|
||
Ciaspolata di Carnevale
|
||
|
||
Dopo la fitta nevicata di inizio settimana, paesaggio davvero da incanto sull'Altopiano di Brentonico per la 3ª ciaspolata 2013. |
|
i presenti |
|
SOCI | |||||||
New Rinco | ||||||||
OSPITI | ||||||||
Rinco Jr. | ||||||||
solo al ristoro |
|
la cronaca |
17/02/2013. E' stata disputata oggi sull'Altopiano di Brentonico la 3ª ciaspolata del programma neve 2013, la ciaspolata di Carnevale. I Rinco (anche se non tutti, e qui va fatta una bella tirata d'orecchi!) hanno sfilato in tenuta carnevalesca in un vero e proprio "mare di neve", frutto della fitta nevicata che ha colpito tutto il Trentino tra lunedì e martedì scorsi.
Solo sulle creste battute dal vento (che in questa zona non scherza ...) il manto nevoso era stato eroso quasi fino al terreno, ma per il resto della camminata, specie nelle zone in campo aperto, lo spessore della neve arrivava anche fino al ginocchio, tanto che in alcuni punti - dopo i numerosi passaggi degli escursionisti nei giorni precedenti - si è avanzato in un vero e proprio solco.
Buona partecipazione, con 30 ciaspolatori al via, cui si sono aggiunti altri 3 soci per il ristoro a base di gnocchi alla sorrentina, cucinati all'aperto dopo il rientro dalla camminata. Una camminata volutamente soft, proprio per poter rientrare in tempo per il pranzo, con un tracciato di soli 7 km ed un dislivello che non ha superato i 400 metri. Ma la brevità del percorso nulla ha tolto al paesaggio e soprattutto ai panorami, visibili a 360° anche in presenza di una velatura del cielo.
La partenza è avvenuta attorno alle 9:00 dal parcheggio di fronte all'Hotel Sole del Baldo, poco distante dal Passo di San Valentino, a quota 1315 m. da qui è stata imboccata la vecchia strada militare di epoca austro-ungarica, ora denominata "Sentiero della Pace", che sale con pendenza sempre lieve e costante, mantenendosi a valle dei piccoli rilievi del Postemon e delle Colme di Pravecchio.
Nemmeno dopo 300 metri di cammino si è passati nei pressi di Malga Pizzagrola (una delle numerose strutture per l'alpeggio, molte delle quali purtroppo in disuso, che testimoniano la vocazione all'allevamento e alla produzione dei formaggi di questa zona del Trentino), poi l'ascesa è proseguita sul versante sud del Postemon, con la strada che con un andamento tortuoso segue le varie vallette che digradano dal rilievo. Sulla destra era visibile la profonda valle dei Zòchi, con la tortuosa strada che sale da Avio ed il torrente Aviana sbarrato dalla diga, a formare il lago artificiale di Prà della Stua, ora completamente ghiacciato e ricoperto da un manto bianco.
La salita è proseguita tranquilla fino al bivio per Malga Postemon, posta un po' più a valle e ben visibile sulla destra, in mezzo ai pascoli innevati. Da qui il gruppo ha tirato dritto mantenendosi sulla strada militare, passando di lì a poco proprio sotto la cima del Postemon (m.1545), dove si trovano le stazioni d'arrivo degli impianti sciistici della Polsa.
La camminata è proseguita, sempre sulla lieve e comoda salita, aggirando il panettone innevato delle Colme di Pravecchio, ben riconoscibile per via della presenza - proprio sulla sua sommità - di due grandi antenne con i ripetitori del segnale TV. Aggirando le Colme di Pravecchio in direzione sud-est, si è quindi giunti sul versante della Valle dell'Adige, già visibile in basso. Ancora un chilometro scarso di strada ed il gruppo è giunto nella conca erbosa (ora innevata, anche se un po' spelacchiata per via del forte vento che di norma spira in questa zona del Baldo) posta fra le Colme di Pravecchio ed il Corno della Paura, la meta della nostra gita odierna.
Ancora qualche centinaio di metri di salita, stavolta un po' più ripida della precedente, e si è giunti sulla sommità del Corno della Paura (m. 1539), un vero e proprio balcone sulla Valle dell'Adige. Da qui infatti, si domina la valle sottostante: il paese di Avio è posto proprio sotto lo sperone roccioso, mentre Ala è solo un po' più a nord. Verso sud, invece, si trova Borghetto, dove un tempo era posto il confine tra l'allora Impero Austro-Ungarico (di cui il Trentino faceva parte) e il Regno d'Italia. Non è un caso che all'approssimarsi della 1ª guerra mondiale, l'esercito del Kaiser Franz Joseph costruì proprio sul Corno della Paura una postazione armata, dalla quale si poteva intercettare un'eventuale avanzata delle armate dei Savoia lungo la Valle dell'Adige. I resti delle fortificazioni sono ancora visibili, nonostante il secolo ormai trascorso dalla loro realizzazione.
Qui i Rinco hanno fatto tappa, rifocillandosi con the caldo, frutta secca e snack mentre osservavano il panorama, che oltre alla valle sottostante offriva i Monti della Lessinia e il Pasubio a est, il gruppo Bondone-Stivo e il Brenta a nord, la catena del Baldo a ovest. Un panorama solo parzialmente coperto dalle leggere stratificazioni nuvolose presenti oggi, c il sole che ha giocato a nascondino, comparendo e scomparendo di continuo.
Dopo la sosta il gruppo ha ripreso il cammino, scendendo dal Corno della Paura fino alla conca attraversata in precedenza. Da qui è stato risalito il versante sud/est delle Colme di Pravecchio, arrivando fino alla sommità (m. 1544), dove si trovano le grandi antenne TV. Una volta giunto a quello che è stato il punto di massima elevazione dell'itinerario odierno, si è proseguito sulla cresta, prima in discesa e poi nuovamente in salita per un breve tratto, fino a raggiungere l'altro rilievo della zona, il Postemon.
Da qui è iniziata la lunga discesa nei prati innevati, posti a ovest delle piste da sci, che ha condotto velocemente fino a malga Pizzagrola e da lì al vicino Passo di San Valentino, dove si è chiuso l'itinerario.
A seguire, come da programma, è stato allestito nel parcheggio il punto ristoro, dove sono stati cucinati ben 12 kg di gnocchi alla sorrentina che sono letteralmente spariti tra le capienti ganasce dei ciaspolatori affamati. Come dolce - ovviamente - c'erano i "grostoi" (secondo la denominazione trentina, altrimenti noti in altre zone d'Italia - come "frappe", "chiacchiere", "bugie", ecc.) nonché crostata e cioccolatini. Per concludere un bel caffé e anche la ciaspolata di Carnevale è andata in archivio.
Ora - per completare il programma neve 2013 - non rimane che l'ultima delle 4 tappe messe in calendario, prevista per sabato 2 marzo in Val di Non, con l'ascesa al Monte Roen.
Mister
(o
Miss)
Mascherina
2013
Fra tutti i Rinco che hanno preso parte in maschera alla Ciaspolata
di Carnevale, viene eletto Mister (o Miss) Mascherina.
Nel 2011 a Cima Mandriolo il titolo fu appannaggio di Big Bobby (con
il costume di ... "Baby Bobby"), mentre l'anno scorso sul Monte
Bondone fu il "Rasta" Briz a sbaragliare la concorrenza.
|
La maschere in gara nel 2013 |
Giusy L'Apache |
|
Max Il Diavoletto |
|
Rinco Starr Cristicchi Biondo |
|
Presidente Grande Giullare |
|
Mirko Piccolo Giullare |
|
Uomo Ombra il Mostro |
|
Ernesto Italian Cow Boy |
|
Mara la Poliziotta |
|
Landini & Big Bobby Le tope (Minnie) |
|
the Doctor L'Orbo |
|
Laura Mac Rinco |
|
WikiMau Mr. Elegance |
|
Camoscio della Sila Silvio |
|
a tutti coloro che non sono venuti nemmeno con una misera mascherina ... |
|
.... | .... | ? | |
2011 | 2012 | 2013 | ||
Vuoi sapere chi ha vinto il titolo di Mister (o Miss) Mascherina 2013? |
|
i dati tecnici |
Tracciato ad anello irregolare, con uno sviluppo complessivo di circa 7 km e con un dislivello di circa 350 metri. L'altimetria presenta un tratto di lunga ma lieve salita (circa 3,5 km) su una vecchia strada militare che costeggia i rilievi del Postemon e delle Colme di Pravecchio. Segue un tratto di leggera discesa, fino alla base del Corno della Paura, con salita finale di circa 300 m. fino al GPM, giro di boa dell'itinerario. Al rientro, dopo la breve discesa dal Corno della Paura, si percorre la salita fino ai ripetitori TV sulle Colme di Pravecchio, da dove si avanza in saliscendi sulla cresta, fino alla Cima Postemon. Da qui tutta discesa nei prati, fino a Passo San Valentino, punto di partenza dell'itinerario. Altitudine start: m.1315 (Passo San Valentino), GPM a Colme di Pravecchio (m. 1540).
CLICCA
SULL'ANTEPRIMA |
|||
|
|||
|
|
le immagini |
la ciaspolata ...
La giornata si apre all'alba, all'area Zuffo
Questa vecchia scritta lasciata da centro sociale Bruno fa davvero
pendant con il costume di Mara
Alle 8:30 siamo al parcheggio di Passo San Valentino, sull'Altopiano
di Brentonico
Il gruppo è pronto per il via
Si parte!
Il cielo non è terso come nei giorni scorsi, ma il sole filtra fra
le nuvole
Ci incolonniamo sul "Sentiero della Pace", ex strada militare di
epoca austriaca
Il paese di San Valentino è ormai alle nostre spalle, sovrastato dal
rilievo di Corna Piana
A causa degli accumuli di neve, che rendono pericoloso il passaggio
su un punto della strada,
facciamo una deviazione a monte della vecchia carrareccia, passando
nei prati innevati
A tratti si creano con le nuvole dei suggestivi giochi di luce
L'Apache Giusy seguita da the Doctor
Una breve sosta per ricompattare il gruppo, sfilacciato sulla breve
ma ripida salita nel prato
Ecco arrivare WikiMau, con il Dotto e la moglie Carmen
La posa plastica del reporter Rinco Starr
Riprendiamo subito il cammino
Dobbiamo aggirare il punto pericoloso, per poi rientrare sul
percorso programmato
Ecco la strada, delimitata dalle recinzioni dei pascoli
La salita, come su tutte le vie militari, è costante ma mai
impegnativa
La colonna dei Rinco ripresa dal basso
Anche qui ci sono degli accumuli, ma non pericolosi come quelli più
a valle
Avanziamo tranquilli Malga Postemon
Un tratto di strada sotto una parete rocciosa
WikiMau, per complicarsi un po' la vita, scende nei pascoli a valle
per poi risalire da un rampone
Alla nostra destra si scorge il lago artificiale di Prà della Stua,
completamente ghiacciato ed innevato
Avanziamo ora nelle vallette sotto cima Postemon, dove arrivano gli
impianti di risalita
La splendida Fata (il cane di Cristina) corre libera nella neve
La colonna marcia sul sentiero, mentre il Presidente sale a monte
per fotografare da un'altra prospettiva
Ora le nuvole si sono diradate e il sole splende tiepido
La colonna dei Rinco in marcia
In questo tratto la strada compie numerose curve per seguire
l'orografia del terreno, solcato da piccole valli
Nei prati intorno a noi il manto nevoso è ancora intatto: un vero
spettacolo!
Sullo sfondo compaiono buffe nuvole, come su una tela di qualche
paesaggista
Gli effetti di luce che si creano, sono davvero molto belli
Un'altra valletta ed un'altra ampia curva del sentiero
Nella prima metà del tracciato la strada ha uno sviluppo molto
ondulato
In questo tratto il manto nevoso è più sottile a causa dell'effetto
combinato di sole e vento
Il solco scavato nella neve dai numerosi passaggi
Malga Postemon
Landini e Big Bobby, in versione Minnie
Ora puntiamo verso le Colme di Pravecchio
La fila avanza seguendo la traccia lasciata dai precedenti passaggi
nella neve fresca
Le ciaspole spariscono alla vista ...
Sosta snack
I coloratissimi giullari
Diavoletto Max, con la forca montata sul bastoncino. Del resto, non
avendo tre mani ...
Riprendiamo il cammino, raggiungendo la sella tra il Postemon e le
Colme di Pravecchio
Oggi WikiMau ha deciso che le cose semplici non gli piacciono!
Tre alberelli solitari svettano nei prati innevati
Proseguiamo verso la nostra meta. Alle nostre spalle si scorgono gli
impianti di risalita
Suggestiva inquadratura tra la spoglia vegetazione
Le nostre divise rosse spiccano come sempre nel bianco della neve
Siamo nei pressi delle Colme di Pravecchio, rilievo riconoscibile
dalle antenne TV sulla sommità
Seguiamo il sentiero che taglia orizzontalmente il versante del
rilievo
Tella avanza con passo spedito
Costeggiamo ora la recinzione di un pascolo. Davanti a noi la catena
del Baldo, dietro alla quale c'è il Garda
Il Camoscio della Sila e l'Uomo Ombra scrutano l'orizzonte
Il Dotto
L'arrivo alla tagliata nella roccia
Qui la strada corre sotto una parete verticale, dove la neve è
soggetta a cadute. Dopo aver saggiato la
tenuta del fondo nevoso (completamente ghiacciato, ndr) proseguiamo
la nostra marcia
Ernesto osserva il panorama sulla val d'Adige
Ci troviamo a camminare proprio a ridosso del guardrail
La neve di riporto ha infatti invaso l'intera carreggiata
Mr. Elegance WikiMau mentre osserva il panorama
Come splendono i riccioli del Cristicchi Biondo (Rinco Starr)
Aggirando le Colme di Pravecchio puntiamo verso il Corno della Paura
Di fronte a noi si vedono ora il Corno della Pura (a destra) e il
Monte Vignola (a sinistra)
Raggiungiamo la conca posta fra i due rilievi
Ora siamo di nuovo i mezzo ai prati
D'estate, qui, pascolano le vacche. D'inverno pascolano i Rinco !
Le due Minnie hanno pure il passo sincronizzato ?
President & Son
Laura (in versione Mac Rinco) con Tella
Scendiamo nella conca prativa. Di fronte a noi c'è il Monte Vignola
Fata scorazza libera, seguita da Cristina e Rinco Starr
Raggiungiamo il centro della conca, dove si trova il crocevia
La segnaletica indica 5 min. alla nostra meta. La colomba sui
segnavia è il simbolo del Sentiero della Pace
Facciamo un'altra breve sosta per attendere l'arrivo di tutti quanti
La foto di gruppo in mezzo ai prati
Beh, qui di neve c'è n'è parecchia!
Iniziamo la salita verso il Corno della Paura. Qui la neve
scarseggia a causa del forte vento che batte la zona
Le Colme di Pravecchio si vedono ora alle nostre spalle
A nord, invece, si nota il gruppo Bondone-Stivo
Questo (breve) tratto è il più ripido dell'intero itinerario
Eccoci arrivati alle fortificazioni austriache del Corno della Paura
Il sentiero che vi entra non è poi così ciaspolabile ...
Andiamo subito a goderci il panorama
Anche se la giornata non è limpidissima, si può ugualmente godere di
una bella vista
Ecco la Valle dell'Adige, in direzione sud
Una scalinata in pietra, che conduce alla parte inferiore della
fortificazione.
In basso si scorge il paese di Avio, uno dei più a sud della
Provincia di Trento
Altri resti delle vecchie fortificazioni militari. Sullo sfondo si
vede l'Adige che scorre verso il veronese
Ne approfittiamo per rifocillarci con del the caldo e qualche snack
Prosit !
Relax panoramico
Il gruppo in sosta
Quando è ora di partire facciamo i conti con il sentiero
spelacchiato che scende dall'area fortificata
Per non rovinare le ciaspole sulle pietre scoperte, dobbiamo
procedere con molta cautela
Una volta scesi dalla fortificazione, riprendiamo il nostro cammino
sulla neve per
il rientro
Iniziamo la discesa. Di fronte a noi c'è il Monte Altissimo di Nago
(m.2080)
Scendiamo in breve fino alla conca prativa dove siamo passati in
precedenza
Eccoci arrivati in fondo alla discesa
L'ombra del Presidente ...
Un gruppetto intento a scrutare le vette del Brenta
Riprendiamo il cammino
Ora ci attende la breve salita fino alle Colme di Pravecchio
Anche qui il forte vento ha spazzato l'abbondante coltre nevosa
caduta in settimana
La colonna in salita
Siamo quasi giunti alla sommità
Il Corno della Paura è ormai alle nostre spalle
In breve siamo arrivati anche su questo piccolo rilievo
Sua Emittenza
Una breve sosta per ammirare il panorama
Primo piano del Dotto, con il Monte Baldo sullo sfondo
Lasciamo anche le Colme di Pravecchio
Ora percorriamo la cresta verso il Postemon, prima in discesa
L'altro rilievo da raggiungere si vede in lontananza, dove si trova
la stazione d'arrivo della seggiovia
Finita la discesa, ritroviamo la salita ...
Anche questa, però, è assai breve
Attendiamo l'arrivo dell'intero gruppo
Per evitare che vada a finire sulle piste da sci, la vispa Fata
viene legata al guinzaglio
Dal Postemon proseguiamo ora in discesa verso il parcheggio da dove
siamo partiti questa mattina
Ormai manca meno di un km alla fine del tracciato
Oh, non è che vi fate tirare dal cane anche in discesa ?
Ecco il discesone finale. San Valentino si vede al delimitare della
neve
Una vera e propria mandria al pascolo ...
Scendiamo lungo il ripido pendio
Bancomat avanza a gradi falcate
Passiamo nei pressi di malga Pizzagrola, già incontrata in salita
qualche ora fa
Gli ultimi metri di discesa, prima del parcheggio
Eccoci arrivati, via le ciaspole e ... a mangiare!
il ristoro ...
Nel parcheggio appena sgombrato dalla neve, allestiamo la nostra
postazione di cottura
Una controllatina al gas ...
... e via, dopo pochi minuti si diffonde già il profumo del sugo di
pomodoro
I ciaspolatori affamati attendono con ansia
Bancomat e signora, invece, si sono messi comodi!
Intanto abbiamo messo in fresco una bella bottiglia di Trento DOC by
Rotari
Il primo giro è pronto, vai con i piatti !
Gli gnocchi sono belli da vedere ...
... e buoni da mangiare!
Ocio però, mai distrarsi con i Rinco famàdi nelle vicinanze !
Bancomat si gusta il suo piatto comodamente seduto
Altrimenti si mangia in piedi, in mezzo alla neve!
Anche il Presidente apprezza
Cambio della guardia ai fornelli ...
Intanto, per chi ha già mangiato gli gnocchi, vengono serviti i "grostoi"
Big Minnie non si tira indietro
Li mangia anche il Cristicchi Biondo. A proposito, ma dov'è la parrucca ?
Ah ecco, l'ha messa il cuoco n° 3: Karate Kid
E c'è anche il cuoco n° 4, Big Bobby, che si esibisce nella cottura al
salto!
Ovviamente, come di consueto, non è avanzato niente!
E per concludere ... 'nu bello cafè !!!!
A proposito di Carnevale: qualcuno ha un cerotto?
Alla prossima !