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Come l'uscita di Molveno del 28/4, anche quella dei laghi di Levico e Caldonazzo parte all'insegna dell'incertezza (anzi, diciamola tutta: sotto l'acqua!), ma alla fine la fiducia dei Rinco (26 presenti, di cui 4 per il trekking) è stata ricompensata dal sole. E dopo le fatiche, il graditissimo pasta-party all'Hotel Florida di Levico Terme. |
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i presenti |
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la cronaca |
11/05/2013. Qualcuno - tra l'ironico e il rassegnato - ha detto che ormai, per sapere che tempo fa, non è più necessario aprire la finestra e dare un'occhiata al cielo, ma è sufficiente guardare il calendario: se è un giorno compreso fra il lunedì e il giovedì ... sole splendente, se invece si avvicina il weekend ... tirate fuori l'ombrello! Quella del 2013 è davvero una primavera bizzarra, con la nota dolente che le giornate piovose sono sempre concentrate nel fine settimana. Così, dopo l'uscita del 28 aprile al lago di Molveno (dove per la verità, a fronte di una certa incertezza climatica alla partenza, alla fine ci andò proprio di lusso!), anche quella odierna ai Laghi di Caldonazzo e Levico è andata in scena all'insegna del tempo variabile. Anzi, per dirla tutta, quando il gruppo è partito con un ritardo di oltre mezzora sulla tabella di marcia, di variabile non c'era proprio nulla, perchè pioveva proprio di gusto!
Ma i Rinco, con un vero e proprio "atto di fede", hanno inforcato ugualmente le loro MTB ed hanno imboccato la stradina lungolago di Levico, fiduciosi in un miglioramento in itinere. Una fiducia ricompensata dal sole, apparso come un miraggio quando si stava affrontando la via Claudia Augusta, sulle pendici occidentali del Colle di Tenna. A quel punto si era già oltre metà percorso e in precedenza di acqua ne avevamo presa a piacere, non forte ma costante, quella pioggerella sottile stile Irlanda o Scozia che rende i prati tanto verdi ma l'umore tanto nero! Da quel punto in poi le nuvole sono scomparse lasciando spazio al cielo azzurro e l'uscita è proseguita in un clima finalmente consono alla stagione!
21 i bikers al via (oltre a 4 trekker che hanno fatto il giro del lago di Levico e Barbapapà che ha fatto lo chef). La partenza, che era prevista per le 9:00, è stata ritardata di oltre mezzora, con un occhio al cielo per cogliere un eventuale miglioramento. Quando sembrava che smettesse di piovere, tutti in sella e via, ma nemmeno 2 minuti dopo era di nuovo acqua, quanto e forse più di prima, ma come si dice in questi casi: una volta partiti ...
Dal parcheggio dell'Hotel Florida ci si è mossi costeggiando la riva, sulla stradina lungolago, per poi uscire dalla zona lido e raggiungere la strada che collega Levico con lo svincolo della SS47. Una volta imboccata la pista ciclabile della Valsugana, si è proseguito oltrepassando la statale e puntando verso il lago di Caldonazzo, utilizzando le stradine interpoderali che passano nei meleti. Se l'uscita fosse stata disputata nella data prefissata (21 aprile), in questo tratto avremmo potuto ammirare lo spettacolo della fioritura dei meli, ma ora di fiori non c'è più traccia.
Raggiunto il lago di Caldonazzo, si è proseguito costeggiando la sponda sud (nella zona dei campeggi), rimanendo sulla strada asfaltata a causa dell'impraticabilità del sentierino posto vicino alla riva, completamente sommerso dall'acqua per via dell'innalzamento del livello del lago in seguito alle piogge continue degli ultimi tempi.
Poco dopo si è quindi giunti a Calceranica, dove inizia la bella pista ciclabile che costeggia l'intera sponda occidentale del più grande lago interno del Trentino, con alcuni tratti a sbalzo sull'acqua, attraverso delle passerelle in legno. Passando per Valcanover (già nel comune di Pergine) si è quindi giunti a San Cristoforo al Lago, altra frazione perginese che fino ad un secolo fa (non molti lo sanno) dava il nome al lago che si chiamava appunto Lago di San Cristoforo e non Lago di Caldonazzo.
Dopo il passaggio sotto la chiesetta medievale (risalente al secolo XII e costruita sopra una piccola collina affacciata sul lago), è stata attraversata con cautela la trafficata SS47, per proseguire dall'altro lato in direzione di Pergine, rimanendo inizialmente ai piedi della collina (propaggine settentrionale del Colle di Tenna), ed affrontando poco più avanti la prima salita del tour odierno, su una bella strada sterrata che si inoltra nel bosco. Giunti dopo un paio di chilometri a Masetti di Pergine, è stata imboccata la vecchia strada Levico-Pergine, abbandonata poco dopo la Sella di Vignola, per imboccare a destra una stradina secondaria che scende verso il lago di Levico, passando per la località di Visintainer.
Una volta giunti all'estremità nord del lago di Levico (che in questo punto si restringe a tal punto da assomigliare ad un fiordo norvegese), si è proseguito sul bel sentiero sterrato che con un andamento in saliscendi costeggia la sponda ovest dello specchio d'acqua, proprio ai piedi del Colle di Tenna. Giunti a circa metà del lago, è stata imboccata la strada che con un paio di ripide rampe separate da un tornante sale verso il paese di Tenna, raggiunto dopo un chilometro di ascesa. Il tour è quindi proseguito transitando a fianco del vecchio forte austriaco di Tenna, oggetto di un recente restauro, per poi imboccare la bella stradina sterrata che corre sulla dorsale del Colle di Tenna, offrendo il doppio panorama del Lago di Caldonazzo ad ovest e di quello di Levico ad est.
Giunti alla chiesetta di San Valentino (anch'essa risalente al sec. XII), è stata fatta una sosta per ammirare il bel panorama, prima di imboccare la ripida discesa (con un tornante cementato) in direzione di Brenta, la frazione di Caldonazzo dove nasce il fiume Brenta, che da lì imbocca la Valsugana in direzione del Veneto e del Mare Adriatico. Scesi a Brenta, è subito iniziata la terza salita della giornata, la più panoramica. Infatti è stata imboccata la vecchia via romana Claudia Augusta, risalente al 46 d.C., che univa Altinum (nei pressi dell'odierna Venezia) alla Germania meridionale, passando per la Valsugana, la Valle dell'Adige e la Val Venosta, oltrepassando le Alpi in quel di Resia.
La strada taglia diagonalmente le pendici occidentali del colle di Tenna, con costante panorama sul Lago di Caldonazzo e sulla Marzola, nonchè - in lontananza - sulle cime del Brenta. Passando per la parte bassa del paese di Tenna, l'itinerario è proseguito a mezza costa fino ad Ischia di Pergine, dove si è scollinato dall'altro lato del rilievo, per scendere nuovamente verso Visintainer, dove si era transitati in precedenza. Dal piccolo borgo, però, invece di proseguire la discesa verso il lago di Levico, si è svoltato a sinistra imboccando la ripida salita che ha portato in breve alla vecchia strada Levico-Pergine, in corrispondenza dell'imbocco della salita al Colle delle Benne.
Questa è stata la quarta ed ultima ascesa della giornata, la più comoda, su una larga e battuta strada bianca, con pendenze assai moderate. Dopo circa 3 km si è giunti al cospetto dell'altro forte austriaco della zona, quello del Colle delle Benne, il cui restauro - iniziato dopo l'ultimazione di quello di Tenna - è ancora in corso. Il forte, che con i suoi 665 metri di quota costituiva il GPM del giro odierno, formava assieme al "gemello" di Tenna il primo sbarramento a difesa della città di Trento (all'epoca una città del Tirolo), in previsione di un attacco italiano da sud-est, attraverso la Valsugana.
Dopo un'ultima occhiata al panorama, il gruppo ha imboccato la discesa che in circa 3 km ha velocemente riportato in quel di Levico, dove il tour si è concluso.
Al termine della pedalata, assieme al gruppo trekking che ha dato vita ad una passeggiata non ufficiale attorno al lago di Levico, con salita al Colle di Tenna, c'è stato il pasta-party presso l'Hotel Florida di Levico Terme, ospiti della gentilissima famiglia del nostro socio Barbapapà, che tra l'altro si è impegnato dietro ai fornelli per farci trovare la pasta fumante.
Ora il prossimo appuntamento ufficiale è per domenica 26 maggio in Val di Ledro, con il 1° dei tre appuntamenti di Bike & Trekking della stagione 2013. Si tratta dell'uscita già messa in programma nella primavera 2012, poi annullata per la prematura scomparsa del nostro socio Ugo Gasparini, avvenuta il 21 maggio. E in proposito, si ricorda che sabato 18 maggio - a un anno dal tragico evento - ci sarà la pedalata fino a Salorno, organizzata per rendere omaggio all'amico. Maggiori dettagli in seguito.
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi 33 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 600 metri. I primi 12 km, dall'estremità meridionale del Lago di Levico all'estremità settentrionale del Lago di Caldonazzo, sono pressoché pianeggianti, tranne qualche leggero saliscendi, Da S.Cristoforo inizia la prima delle 4 salite del tour, che porta fino a Masetti di Pergine: 2 km complessivi, con circa 100 metri di dislivello. Poi si scende fino al lago di Levico (estremità nord), dove inizia la seconda salita della giornata, quella che in circa 3km porta dai 450 metri del lago fino al Colle di Tenna, a quota 625. Poi la ripida discesa a Brenta di Caldonazzo, per iniziare subito la 3ª salita, lungo la Via Claudia Augusta, fino ad Ischia di Pergine (4 km, intervallati da una piccola discesa, con altri 100 metri di dislivello). Da Ischia si scende quindi a Visintainer, dove inizia l'ultima salita, quella del Colle delle Benne (GPM a quota 665). Dal GPM, tre km di discesa per tornare a Levico dove si chiude il tour.
Scarica qui la traccia in formato GPX per il tuo navigatore satellitare |
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scarica qui il file
in formato kml per vedere il tracciato con |
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le immagini |
La pedalata
Il ritrovo è alle 8,45 all'Hotel Florida di Levico
Terme
Dopo oltre tre quarti d'ora di attesa, sembra spiovere, così ci prepariamo
per il via
Lasciamo l'albergo ed entriamo sulla spiaggia
Percorriamo la comoda strada lungo lago
Baldazàr con Dori One
Il gruppo, in un atmosfera plumbea, transita lungo il
lago
Passaggio su un ponticello di legno
Lasciamo la zona lido
Raggiunta la strada che entra in Levico dalla SS47,
imbocchiamo la ciclabile che corre al suo fianco
Dopo il sottopasso alla superstrada Valsugana,
puntiamo verso Caldonazzo
La variopinta colonna dei Rinco procede sotto la
leggera e costante pioggerella
Il passaggio sopra la ferrovia Trento-Venezia
Entriamo nei meleti, purtroppo non più in fiore come
sarebbe accaduto nella data originaria!
Ora ci dirigiamo verso il lago
Landini e Big Bobby
Sul viale che porta al lago. In questo punto la
pioggia si è fatta più intensa
Il sentierino lungolago è impraticabile, poichè
sommerso dall'acqua. Così lasciamo la spiaggia
Percorriamo la strada interna parallela
Raggiunta la sponda occidentale, nel comune di
Calceranica, imbocchiamo la passeggiata lungolago
Intanto continua a piovere ...
the Doctor, con i ruotoni della sua 29", mentre pedala
sull'erba
Lasciamo momentaneamente il lago, puntando verso il
paese
La ciclabile, infatti, riprende soltanto dopo aver
oltrepassato il torrente che taglia in due il paese
Ora proseguiamo sul bel percorso lungolago
Un tatto a sbalzo sull'acqua, con la passerella in
legno
Purtroppo la giornata non consente di ammirare i
colori: oggi, tranne le nostre divise, domina il grigio!
Bancomat con la videocamera sul casco
Il passaggio per Valcanover, frazione lacustre di
Pergine Valsugana
Giunti a San Cristoforo, sostiamo in attesa della
riparazione della gomma di Woody Allen
Anche qui, come si nota, l'acqua del lago ha invaso la
spiaggia
In questo punto il lago è arrivato a lambire la
passeggiata
Lasciamo il lido di San Cristoforo
Dopo l'attraversamento della SS47, imbocchiamo una
stradina secondaria che punta verso Pergine
La strada costeggia pianeggiante la propaggine
settentrionale del colle di Tenna
A questo bivio, imbocchiamo lo sterrato che sale alla
nostra destra
Il terreno ha drenato abbastanza bene e il fondo non è
così fangoso
La pendenza, nella parte centrale della salita, non
scherza
Il passaggio per Masetti di Pergine, fra antiche case
rurali in pietra
La pioggia è quasi cessata e molti preferiscono
togliere la ventina in salita
Davanti a noi appare il profilo del Castello di
Pergine, visibile sulla sommità del colle
Raggiunto lo scollinamento, imbocchiamo la vecchia
strada Levico-Pergine
Il passaggio alla Sella di Vignola, dopo la quale
inizia la discesa
Lasciamo la provinciale Levico-Pergine e imbocchiamo
una strada secondaria che scende nella valle
Il passaggio nei pressi del campo sportivo di Ischia
Proseguiamo tra la verdissima vegetazione (e come
potrebbe essere altrimenti, con tutta 'sta pioggia!)
Arriviamo a Visintainer, altra piccola frazione di
Pergine
Lasciamo la strada asfaltata e imbocchiamo il sentiero
della val dell'Orco
Scendiamo con cautela sullo scivoloso e ripido
sterrato
Un ponticello si consente si passare sull'altra sponda
del ruscello che scende verso il lago di Levico
Qui il percorso si fa davvero suggestivo, nella
stretta valle scavata dal corso d'acqua
Proseguiamo la nostra discesa verso il lago
La parte finale della discesa
Raggiunto il lago, inizia un saliscendi lungo la
sponda occidentale. Qui il fondo è più fangoso
il Vice-Presidente Rinco Starr
Percorriamo la bella strada, con il lago sempre alla
nostra sinistra
Questo tratto è caratterizzato da continui cambi di
pendenza
Cipollino, anche lui passato alla 29"
Alessandra e Giusy impegnate in un tratto di salita
Dal lago, raggiungiamo il bivio soprastante
La ricca segnaletica
Big bobby non ha frenato quando ha visto le
pozzanghere !
Ora inizia la salita verso Tenna
Il passaggio per un tornante
Woody Allen affronta la ripida curva
Il tratto finale della breve ma ripida ascesa
Arriviamo al punto panoramico, con vista sul Lago di
Levico e sul paese alle sue spalle
Una sosta per ricompattare il gruppo
Ripartiamo ed entriamo a Tenna
L'arrivo in paese
Una caratteristica ed antica casa con un loggiato ad
archi
Lasciamo il paese ad arriviamo all'ex forte austriaco,
appena finito di restaurare
Ecco la vecchia struttura militare, da cui si poteva
dominare la valle
Da quassù il panorama verso Levico è ancora più bello
Proseguiamo sulla strada che percorre la dorsale del
colle di Tenna
Anche qui ci sono diversi saliscendi da affrontare
Dori One in un tratto di discesa
Giusy mentre transita accanto ad un antico muro a
secco
L'arrivo ala chiesetta di San Valentino
Anche qui una sosta per "dò ciàcere"
Ma chi è questo "barbùn" ?
Torniamo in sella, imboccando la discesa verso Brenta
di Caldonazzo
Il tratto iniziale è tranquillo, simile a quello che
precede la chiesetta
Poi, in corrispondenza di un tornante con fondo in
petra, la pendenza schizza a -20%!
Però è solo una curva, poi si torna a pendenze "umane"
Di fronte a noi si scorge ora il Lago di Caldonazzo
Giunti a Brenta, una piccola sosta prima di affrontare
la nuova salita
Imbocchiamo la via Claudia Augusta, antiva strada
romana del 46 d.C.
La strada si manteneva a mezza costa ed offre un
costante panorama del lago
Il fondo è un'alternanza di sterrato, erba e qualche
tratto asfaltato
Nel frattempo ha definitivamente smesso di piovere e
il cielo sta diventando azzurro
In questa zona si sta riscoprendo la vite, che ai
tempi del Regno austro-ungarico era molto diffusa
Stiamo quasi per arrivare nella parte bassa del paese
di Tenna
Infatti, dopo la curva, ecco apparire alcune case
Una breve sosta ad una fontanella. Se ne approfitta
per le solite "ciàcere"
Lasciamo Tenna e proseguiamo sulla via Claudia
Augusta, mentre il cielo si fa sempre più azzurro
Ora si che si apprezzano i colori !!!
Un altro tratto erboso, i più rognosi perchè la ruota
sfonda nel terreno molle e intriso d'acqua
In alcuni punti la strada si restringe a poco meno di
due metri
Baldazàr sfreccia sul single-track in mezzo
all'erba
Poco prima di Ischia termina il tratto sterrato
Subito dopo, però, imbocchiamo la passeggiata che
corre a fianco della strada
Ora è uscito anche un bel sole !
Percorriamo al comoda passeggiata che ci porterà ad
Ischia
Eccoci giunti alla frazione di Pergine
Da quassù c'è un bel panorama del Lago di Caldonazzo
Scendiamo verso il campo sportivo
La colonna di 20 bikers sfreccia veloce lungo la
discesa
Dal campo sportivo imbocchiamo nuovamente la strada
per Visintainer, già percorsa in precedenza
Ora la pioggia è solo un (brutto) ricordo
Sfrecciamo nel verde bosco, in direzione di
Visintainer
Eccoci nuovamente nella località a monte del lago di
Levico
Stavolta, invece di proseguire in discesa, svoltiamo a
sinistra, sulla ripida salita verso la provinciale
Sono solo 300 metri, ma belli tosti !
Alla nostra destra la valle con il lago di Levico
L'ultimo strappo prima del bivio
Eccoci arrivati all'intersezione con la strada
provinciale Levico-Pergine
Una piccola pausa prima della salita conclusiva
Ecco il cartello che indica la meta: il Forte delle
Benne
Iniziamo l'ascesa
Il fondo della strada è il classico ghiaino battuto:
niente fango e ottima scorrevolezza
Anche la pendenza non è elevata: 5-6%
Nelle retrovie il Vice-Presidente Rinco Starr (quasi
alla frutta ...) "scortato" da Baldazàr e Frank
L'ultima curva prima del forte
I ponteggi installati per i lavori di restauro non
consentono di ammirare la struttura. Ecco una foto d'archivio
Iniziamo la discesa che ci riporterà a Levico
Ora si apre il panorama sulla conca di Caldonzzao
Una sosta per ammirare il panorama è d'obbligo
Il Presidente
La strada aggira la base del colle dove si trova il
forte
Si va meglio in discesa eh ?
Sfrecciamo sullo scorrevole sterrato in direzione di
Levico
Eccoci giunti alle porte del paese
Il passaggio tra gli antichi alberghi che testimoniano
i fasti vissuti da Levico in epoca austro-ungarica
L'arrivo al lago, dove si trova l'Hotel Florida
Ed ora ... andiamo a mangiare!
Il pasta-party
Si comincia con un bell'aperitivo
Cimo, le mani di Landini non si possono mangiare!
Cipollino alle prese con ... cipollina!
Un'altra inquadratura della sala bar
Prosit !
Ci accomodiamo a tavola
Barbapapà (che ci ha fatto da chef) viene servito
dalla moglie
Un bel piatto di penne all'arrabbiata, dopo 33 km in
sella (di cui oltre metà sotto la pioggia), ci vuole tutto!
Panoramica delle tavolate (1)
Panoramica delle tavolate (2)
Panoramica delle tavolate (3)
E dopo la pasta, una bella fetta di strudel. Anzi ...
due!
Il Cimo sfoggia il ditintivo appena ricevuto di Socio
VIP: Vècio In Pensiòn
Alla
prossima ! ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |
Un ringraziamento alla famiglia Arnoldo, proprietaria dell'Hotel Florida di Levico Terme, per la gentilezza e l'ospitalità !!! |
official website:
www.floridahotel.it