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GIU

PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2014: 5ª USCITA

Al Rif. Pernici, 9 anni dopo ...
Disputato oggi il secondo "Bike & Trekking" della stagione 2014. Impegnativa ascesa al Rifugio Pernici per i biker, che hanno ripercorso la salita affrontata nel maggio 2005. Tour panoramico fra le trincee di guerra - invece - per il gruppo trekking. E dopo le fatiche, una bella grigliata in baita sul lago di Ledro. Prossimi appuntamenti Cima Bocche (trekking, 26 luglio) e Vecia Ferovia (bike, 3 agosto).

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i presenti

 

 

SOCI
       
OSPITI            

Supporter  
   

 

 

la cronaca

Ledro, 28/06/2014. E' stato disputato oggi in Val di Ledro il secondo "Bike & Trekking" stagionale. La giornata - appena alzati - non prometteva affatto bene. A Rovereto diluviava, a Riva del Garda pioveva per bene, a Trento aveva piovuto tutta la notte ed il cielo era comunque plumbeo. Il cellulare del Presidente è stato raggiunto da diversi messaggi, tutti dello stesso tenore: "Qui piove, si va lo stesso?". Uguale, per tutti, la fiduciosa risposta: "Intanto andiamo, poi vediamo come si mette lassù per le 9 ...".

Ebbene, la fiducia è stata premiata, perchè l'unica acqua che è caduta nell'arco della mattinata è arrivata - per una mezzoretta - quando il gruppo bike era chiuso fra le calde mura del Rifugio Pernici. Non così, purtroppo, per il gruppo trekking, che l'acqua l'ha presa tutta durante l'ascesa a Cima Parì, anche se la perturbazione è durata poco.

Così il "Bike & trekking" della val di Ledro, messo in dubbio nelle ultime ore da un repentino mutamento delle previsioni meteo, è andato in scena regolarmente, con due tracciati davvero belli (per i biker si è trattato di un revival dell'uscita disputata a maggio 2005), anche se i panorami non erano perfettamente visibili come nelle giornate di bel tempo. Ma, come dice l'antico adagio popolare, ale dòne e al tèmp, no se comanda!     

Nel centenario dello scoppio della 1ª Guerra Mondiale, anche queste due uscite - come già accaduto altre volte quest'anno e come accadrà ancora nel prosieguo della stagione - hanno toccato una zona che all'epoca del conflitto venne interessata dalle operazioni belliche. Si tratta della cresta che da Cima Oro passa per Cima Parì, Bocca Savàl, Rifugio Pernici e poi prosegue verso nord, sullo spartiacque fra la Valle di Ledro (e la sua laterale Val di Concei) e la "Busa del Garda". All'epoca della "Grande Guerra" queste montagne si vennero a trovare sulla linea del fronte (il Rifugio Pernici, ad esempio, era una baracca per gli ufficiali austriaci) e numerose sono le testimonianze di quel periodo, dalla viabilità (ricavata in gran parte sulle vecchie carrarecce e sui sentieri militari), alle trincee, ai manufatti in pietra, ecc.  

Il tracciato bike ha avuto inizio dai 700 m. di quota del lago di Ledro. Il gruppo - composto oggi da 11 elementi - è partito verso le 9:00 dalla baita di Tania & Frà (che alla fine dell'uscita ci hanno ospitato per la consueta "sbaraccata" ...), in località Pur, piccola frazione del comune di Ledro ubicata sulla sponda sud del lago.

Dopo aver imboccato la strada comunale che costeggia lo specchio d'acqua, passando nella zona turistica (con numerose casette per le vacanze), si è proseguito per circa 1 km in saliscendi, deviando poi sul bel sentiero che costeggia il lago (la strada asfaltata, invece, prosegue più a monte, risalendo il Dos di Pur). Il sentiero, già percorso più volte in passato, sbuca a Pieve di Ledro, dove si è imboccata la pista ciclabile della valle di Ledro, che dal lago risale la valle in direzione di Tiarno.

Una volta giunti all'altezza dell'abitato di Bezzecca, si è svoltato a destra, abbandonando la ciclabile per entrare nel paese reso famoso dall'avanzata garibaldina della III Guerra d'Indipendenza, quando l'Eroe dei due Mondi - dopo aver sbaragliato la resistenza austriaca ed aver preso possesso dell'abitato (Battaglia di Bezzecca del 21 luglio 1866, vedi qui i dettagli), ormai lanciato verso Riva del Garda e da lì alla conquista del Trentino (che assieme a Trieste non era entrato a far parte del Regno d'Italia unificato nel 1861), fu fermato da un dispaccio inviato dal Generale La Marmora, comandante del Regio Esercito, che comunicava la firma dell'armistizio di Cormons e ordinava di sgombrare il Trentino. A quell'ordine, Garibaldi - decisamente contrariato - rispose in maniera telegrafica con il famoso "Obbedisco" ...

Da Bezzecca si è iniziata a risalire la Val di Concei, piccola valle laterale della Val di Ledro, solcata dal torrente Assat. Passando per stradine secondarie, fra verdi prati e costruzioni rurali, si è transitati per i paesini di Locca, Enguiso ed infine Lenzumo, dove è terminato il tratto soft ed è iniziato quello più impegnativo.

Dopo circa 8 km con poco più di 100 metri di dislivello, infatti, è iniziata l'ascesa che conduce al rifugio Pernici. Altri 8 km, ma questa volta con 800 metri di dislivello, il che vuol dire media del 10%, con tratti più leggeri e tratti dove invece si è andati vicini al 15%. Un'ascesa impegnativa e costante, resa però poco monotona dal budello di tornanti che da Lenzumo si sussegue fin su alla Bocca di Trat, risalendo il canalone sotto la Mazza di Pichea.

La salita è iniziata nel bosco, passando dai faggi delle quote basse alle conifere di quelle più elevate, per poi arrivare in campo aperto nei pascoli di malga Trat, una volta passata quota 1.300.

Una volta arrivati a malga Trat, dove termina il tratto asfaltato ed inizia lo sterrato, si è proseguito su una stradina più stretta (dalla malga in poi c'è il divieto per le auto e vi transitano solo i gestori del vicino rifugio), di nuovo in un fresco tratto boscoso, prima di arrivare alla Bocca di Trat, dove il panorama si apre sulla Busa del Garda (anche se oggi, con le nuvole basse e minacciose, del panorama no si vedeva un gran ché ...). La Bocca di Trat è un antico valico che mette in comunicazione il versante gardesano con la Val di Concei (e quindi con Ledro), più volte utilizzato in passato durante le guerre, sia in quella d'Indipendenza (in cui avvennero i citati scontri fra gli austriaci e i garibaldini), sia durante la Prima Guerra Mondiale.

Il Rifugio Pernici, realizzato dove un tempo c'erano gli alloggi degli ufficiali austriaci impegnati sulla linea del fronte, dista dal valico meno di 200 metri ed è lì che c'è stato il GPM del nostro itinerario odierno,a quota 1600.

Appena arrivati al "Pernici" è iniziato a piovere, inizialmente in maniera leggera, poi più copiosamente, e così il gruppo si è rintanato tra le calde mura del rifugio, dove una scoppiettante stufa a legna riscaldava l'ambiente. Il tempo di un caffé o di un the (ma c'è chi è andato sulla birra fresca o, all'opposto, su un bel piatto di minestra d'orzo fumante!) e la pioggia ha cessato di cadere, così  sono state subito inforcato le MTB per affrontare la discesa.

Inizialmente, dalla Bocca di Trat, è stata percorsa la stessa strada dell'andata, sterrata fino a sotto la malga e poi asfaltata. Giunti al 4° tornante in discesa, però, si è deviato a sinistra su una bella strada forestale inizialmente pianeggiante, che dopo aver tagliato il canalone solcato da un ruscello, ha iniziato a risalire in diagonale il versante opposto, portando sul Dos del Preghen. Da qui è iniziata una discesa assai tecnica, su uno stretto sentiero in single track, con fondo abbastanza sconnesso e sassoso. Più volte, per motivi di sicurezza (anche perchè, a causa della pioggia, il terreno era davvero viscido), si è dovuto scendere dalla bici, ma si è trattato di qualche centinaio di metri o poco più, dove si sono alternati tratti in sella a tratti a piedi.

Una volta giunti sulla strada forestale che corre più a valle, si è tornati in sella definitivamente, per proseguire la discesa verso Locca, dove si è giunti dopo circa 5 km dalla deviazione. Da Locca, utilizzando la vecchia strada ora chiusa al traffico e riservata a pedoni e ciclisti, si è scesi direttamente a Pieve, sul Lago di Ledro.

A quel punto non è rimasto che imboccare il sentiero lungo lago, con il suo bel saliscendi fra i faggi, fino a rientrare a Pur, dove si è chiuso l'itinerario.

Dopo le fatiche, il gruppo bike si è riunito con quello trekking (che dopo essere salito in auto fino a Malga Trat aveva percorso un suggestivo itinerario in quota nei luoghi della "Grande Guerra"), per una bella grigliata nel Bait del Segalì, la casetta di famiglia dei nostri soci Tania & Frà, proprio a due passi al lago.

Inutile dire che, come sempre, le ganasce dei Rinco si son fatte onore, assaltando la pasta di lucanica, la porchetta e i wurstel messi ad arrostire dai nostri supporter di giornata (oltre a Tania e Frà c'erano anche il vice-Presidente Rinco Starr e i New-Rinco Iubi e Sky).

Il dopo pranzo è così volato via, fra le chiacchiere, il dolce ed un caffé, per poi riprendere la via di casa, magari un po' stanchi ma soddisfatti dell'ennesima bella uscita in compagnia. Alla prossima!

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Ora l'appuntamento - per quanto riguarda la MTB - è per domenica 3 agosto, con la Vecia Ferovia dela Val de Fiemme, 12ª gara sociale individuale dei Rinco Boys.

 

Per i trekker, invece, appuntamento a sabato 26 luglio, quando si salirà a Cima Bocche (con partenza da Passo San Pellegrino), per un altro stupendo itinerario nei luoghi della "Grande Guerra", questa volta nel Trentino orientale.

 

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi quasi 31 km mentre il dislivello superato è stato di 950 metri. L'altimetria è abbastanza regolare nella prima parte,  con un tratto iniziale di circa 7 km dove si sono alternati saliscendi e leggerissima salita, seguito da oltre 8 km di ascesa costante decisamente più impegnativa (da quota 800 a quota 1600, con una media fissa del 10%), fino alla Bocca di Trat ed al Rifugio Pernici, GPM dell'itinerario. Più movimentata la discesa, con la variante del Dos del Preghen (in leggera salita), seguito da un ripido sentiero in single track con pendenze a tratti impossibili e fondo sconnesso (da fare a piedi). Tornati a Pieve, si rientra per gli ultimi 4 km sul medesimo tracciato dell'andata, in veloce saliscendi lungo il lago.

L'altimetria

La panoramica in 3D

La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

 

 

le immagini

1. la salita


Il ritrovo del gruppo bike è davanti alla baita di Tania & Frà, a Pur (Lago di Ledro)


Il gruppo in attesa del via


Alle 9:00 in punto si parte, imboccando la strada lungolago


La temperatura è di 17° C, un po' frizzante ...


Qualche intrepido tedesco fa il bagno anche in una giornata così ...


La strada passa per la zona turistica, in mezzo a tante casette per le vacanze


Lo strappetto iniziale verso il Dos di Pur


La strada prosegue in salita, ma noi imbocchiamo il sentiero che prosegue lungolago


Si tratta di un suggestivo passaggio ciclo-pedonale, a ridosso della sponda sud del lago


Proseguiamo sul veloce e compatto sterrato


Un divertente sali-scendi fra i faggi, a due passi dalla riva


Arriviamo a Pieve


Da qui imbocchiamo la pista ciclabile della Valle di Ledro, in direzione Tiarno


La ciclabile prosegue in falsopiano, rimanendo parallela ma distante un centinaio di metri dalla statale


All'altezza di Bezzecca si lascia la ciclabile e si entra in paese


Costeggiando il torrente Assat, arriviamo in centro paese


E ovviamente, come si chiama la piazza ?


Facciamo una "sosta tecnica" al bar


Poco dopo si riparte, attraversando il paese di Bezzecca


Non c'è solo Piazza Garibaldi, però, ma anche Piazza Obbedisco, dedicata al famoso telegramma


Usciamo da Bezzecca e proseguiamo verso la Val di Concei


Il cartello ci indica l'ingresso nella piccola valle laterale alla Valle di Ledro


Da Locca proseguiamo verso Enguiso, passando in una stradina secondaria fra i prati


Dopo la pioggia del primo mattino, arriva ora un timido sole


Entriamo in Enguiso, un tempo frazione di Concei, oggi frazione del comune unico di Ledro


Approfittiamo della fontana per riempire le borracce in vista della salita


Intanto il cielo si sta aprendo. Buon segno


Da Enguiso si procede per circa un km verso Lenzumo


Il bivio per il Rifugio Pernici


Lasciato la SP della Val Concei, proseguiamo nella viabilità interna comunale


L'indicazione per il rifugio


Ora è finita la pacchia. Inizia la salita vera ...


La strada che sale al Pernici, in circa 8 km ci farà superare 800 metri di dislivello. Media 10%


Il primo tratto, in particolare, è quello più impegnativo


Una delle numerose baite nella parte bassa della valletta


Nei tratti più ripidi ci si alza anche in piedi


Il Merdatleta in testa al gruppo


In questa immagine si può apprezzare meglio la pendenza, subito dopo la curva


Curiosa foto ricordo su un tornante, dove è stata depositata una catasta di bòre, tronchi appena tagliati


Si riparte ...


Si avanza con una media non molto alta, vista la pendenza costante attorno al 10%


I tornanti si susseguono e si continua a guadagnare quota


Walander e Frank impegnati su una curva particolarmente ripida


Ora è uscito proprio il sole e la temperatura, che in partenza era di 17°, si sta alzando leggermente


Ancora tornanti ...


Una salita che non molla mai


Ciga, the Doctor e Cimo mentre procedono affiancati


Il gruppo dopo aver superato un altro tornante


La strada è stata realizzata con numerosi sbancamenti rocciosi


Il Ciga avanza leggiadro, alzandosi sui pedali


Cristina, una delle due lady presenti oggi nel gruppo bike


el Michèta


Un altro bel rampone


Arriviamo al tornante dove, in discesa, dovremo deviare nel bosco


Ci concediamo una sosta snack ...


il Merdatleta fa filò ...


Si riparte, per gli ultimi 3,5 km di salita


La strada alterna tratti esposti al sole a tratti all'ombra della fitta vegetazione


In certi punti, sotto le fitte chiome dei faggi, è quasi buio !


L'ennesimo tornante. Sembrava di essere sui passi dolomitici!


Arrivati a quota 1300, si entra nella zona dei pascoli


Usciamo dal bosco ed entriamo nei vasti prati che circondano Malga Trat


Ora si pedala in campo aperto


Rinco in the Green


Gelsomina ci osserva da sopra un dosso


Poco prima di malga Trat finisce il tratto asfaltato ed inizia lo sterrato


La strada è comunque ben battuta e scorrevole


Òcio ai corni !


Frank ad un piccolo guado


Dopo "L'uomo che sussurrava ai cavalli", ecco "La donna che parlava con gli asini"


Frank e Walander


Ora si intravede la malga, mentre in alto svetta la Mazza di Pichea


Un curioso albero in mezzo ai prati, sotto la malga


Arriviamo alla malga, dove si trova il divieto: per le auto è vietato proseguire oltre


Arrivano anche Frank, Walander e il Presidente


Ci prepariamo per la salita finale


Passiamo a fianco della stalla, in questo momento vuota (le vacche sono al pascolo)


Dietro la casa dei malgari, ci attende un bello strappo cementato


Il cane-pastore ci osserva incuriosito mentre gli passiamo a  fianco


Ora l'albero si vede meglio, compresa la scultura intagliata alla base


Ora la salita è un po' più fangosa e il terreno molle rende l'ascesa più faticosa


Un cambio di pendenza, prima di tornare a salire verso il GPM


Dopo la malga il fondo si fa un po' più sassoso


Ma è solo un breve tratto. Più avanti il fondo torna scorrevole e compatto


Gli ultimi metri prima della bocca di Trat


L'arrivo a Bocca di Trat, il valico che collega la Val di Concei con il versante del Garda


Lucky Luke in posa


Seguiamo le indicazioni per il rifugio Pernici


La struttura si trova lì a due passi


Un ultimo sforzo ...


... e siamo arrivati


Ora entriamo, che sta iniziando a piovigginare ...

 

2. la breve sosta al Rifugio Pernici


L'interno è tutto pieno di cimeli e fotografie della "Grande Guerra"

 
Fuori, intanto, sta piovendo copiosamente e non si vede più niente


Meglio il calore della stufa del rifugio


Eh già, i "veterani" concordano


Intanto ordiniamo qualcosa e attendiamo che spiova


C'è chi sceglie la bevanda calda e chi ... la birra engiazàda !


Elisa, invece, va di minestra d'orzo


Appena smette di piovere ci fiondiamo fuori


Recuperiamo le bici e ci prepariamo alla partenza


Una sgonfiatina al pneumatico anteriore, visto che si farà una discesa sterrata


Arrivederci Rifugio Pernici ...

 

3. la discesa


Si parte, in direzione della vicina Bocca di Trat


Rifacciamo a ritroso il sentierino percorso in precedenza


Scendiamo verso Malga Trat


Il cambio di pendenza poco prima della malga


Cimo ed Elisa sfoggiano il white-style ...


La rampa cementata nei pressi della malga


Ci siamo tutti? Via ...


Passata la malga, inizia la discesa verso il fondo valle


Percorreremo tutto lo sterrato fatto in precedenza, oltre ad una parte della discesa asfaltata


Ripercorriamo in discesa gli stessi tornanti scalati un'ora fa


Briz al guado


Una sosta per ricompattare il gruppo, dove ricomincia l'asfalto


Ora il budello di tornanti ce lo godiamo in discesa


Sfrecciàmo curva dopo curva ...


In pochi minuti saremo al bivio ...


Intanto torna il sole: scampato pericolo


Scendiamo veloci verso il punto dove lasceremo la strada asfaltata


Eccoci arrivati. Qui imboccheremo una strada forestale


Iniziamo la deviazione nel bosco


Si prosegue in falsopiano, tagliando il versante della montagna in direzione di Ledro


La strada è molto bella e scorrevole


Dopo il tratto in falsopiano, inizia una leggera salita


Lo strappetto prima di arrivare al Dos del Preghen


Arriviamo alla deviazione per il sentiero che raccorda la strada alta con quella bassa.
La faccia di the Doctor è tutta un programma ...


Iniziamo il single track nel bosco


Qualche tratto, procedendo con cautela, è pedalabile


Scendiamo a freni tirati, saltellando sulle pigne, sui sassi, sul fogliame fradicio e sulle radici ...


Alcuni tratti sono davvero tosti, sia per pendenza che per fondo sassoso e viscido


E allora si va a piedi !


I tratti a spinta si alternano con quelli in sella


Frank impegnato nella ripida discesa


Una sosta sotto una rampetta particolarmente ripida e sassosa


Ecco Elisa e il Michèta affrontare a piedi l'ostico passaggio


Il sentiero sbuca su un'altra strada forestale, qualche centinaio di metri più sotto


L'arrivo di Walander, mentre Briz toglie il fango dagli attacchi delle scarpe


Ora si scorre di nuovo su un bel  fondo compatto


Il Ciga si diverte in curva


La strada ci porta veloce in direzione di Locca


Panorama su Bezzecca, all'imbocco della valle


Più in basso, dove le pendenze sono davvero toste, troviamo il fondo cementato


Proseguiamo la discesa verso Locca


Affrontiamo il budello di strette curve che ci porterà al fondo valle


Frank taglia sull'interno


Una strada che fatta in senso contrario dev'essere davvero tosta!


Eccoci arrivati a Locca


Proseguiamo per un breve tratto sulla provinciale


Da Locca imbocchiamo la vecchia strada per Pieve, ora chiusa al traffico e trasformata in ciclo-pedonale


Si sbuca a Pieve, in riva al lago di Ledro


Procediamo in direzione di Pur


Una breve sosta per ammirare il lago


Scorci di paesaggio


Riprendiamo il bel sentiero lungo lago


Sarà la fame, ma la velocità è aumentata parecchio: c'è una sorta di volata per la lugànega !


Finito il sentiero, si torna sulla strada lungolago


Arriviamo a Pur


Ed eccoci al punto di partenza. Ora andiamo a mangiare ...

 

3. la grigliata in baita


Ecco il Bait del Segalì, la bella casetta dei nostri soci Tania & Frà


Arrivano segnali di fumo: buon segno ...


Lo Squadrone Fuochisti è già all'opera


Che spettacolo !!!


La prima cotta è pronta. Avanti biker, a tavola !


Si inizia a magiare, mentre il gruppo trekking è in arrivo dalla montagna


Grigliata con verdure miste, vinello rosso e ... passa la paura!


La bella tavolata


Poco dopo, ecco arrivare i trekker


Nel frattempo è divenuta pronta anche la seconda cotta


Adesso mangiamo anche noi !


Il Dotto, che ha guidato il gruppo trek, a pranzo col Vice-Presidente Rinco Starr


Il Presidente controlla le operazioni


Che batteria di dolci !


Poi arriva il momento del relax


Vabbè, Walander, non addormentiamoci però !


'Sti bociàzi, quanta energia !


E' giunta l'ora dei saluti ...


Grazie a tutti e ...alla prossima !
 


Un grazie particolare ai nostri 5 supporter odierni, che ci hanno preparato il gustoso pranzetto!