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la cronaca |
27/05/2013. Se per le uscite bike - in questo inizio 2013 - c'è stato parecchio da tribolare, con rinvii e cambi di date a causa della pioggia e due uscite su tre disputate con un tempo davvero incerto (Lago di Molveno e Laghi della Valsugana, dove ci siamo presi anche una buona dose di "acqua sul copìn"), altrettanto non si può dire per il trekking, che sotto il profilo meteo ha invece goduto di maggior fortuna.
Infatti, dopo la giornata splendida dell'esordio stagionale sul sentiero Busatte/Tempesta (13 aprile), è arrivato il bis domenica 26 maggio, in occasione della 2ª uscita ufficiale, con l'ascesa dal lago di Ledro a Baita Segala, disputata nell'ambito del primo dei tre "Bike & Trekking" in programma quest'anno.
Anche in questa occasione - infatti - i nostri trekker hanno goduto di una giornata splendida, con il cielo azzurro e terso grazie alle piogge dei giorni precedenti, tale da garantire panorami da cartolina.
Partito intorno alle 9:00 da Pur, il gruppo di 11 trekker ha imboccato la Val Casarino, inizialmente su stradina asfaltata, poi - dopo essersi lasciati alle spalle le ultime baite - su un comodo sterrato nel bosco. Fino a questo punto la pendenza era assai moderata, poi il sentiero ha iniziato ad impennarsi, per diventare più avanti un piccolo ed erto canale sassoso.
Salendo non senza fatica fra le grosse pietre, i nostri trekker sono giunti fino ai piedi di Cima Bandiera, che è stata aggirata per raggiungere Passo Bestana, dove il sentiero si innesta sulla strada ex militare che percorre l'intera dorsale Tremalzo-Garda. Da qui si è proseguito verso est, dapprima in discesa, poi in falsopiano, raggiungendo poco dopo Bocca dei Fortini, dove il tracciato si è innestato nel percorso del gruppo bike, proveniente da Legòs.
Da Bocca dei Fortini, ammirando il panorama del Lago di Garda, si è proseguito sulla vecchia via militare fino a raggiungere Baita Segala, il bivacco costruito dagli alpini di Limone del Garda sui resti di una vecchia costruzione militare, dove il gruppo bike era giunto in precedenza, preparando i tavolini al sole per il pranzo.
Dopo la sosta pranzo al sole, i due gruppi hanno ripreso i rispettivi itinerari, dandosi un nuovo appuntamento a Pur, dove erano state lasciate le auto. Mentre i biker hanno proseguito in direzione est sulla dorsale Tremalzo-Garda, i trekker sono tornati indietro, ripercorrendo la strada fino a Passo Nota e Passo Bestana.
Qui il gruppo ha proseguito ancora in direzione ovest, raggiungendo così Passo Nota, dove è stata abbandonata la strada per imboccare a destra il ripidi sentiero 421 che scende verso il lago di Ledro.
Alcuni passaggi del sentiero sono davvero particolari, dei veri e propri solchi nella roccia friabile (generati dall'erosione dell'acqua), dove ci si infila come in una sorta di trincea.
Scendendo lungo il sentiero 421 il gruppo è andato così ad intercettare, poco più a valle, la strada della Val Casarino percorsa in salita al mattino. dal bivio non è rimasto che percorrere l'ultimo comodo tratto, in leggera discesa, fino a raggiungere le prima case di Pur e da lì il vicino parcheggio dove si è chiuso l'itinerario.
Ora l'appuntamento è per il 15 giugno, con un altro Bike & Trekking. Teatro dell'uscita sarà la zona delle Giudicarie-Rendena, con l'ascesa al Monte Iròn per quanto concerne il trekking e il Giro della Val d'Algone per quanto riguarda la MTB (revival dell'uscita disputata lassù nel 2005).
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi quasi 13 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 800 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di circa 5 km in salita, lungo la val Casarino, con un buon km nella seconda metà dove le pendenze si fanno impegnative (tra l'altro con fondo sassoso). Una volta giunti in quota, a Passo Bestana, si scende leggermente per poi proseguire per un km circa in falsopiano, su comoda strada ex militare, fino a Baita Segala. Ritorno sulla stessa via fino a Passo Bestana, poi si prolunga, sempre su strada bianca, fino a Passo Nota, dove si imbocca il sent. 421 che scende inizialmente molto ripido, per poi innestarsi sulla strada della Val Casarino (già percorsa in salita), fino a Pur.
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:
NB:
agendo con il mouse sui comandi +/- puoi ingrandire o
ridurre il dettaglio della mappa, |
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Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
L'ascesa Pur-Baita Segala
Il ritrovo di biker e trekker in località Pur, al Lago di Ledro
I trekker sono i primi a prendere il via, verso le 9:00
Si imbocca la strada della Val Casarino, inizialmente asfaltata
Oltrepassate le ultime baite, la strada si fa sterrata ed inizia a salire più
decisa
Il Dotto, la guida del gruppo
Lungo la strada incontriamo un operaio forestale intento al taglio del legname
Proseguiamo la nostra ascesa nel bosco ombroso
La segnaletica SAT appesa ad un abete
Il sole si è alzato, la temperatura è più mite e si inizia a togliere
l'abbigliamento più pesante indossato al via
Riprendiamo la marcia
Come spiccano questi maglioni rossi nel verde brillante della vegetazione!
Fino a questo punto la pendenza del sentiero è stata assai lieve
Avanziamo sotto il tiepido sole del mattino
L'ultimo tratto comodo, prima dei ramponi ...
Ogni tanto si fa una sosta per tirare il fiato
Ed ecco che un po' più avanti il sentiero diventa un po' più sassoso ...
Poi si cammina praticamente sulle pietre !
Avanziamo tra la fitta vegetazione
Scene dalla giungla
Più che un sentiero, sembra una ruscello in secca
Questo - invece - è un ruscello vero
Il dotto impegnato in salita
Una sosta per tirare il fiato dopo il rampone
Ora ci attende il single-track
Intanto ammiriamo le vette innevate
L'Uomo Ombra si è messo in posa ... all'ombra !
Pensavate fosse finita? ecco un altro bel canale sassoso
Un'altra breve sosta prima dell'ultimo tratto di salita
Manuela e Lorena
Qui il sentiero è decisamente più comodo
Mara
Arriviamo a Passo Bestana, sulla dorsale Tremalzo-Garda
Qui incontriamo alcuni membri del gruppo bike, venutici incontro
Ci si scambiano impressioni sulle rispettive salite
Le indicazioni per Bocca dei Fortini
Ci incamminiamo sulla vecchia via militare
Dopo tanta salita, ci attende un tratto praticamente pianeggiante
Una sosta panoramica
Infatti, si inizia a intravedere il Lago di Garda
Le foto ricordo sono d'obbligo
Mara in posa. Ma chi ha scattato questa foto ?
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Elementare Watson: è stato Max !
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Qualcuno ne approfitta per sgranocchiare uno snack
I Dotto in posa col Lago di Garda e il gruppo del Baldo
Un bel gruppo di genziane, uno dei fiori simbolo della montagna
Percorriamo l'ultimo km sulla comoda strada pianeggiante
Ora il panorama del lago è un po' più ampio
Rododendri e genziane
Arriviamo a Bocca dei Fortini, dove il nostro percorso si innesta con quello dei
biker
Da qui il panorama è ancora più bello
Ancora 500 metri ed eccoci arrivati al bivacco di Baita Segala
La sosta per il pranzo al sacco
Primo piano della baita, recentemente dotata di una
nuova copertura
Approfittando del sole, prendiamo posto sui tavoloni
esterni
I coltelli sono pronti ad entrare in azione: panini
tremate ...
Quando si dice, pranzo panoramico!
C'è anche la torta sbrisolòna
Un meritato momento di relax
Dopo la sosta, ci preparaiamo per
la discesa
il rientro a Pur
Ripercorriamo a ritroso la strada militare
Dopo un paio di km torniamo a Passo Bestana
Qui c'è un cambio di pendenza, con una sella lastricata di porfido
Il gruppo in sosta
L'Uomo Ombra vuole imitare Mike Bongiorno nella famosa pubblicità. Ricordate? "Sempre
più in altoooo"
Proseguiamo sulla strada militare in direzione, fino a raggiungere il vicino
Passo Nota
Qui si apre una radura erbosa
Lasciamo la strada e imbocchiamo il sentiero 421, che nel tratto iniziale solca
i verdissimi prati
Appena finito il prato, però ...
Inizia il bello!
Oggi non ci facciamo mancare niente ...
Questo, più che un sentiero, sembra una trincea
Il Dotto studia il passaggio migliore ...
Eccolo affrontare con cautela i grossi sassi
Et voilà, superato l'ostacolo
Uno alla volta scendiamo tutti ...
Il sentiero si infila ora nel bosco, sempre con pendenza sostenuta
Poco più avanti, un altro tratto ripido e su ghiaino, da affrontare con molta
cautela
Manuela, cautela non significa strisciare per terra col sedere!
A fianco del sentiero scorre un gorgheggiante ruscello, carico d'acqua dopo le
piogge recenti
Tella e Giuliana in sosta
Giungiamo al bivio con la strada percorsa in salita. Ora manca davvero poco a
Pur
E dulcis in fundo ... la crostata!
Grazie a tutti e ... alla prossima !