28
SET

Programma Ordinario MTB: 9ª uscita

 

 

 

 

 

 

 


La carica dei 40 !
Disputata oggi la 10ª edizione del "Taverna-Tour", la tradizionale
kermesse di fine stagione organizzata da Alvaro "il Taverna" nel
Garda Trentino. Per il tracciato classic ascesa sulla Ponale, fino
a Pregàsina,  mentre il percorso soft si è fermato  all'inizio della
salita.  Caduta del Presidente durante la discesa verso Riva (per
lui solo qualche graffio). A fine giro il pranzo "da Marosi".       
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i presenti

 

SOCI
           
Rinco Jr.  
OSPITI
ospite

ospite
         

Solo pranzo


ospite

ospite

ospite
     
   

la cronaca

28/09/2013. E' andato in scena stamane, nella zona del Garda Trentino, il Taverna-Tour n° 10. La ormai tradizionale  kermesse di fine stagione, ideata nell'ottobre 2004 dal nostro Alvaro "Taverna", si è andata ritagliando di anno in anno uno spazio sempre più importante, diventando uno degli appuntamenti cult della programmazione Rinco.

Un appuntamento così atteso che, complici anche le altimetrie decisamente morbide, la partecipazione è sempre stata da record, con punte anche oltre quota 50. E anche quest'anno sono stati in 40 ad inforcare la MTB, chi per il percorso definito "classic", con ascesa sulla vecchia Ponale fino al paesino di Pregasina (GPM a quota 500 m.), chi per il tracciato "soft" (con tanti bambini, come ogni anno, ndr), che si è fermato all'inizio della salita.

Ritrovo a Bolognano (frazione di Arco ai piedi del Monte Stivo), dove i due gruppi - classic e soft - hanno iniziato assieme, scendendo verso il fiume Sarca, andando a raggiungere la ciclabile che costeggia il corso d'acqua. Qui, nel grande parcheggio realizzato alla periferia di Arco, con vista sulla famosa rocca, è stata fatta la foto di gruppo, prima di proseguire per i rispettivi itinerari.

Il gruppo del classic ha imboccato la pista ciclabile in direzione sud. costeggiando il fiume Sarca fino alla foce, ubicata fra i comuni di Torbole ed Arco (che possiede una piccola striscia lungo il lago di Garda, proprio fra Torbole e il Monte Brione). Da qui si è proseguito lungo lago, passando ai piedi del Monte Brione (piccolo rilievo ubicato proprio a ridosso della riva settentrionale del Benaco), per pi raggiungere il porto di Riva del Garda e da lì il centro storico della cittadina, con la Rocca circondata dall'acqua, la Torre Apponale, piazza Catena con i suoi storici palazzi, il molo dei traghetti.

Passando fra i turisti incuriositi dalla lunga carovana, è stata raggiunta la statale gardesana occidentale, che da Riva prosegue verso la provincia di Brescia. Nemmeno 200 metri a bordo strada e poi è stata imboccata la vecchia Ponale, la panoramica strada che fino al 1989 era la via di collegamento fra il Garda e la valle di Ledro. Si tratta di una strada davvero suggestiva, ricavata scavandone la sede nelle pareti rocciose a picco sul lago, con una serie di tornanti per scalare il dislivello presente fra il lago e l'imbocco della valle di Ledro, poco a monte della gola del Torrente Ponale.

La strada fu chiusa nel 1989, dopo l'inaugurazione del tunnel che da Riva porta direttamente in Val di Ledro. Per 15 anni rimase abbandonata a se stessa, poi - grazie all'azione di un apposito comitato di cittadini che ne ottenne anche la gestione - venne sistemata e declassata a sentiero (con rimozione dell'asfalto e riduzione della larghezza della carreggiata, ottenuta ammucchiando della terra ai bordi della medesima). L'inaugurazione è avvenuta nell'estate del 2004 e dunque l'anno prossimo anche la Ponale, come nel 2013 i Rinco Boys, festeggerà il suo decennale.

Risalendo i panoramici tornanti, il gruppo è arrivato fino al bivio dove la strada si biforca, con il ramo di destra che prosegue verso la Valle di Ledro (andando a sbucare subito dopo l'uscita del tunnel che sale da Riva), e quello di sinistra che dopo aver attraversato con un ponte la gola del torrente Ponale, inizia a salire decisamente più ripida verso l'abitato di Pregàsina, frazione montana di Riva del Garda, abbarbicata sulle pendici delle alpi ledrensi.

Con un altro budello di tornanti, è stata raggiunta l'area panoramica con la statua della Madonna "Regina Mundi", dove è stata fatta una sosta per ricompattare il gruppo, sfilacciatosi lungo la salita. Poi si è tornati in sella, percorrendo gli ultimi 2 km di ascesa per raggiungere il centro del paesino, abitato da molti tedeschi innamorati del Gardasee, come si può scoprire dando un'occhiata ai nomi sui campanelli delle case.

Un'altra sosta nella piccola frazione rivana (con la possibilità di riempire le borracce di acqua fresca, grazie alla fontana ubicata nella piazzetta), poi tutti di nuovo in sella per la discesa verso Riva. Una discesa che ha consentito di ammirare ancora meglio, perchè frontale, il paesaggio del lago, solo parzialmente rovinato dalla velatura di foschia presente oggi.

Durante la discesa verso Riva c'è stata anche una caduta che ha visto protagonista - per la prima volta in 10 anni! - il Presidente (forse ha voluto "battezzare" a suo modo il decennale?). Un po' per le gomme troppo gonfie (erano rimaste pompate a mille dall'uscita su asfalto del RincoGold), un po' per un sasso centrato di striscio, fatto sta che la ruota anteriore si è improvvisamente girata di lato, facendo fare al Presidente il classico volo in avanti (quella che un tempo era battezzata "la caduta alla Kanoista", visto che un il biker romano era uno specialista dei voli pindarici in avanti!). La bassa velocità ha fatto sì che i danni fossero assai limitati (qualche escoriazione su un gomito e sulle mani, protese in avanti nell'atterraggio). E' bastata una bella lavata d'acqua fresca, un po' di disinfettante, un bel bendaggio come ai tempi che furono del ciclismo e poi via, di nuovo in sella, per completare la discesa fino al lago.

Qui si è proseguito nella zona nord-occidentale di Riva (frazione di Varone), percorrendo la viabilità interna, fino a raggiungere Vigne, nel comune di Arco. Questo tratto, rispetto a quello sulla ciclabile fatto all'andata, si è rivelato più movimentato e ondulato, con diversi saliscendi. Giunti ad Arco, dopo aver attraversato il viale alberato con le palme, si è proseguito verso nord, fino alla periferia della cittadina, dove si è virato verso est, raggiungendo l'abitato di Bolognano dalla parte opposta a quella in cui ci eravamo diretti al mattino. Si è così chiuso l'anello di circa 36 km che ha interessato i paesi di Bolognano, Torbole, Riva del Garda, Pregasina, ancora Riva del Garda (con la frazione di Varone), poi Vigne (fraz. di Arco), Arco e infine ancora Bolognano.

Il gruppo del tracciato soft ha invece raggiunto Riva del Garda passando dapprima sulla ciclabile che costeggia il viale di collegamento Arco-Riva, per poi raggiungere la zona lago, entrare in centro e proseguire fino all'imbocco della Ponale. Qui sono stati percorsi pochi metri di salita, giusto per alzarsi leggermente di quota e fotografare il lago da una posizione più favorevole. Poi la discesa a Riva, la tappa al bar/gelateria (un classico del Taverna-Soft), quindi il rientro a Bolognano via Torbole e Linfano, percorrendo la ciclabile del Sarca, per un totale di circa 20 km.

I due gruppi si sono quindi riuniti per il pranzo, al Ristorante "da Marosi". Le calorie bruciate al mattino sono state prontamente reintegrate con un bel bis di primi (risotto ai funghi e lasagna al ragù), rinforzato per chi lo desiderava con delle penne all'arrabbiata. Poi dolce e caffè per chiudere la bella giornata, quindi tutti a casa, dandosi appuntamento alla prossima uscita.


Ora il prossimo impegno ufficiale, un'uscita interamente dedicata al trekking, è per sabato 5 ottobre con il suggestivo Parco Fluviale del Rio Novella, in val di Non. Si tratta di un vero e proprio canyon, con pareti alte diverse decine di metri, scavato nel corso dei secoli dal Rio Novella, uno dei torrenti che un tempo affluivano nel fiume Noce e che dopo la costruzione della diga di Santa Giustina, con la creazione dell'omonimo lago artificiale, sono divenuti immissari del lago stesso. Per circa 3,5 km un suggestivo sentiero realizzato con passerelle sospese sull'acqua si inoltra nella profonda forra, in un ambiente davvero magico ...


Per quanto riguarda la MTB - invece - l'appuntamento è per domenica 20 ottobre, con la 9ª edizione della RincoBike, la gara sociale a staffetta dei Rinco Boys, divenuto dal 2012 Memorial Ugo Gasparini.  Sul tradizionale circuito di Terlago, i team estratti a sorte si sfideranno all'inseguimento della vittoria, compiendo 9 giri complessivi (3 per ciascuno dei 3 componenti, non consecutivi ma con un cambio a giro).


 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi circa 36 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 530 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di circa 12 km in leggerissima discesa (da Bolognano fino al Lago di Garda, sulla pista ciclabile del Sarca), poi c'è il picco della Ponale, con i 6 km di salita da Riva del Garda alla frazione di Pregàsina. Discesa speculare (lungo la stessa strada), poi altri 11 km per il rientro a Bolognano, leggermente più movimentati di quelli dell'andata, con alcuni saliscendi. GPM a Pregàsina (m.500)

L'altimetria
 

 
La panoramica in 3D
 
La mappa
Puoi vedere il tracciato sulle dettagliate mappe "OpenCycleMap", grazie al sito:

NB: agendo con il mouse sui comandi +/- puoi
ingrandire o ridurre il dettaglio della mappa,
mentre con la "manina" (tenendo cliccato il
mouse) puoi trascinare la mappa stessa.

 

 

Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare

.............. scarica qui il file in formato kml
per vedere il tracciato con

 

le immagini


Il ritrovo e le fasi pre-partenza


Ci troviamo nel parcheggio del ristorante "da Marosi", a Bolognano


Landini con la sorella Giada, che ha inaugurato la MTB vinta al sorteggio della Vecia


Max e Mara in versione Diabolik ed Eva Kant


Questi due hanno l'aria di chi voleva rimanere nel letto ...


Chiacchiere pre-partenza


Verso le 9:00 lasciamo il parcheggio


Percorriamo un nuovo tratto di ciclabile nel centro di Bolognano


Gruppo soft e gruppo classic, per ora, procedono assieme


Usciamo da Bolognano


Riempimento borracce


Arriviamo ad Arco


Al parcheggio della ciclabile ci aspetta il Frà in versione "ciclista di Cermania"


E vai col sandalo Shimano !!!


Foto di gruppo

 

La pedalata classic


Partiamo in direzione della ciclabile


Percorriamo il tratto di recente realizzazione


Il ponte che immette in città


Percorriamo qualche vicoletto di Arco


Imbocchiamo la ciclabile lungo Sarca, in direzione sud


Poco dopo la città di Arco, con la sua rocca, è alle nostre spalle


La ciclabile costeggia il fiume fino alla foce. Qui siamo alle spalle della zona industriale


Solo per un breve tratto si scende dall'argine del sarca e si pedala nelle attigue campagne


Costeggiamo alcuni vigneti


Il Taverna, alla 10ª organizzazione del suo tour


Poco dopo torniamo in riva al Sarca, pedalando fra gli oleandri


Arriviamo alla foce del Sarca, fra Torbole e il porto d'Arco


Ora risaliamo dal sottopasso


Il ponte ciclabile sul fiume, direzione Torbole


Noi, invece, svoltiamo a destra, direzione Riva


Passaggio su un canale


L'atmosfera, con le nuvole così basse, mette sonno ...


Ora pedaliamo a ridosso dell'acqua, costeggiando la sponda nord del lago di Garda


Arriviamo sotto il Monte Brione, piccolo rilievo posto proprio a ridosso della riva


La galleria sotto il Monte Brione. la ciclabile, invece, passa sulla stretta striscia fra il monte e la riva


Entriamo nel territorio di Riva del Garda


Dopo alcuni incidenti, ciclabile e percorso pedonale sono stati ben distinti


Attraversiamo il parco affacciato sul lago


I soci VIP guidano il gruppo


Lucky Luke seguito da Landini


Un'altra sosta per ricompattare la fila


Suggestiva inquadratura delle ruote dei Rinco


Un viale alberato, con le palme, ricorda molto i lungo mare della Liguria!


Invece siamo a Riva del Garda: eccoci alla Rocca


Sostiamo davanti allo storico edificio, circondato dall'acqua e raggiungibile solo con un ponticello


Ripartiamo, in direzione del centro storico


Poco dopo eccoci sotto la Torre Apponale


Piazza catena, con i suoi storici palazzi rivieraschi


Il molo dei traghetti


Appena imboccata la SS gardesana occidentale, ecco la centrale elettrica di Riva


Tenendoci a bordo strada, raggiungiamo l'imbocco della Ponale


Inizia la salita della strada che portava in Valle di Ledro


Si devono attraversare anche diverse gallerie, non illuminate ma per fortuna brevi


I tunnel  - di vecchia concezione - sono scavati nella roccia viva e sono senza alcun rivestimento


Qui il fondo è decisamente battuto e scorrevole


Iniziamo già a vedere il lago dall'alto


Brücke impegnato nel primo tratto di salita sterrata


La carreggiata - dopo il declassamento a sentiero - è stata ristretta posando ai lati dei cumuli di terra


Un'altra galleria, stavolta in cemento


La colonna avanza sulla comoda salita


La terza galleria


Per evitare strani incontri al buio, con una staccionata è stato separato il percorso bike da quello pedonale


Giusy impegnata in salita


Proseguiamo l'ascesa, godendoci di tanto in tanto la vista sul lago


Se ci si ferma a guardare sotto, fa un po' impressione


Il Taverna seguito da Giusy


Anche qui c'è il doppio sentiero, per evitare problemi fra biker ed escursionisti a piedi


Sotto di noi scorre la statale per Limone del Garda


Una sosta per riposare un po'


Ora che ci siamo alzati di quota, a lato della strada ci sono dei veri strapiombi


Il Presidente sbuffa in galleria


Laura e Manuela, due trekker che hanno fatto il classic: complimenti !


Vecchie costruzioni lungo la strada, ora abbandonate


Eccoci al punto dove la strada si biforca. A destra si arriva all'imbocco della Val di Ledro


Noi giriamo a sinistra, in direzione della gola del Ponale


Attraversiamo il torrente che sfocia nel Lago di Garda, dopo aver percorso la val di Ledro


Dopo la gola del Ponale la salita si fa più dura


Il Presidente, seguito da Giusy e Laura


Sosta panorama


Poi di nuovo in sella, verso Pregàsina


La strada si inerpica con numerosi tornanti


Qui la carreggiata è rimasta della larghezza originale: un po' strettina no?


Rinco Starr avanza insalita


Arriviamo all'uscita della galleria che porta a Pregasina


Percorriamo un breve tratto di strada


Arriviamo alla piazzola panoramica con la statua della Regina Mundi


Un biker della Madonna!


Si chiacchiera con vista lago (peccato per la foschia)


C'è anche chi si è messo comodo


Dopo la sosta riprendiamo a pedalare, per gli ultimi 2 km di ascesa


L'arrivo al paese di Pregasina, frazione di Riva


In realtà al paese manca ancora un po'. Diciamo che è un cartello ... illusorio


La strada, stretta anche qui, sale fra i prati sotto il paese


Un paio di tornanti e ci siamo ...


Rinco Starr sorride: dopo gli oltre 80 km del Rinco Gold, questa è una passeggiata!


L'ultimo tornante


Arriviamo in paese, dove ci aspetta una bella fontana con l'acqua fresca


Alvaro si rinfresca il capoccione sudato


La nuovissima segnaletica della Pro Loco


Sostiamo per un po' nella piazzetta, riposandoci dopo la slaita


Prima della discesa, indossiamo ventine o gilet


Bene, ora iniziamo a scendere


Ripercorriamo a ritroso la strada fatta in precedenza


Lasciamo correre le bici


Arriviamo subito alla statua della Madonna


Ed eccoci al bivio dove inizia la vecchia Ponale


Scendiamo lungo i tornanti che ci hanno visto sbuffare in salita


Alvaro seguito da Giusy e dal Ciga


Uno spettacolare tornante realizzato con un muro sulla roccia


E' uno dei punti più fotografati di questo ramo della Ponale


Più a valle la strada entra in un tratto di bosco


Proseguiamo la nostra discesa


Panorama sui nostri compagni che hanno già raggiunto l'altra sponda del torrente Ponale


Il Ciga all'arrivo presso il bivio


Qui ci fermiamo per ricompattare il gruppo


Riprendiamo la discesa verso Riva


Il Presidente su una parabolica. Poco più a valle, però ...


... il volo a terra, per fortuna a bassa velocità


Si controllano i danni


Cos'è quella barba bianca? Polvere? Vieni qui che ti faccio vedere io come si lavano i capoccioni


Ora un po' di disinfettante e una bella benda


Ed ecco il risultato !


In fondo alla Ponale torniamo sulla SS Gardesana


Entriamo nuovamente a Riva del Garda


Attraversiamo il centro storico


Sfiliamo fra i turisti incuriositi da questa carovana


Il Taverna ci guida verso Arco


Ogni tanto troviamo qualche suggestivo scorcio fra le antiche case


Ma non era senso unico ... al contrario ? Ops !!!


La Chiesa della Madonna delle Grazie


Siamo in zona Varone


Imbocchiamo un stretto sentierino


La stradina costeggia un canale


Al contrario del percorso di andata, questo è molto più ondulato


Gruppo in sosta


Proseguiamo verso Arco


Ci avviciniamo alla frazione di Vigne, un toponimo che lascia poco spazio all'immaginazione


Ancora una salitella


Poi di nuovo in piano, entrando in Arco


Il passaggio nel centro della cittadina termale


Passiamo sotto antichi palazzi


Percorriamo stretti vicoli


Poi usciamo in zona Sarca, dove riprendiamo la ciclabile


Proseguiamo in direzione nord


Il Presidente scherza con la ferita: che màl !


Siamo alle porte di Bolognano, il tour volge al termine


Una leggera salita ci porta fino al paese


Arriviamo in centro


Ed poi, dopo 36 km, eccoci nuovamente al parcheggio da Marosi

 

La pedalata soft


Dal parcheggio di Arco si imbocca la ciclabile a fianco del viale Arco-Riva


Si prosegue in direzione sud


Letizia, moglie del Taverna, si è aggregata al  gruppo soft


Si avanza ad andatura turstica


Oggi - come da tradizione per il tracciato soft - tanti bambini: qui Lorenzo, il figlio di Cipollino


Ed ecco invece Gabriele, il figlio più piccolo del Taverna


Il Frà, capo-gita del gruppo soft, davanti alla colonna


Giorgia, dopo tante presenze trekking nello zaino di papà, smarca una presenza bike sul seggiolino!


Kriminal Bike e Schiaccianoci


Spectrum (che solo per la giacca da pro avrebbe dovuto fare il giro classic)


Primo piano di Giada, sfrecciante sulla MTB nuova


Schieramento di Rinco-Jr !


E chi rimane un po' indietro ... recupera subito !


Staifel durante una sosta


A proposito: Kriminal Bike, vabbè che è il giro soft, ma il casco ???


Siamo pronti per ripartire ?


Pronti via, si riprende a pedalare


Percorriamo la ciclabile che passa in zona cartiera


Occhio al paletto "modello Cimo"


La gioventù fa da traino ...


Siamo quasi al lago


Eccoci nel tratto che costeggia la spiaggia


Puntiamo verso il centro di Riva


Passiamo fra aiuole curate, piene di coloratissimi fiori


Il passaggio per il centro


La sosta davanti alla centrale elettrica, in zona molo


Il Frà indica la pendenza della Ponale. Siete sicuri di volerne fare un pezzetto?


La risposta è sì, e allora si parte


Raggiungiamo l'imbocco della vecchia strada per la Val di Ledro


Una bella rampa in porfido mette subito le cose in chiaro


Infatti c'è già chi va a piedi ...


Lo Schiaccianoci ad inizio Ponale


Frà con Tania e il figlio Nicola


Gabriele è soddisfatto per aver scalato la rampa


Proseguiamo sulla stradina, alzandoci già di quota


Kriminal Bike deve fare il kriminal, anche al giro soft !


Anche noi imbocchiamo la 1ª galleria


Per fortuna è corta e arriva la luce dall'imboccatura


All'uscita dal lato a monte deviamo a sinistra, verso il lago


Staifel e Ombretta, con Davide e Giorgia


Raggiungiamo la vicina terrazza panoramica


Ed ecco il gruppo soft schierato con vista lago


Tornati a Riva, scatta la tappa al bar ...


Visto il clima, un gelatino ci sta proprio bene!


Che faticaccia questo Taverna-Soft ...


E' ora di ripartire, puntando verso Torbole


Percorriamo il lungolago, dove imboccheremo la ciclabile lungo il Sarca, direzione nord


E alla fine scatta pure l'abbiocco. Oh, 20 km in bici non son' mica pochi sapete ?

 

Il pranzo "da Marosi"


Sistemiamo le bici, ci cambiamo, ed entriamo nel locale


Il ristorante è ricavato in un edificio storico del paese


Il vialetto che conduce all'ingresso


La corte interna


Particolare di un angolo fiorito, con antica ruota di carro


Prendiamo posto nelle due lunghe tavolate predisposte appositamente per noi


Anche quest'anno ... 40 bocche da sfamare !


In fondo c'è l'angolo bimbi


Arriva il bis di primi: risotto ai funghi e lasagna


Una spolverata di formaggio grattugiato e via: buon appetito !


Via con le ganasce ...


E per chi non è ha abbastanza di due, ecco il tris: penne all'arrabbiata!


Secondo voi questi due si sono fermati al bis ?


Anche il Dori si butta sull'arrabbiata


C'è anche il dolce: c'è si butta sull'affogato al caffè ...


Chi si divora a tempo di record il tartufo nero


E chi si scòfana la meringata


E quando al Presidente cala la palpebra ... l'è ora de nàr !

 

Alla prossima !
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