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02/06/2012. Stavolta i nipotini di Bernacca non hanno toppato. Era previsto per questo weekend il caldo africano e il caldo africano è puntualmente arrivato. Oddio, probabilmente dalle parti di Nairobi farà qualche grado in più di Giazzera, ma i +30 di oggi ci andavano benissimo, specie dopo una primavera davvero tormentata, con spostamenti di data causa meteo all'ordine del giorno.
No, questa volta ci è andata davvero bene, come testimoniavano le facce e le braccia arrossate dal sole alla fine dei rispettivi tour. Due itinerari, peraltro, che si sono spinti in alto, con il GPM dei bikers fissato ai 1905 metri della Sella delle Pozze e quello dei trekker ai 2117 metri del Col Santo, passando in zone che oltre all'aspetto paesaggistico (splendidi gli scenari alpestri e i panorami sulle cime praticamente a 360°), offrono un vero e proprio tuffo nel passato, visto che quest'area era zona di confine Italia-Austria fino al primo conflitto mondiale e sono numerosi i ruderi e i manufatti di vecchie costruzioni militari, come trincee, strade, ospedali, ecc.
Il gruppo bike, che questa volta era in minoranza (tra le defezioni in sella c'è stata anche quella del Presidente, ed è la prima volta che accade, dirottato sul trekking a causa di un raffreddamento), è partito alle 9:00 circa dal parcheggio sopra l'abitato di Giazzera, a circa 1200 m. di quota, imboccando in discesa la strada che scende verso il paese. Dopo il primo tornante è stata abbandonata la strada asfaltata per infilarsi nel bosco, percorrendo una bella stradina sterrata che in discesa ha portato fino ad innestarsi nella strada che sale a Malga Valli.
Il percorso bike, infatti, prevedeva di compiere il giro attorno al massiccio del Col Santo, in senso orario, per poi approdare al Rifugio Lancia. La salita, trattandosi di strade di origine militare, non è mai stata particolarmente ripida, ma ha mantenuto una pendenza facilmente pedalabile, anche per via del fondo, asfaltato fino a Malga Valli e sterrato compatto nel tratto successivo. Dopo circa 5 km di ascesa, poco sopra quota 1500, si è transitati per Malga Valli, la prima delle numerose malghe toccate dal nostro itinerario. Nemmeno un km più avanti, quando nel frattempo la strada si era fatta sterrata, si è quindi passati a fianco di Malga Costoni, posta quasi a 1600 metri di quota.
La salita è quindi proseguita in mezzo ai verdi pascoli, fino a raggiungere un tratto in falsopiano sopra quota 1700, dove si trovano i ruderi di Malga Fratom, della quale rimane ormai solo la muratura perimetrale. Dopo questo breve tratto che ha consentito di rifiatare, quando erano stati già percorsi 9 km di ascesa, la salita è ripresa ai piedi del Col Santo e del Col Santino, visibili sopra di noi, fino a raggiungere la selletta (posta sotto quota 19000) che immette nella val Zuccaria.
Un breve tratto di discesa, poi è iniziata la salita conclusiva, stavolta con fondo un po' più sconnesso e pendenza un po' più impegnativa, fino a raggiungere il pianoro di Sella delle Pozze, a quota 1905, GPM dell'itinerario bike.
Da qui, compiendo una virata verso nord-ovest, si è quindi puntato in discesa verso il vicino Rifugio Lancia (m.1820), collocato ai bordi di una conca erbosa, ai piedi del versante sud del Col Santo.
Davanti al rifugio i biker hanno quindi atteso l'arrivo dei colleghi trekker, nel frattempo impegnati lungo la discesa dal Col Santo. La sosta nel prato, visto il sole caldo, è stata assai prolungata, ben più del tempo necessario per rifocillarsi dopo i 15 km di salita. I quasi 30 componenti del gruppo odierno, infatti, si sono crogiolati al sole con sommo piacere, qualcuno rischiando anche la scottatura!
Dopo la lunga sosta ristoratrice, mentre il gruppo trekking imboccava il sentiero che attraverso il bosco avrebbe riportato a malga Cheserle, i biker hanno imboccato la strada forestale che dal rifugio riporta a valle, abbandonata però in corrispondenza del tornante a quota 1650, dove è stata fatta una deviazione in direzione di Malga Zocchi.
Giunti nel pascolo della malga, posta sotto il Monte Corno Battisti (così denominato perchè lassù venne catturato dagli austriaci l'irredentista trentino Cesare Battisti, poi impiccato nel Castello del Buonconsiglio qualche giorno più tardi), è iniziata l'ultima salita della giornata, quella che attraverso il valico delle Menderle ha portato ai 1700 metri del Monte Spil, da dove è iniziata una divertente discesa in single track, con qualche tratto un po' tecnico, attraverso un bosco di mughi.
Passando per Malga Buse e Malga Monticello, si è quindi raggiunta la strada sterrata che scende dal Rifugio Lancia, in località Malga Cheserle. Da qui al parcheggio, posto un po' più in basso, è stata una volata.
Ora l'appuntamento è per domenica 1° luglio, quando verrà disputato il 3° Bike & Trekking estivo, quello in Alto Adige, sulle Dolomiti di Braies. L'uscita è quella che lo scorso anno venne spostata al Lago di Caldaro perchè in valle pioveva a dirotto e in quota addirittura nevicava (era il 24 luglio ...). Speriamo quest'anno in una miglior fortuna, anche perchè fin'ora ... abbiamo già dato!
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Complessivamente sono stati percorsi circa 25 km, mentre il dislivello è stato di 950 metri. L'altimetria è caratterizzata dalla lunga salita verso la Sella delle Pozze, seguita da un tratto in discesa fino al Rifugio Lancia e poi, proseguendo l'itinerario, fino al bivio per Malga Zocchi. Segue un tratto in falsopiano ed un'altra salita, questa volta di un solo km, fino al Monte Spil. Gli ultimi 6 km sono tutti in discesa. Salita più lunga: bivio Malga Valli-Sella di Va Zuccaria, km 11. GPM a quota 1905 (Sella delle Pozze).
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Scarica qui il file Se
hai installato Google Earth nel tuo computer (è gratuito),
basterà lanciarlo (doppio clic) e potrai vedere il percorso
completo in 3D, dall'angolazione preferita |
Clicca qui per vedere la cartina del tracciato .................................................................................................................... |
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Il ritrovo per il via al parcheggio sopra l'abitato di
Giazzera (quota 1180)
Il ritrovo per il via al parcheggio sopra l'abitato di
Giazzera (quota 1180)
Il primo tratto del percorso è in discesa, tornando verso
valle
Poco prima di Giazzera imbocchiamo una bella sterrata che
ci porterà fino alla strada per Malga Valli
Raggiunta la strada che sale verso Malga valli, torniamo
su asfalto per i primi km della salita
L'esposizione del versante è nord-est e siamo all'ombra,
anche se la temperatura è già alta alle 9 del mattino
Cipollino impegnato nell'ascesa
L'Uomo Silente, tornato in sella dopo un lungo periodo di
stop a causa di problemi fisici
La strada si inerpica nel bosco, con diversi tornanti
Poco prima della malga il fondo diventa sterrato, anche se
molto compatto
Dopo circa 5 km usciamo dal bosco ed arriviamo nei pascoli
di Malga Valli
La sosta alla malga
Baldazàr sorride, nonostante la fatica
Dopo la breve sosta riprende l'ascesa
Il fondo, da qui in avanti, è leggermente più sassoso
Domenica 17/6 c'è la "Marcia sul Pasubio" e per strada
incontriamo la segnaletica dei vari tracciati
Poco dopo arriviamo a Malga Costoni e facciamo un altro
break
Ailander, fresco come una orsa nonostante sia partito ...
da Mattarello!
Ed ecco l'altro "mattarello", the Doctor, anche lui
arrivato in bici dalla frazione a sud di Trento
Nel frattempo si intravede davanti a noi il profilo del
Col santo, dove stanno salendo i trekker
La salita, essendo su una strada militare, non ha mai
pendenze impegnative
I manufatti in pietra costruiti un secolo fa ... fanno
ancora il loro mestiere
Briz, in assenza del Presidente (impegnato nel trekking)
aveva il compito di fare la "guida indiana"
Continuiamo l'ascesa sotto il sole
Qui si notano gli sbancamenti di roccia, effettuati dal
genio militare austro-ungarico per far passare la strada
Un tratto all'ombra, sotto alti abeti e larici
Bancomat oggi inaugurava la nuova camera-bike
L'arrivo alla tagliata, uno grosso sbancamento nella
roccia tipo fetta di torta
Le pareti del passaggio sono alte almeno 10 metri
Passiamo oltre e procediamo nel nostro percorso
Torniamo a pedalare baciati dal sole
Una sosta ad ammirare i pascoli di Malga Fratom, ormai
ridotta a ruderi
Primo piano di Federico, il più giovane del gruppo odierno
Ancora manufatti militari, con sbancamenti di roccia e
muretti di sostegno a secco
Dove un tempo passavano i mezzi militari, oggi sfrecciano
(in pace) le nostre mountain bike
Ora il fondo stradale inizia a farsi più impegnativo e
meno scorrevole
Si pedala a bordo strada per evitare le pietre
Siamo oltre quota 1800 e la vegetazione inizia a diradarsi
Baldazàr, seguito dal New-Rinco Maurizio, che assomiglia a
Woody Allen. Anzi, da oggi sarà Woody Allen
O no?
Siamo nel tratto finale, quello più impegnativo
Saliamo verso il GPM
I tornanti che immettono sulla Sella delle Pozze
Ed ecco l'arrivo ai 1905 metri dell'insellatura tra il Col
Santino e il Monte Buso
La foto di gruppo, prima di intraprendere la discesa
Scendiamo verso il Rifugio Lancia, che si trova a circa un
km dalla sella
Ed ecco il rifugio, costruito proprio sotto il Col santo,
ai margini di una grande conca erbosa
In attesa che arrivino i trekker, ci sistemiamo sui
tavolini
Si chiacchiera e si mangia un panino
Oppure ci si rilassa osservando il panorama
Nonostante sia sabato e sia una gran bella giornata, non
c'è molta gente oltre a noi. Segno della crisi?
Briz si vuole abbronzare le spalle?
Zoommando con la macchina fotografica, scorgiamo il gruppo
trekking che scende dal Col Santo
Dopo qualche minuto, ecco arrivare i "piccoli camosci"
Cristiano, Antonio e Mirko
A seguire arrivano poi tutti gli altri ...
Presidente e Vice si danno ... alla birra!
Dopo la sosta ci rimettiamo il casco, prendiamo gli zaini
e ci prepariamo a proseguire
Salutiamo i trekker, che faranno un altro sentiero
Noi iniziamo la discesa sulla strada forestale
A terra ci sono le frecce indicatrici dei tracciati della
"Marcia del Pasubio"
Arrivati al tornante a quota 1653, in loc. Pozza Rionda,
deviamo per Malga Zocchi
Il primo tratto è un leggero strappetto di salita
Poi, una volta raggiunta la selletta, si prosegue in
falsopiano
Avanziamo sulla comoda strada forestale
Arriviamo quindi a Malga Zocchi (m.1630), costruita in una
valletta che scende dal Monte Corno Battisti
Ecco la malga, costruita su un fianco della valle. Qui
avvenne il primo interrogatorio di Cesare Battisti da
parte dei militari austriaci, dopo il suo arresto sul Monte Corno. Condotto poi
a Trento, sarà impiccato.
Da Malga Zocchi inizia l'ultima salita della giornata,
verso il Monte Spil
La pendenza non è elevata e pedaliamo tra i prati in
fiore: uno spettacolo
Arriviamo ai 1706 metri del Monte Spil e ci godiamo il
panorama sulla Vallarsa
Dori e Baldazar in sosta
Ora arriva il bello: una discesa in single-track nei prati
e tra i mughi
Cipollino apre le danze
Il Dori in bello stile
Scendiamo seguendo la traccia tra i mughi
Più sotto sbuchiamo ancora in un bel pascolo
Siamo infatti a Malga Buse (m. 1533)
Una sosta nel prato (molto curato) davanti alla struttura
per l'alpeggio
Più sotto passiamo davanti a Malga Monticello (in dialetto
Malga Montesèl), dal curioso tetto a volta
Tornati sulla strada che scende dal Lancia, ci incrociamo
con il gruppo trekking, anche loro a fine giro