo il palo con la
selva di cartelli (anche se oggi sono meno) dove il Gaspa, nel
2008, chiese ridendo al Presidente "Ma da che banda el che dovèn nàr?".
Ciao Ugo, sempre con noi ...
Riprendiamo a pedalare dopo la sosta Amarcord
Primo piano di Giro, seguito da Big Bobby
Anche qui troviamo qualche tornante
GigaBike impegnato nella salita
Briz e Lucky Luke
Si procede all'ombra della fitta vegetazione
La strada compie il giro attorno ad un rilievo
ovoidale: giunti a questo punto si inizia a curvare
Incontriamo un breve tratto di discesa nel bosco
Sfrecciamo sul sentiero, facendo attenzione alle
radici sporgenti
Questo tratto è caratterizzato da alcuni saliscendi
Si sbuca in un bel prato, dove si avanza sulla traccia
nell'erba
Oltrepassato questo primo prato, si ritorna su strada
sterrata
Poco dopo, un altro piccolo pascolo
Si pedala nel verde
Qui la strada concede una tregua, procedendo in
falsopiano
Dietro la curva, però, c'è la sorpresa !!!
Una brutta sorpresa, a giudicare dall'espressione di
Rinco Starr
I Rinco in cima al rampone
Si riprende a pedalare
Di nuovo in leggera discesa, costeggiando i prati
Un paesaggio davvero rilassante
Si sfreccia sul comodo sterrato, compatto e veloce
Poco dopo, un'altra sorpresa ...
Dopo l'ennesimo rampetta, eccoci sbucare in un prato
più ampio
Una solitaria casa vacanze
Il Presidente si ferma in mezzo ad un tappeto di fiori
Arriviamo sulla strada del Bondone, dal lato della
Valle di Cavedine
Dobbiamo percorrere un paio di km, per arrivare alle
Viote
Passaggio sotto un paramassi
L'asfalto è stato appena rifatto e la strada è un
biliardo
Eccoci arrivati alle Viote
Poco dopo il cartello, svoltiamo a destra su una
strada bianca
Stiamo seguendo le indicazioni del "Giro delle Viote"
Saliamo leggermente, verso il Biotopo della Torbiera
delle Viote
Ecco il bosco dove inizia l'area protetta
Esuberanza giovanile, dopo 13 km di salita ...
"Col piffero che impenno, io ..."
Una sosta all'imbocco della conca prativa delle Viote
Ora sci attende l'attraversamento degli splendidi
prati
Pedaliamo circondati da milioni di fiori gialli
Lasciamo la strada per procedere su una traccia
nell'erba
Costeggiamo la staccionata di una baita, dove siamo
passati diverse volte in notturna, con le ciaspole
Uno spettacolo giallo-verde
Cimo e Brücke mentre spingono la bici in mezzo ai
fiori
Raggiungiamo la strada a monte
Ora procediamo sulla sede della pista da fondo
Si pedala in un paesaggio da cartolina
La sagoma conica del Palon (m.2100), dove sono saliti
i trekker
Anche qui incontriamo dei divertenti sali-scendi
Scendiamo e risaliamo, scendiamo e risaliamo ...
In mezzo ai fiori ...
Un albero solitario in mezzo ai prati
Un altro scollinamento ...
... e poi di nuovo giù
Arriviamo sul lato opposto delle Viote, dove riprende
il bosco
Scendiamo in un tratto fangoso, l'unico incontrato in
tutto il tour
Arriviamo al bivio per le ex caserme, ma noi dobbiamo
proseguire in discesa, seguendo le indicazioni
Iniziamo a scendere verso Garniga
El Michèta e Brücke
La strada scende e ci fa perdere un po' di quota
Nel frattempo è uscito il sole ...
La bella discesa sterrata termina sul penultimo
tornante della strada che sale da Aldeno verso le Viote
Ora c'è un ultimo km e mezzo di salita su asfalto. Nel
frattempo compaiono alcune nuvolacce all'orizzonte
Cipollino mentre affronta la salita finale
Il gruppetto di coda
L'ultimo tornante
Ed eccoci per l'ennesima volta alle Viote
Dopo 32 km di su e giù, ritorniamo alle caserme.
Adesso andiamo a mangiare ...
3. la grigliata alle Viote
Località Fogolàri si chiamo così perchè ...
"g'hè i fogolàri !"
Dopo aver preparato la brace, mettiamo ad arrostire
pasta di lugànega, wurstel e pancetta
Che spettacolo !
In attesa di fine cottura ...
Mara mostra gli hamburger vegetali, mentre Big Bobby è
di un'altra parrocchia !
La parrocchia del rugànt !
Hot-Dg con pomodorini secchi
Che ganascioni !!!
Evviva, oggi ce l'ho anch'io l'hamburger !!!
Si procede con i bis, i tris ...
Si mette a scaldare anche il pane, per farlo diventare
piacevolmente croccante
La temuta pioggia non è arrivate e così trascorriamo
una buona oretta in trabquillità
Che faccia da ... birra!
Magna e tasi ...
E alla fine c'è pure la crostata
Saluti !
Grazie a tutti e ... |
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alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |