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02/06/2012. Quella di oggi è stata l'uscita alla quale nessuno avrebbe mai voluto partecipare, ma anche l'uscita alla quale in tanti hanno fortemente voluto partecipare. Erano quasi 70, infatti, biker e trekker accorsi a Salorno per l'uscita organizzata in memoria dell'amico Gaspa, scomparso a Trento lo scorso 21 maggio.
Un'uscita che nessuno avrebbe voluto perchè nessuno avrebbe mai ipotizzato la scomparsa così prematura di un nostro compagno d'avventure, ma un'uscita dove quasi l'intero Club ha risposto presente, per ricordare Ugo nella maniera migliore.
Al via anche i famigliari del nostro socio: la moglie Paola e la figlia Lydia con i trekker, che sono saliti sulla montagna che sovrasta il paese di Salorno, per godersi il panorama sulla Bassa Atesina; il figlio Ricky, invece, ha preso parte al tracciato bike, in sella alla bici di papà.
Per quanto riguarda il tracciato bike, i 37 presenti hanno lasciato Salorno e dopo aver attraversato l'Adige si sono diretti verso nord, raggiungendo Cortina sulla Strada del Vino, il più piccolo dei paesi che si trovano lungo questa rinomata strada che solca una delle zone più vocate alla viticoltura.
Da Cortina, seguendo il tracciato della Strada del Vino, è stato raggiunto Magrè, posto proprio sotto la montagna, nella parte occidentale del solco della Val d'Adige. Qui è stata abbandonata momentaneamente la Strada del Vino per entrare nel caratteristico centro storico, con il ruscello che divide in due il paese.
Tornati sulla Strada del Vino, i Rinco hanno proseguito verso nord, per affrontare quella che è stata l'unica salita degna di questo nome del tour odierno: quella di Cortaccia. Si tratta, peraltro, di meno di un km di ascesa, per raggiungere il bivio posto proprio sotto il paese, che rispetto agli altri borghi della Strada del Vino si trova sopra una zona rocciosa e quindi un po' più alto rispetto alla media.
Dopo la discesa da Cortaccia, si è giunti in un batter d'occhio in quel di Termeno, il paese dalla cui dizione in tedesco (Tramin) ha preso il nome un famoso vino, il Traminer, che in questa zona ha la sua patria. Proseguendo ancora per qualche km, si è quindi giunti all'altezza del Lago di Caldaro, posto in una conca riparata dove il particolare microclima, quasi mediterraneo, ha favorito un notevole sviluppo del turismo.
Dalla zona del lido è stato quindi imboccato il sentiero ciclopedonale che compie il giro lago, partendo dalla sponda occidentale per arrivare su quella orientale, dove è stata imboccata la strada che scorre alla base delle pendici meridionali del Colle di Monticolo. Proseguendo ora verso sud, si è passati nella zona della polveriera militare, per poi entrare nel Comune di Vadena e raggiungere il fiume Adige, dove è stata imboccata la pista ciclabile.
Seguendo il corso dell'Adige, sul comodo nastro d'asfalto realizzato sull'argine del fiume, sono stati lambiti in sequenza, e non senza fatica visto il forte vento contrario che spirava da sud, i paesi di Ora, Egna e quindi Laghetti, dove è stata lasciata la ciclabile per entrare nel centro storico.
Da Laghetti si è quindi proseguito verso sud utilizzando la stradina interna che costeggia le pendici della catena montuosa che separa la Valle dell'Adige dalla Valle di Cembra, raggiungendo in breve la parte settentrionale dell'abitato di Salorno.
Una volta raggiunto il cimitero, il gruppo bike si è riunito con quello dei trekker, appena scesi in paese al termine del loro itinerario, per il doveroso saluto all'amico Ugo. E' stato - questo - il momento più commovente dell'intera giornata, vissuta con un sentimento particolare da tutti quanti noi. Il Presidente ha consegnato alla moglie di Ugo, Paola, un vaso di fiori che è stato deposto sulla tomba, prima del momento di raccoglimento e preghiera, guidato da Don Mario.
Dopo la visita al cimitero, il gruppo si è trasferito nell'area delle feste (la Festplatz), messa gentilmente a disposizione dal Comune di Salorno, dove è stato consumato il rinfresco. Un ringraziamento particolare va all'amico Franz che ha preparato le tavolate per il nostro arrivo, tenendoci in fresco tutte le vivande.
Il prossimo appuntamento è per sabato 9 giugno: sarà ancora Bike & Trekking, nella zona del Pasubio, con il Giro del Col Santo per i biker e la salita su Col Santo e Col Santino per i trekker.
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Complessivamente sono stati percorsi circa 40 km, mentre il dislivello è stato di soli 100 metri. Percorso tranquillo e quasi totalmente asfaltato (tranne qualche breve tratto in sterrato vicino al Lago di Caldaro). L'altimetria presenta un'unica salita, peraltro breve, in quel di Cortaccia. Per il resto tanta pianura e solo qualche saliscendi all'altezza dei paesi di Magrè e Termeno, nonchè nel girolago a Caldaro.
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La pedalata
Il ritrovo nel parcheggio all'imbocco di Salorno
Il Pajazo e Giusy, senza saperlo, hanno comprato la stessa
bici. Qualcuno ha
ironicamente proposto una colletta per comprare loro l'altra mezza forcella ...
A proposito di bici "nuove": direttamente dal Centro
Raccolta Materiali Alta Valsugana ...
Dori One e Sharif, saliti dal trevigiano
Anche oggi una buona presenza di giovani leve
Il gruppone di 67 presenti oggi (68 se contiamo anche la
piccola Giorgia che stava nello zaino sulle spalle
di papà e 70 - cifra tonda! - se inseriamo nel conto anche Gaia e Luna, i due
bovari bernesi di Geppo e Susy)
Partiamo poco dopo le 9:00. Ricky - il figlio di Ugo - ha voluto utilizzare la
bici di papà
Primo piano di Mauro the Doctor
Entriamo a Salorno
Attraversiamo il centro storico, ricco di antiche case
nobiliari
Lasciamo il paese e dopo aver attraversato l'Adige
puntiamo verso nord
Si forma subito una bella colonna
Il Pajazo, all'esordio stagionale, con Ernesto
Abbiamo fatto un km e questo già mangia!
Brücke con i due figli. I tre esibiscono tutte le nostre
divise sociali: 2005 (a sx), 2008 (a dx) e 2011 (al centro)
Stiamo per raggiungere il primo paese della Strada del
Vino
Eccoci infatti a Cortina sulla Strada del Vino
Una foto in piazza, davanti all'antica chiesetta
I Rinco schierati
Riprendiamo a pedalare
Le giovani leve in testa a gruppo
Poco dopo arriviamo a Magrè, dove lasciamo temporaneamente
la Strada del Vino per entrare in centro
Questa è la caserma dei pompieri, che per non rubare
terreno pregiato alla viticoltura è stata costruita
interamente nel ventre della montagna, scavando delle gallerie cieche di crica
50 metri di profondità
Un'antica casa del centro storico
Una sosta all'ombra del campanile
Magrè è diviso in due da un ruscello, sul quale ci sono
diversi piccoli ponti
Dal centro del paese scendiamo nuovamente verso la Strada
del Vino
Quando il gruppo si ferma agli stop, si forma un bell'asembramento!
Riprendiamo a pedalare sulla Strada del Vino, immersa ...
tra i vigneti!
Inizia la salita di Cortaccia, l'unica della giornata
Giusy impegnata nell'ascesa
Le retrovie del gruppo
Eccoci arrivati allo scollinamento
La chiesa di Cortaccia, che domina il panorama da sopra un
colle
Riprendiamo a pedalare, ammirando la valle che si trova
ora molto più in basso
Affrontiamo un tratto in falsopiano prima di iniziare la
discesa verso Termeno
Dorty con Ernesto
Cipollino con Barbapapà
Inizia ora la discesa che ci porterà a Termeno
Eccoci giunti al paese che dà il nome al vino Traminer (da
Tramin, versione tedesca di Termeno)
Frank si ferma ad osservare la vecchia chiesetta
all'imbocco del paese
Davanti a un'enoteca, un gigantesco grappolo d'uva
realizzato con grossi sassi
Attraversiamo l'abitato di Termeno
Proseguiamo ora verso il Lago di Caldaro
La colonna prosegue fra i frutteti
Poco prima del lago affrontiamo un breve tratto di
sterrano
Si tratta di una strada interpoderale
Ora costeggiamo la statale, che si trova sotto di noi
Arriviamo nel Comune di Caldaro
Una sosta prima di scendere verso il lago
Rabbocco acqua alla fontanella
Riprendiamo a pedalare, scendendo verso il lago
Ci dirigiamo verso la zona lido
Da lì imbocchiamo il sentiero ciclopedonale che aggira i
lago sul lato nord
Una sosta per ricompattare il gruppo
Proseguiamo sul sentiero ciclopedonale sterrato
Passiamo tra vigneti e papaveri in fiore
Una rampetta decisa ci porta dalla stradina lungolago alla strada
carrozzabile un po' più a monte
Kriminal Bike in affanno: a sx lo vediamo con la lingua di
fuori, a dx mentre si aggrappa alla staccionata
Ora siamo sulla sponda orientale e vediamo il lago alla
nostra destra
Una sosta per ammirare lo specchio lacustre
Imbocchiamo la strada che si trova tra il lago e la
propaggine sud del Colle di Monticolo
Ci lasciamo il lago alle spalle
La foto di gruppo nei prati a sud del Lago di Caldaro
Dopo la sosta ripartiamo: qui Karate Kid e il Savonèèèse
salutano il fotografo
Giro, all'esordio in sella nel 2012, si alza sui pedali
Al bivio di Vadena seguiamo le indicazioni per la pista
ciclabile
Poco dopo lasciamo la strada, passando sopra un canale
irriguo
Imbocchiamo la pista ciclabile
Ora ci dirigiamo dritti verso sud
Barbapapà e Moviola
Qualcuno vuole fare un po' di sterrato ...
Costeggiamo il fiume Adige
Il trenino dei Rinco sfreccia sul nastro d'asfalto
Una sosta per ricompattare il gruppo prima di una
deviazione
Qualcuno ne approfitta per dissetarsi, visto il gran caldo
di oggi
Ernesto e il Pajazo
Lasciamo la ciclabile ed entriamo nel paese di Laghetti,
dove approfittiamo della fontana
Caratteristico scorcio del centro storico
Lasciamo l'abitato di Laghetti
Imbocchiamo la strada interna che condurrà a Salorno
Si tratta di una strada intercomunale, scarsamente
trafficata
Procediamo tra il bosco e i frutteti
Questo percorso, con un andamento ondulato, è meno monotono
della pista ciclabile
Giusy e Alessandra, le uniche due lady presenti oggi nel
gruppo bike
Sullo sfondo notiamo la chiusa di Salorno, dove la valle
dell'Adige immette in Trentino
Ora pedaliamo in mezzo ai vigneti
Passiamo a fianco di un'antica costruzione nobiliare
Ormai si vedono le prima case di Salorno
Entriamo in paese
Poco dopo mezzogiorno arriviamo al cimitero, dove ci
ritroviamo con i trekker per la doverosa tappa
di saluto all'amico Ugo, seppellito qui dopo la sua scomparsa avvenuta il 21
maggio scorso
Il rinfresco
Ci sono circa 140 panini da preparare: la squadra
«tagliatori di michète» si mette al lavoro
Prima di mangiare si fa un brindisi alla memoria di Ugo
Ci accomodiamo sulle due lunghe tavolate predisposte
dall'amico Franz
Inizia la distribuzione di pane e companatico
Moviola si gusta lentamente (altrimenti che Moviola è?) il
suo panino
Kriminal Bike, invece, mangia anche mentre cammina!
Un'altra paniramica delle tavolate, sistemate all'ombra sotto la tettoia della "Festplatz"
Abbiamo anche un addetto al lavaggio dei cetrioli
Presidente, beccati 'sto cetriolo
Questi due, invece, hanno proprio la faccia da birra
In primo piano, due panini incustoditi: chi è che si fida
così???
Con certa gente in giro poi ...
Un'altra panoramica delle tavolate
E alla fine ... passa alla cassa!
Lo Schiaccianoci, consigliere con delega ai rifiuti:
praticamente ... Er Monnezza!
................................................ Al Comune di Salorno
per averci messo a disposizione l'area delle feste, dove abbiamo potuto consumare il rinfresco comodamente seduti (e all'ombra!) |
...... |
................................................ All'amico FRANZ
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