8ª USCITA PROGRAMMA MTB 2012

.

L'invasione del Pasubio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 
A QUASI UN SECOLO DAI TRAGICI  FATTI D'ARME CHE SU QUESTE MONTAGNE VIDERO COINVOLTI GLI ESERCITI D'AUSTRIA E ITALIA, OGGI UNA COLONNA PACIFICA DI 48 RINCO BOYS, CON 15 BIKER E BEN 33 TREKKER, E' SALITA AL "RIFUGIO GEN. ACHILLE PAPA" PER LA PENULTIMA USCITA ESTIVA. «STRADA DEGLI EROI» E «STRADA DEGLI SCARUBBI» PER I BIKER, «STRADA DELLE 52 GALLERIE» PER I TREKKER.

.

I presenti
 

 

SOCI
     
Non Solo Panza          
OSPITI          
   

La cronaca

08/09/2012. E' stata una vera e propria "invasione pacifica" quella che oggi ha visto protagonisti i Rinco Boys sul massiccio montuoso del Pasubio, a cavallo fra le province di Trento e Vicenza. A quasi un secolo di distanza dai fatti d'arme che su queste montagne, nella fase finale della "Grande Guerra", causarono la morte di migliaia di soldati dell'uno e dell'altro fronte, quasi 50 tra soci e simpatizzanti del nostro Club, suddivisi fra 15 biker e ben 33 trekker, hanno percorso le antiche vie militari che conducono al rifugio intitolato alla memoria del Generale Achille Papa.

Il gruppo bike, composto come detto da una quindicina di elementi, è partito verso le 9,30 dal Pian della Fugazze, il valico che collega la Vallarsa (in Trentino) con la valle che scende a Schio (in provincia di Vicenza). Dopo aver varcato il confine provinciale, posto un centinaio di metri oltre il passo, è stata lasciata la strada asfaltata per deviare a sinistra su una vecchi strada militare sterrata. L'indicazione segna "Strada degli Eroi", anche se la strada degli Eroi vera e propria inizierebbe soltanto dalla galleria d'Havet (qualche km più su) per terminare al Rifugio Papa, ma ormai è diventato d'uso comune definire "Strada degli Eroi" l'intero percorso dal Pian delle Fugazze.

La strada, come tutte le strade militari, ha una pendenza costante e mai eccessiva, ed anche il fondo è tutto sommato accettabile, tranne qualche tratto un po' più ghiaioso dove le ruote tendono ad affondare, rendendo più faticoso l'incedere.

La parte bassa della strada si sviluppa in gran parte nel bosco e il pedalare all'ombra, in giornate come quella odierna dove le temperature sono tornate a livelli estivi (quasi 30° nel fondovalle) è davvero piacevole.

Il gruppo ha affrontate il tortuoso budello di tornanti che dai 1162 metri del Pian delle Fugazze, in circa 6 km, ha condotto fino ai 1480 di Malga Val di Fieno, posta a valle della strada, in uno dei verdi pascoli che caratterizza la zona. Poco più di 300 metri di dislivello in 6 km significano una pendenza media attorno al 5%, che era appunto la pendenza che gli ingegneri militari prendevano come riferimento nel tracciare le arterie stradali di montagna, da percorrere con mezzi motorizzati o a traino animale, carichi di rifornimenti da portare sulle linee del fronte attestate sui crinali delle montagne.

Una salita comoda, dunque, caratterizzata da molti tornanti fino a poco prima della galleria dedicata al Generale d'Havet, dove la strada si fa più lineare e più ripida. Attraversando la galleria si entra nella montagna per uscirne nella Val Canale, una valletta posta più ad est e caratterizzata da un paesaggio molto più roccioso ed impervio, dove si sviluppa - come si diceva in precedenza - la vera e propria "Strada degli Eroi".

Il nome della strada deriva dal fatto che sulla parete rocciosa a fianco della via sono collocate delle targhe in onore delle 15 Medaglie d'Oro al Valor Militare che combatterono sul Pasubio durante la Grande Guerra (vedi qui la pagina di Wikipedia).

Dalla galleria d'Havet (1800 m. di quota circa) al Rifugio Papa (m.1928) sono circa 2 km, con fondo a tratti assai dissestato ma con pendenza sempre regolare, grazie all'utilizzo dei tornanti che consentono di scalare i ripidi versanti con lunghe ma comode diagonali. Il Rifugio Papa appare ai biker quasi all'improvviso, sulla sinistra, dopo una semicurva. La struttura, infatti, gestita dalla sezione C.A.I. di Schio VI), si trova addossata alla parete rocciosa, ai piedi del massiccio del Pasubio che è stato dichiarato Zona Sacra  al pari del Monte Grappa e di altre località teatro di epici scontri durante il conflitto del 1915-18.

Qui il gruppo bike si è riunito con i trekker, provenienti dalle 52 gallerie, ed insieme hanno quindi consumato il meritato ristoro presso l'affollatissimo Rifugio Papa, letteralmente preso d'assalto da centinaia di escursionisti, accorsi in massa da Veneto e Trentino vista la giornata davvero eccezionale sotto il profilo meteo.

Per la discesa i biker hanno utilizzato la "Strada degli Scarubbi", altra storica arteria militare di circa 11 km che dal Colle Xomo sale fino alle Porte del Pasubio. La strada fu costruita durante la Prima guerra mondiale dall'Esercito Italiano per avere un accesso alla zona sommitale del Pasubio e quindi alla prima linea. La via era tuttavia esposta all'artiglieria austriaca del vicino Monte Maio e per questo veniva percorsa in condizioni di particolare pericolo, in particolare durante la notte e a fari spenti. Inoltre, a causa della sua esposizione a nord, non era utilizzabile durante l'inverno e per buona parte della primavera. Per queste ragioni venne realizzata la strada delle 52 gallerie, molto più sicura ma non accessibile ai mezzi motorizzati.

Scendendo lungo il comodo sterrato, i biker sono arrivati in breve fino a malga Campiglia, posta nei pascoli oltre la sella di Bocchetta Campiglia. Da lì sono quindi scesi fino a Colle Xomo, dove è stata imboccata la strada che conduce fino a Ponte Verde, località che prende il nome dal ponte sulla statale che scende a Schio.

Da Ponte Verde non è rimasto che percorrere gli ultimi 4 km in salita per tornare al Pian delle Fugazze, dove è stato chiuso l'anello di circa 30 km, con un migliaio di metri di dislivello.

Ora l'appuntamento per la mountainbike è per fine mese (domenica 30 settembre), quando andrà in scena l'8ª edizione della RincoBike, la nostra gara sociale a squadre che da quest'anno sarà anche "Memorial Ugo Gasparini".

I dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi circa 30 km, mentre il dislivello è stato di 1.010 metri. L'altimetria è caratterizzata dalla lunga salita (11 km) che dal Pian delle Fugazze porta al Rifugio Papa, seguita da un altrettanto lunga discesa verso Colle Xomo. Seguono altri 4 km con tratti di discesa alternati a falsi piani, fino ad arrivare a loc. Ponte Verde. L'itinerario si conclude con 4 km di salita da Ponte Verde a Pian delle Fugazze. Salita più lunga: Pian delle Fugazze-Rifugio Papa, km 11. GPM a quota 1928 (Rifugio Papa - Porte del Pasubio).


......................................

Scarica qui il file
 in formato kml

Se hai installato Google Earth nel tuo computer (è gratuito), basterà lanciarlo (doppio clic) e potrai vedere il percorso completo in 3D, dall'angolazione preferita
...................................................................

 

Clicca qui per vedere la cartina del tracciato

....................................................................................................................

 

Le immagini


Il ritrovo al parcheggio di Pian delle Fugazze


Dal parcheggio percorriamo un breve tratto di statale, entrando in provincia di Vicenza


Il cartello che indica l'imbocco della storica strada


Qui inizia la salita


Il fondo, in questa prima parte, è un po' fastidioso per la ghiaia


Primo piano di Baldazar


Giusy


Il fondo stradale, ora, sembra più compatto e scorrevole


In basso scorgiamo il parcheggio di Pian delle Fugazze, da dove siamo appena partiti


Cimo e Dorty


Alessandra


I primi km si sviluppano nel bosco, quasi sempre all'ombra della vegetazione


Frank con la nuova MTB, con ruote da 29"


Proseguiamo la salita nella Val di Fieno


Briz a bordo strada, armato di macchina fotografica


Il passaggio ad uno dei numerosi tornanti


Incolonnati sulla salita


All'uscita da un altro tornante


Ora che ci siamo alzati di quota, la strada è più soleggiata. Il gruppo in sosta si gode il calduccio


La squadra schierata a bordo strada


Primo piano di Ailander


Dorty è pensieroso o concentrato ?


La traccia della strada che si snoda nel bosco, vista dai tornanti che precedono la galleria d'Havet


Sosta tecnica ad un tornante


Landini, il più giovane del gruppo


Nel tratto finale prima della galleria


Baldazàr e Briz


The Doctor indica la meta


L'arrivo al pianoro antistante la galleria d'Havet


L'imbocco della galleria d'Havet, che dalla Val di Fieno conduce all'impervia Val Canale


the Doctor approfitta della sosta per consumare uno snack


Primo piano del Cimo


Dorty fotografa il panorama


Il gruppo ricompattato dopo questo primo tratto di ascesa


In posa davanti all'imbocco della galleria


Attraversando la galleria siamo sbucati in Val Canale, dove il paesaggio è più roccioso.
Il Rifugio Papa, la nostra meta, è già visibile (giallo e bianco) sul costone alla nostra destra


Proseguiamo la nostra salita, ora di nuovo su fondo abbastanza sassoso


La strada, in comepnso, sale con pendenza sempre regolare


Una panoramica dei tornanti che si susseguono lungo i due km finali


Procediamo a gruppetti verso il rifugio


I due bracci della strada visti dal centro del tornante


La traccia del percorso si scorge in diagonale nelle pareti rocciose di fronte a noi


Il passaggio in una delle (brevi) gallerie scavate nella roccia


Guardandoci alle spalle notiamo nitidamente il passaggio dalla zona erbosa a quella rocciosa


Un altro tunnel. Sulla parete rocciosa (nella parte dx della foto) si scorge una delle targhe che recano
inciso il nome degli Eroi che hanno combattuto sul Pasubio, cui è dedicata la strada che sale al rifugio


Un passaggio praticamente scavato in una parete verticale


Una sosta per osservare il tratto finale che ci attende


L'avanzata sotto le rocce a strapiombo


Incontriamo anche una ruspa dedita a lavori di sistemazione della strada


Baldazar si ferma su questa sorta di "balcone roccioso" per osservare il panorama


I manufatti in cemento e pietra di un secolo fa sono ancora lì al loro posto


Cimo seguito da Giusy. Ormai manca poco al GPM


Alessandra impegnata sul ghiaione del tratto conclusivo


Giusy sorridente anche durante lo sforzo


Ecco il Rifugio Papa. A sinistra si scorge la parte terminale della "Strada degli Eroi", appena percorsa


La targa affissa su una parete rocciosa nei pressi del rifugio


Oltrepassiamo la struttura del rifugio, costruita proprio sul costone


Raggiungiamo una piazzola nei pressi del rifugio


Sistemiamo le nostre bici e ci mettiamo addosso vestiario asciutto


Ci sediamo al sole mentre attendiamo l'arrivo del gruppo trekking


Riunitici con i trekker, ci concediamo ora il meritato ristoro


Il Generale Papa ci osserva


Giusy in un momento di relax dopo pranzo


Un gentile turista inizia ad affettare una invitante sopressa casereccia e chiede se vogliamo assaggiare ...


Noi non ce lo facciamo ripetere due volte !


La foto di gruppo con biker e trekker davanti al rifugio


Ci prepariamo per la discesa


Giaz di Non Solo Panza ha indossato la tenuta "Robocop". Ma che intenzioni ha???


Biker e trekker si salutano prima di intraprendere la discesa


Si parte!


Uno dei numerosi tornanti incontrati anche sulla "Strada degli Scarubbi"


Anche questa strada, grazie al percorso tortuoso, ha una pendenza costante e mai elevata


Landini mentre affronta il tornante


Un suggestivo passaggio in galleria, con i paracarri in cemento originali dell'inizio '900


La "Strada degli Scarubbi" era camionabile, per cui la larghezza è di oltre 3 metri


Vista dall'alto di uno dei tornanti (asfaltato per evitare l'erosione)


Giusy impegnata in discesa


Giaz all'ingresso di un tornante


Frank scruta la discesa che ci attende ...


Una sosta per ricompattare il gruppo


Bladazar


Piergigi, l'altro membro di Non Solo Panza presente oggi


L'arrivo poco sopra Malga Campiglia, vicino a Passo Xomo


La sosta all'imbocco della "Strada delle 52 gallerie", percorsa stamattina dal gruppo trekking


Passo Xomo che, come indica il cartello, è un vero e proprio crocevia. Da qui non ci è rimasto che
raggiungere la vicina statale (in località Ponte Verde) e risalire fino al Pian delle Fugazze

Alla prossima!