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In una bella giornata di sole, disputata oggi la 1ª ciaspolata 2012. 33 i presenti, che si sono cimentati su un tracciato lungo (14 km), ma appagante, con diversi scorci panoramici sia sul versante ovest che su quello est del Monte Fausiòr. |
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SOCI | |||||||
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Rinco Jr. | ||||||||
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22/01/2012. Partiti! Nonostante l'inverno davvero avaro di neve (l'ultima precipitazione di un certo spessore risale ormai al 2 gennaio), con il sole che di giorno in giorno sta sciogliendo anche quella poca che è caduta, i Rinco Boys non hanno certo intenzione di appendere le ciaspole in cantina e si fanno bastare quel che c'è.
Così, tra stamane e il primo pomeriggio, l'ormai tradizionale carovana rossa ha preso d'assalto il Monte Fausiòr, sull'Altopiano della Paganella, per dare vita alla prima delle 4 ciaspolate in programma per la stagione 2012. 33 i partenti (con 3 defezioni dell'ultimora, parzialmente rimpiazzate da 2 iscrizioni avvenute sabato), che hanno compiuto l'anello con partenza da Passo Santèl, passando per Malga Val dei Brenzi, Croce di Fai e Baita Campedèl.
La partenza, attorno alle 9:00, è avvenuta dal parcheggio degli impianti di risalita di Fai della Paganella. Da lì è stata imboccata la ripida strada forestale (segnavia SAT 603) che risale il versante sud del Monte Fausiòr. Nel tratto iniziale la neve era quasi del tutto assente (mentre due settimane fa, durante il sopralluogo, il giro era stato fatto quasi interamente con le ciaspole ai piedi ...), mentre un po' meglio la situazione in quota, con le zone esposte a nord dove resiste ancora un manto di 25-30 cm di neve. Dopo un paio di tornanti, la strada forestale è stata abbandonata, per svoltare a sinistra e proseguire in falsopiano su una stradina tagliafuoco che taglia il versante occidentale del rilievo, con bellissimi scorci sul Gruppo del Brenta e sulla Valle dello Sporeggio (percorsa in MTB la primavera 2011, con partenza da Mezzocorona, ndr).
Giunti al bivio per l'ex Malga Val dei Brenzi, è stata fatta una deviazione dal tracciato "ad anello", scendendo a sinistra sul sentiero che conduce al pascolo. La malga è attualmente in ristrutturazione e si trova in una radura leggermente ondulata, dove il manto di neve è ancora (quasi) intatto, e le vette del Brenta fanno capolino dietro alla fitta abetaia che circonda il pascolo.
Dopo la piccola deviazione, il gruppo è risalito sul sentiero appena percorso in discesa, tornando al bivio precedente, per poi proseguire a sinistra (in leggera salita), sulla stradina che compie il giro del Monte Fausior, collocato con la sua forma oblunga in direzione nord-sud. Proseguendo sul comodo tracciato è stata fatta una rotazione in senso orario, passando dal versante ovest (affacciato verso il Brenta e la Val di Non) a quello est (affacciato sulla Valle dell'Adige).
Giunti al primo bivio per la "Croce di Fai" (non segnalato), è stata imboccata la strada che sale a sinistra dopo una stanga, in direzione della cresta del Fausiòr. Una prima tappa è stata fatta in una sorta di balcone panoramico affacciato sulla Val d'Adige. Il panorama, da lassù, è davvero molto bello, con la Piana Rotaliana in basso e i rilievi della Val di Cembra alle sue spalle. In lontananza, invece, la vista spazia dallo Sciliar e dalle catene dolomitiche altoatesine (a nord), fino ai c.d. "monti di Trento" (Calisio, Marzola, Vigolana, Bondone, verso sud).
Dopo la sosta panoramica, si è proseguito sulla stessa strada di cresta, in direzione della Croce di Fai, posta circa 1 km più a sud. Anche dalla croce, dove è stata fatta una nuova sosta, il panorama non è da meno, con il paese di Fai della Paganella ed il suo piccolo altopiano proprio sotto lo sperone roccioso, poi la Valle dell'Adige fino a sud di Trento, la Paganella, le colline di Lavis e le varie catene in lontananza.
Dopo questa nuova sosta, il gruppo ha proseguito in direzione di Baita Campedèl, scendendo per un ripido canalone tra due pareti rocciose e giungendo quindi al bivio con il segnavia SAT 603, che in breve ha condotto alla radura di Baita Campedèl (di proprietà della sezione SAT di Mezzolombardo), attualmente chiusa ma dove si trova un piccolo capanno con la stufa, a disposizione degli escursionisti di passaggio. In questi prati, dove la neve è ancora di 40 cm, è stata fatta una meritata pausa ristoro.
Il Gaspa, che a causa di alcuni impegni non aveva potuto raggiungere il ritrovo alle 7,30 ed era partito più tardi, era giunto direttamente alla baita - senza fare il giro panoramico - provvedendo così a far trovare ai compagni il fuoco già acceso e la piastra della stufa già calda. In quattro e quattrotto oltre 60 pezzi tra pasta di lucanica, hamburger e formaggio tomino hanno iniziato a cuocersi per poi finire nei panini degli affamati ciaspolatori.
Dopo mangiato il gruppo si è goduto un po' il sole e poi, attorno alle 14,30, ha ripreso il cammino, imboccando il sentiero che dalla radura del Campedèl si stacca in direzione sud-est, salendo leggermente nel bosco fino ad intercettare la strada alta del Fausiòr. Una volta ripresa la forestale, non è rimasto che percorrerla in discesa (con qualche tornante), fino al rientro a Passo Santèl.
Ora l'appuntamento con le ciaspole è tra due settimane (sabato 4 febbraio), quando in prossimità della luna piena andrà in scena la 6ª edizione della Ciaspolata by Night. Quest'anno si cambia location: dopo 5 edizioni alle Viote del Bondone, la tradizionale notturna trasloca in Val di Cembra, con la salita da Grumes a Passo della Cima (via Valdonega) e sosta per la cena al Bait dei Tinòti (lo stesso che ci ospitò ad inizio settembre 2011, durante il Bike & Trekking sul Sentiero Europeo). Ma per i dettagli, ci sarà tempo ...
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Tracciato ad anello, con una deviazione, per complessivi 14 km e con un dislivello di circa 610 metri. L'altimetria presenta un tratto iniziale di salita ripida (da Passo Santèl per circa mezzo chilometro), seguita da un lungo tratto in falsopiano e con leggera discesa, fino al bivio per Malga Val dei Brenzi. Lì la deviazione dall'anello, scendendo per circa 500 metri fino alla malga e ritorno. Il tratto successivo è in leggera salita, fino al bivio per la croce di Fai, dove si prosegue su comoda salita fino al punto panoramico. Nel tratto successivo si deve risalire un ripido tratto di bosco (zero neve!), poi si torna sulla strada fino alla croce. Dalla croce si scende per un canalone, fino bivio con il SV 603, posto a 100 m. dalla radura di Baita Camepdel. Da lì si sale leggermente fino ad intercettare la strada che scende ripida fino a Passo Santel. Altitudine start: m.1033 (Passo Santèl), GPM alla Croce di Fai (m.1450).
Il punto di partenza è il parcheggio di Passo Santèl
Alle 9:00 in punto il gruppo si muove
Imbocchiamo la forestale, segnavia SAT 603
La neve (molta meno che nel sopralluogo del 5/1) è bassa e compatta, così
niente ciaspole
In effetti, più che un alpinista, sembra proprio un sommozzatore!
Primo piano del Piz Galin, dall'inconfondibile forma piramidale
La salita, dopo un primo tratto più ripido, prosegue ora più
tranquilla
Le nostre divise rosse sono una garanzia di visibilità! (sai, coi
cacciatori in giro ...)
Alcuni tratti della strada sono esposti e dotati di staccionata
La cime del Brenta. In primo piano, in basso, l'abitato di Cavedago
La strada risale il versante occidentale del Fausiòr con andamento
molto ondulato e diversi tornanti
Anche qui il manto nevoso è davvero esiguo
L'arrivo al bivio dove lasceremo la strada forestale, deviando su
una tagliafuoco a sinistra
La sosta al bivio, in attesa che arrivino tutti
Proseguiamo su una stradina più stretta, affacciata sulla Valle
dello Sporeggio
Si cammina con panorama da cartolina
Un altro tornante. Qui il manto nevoso comincia a farsi più spesso
The Doctor e il Dotto mentre affrontano la curva
L'originale segnaletica adottata in questa zona
Una sosta snack, prima di riprendere il cammino
Bancomat, Frank e Giusy
Spectrum, Mark Mark e Uomo Ombra
Cipollino si toglie la giacca, esibendo il risultato della ferrea
dieta. A destra, con l'aiuto dell'elaborazione
digitale, la linea tonda che aveva il biker di Ponte Arche prima di
mettersi a rigare dritto !!!
Riprendiamo il cammino
Questo versante è meno soleggiato e la neve è rimasta quasi intatta
Bubu e il neo-Merdatleta, lo Schiaccianoci del Terminillo
Il gruppo in lontananza prosegue la sua marcia
Il passaggio in uno slargo, solitamente utilizzato per il deposito
del legname
Qui la neve è rimasta anche sulle piante
Sembrano scene dei film di Zanna Bianca !
Un bel primo piano di Walt
Il passaggio in una "tagliata", con la strada incassata nel terreno
La colonna rossa prosegue, gustandosi questo ambiente così
suggestivo
L'arrivo al bivio per Malga Val dei Brenzi, dove faremo una
deviazione dall'anello
Il gruppo si ferma in attesa che si ricompattino le fila
Ne approfittiamo per riposare un po'
Imbocchiamo la strada che scende a sinistra (quella a dx la
riprenderemo dopo)
Scendiamo verso la malga, perdendo un po' di quota
Pensionati e ... pensionandi
L'arrivo alla malga, che attualmente è in fase di ristrutturazione
Le cime innevate del Brenta fanno capolino da dietro gli abeti che
circondano il pascolo
Dopo la deviazione, lasciamo il pascolo e ritorniamo indietro
Dobbiamo tornare al bivio per proseguire
nell'anello
Risaliamo il breve tratto appena percorso in discesa ...
... fino alla biforcazione precedente ....
... poi, ripresa la tagliafuoco, proseguiamo in direzione nord
Ecco ancora la colonna che prosegue la sua marcia
Nel frattempo fa capolino il sole, che si sta alzando sopra le
montagne che lo schermavano
Bubu in solitaria
Una nuova sosta per bere un goccio di the e sgranocchiare qualche
barretta o frutta secca
Dopo aver virato in senso orario, stiamo ora puntando verso sud
Qui la neve è abbastanza alta e qualcuno comincia ad indossare le
ciaspole
Ogni tanto veniamo lambiti dal tiepido sole di questo strano gennaio
La strada risale il versante nord (quello che guarda verso la
Rocchetta)
Si sta avvicinando mezzogiorno e il sole è ormai alto
Una ripresa dal basso dei Rinco in marcia
Un altro tratto di sentiero baciato dal sole ...
Proseguiamo nel fitto bosco, seguendo la traccia evidente lasciata
dai numerosi passaggi
Ci stiamo avvicinando al punto di massima elevazione, verso la
cresta del Fausiòr
Bubu e Yoghi, ma in questo periodo non dovreste essere in letargo?
Il gruppo mentre affronta una salita nel bosco
Orami stiamo arrivando sul versante est della montagna
Il bianco-neve del paesaggio contrasta con l'ambiente asciutto
(purtroppo!) che c'è sul fondovalle
Sosta al bivio per la croce di Fai
Iniziamo la salita verso la cresta
Ormai ci siamo, come ci preannuncia l'apertura nella vegetazione
Infatti arriviamo al punto panoramico sulla Val d'Adige
Pisciata di gruppo? Macchè! stanno guardando il panorama
Il Dotto indica, una per una, tutte le cime che si vedono in
lontananza (altrimenti che Dotto sarebbe?)
Sotto di noi, la Piana Rotaliana (si vedono, da sx a dx,
Mezzolombardo, Mezzocorona e S.Michele a.A.)
In lontananza lo Sciliar e le vette dolomitiche altoatesine
Ci fermiamo un po' per ammirare il bel panorama
Poi riprendiamo il cammino in direzione della croce
Dobbiamo percorrere un ripido sentiero nel bosco ...
... poi riprendiamo una comoda forestale
Rinco Starr, alla vista di un prato con il manto nevoso intatto,non
resiste alla tentazione!
Ma era questa?
Arriviamo sotto la croce e saliamo sullo sperone roccioso
Sbuchiamo su una sorta di balcone e ...
... ecco la Croce di Fai, con vista verso sud
Anche da qui il panorama è molto bello
Ci sediamo sulle rocce e via con le macchine fotografiche
La Valle dell'Adige con la chiusa di Salorno, che segna il passaggio
in Alto-Adige
Sotto di noi il paese di Fai della Paganella
Dorty ... con vista
Suggestiva immagine della croce, con il sole appena velato dalle
nuvole
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Ci godiamo il bel sole
Serve l'abbronzante?
Trascorriamo un po' di tempo a goderci la temperatura mite
Brücke scruta il panorama. Sullo sfondo la Paganella, con le piste
da sci del versante di Fai
A malincuore (se sta proprio bèn !!!) lasciamo la croce per scendere
a Baita Campedèl
Riprendiamo la strada forestale di cresta
Poi deviamo a destra, in discesa, in un ripido bosco
Scendiamo sulla neve battuta, facendo attenzione alle placche
ghiacciate nascoste sotto
Passiamo in un canalone tra due rilievi
Anche se siamo solo a 1400 metri di quota, non è certo mancata la
neve!
Orami siamo in vista della radura del Campedèl ...
Ed eccoci nella solatia conca dove si trova la baita
La neve, qui dove gli alberi non ci sono, supera anche i 40 cm
Ed ecco la baita sbucare da dietro un dosso
La struttura, appartenente alla SAT di Mezzolombardo, è chiusa nei
mesi invernali
Però si può usare il capanno con stufa. Quello che serve a noi ...
.. ed ecco il Presidente pronto (ed attrezzato) per l'angolo cottura
Ed ecco la grigliata che ci ripagherà dei nostri sforzi!
Uno spettacolo per gli occhi ... e per la gola!
Nel frattempo prendiamo possesso dei vari tavolini dislocati attorno
alla baita
La temperatura è quasi primaverile
Si distribuisce pane e ... companatico
Dopodichè si scatenano le ganasce!
Questi due vogliono fare la gara di sincronizzato?
Mani protese e ganasce all'azione: vi vogliamo così!
Giusy, che ha sostituito il Presidente ai fornelli, impegnata a
girare la carne
Panino, m'hai provocato? E io me te magno!
Nell'attesa del caffè, c'è chi si scalda le mani
E se il caffè tarda a salire, c'è sempre la preghiera ...
Verso le 14,30 - ormai sazi - ci incamminiamo per il rientro
Passiamo vicino all'altra baita, quella della Sezione Cacciatori di
Fai
Lasciamo la radura di Baita Campedèl e imbocchiamo il sentiero 603
Gaspa, seguito dalla figlia
Un tratto sassoso dove il passaggio degli escursionisti ha consumato
la neve
Arriviamo sulla strada forestale che porta a Passo Santel e iniziamo
la discesa
La stanchezza comincia a farsi sentire ...
Un Camoscio all-Red
Ci incolonniamo sulla ripida carrareccia
Briz e Frank durante la discesa
Nei tratti in ombra, anche a quote più basse, resiste un buon manto
nevoso
Nei tratti esposti a sud e ben soleggiati, invece, la neve - ormai -
è quasi scomparsa
Uno degli ultimi tornanti
L'arrivo al bivio (2° tornante) dove al mattino era stata fatta la
deviazione
Frank saluta alla sua maniera
E dopo 14 km di cammino, rieccoci a Passo Santèl