Programma Ciaspole 2013: la 1ª uscita

Una partenza alla Jack London ...

 

 

INIZIATO OGGI, CON LA CAMMINATA SOTTO LA NEVE DI MALGA MONTE CORNO, IL PROGRAMMA CIASPOLE 2013. AMBIENTE MAGICO, CON UNA NEVICATA FITTA E LEGGERA CHE HA ACCOMPAGNATO I RINCO PER TUTTA LA SALITA ...

 

i presenti

 

SOCI
         
OSPITI      
Rinco Jr.            
 

 

         
 

la cronaca

13/01/2013. E' partito stamane, con un'uscita che potremmo definire romanzesca, il programma ciaspole 2013 dei Rinco Boys. Infatti, chi ha letto i romanzi dell'autore statunitense Jack London, oppure ne ha visto le trasposizioni cinematografiche, ha sicuramente intravisto nel bosco innevato di fresco che ha caratterizzato l'ascesa odierna a Malga Monte Corno, alcuni passaggi di "Zanna Bianca" o "Il richiamo della foresta".

Il silenzio, i prati bianchi, gli alberi con i rami carichi di neve, hanno fatto dunque da sfondo a questa bella prima ciaspolata ufficiale della stagione, che ha visto i nostri soci camminare nel Parco Naturale Monte Corno (in provincia di Bolzano) e nelle foreste della Valle di Cembra e della Val di Fiemme, per poi approdare nel pascolo di Malga Monte Corno, dove è stata consumato il pranzo a base di pasta di luganega e hamburger di pollo alla piastra.

21 i presenti, con la defezione multipla all'ultimora dell'intera Big Bobby Family, colpita da un virus influenzale, che si è andata aggiungere ad un paio di defezioni già annunciate in precedenza "causa neve" !

La giornata "avventurosa" si è aperta con la salita in auto da Salorno alla piccola frazione di Cauria, dove un paio delle 8 auto della colonna Rinco hanno avuto qualche difficoltà (in particolare su una rampa al 15% nel tratto conclusivo) cosicché si è reso necessario il montaggio delle catene. Problema risolto nel giro di un quarto d'ora, poi la marcia è ripresa e alle 9,20 circa tutti erano giunti regolarmente al parcheggio.

La partenza a piedi è avvenuta con una mezzoretta di ritardo rispetto al preventivato, quando l'orologio segnava le 9,45. La parte iniziale del percorso, quella che da Cauria conduce verso est, fino allo scollinamento sullo spartiacque fra l'Alto Adige e il Trentino, è sicuramente la più impegnativa dell'intero anello, sia per la pendenza (le uniche vere salite del giro sono concentrate qui), sia per il fondo. Sotto il sottile manto di neve fresca, infatti, si celava una vera e propria lastra di ghiaccio, tanto che rimanere in piedi si è rivelato ben presto un impresa. Vi è più di un'immagine (ed anche un divertente filmato, di prossima pubblicazione) che ritraggono i Rinco volati a terra e magari scivolati indietro di qualche metro, a mo' di slittino, fra le risate generali. Così, anche con uno strato di neve esiguo, si è dovuto calzare le ciaspole (o, per chi li aveva, i ramponi), in modo da affrontare la salita con maggior sicurezza.

Una volta scollinato geograficamente in valle di Cembra (anche se dal punto di vista amministrativo, per lunghi tratti si è rimasti ancora in Alto Adige), si è proseguito in direzione nord, percorrendo la dorsale che separa la valle dell'Avisio dalla Val d'Adige. Qui la salita si è fatta decisamente più lieve, con il paesaggio costantemente caratterizzato da prati ed alberi imbiancati di fresco (la nevicata, fitta ancorché sottile, è proseguita fino all'ora di pranzo, ndr), con scorci davvero da cartolina.

La comoda salita - alternata a falsipiani ed anche a qualche leggera discesa - è proseguita fino al biotopo del Lago Bianco, un piccolo specchio d'acqua in zona protetta, sorto in una conca dove si trova una torbiera, i questo periodo interamente ghiacciato e ricoperto di neve. Poco dopo il lago si è quindi entrati nel territorio del comune di Capriana, in Valle di Fiemme, sbucando attorno a mezzogiorno e un quarto nel pascolo di Malga Monte Corno, la meta della gita odierna.

In quattro e quattrotto sono stati accesi ben tre fuochi. Uno nel locale bivacco, dove si trova un lungo tavolo con delle panche, utilizzato per mangiare. Altri due nel "bait dei fornèi", una piccola costruzione attigua dove è stata realizzata una vera e propria batteria di barbecue. Il menu del giorno - ormai un classico - erano i panini con la pasta di lugànega (o, per i "salutisti", gli hamburger di pollo) cotti alla piastra. La temperatura non era così fredda, tanto che molti hanno mangiato all'aperto, magari seduti sulla legna accatastata sotto la grondaia della malga. Dopo i panini tutti nel bivacco per il dolce, la cioccolata, i grappini ...

Verso le due e un quarto, dopo due ore di gradita sosta, la marcia è ripresa per il ritorno, avvenuto su un sentiero parallelo a quello della salita, ma ubicato sul versante opposto, quello che si affaccia sulla Valle dell'Adige. Nel frattempo è uscito anche il sole, tanto che si è potuto ammirare il panorama della Bassa Atesina (con il Lago di Caldaro)  e delle catene montuose della Val di Non, fino alla Paganella.

La marcia è proseguita in leggera discesa fino ad intercettare la strada percorsa in salita al mattino, a circa un km da Curia. L'ultimo tratto, in discesa più accentuata, ha quindi riportato nella frazione montana d Salorno, dove s è chiuso l'anello.

Ora l'appuntamento è per la sera del 26 gennaio, quando andrà in scena la 7ª edizione della Ciaspolata by Night. Quest'anno si torna sul Monte Bondone, con due novità: il tracciato (un inedito) e la cena, che non verrà più preparata all'aperto sotto il gazebo, ma al caldo della Capanna Viote.

 

i dati tecnici

Tracciato ad anello, con uno sviluppo complessivo di circa 14 km e con un dislivello di circa 490 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di circa 1 km con salita un po' più ripida (da Cauria fino allo scollinamento dello spartiacque Val d'Adige/Val di Cembra), seguita da un tratto di circa 4 km con salita più lieve, fino al biotopo del Lago Bianco. Il tratto finale (circa 2 km) è invece un comodo falsopiano, con qualche saliscendi, che culmina nel pascolo di Malga Monte Corno. Il ritorno, dal bivio nei pressi di Malga Monte Corno,  vede un tratto in leggera salita seguito da alcuni saliscendi, fino allo scollinamento in Val d'Adige, dove inizia un lungo tratto in leggera discesa, che va ad innestarsi sulla strada percorsa in salita, a circa 1 km da Cauria. Tratto finale in discesa più ripida (lo stesso percorso in salita all'andata). Altitudine start: m.1315 (Cauria), GPM a Malga MOnte Corno (m.1710).

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PANORAMICA 3D

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Google Earth

 

le immagini


Il ritrovo è al parcheggio di Cauria/Gfrill


Verso le 9,45 partiamo ...


Iniziamo la salita, lasciandoci il piccolo paese di Cauria alle spalle


In un primo momento procediamo senza ciaspole ai piedi ...


Nel tratto iniziale - infatti - la neve è bassa


Sotto quei 4-5 cm di neve fresca, però, si cela il ghiaccio e ben presto abbiamo problemi a rimanere in piedi!


Come nel Gioco dell'Oca, se cadi puoi anche tornare indietro !


Divertente eh?


Ci sono pure gli spettatori (che se la stanno ridendo!)


Lasciamo la strada e tagliamo su un ripido prato


Lo Schiaccianoci, che le ciaspole le ha indossate fin da subito, se la ride e balla pure il tip-tap !


Pit-stop


Il passaggio vicino ad una fontana per il bestiame


Ora le ciaspole le abbiamo tutti (qualcuno ha messo i ramponi) e procediamo più tranquilli


Max e Mara


White con Yoghi, durante una sosta


Avanziamo in un mare di neve, in questo primo tratto con le salite più ripide


La variopinta colonna dei Rinco


La neve è caduta copiosa (anche se sottile) per tutta la mattinata


Un bivio con la segnaletica per malga Monte Corno


Una breve sosta


Karate Kid e Schiaccianoci durante la pausa


Dopo la sosta, riprendiamo il cammino


Gli alberi imbiancati regalano immagini da cartolina


Due "amanti" nel bosco


Ora la salita è decisamente più dolce, con qualche tratto in falsopiano

 
Un alberello ricoperto dal manto fresco caduto nelle prime ore della giornata


Proseguiamo il cammino in un'atmosfera da romanzo di Jack London


Il Dotto (oggi con signora al seguito) avanza col suo passo cadenzato


Arriva il momento di uno snack


L'Uomo Ombra


Si ride e si scherza (come sempre!)


Dopo esserci rifocillati, ripartiamo passando vicino ad un'ordinata catasta di legna


Altro legname a bordo strada. Queste fitte foreste sono una vera risorsa per il territorio


Un tratto pianeggiante, in mezzo ad una fitta abetaia


Si procede con il suggestivo sfondo degli abeti imbiancati


Ora la via si restringe


Sotto gli alberi la neve non arriva e così il sentiero è quasi spelacchiato


Karate Kid avanza con i ramponi ai piedi


Con le ciaspole, invece, bisogna fare attenzione alle pietre


Briz ha un'andatura ... marziale ! Op-due op, op-due op, passooo!


Va meglio nei tratti in campo aperto, dove si è accumulato un discreto spessore


Basta fare una deviazione dal sentiero nei prati per accorgersene


Ora il sentiero è più agevole, senza pietre sul fondo


La colonna prosegue, gustandosi questo ambiente così suggestivo


E continua a nevicare ...


In questo tratto di percorso ci sono anche delle brevi discese


Eccoci giunti al biotopo del Lago Bianco


Lo specchio d'acqua è interamente ghiacciato e ricoperto di neve


Spectrum e Cipollino se la cantano e se la ridono !


Un pannello esplicativo


Noi, però, abbiamo il Dotto che ci istruisce !


Riprendiamo il cammino in direzione della val di Fiemme


Il biotopo visto dal lato opposto


Alt, confine! Ecco l'albero che segna il passaggio dalla provincia di Bolzano al Trentino


Ora manca circa 1 km alla malga


Avanziamo sulla stretta stradina


Sotto gli alberi il manto nevoso è davvero esiguo


Scorci di paesaggio innevato


Un'altra salitella ...


... seguita da un tratto in piano


Briz e Cipollino avanzano sotto le neve


Il bivio per il Lago Nero. Ora la malga è davvero a due passi !


Tra gi alberi si scorge la radura del pascolo


Usciamo dal bosco ...


... ecco la malga!


Raggiungiamo la struttura, sita nel comune di Capriana


Qui faremo la sosta pranzo


La malga appartiene alla Magnifica Comunità di Fiemme


il Presidente all'arrivo in malga


Ecco la struttura dell'agriturismo, chiusa nel periodo invernale


Ci dirigiamo verso il bivacco


Ecco la casetta, sempre aperta e a disposizione dei passanti


L'interno in stile country


Questo, invece, è il capanno con i fornelli


Parte subito il fuoco ...


... e quando la piastra è calda: vai con la carne!


C'è chi mangia nel bivacco, al tepore della stufa ...


... e chi preferisce all'aperto, visto che comunque non è freddissimo


Hai messo la birra in frigo ?


La "clientela" in attesa !


Yoghi ha avuto il suo panino


Il Mac Rinco's funziona a meraviglia


Cipollino mangia direttamente ai fornelli !


Lo Schiaccianoci dice che è tutto OK


Dopo i panini, ci rintaniamo tutti nel bivacco per mangiare la crostata con il the


Dopo pranzo, facciamo la tradizionale foto di gruppo davanti alla malga


Quindi ripartiamo, dopo circa due ore di sosta


Ci lasciamo Malga Monte Corno alle spalle ...


... e imbocchiamo il sentiero del rientro


La colonna si incammina sul primo tratto in salita


Poi arriviamo al bivio per il Lago Nero. Il rientro avverrà infatti su un sentiero diverso


Questa variante è poco conosciuta e infatti il sentiero è privo di tracce precedenti


Dopo il nostro passaggio, invece, è diventato un'autostrada !


Dal bivio dobbiamo affrontare una prima salita


Più avanti il sentiero spiana


E poi inizia a scendere


Ora ha smesso di nevicare


Una sosta per ricompattare le fila


Il sentiero con la neve ancora vergine ci aspetta


Ancora in discesa. Questo tratto è caratterizzato da diversi cambi di pendenza


Infatti ora si sale di nuovo !


Ora scendiamo nella conca del Lago Nero, racchiuso in una fitta abetaia


Usciamo dal tratto nel bosco, entrando in campo aperto in un prato


Lo Schiaccianoci con il Dotto


Spectrum e Briz


Qui - dove non c'è il riparo dei rami degli alberi - la neve fresca ha creato maggior spessore


Subito dopo il Lago Nero torniamo in Alto Adige, entrando nel Parco Naturale Monte Corno


Dopo lo scollinamento, siamo sul versante della Valle dell'Adige


Woody Allen sceglie una postazione privilegiata per osservare il panorama


Buttati! - urla scherzosamente qualcuno - e lui ... lo prende alla lettera!


Rinco in sosta


Che avranno da guardare questi due?


Da questo lato del versante si vede la Bassa Atesina, con il Lago di Caldaro


Riprendiamo la marcia, in direzione sud


Inizialmente la strada è pianeggiante


Successivamente inizia la discesa


Il manto candido caduto al mattino


Il paesaggio invernale "rinfrescato" dalla nevicata


Avanziamo su una strada forestale dove la neve precedente è stata spazzata con la fresa


Incredibile: ora esce pure il sole !


"Ma voi l'avete portata la crema abbronzante?"


Con la luce del sole i colori del bosco sono decisamente più brillanti


Una breve sosta, per attendere i ritardatari


Piano piano il gruppo si ricompatta


Si riparte, in discesa verso Cauria


Questo tratto dell'anello è tutto su strada forestale


Ora davanti a noi ci sono il Gruppo del Brenta e la Paganella


Giochi di luce con le nuvole ...


La macchia rossa dei Rinco nel bianco della neve


Siamo tornati sulla strada percorsa all'andata, che ora faremo in discesa per il km conclusivo


Passaggio nel bosco per tagliare qualche tornante


Giù nel prato


Ormai siamo quasi arrivati


Il tratto finale di strada


E dopo 14 km di cammino, rieccoci a Cauria


Rientriamo al parcheggio che è quasi l'imbrunire

Alla prossima !