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25/03/2012. E' cominciato con un record il programma MTB 2012 che stamane, lungo il fiume Mincio, ha visto andare in scena la prima delle 10 tappe che da qui ad ottobre ci porteranno a pedalare in lungo e in largo per il Trentino, ma non solo. E proprio una trasferta al di fuori dei confini provinciali ha caratterizzato l'atteso esordio, bagnato dal nuovo primato di partecipazione ad uscite ufficiali del Club.
Erano infatti 60 i biker che hanno preso il via poco dopo le 9:00 da Peschiera del Garda, 7 in più dei 53 che lo scorso mese di ottobre parteciparono all'8° Taverna-Tour in Valle dei Laghi, ultima uscita del programma 2011. Insomma, verrebbe da dire che abbiamo chiuso l'anno scorso con un record e abbiamo ripreso quest'anno facendo altrettanto!
Tra i presenti anche quattro amici del Club gemellato "Non Solo Panza" di Cremona, guidati come sempre dal Presidente Giaz, i quali si sono aggregati a Peschiera del Garda ed hanno poi fatto il rientro Mantova-Peschiera in bicicletta (raddoppiando il chilometraggio!), come pure un terzetto di ospiti della Valle dei Laghi.
Giornata splendida, con temperatura davvero gradevole (oltre i 20°) ed un paesaggio rilassante che ha caratterizzato tutti i 52 km del tracciato che dalle rive meridionali del Lago di Garda ha condotto fino alla città di Virgilio, lambendo gli sterminati campi del mantovano e caratteristici borghi medievali.
La giornata era iniziata all'alba (l'orologio segnava le 7,00, ma in virtù dell'ora legale entrata in vigore nel corso della notte erano praticamente le 6,00...) con il ritrovo a Trento. Quindi la partenza con il pullman attrezzato per il trasporto bici, la tappa a Rovereto Sud per raccogliere una ventina di soci della Vallagarina e dell'Alto Garda, poi di nuovo in A22, direzione sud. All'uscita di Affi si è aggregato il Dori, proveniente dal trevigiano, quindi l'arrivo a Peschiera, dove nel frattempo era giunto anche quel manipolo di scalmanati partiti ancor più all'alba da Rovereto in bicicletta (Cimo, Frank, the Doctor, Snowborder, Camoscio della Sila, Ailander, Uomo Silente).
Alle 9,15 circa il gruppone si è mosso dal parcheggio nei pressi del casello dell'A4, puntando verso il centro di Peschiera, cittadina-fortezza costruita sulle rive meridionali del Garda. Una foto di gruppo sul molo, poi la partenza, imboccando la ciclabile del Mincio che parte proprio alle spalle della fortezza, costeggiando nel suo tratto iniziale uno dei canali che erano stati costruiti a protezione della città.
Il percorso, fino alla diga di Salionze, si trova sulla sponda destra, poi passa dall'altro lato. Il paesaggio è quello tipico padano, con i campi che si perdono a vista d'occhio e i pioppi a bordeggiare le strade. La stagione - qui - è assai più avanti rispetto alle valli del Trentino e gli alberi da frutto sono già tutti in fiore da tempo, regalando un piacevole colpo d'occhio.
Dopo essere passati sotto il colle di Monzambano, con il castello che spicca sulla sommità, si è giunti nei pressi del caratteristico paese di Borghetto, costruito praticamente sul fiume Mincio. Per entrare in paese bisogna fare una la leggera deviazione, con uscita temporanea dal tracciato della ciclabile. Entrati nel borgo sembra di essere catapultati indietro di secoli, camminando tra le antiche mura di pietra, con i canali che scorrono tra le case dove un tempo fervevano le attività economiche che utilizzavano l'acqua come mezzo di alimentazione.
Dopo la piacevole visita è ripresa la lunga cavalcata verso sud, sempre in sinistra Mincio, fino all'altezza di Pozzolo, dove il fiume prende un'altra strada e la ciclabile costeggia un grosso canale di derivazione ad uso irriguo. La pedalata è proseguita lungo la sponda sinistra del canale fino al paese di Soave, all'interno del Parco Regionale del Mincio, dove si passa sponda destra.
L'ultimo tratto di ciclabile abbandona il corso del canale di derivazione ad uso irriguo, avvicinandosi alla città attraverso un percorso più tortuoso e variegato, con passaggio finale tra le case della periferia nord di Mantova, sulle sponde settentrionali del Mincio che, lo ricordiamo, all'altezza della città si allarga a tal punto da formare dei veri e propri laghi: il Lago Superiore, a nord del primo ponte di accesso alla città, il Lago di Mezzo, tra il primo e il secondo ponte, e il Lago Inferiore, a sud del secondo ponte. Poi, poco dopo Mantova, il Mincio torna a farsi fiume e prosegue la sua corsa fino a gettarsi nel grande Po.
Una volta entrati in città, la lunga e colorata colonna (che sembrava davvero non finire mai!) ha attraversato tra la curiosità dei passanti lo splendido centro storico, inserito dall'UNESCO tra i beni "Patrimonio dell'Umanità". Piazza delle Erbe, Torre dell'Orologio, Piazza Sordello, Palazzo Ducale, il Duomo, il castello, sono solo alcuni dei gioielli architettonici che caratterizzano la città dei Gonzaga e che oggi abbiamo avuto modo - sia pur per pochi minuti - di ammirare.
Dopo la breve visita alla città, il gruppone si è quindi trasferito nell'immediata periferia, presso il Ristorante la Fattoria, dove una volta riposte le bici ci siamo concessi ai peccati di gola. Già, perchè dopo lo sport e la cultura, per chiudere alla grande la giornata ci voleva la gastronomia. E allora via con gli strozzapreti pancetta e rucola e i maccheroncini allo stracotto d'asino, prelibatezze della cucina mantovana che abbiamo consumato tra le storiche mura del ristorante ricavato in una vecchia stalla, con le caratteristiche volte a botte in mattone rosso. A seguire un dolce a scelta (tiramisu, cremecarmel o pannacotta) e un bel caffè.
Poco dopo le 15:00, stanchi per la levataccia e per la lunga pedalata, nonché sazi a dovere, siamo risaliti sul pullman del Club Dellai e abbiamo ripreso la via del Trentino, facendo tappe intermedie ad Affi e Rovereto (come all'andata) prima di chiudere la bella giornata con l'arrivo nel capoluogo, dove è sceso il grosso del gruppo.
Ora ci sarà la sosta pasquale, poi si riprenderà (domenica 15 aprile) con la 2ª uscita: il Giro di Castel Thun, tra i meli in fiore della Val di Non.
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Complessivamente sono stati percorsi 52 km (45 di pista ciclabile, 7 di trasferimenti vari), mentre il dislivello è stato negativo! Percorso tranquillo e quasi totalmente asfaltato (tranne qualche breve tratto in sterrato, comunque percorribile anche con bici da strada) L'altimetria - tecnicamente insignificante - è caratterizzata da una lunga ed impercettibile discesa, dagli 80 metri di Peschiera ai 40 di Mantova. GPM (per modo di dire ...) alla Fortezza di Peschiera, m.80.
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Scarica qui il file in formato kml Se
hai installato GoogleEarth nel tuo computer (è gratuito), |
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1. Il viaggio da Trento e i preparativi
Alle 7:00 in punto ci troviamo al parcheggio di Via
Petrarca a Trento
Dopo aver caricato la prima trentina di bici, saliamo.
Si parte!
A Rovereto Sud la prima tappa, per raccogliere i soci
di Vallagarina e Alto Garda
Completiamo il carico con un'altra ventina di biciclette
Kriminal Bike inaugura oggi la nuova bici da strada,
approfittando del tracciato 99% bitume
Le bici che non entrano nel carrellone? Nel
portabagagli!
Rientriamo in autostrada e puntiamo verso sud
A bordo c'è chi dorme ...
... e chi si veste, non avendolo fatto a casa!
Ad Affi c'è la seconda tappa, per raccogliere il Dori
arrivato dal trevigiano
Arrivati a Peschiera del Garda, poco prima delle 9,00,
si scaricano le nostre "due ruote"
C'è un bel sole e la giornata promette davvero bene
Miss Fortunelle esibiscono il casco vinto alla
lotteria di fine stagione 2011
Il gruppo è pronto e scalpita per il via
Verso le 9:15 la carovana inizia lentamente a muoversi
Si uniscono a noi gli amici di Non Solo Panza, saliti
da Cremona
Puntiamo verso il centro di Peschiera del Garda
La città è un'antica fortezza costruita sulle rive del
lago
Da questa immagine dall'alto si nota la forma
pentagonale della vecchia cinta muraria, circondata da canali
Entriamo in città da uno degli antichi varchi
Arriviamo in riva al lago per la foto di gruppo
Ecco qua i 60 biker schierati sul molo, con alle
spalle il più grande lago d'Italia
Dopo la foto di rito, iniziamo la nostra lunga
pedalata verso Mantova
2. La pedalata lungo il fiume Mincio
Passiamo nelle strette stradine del centro storico di
Peschiera
Seguiamo le indicazioni. La ciclabile
Peschiera-Mantova fa parte del Percorso Europeo E6
Per arrivare alla ciclabile dobbiamo oltrepassare la
fortezza
Briz appostato a fotografare i passaggi
Usciamo dalla cinta muraria fortificata
Passiamo sopra un canale
Dalla fortezza (punto di massima elevazione di oggi!)
scendiamo verso la riva
Il tratto iniziale della ciclabile, infatti, costeggia
uno dei canali che
proteggevano la città (a sinistra le mura)
Cosa si inventa Cipollino per non sporcare le gomme
!!!
Il Taverna, all'esordio stagionale dopo aver saltato
la parte invernale
Ora inizia la ciclabile vera e propria, lungo la
sponda destra del Mincio, emissario del Lago di Garda
Lasciamo il territorio di Peschiera del Garda
Ernesto e Karate Kid - un po' freddolosi? - vestono
100% invernale!
Big Bobby, invece, inizia a smutandarsi già dopo il
primo km !
Il Dori (anche lui all'esordio 2012) con Federico, uno
dei 3 New-Rinco presenti oggi
Il sole ci accompagna lungo il nostro cammino
Tella, anche lei esordiente: non nel 2012 (ha già
partecipato alle ciaspolate) ma ad un uscita bike !
Rinco Starr con l'ospite Mariarosa, che si farà i suoi
bei 50 km con city-bike dotata di cestino !
Lupo con "la Siòra", come la chiama lui
Cipollino affianca un altro esordiente in bike: il
Nonno-Rinco dei trekker Luigi il Dotto
Cimo e Laura
Dorty, sorpreso a mangiare già dopo 2 km !
Un sorridente Yoghi procede in solitaria
L'arrivo alla diga di Salionze, nei pressi di Monzambano
Qui passiamo sulla sponda sinistra del Mincio
Baldazàr, Spectrum e Moviola durante la sosta alla diga
Dalla diga scendiamo sulla riva
Entriamo nel territorio del Parco del Mincio, istituito
dalla Regione Lombardia
Il Presidente di Non Solo Panza, Giaz
Procediamo in direzione sud
Un tratto tra i canneti
Padre e figlio per la prima volta insieme ad una pedalata
Ailander al passaggio in un tratto "in trincea"
Scorgiamo ora la torre della diga di Borghetto sul Mincio
Facciamo un sosta per riunire le fila, prima di andare a visitare il paese
Incontriamo uno dei rari tratti sterrati
Lasciamo la ciclabile ed entriamo a Borghetto sul Mincio.
C'è una sagra, come si nota dalle bancarelle
Varchiamo il portale che immette nell'antico borgo
Il paesello conserva intatte le sue caratteristiche
medievali
Borghetto è costruito praticamente sopra il fiume Mincio
La diga con la torre del Ponte Visconteo
La sosta ad ammirare il borgo
Il gruppo sul ponte che unisce i due lati del paese
Calo di zuccheri?
Lasciamo il caratteristico borgo
Riprendiamo la ciclabile verso Mantova
La lunga colonna di 60 biker
Il passaggio in un pioppeto, tipico della zona padana
Ricky davanti a Tavernello. Oggi c'erano diversi Jr.
in mezzo a tanti biker stagionati!
E a proposito di "biker stagionati", ecco un primo piano del Camoscio della Sila
Alessandra ed Elena
Lucky Luke e Walander
Il passaggio nei pressi di Volta Mantovana
Bancomat segue la moglie, che ha una bici assistita: "Ma
il motorino era spento" ha assicurato
Alessandra con Tella
Agli incroci della ciclabile con le strade, i nostri
"vigili" Taverna e Barbapapà bloccano il traffico
La marcia prosegue spedita (?) verso Mantova
Oddio, spedita: ci fermiamo per sgranocchiare qualcosa
(sono 5 ore che abbiamo fatto colazione!)
Dagli zaini escono d'incanto barrette, frutta secca,
panini, bustine ...
Eh, eh, eh ... Vice-Presidente, qua scatta il gossip !
Il Dotto in versione Niki Lauda !
Ripartiamo dopo la sosta snack
Una ciclabile double-face: c'è l'asfalto e c'è
pure lo
sterrato !
La uniche salite (con lo 0,5% di pendenza!) sono in
corrispondenza degli incroci
Giusy seguita dal quartetto di Non Solo Panza
Primo piano di Briz
Big Bobby guida la lunga colonna che si perde a vista
d'occhio
Un'immagine dal basso del passaggio dei biker
Un grosso animale esce dall'acqua. Ma che roba è ?
Sono le nutrie, dei roditori che stanno causando
diversi problemi ai corsi d'acqua, in quanto scavano delle
gallerie sulle rive. In occasioni delle piene, le gallerie si riempiono
d'acqua, minando la stabilità degli argini
Ora ha caldo anche Briz, che si toglie le giarrettiere
Proseguiamo costeggiando il canale maestro derivato
dal Mincio
Un'altra sosta per ricompattare le fila
Ne abbiamo dovute fare parecchie, nel corso dei 50 km
Nevica? Macché! E' quel burlone del Presidente che si
diverte a scrollare gli alberelli in fiore ...
Riprendiamo la pedalata, in perfetta tabella di marcia
Eccoci giunti all'altezza di Soave
Qui passiamo sull'altra sponda del
canale maestro
Ora proseguiamo sulla sponda destra
Nel tratto finale, verso Mantova, la pista si stacca
dal canale e attraversa i campi coltivati
Il passaggio in un tratto alberato
Attraversiamo un canale più piccolo, ancora in secca
La colonna avanza tra i campi pronti per la semina
Passiamo da una parte all'altra dei canali irrigui
Ancora un ponticello ...
Iniziamo a vedere le prime case della periferia nord
di Mantova
Un piacevole tratto che si snoda in un boschetto
Ormai manca davvero poco all'arrivo in città
Il cartello segna-percorso, con tutte le informazioni
per i cicloturisti
Attraversiamo l'ennesimo ponticello
Ormai stiamo per entrare nel tratto cittadino
Nell'immediata periferia facciamo una sosta per
ricompattare il gruppone
Iniziamo a costeggiare il lago formato dal fiume Mincio
Una bella passerella sospesa sull'acqua
Suggestive immagini lacustri ...
Passiamo tra la ferrovia (a sx) e le spiagge erbose del
lago, meta dei mantovani in cerca di relax
Un'altra passerella
Dorty in contemplazione del lago
Siamo arrivati al sottopasso ferroviario. Ora entreremo
nel centro di Mantova
Nell'immagine dal cielo, la città di Mantova affacciata
sui laghi formati dall'allargamento del fiume MIncio:
il Lago Superiore (in alto), il Lago di Mezzo (tra i due ponti) e il Lago
Inferiore (dopo il 2° ponte in basso)
3. L'ingresso a Mantova e la visita
Dopo aver costeggiato il Lago Superiore, fino alla
Stazione FS, ci addentriamo in città
La colorata colonna di biker "invade" il centro storico
Prima tappa: Piazza delle Erbe, con il Palazzo del Podestà
La Torre dell'Orologio e la Rotonda di San Lorenzo,
ispirata al santo Sepolcro di Gerusalemme
La piazza è quasi interamente occupata dal nostro gruppo
Dorty osserva incuriosito il saluto di Frank
Intanto il Presidente allerta il ristorante: stiamo
arrivando ...
Da Piazza delle Erbe (antica sede di mercato) ci spostiamo
verso Piazza Sordello
Poco più avanti entriamo in quello che è considerato "il
salotto di Mantova"
Su di essa si affacciano infatti il Palazzo Ducale ...
... il Duomo, con il portale in stile romanico ...
... e dall'altro lato, Palazzo Bonacolsi. Ci mettiamo in
favore di sole per una bella foto di gruppo
Sostiamo qualche minuto ad ammirare (e fotografare) le
facciate degli antichi palazzi
Quindi ci muoviamo verso la parte est della città
Lasciamo P.za Sordello, pavimentata con ciottoli di fiume.
No problem per le MTB, ma le bici da corsa ...
Passiamo a fianco del Duomo, che ha sui lati degli inserti
gotici
Arriviamo al Castello di San Giorgio, la fortezza
costruita dai Gonzaga a protezione della città
Inizia a farsi sentire la stanchezza?
La massicce torri del castello, in mattone rosso
La nostra foto di gruppo è salutata da uno stormo di
uccelli in volo: è proprio primavera
Lasciamo il castello e ci dirigiamo verso Ponte San
Giorgio, che conduce fuori dalla città
Imbocchiamo il ponte che attraversa il Mincio
Alle nostre spalle la suggestiva skyline delle
chiese e dei palazzi di Mantova
Poco dopo arriviamo al Ristorante "La Fattoria", ubicato
nell'immediata periferia cittadina
Il pullman è già arrivato sul posto. Iniziamo a caricare le bici, prima di andare a mangiare
Per metterle tutte è necessario usare anche il
portabagagli
4. Il pranzo alla "Fattoria"
La sala (bellissima) è ricavata nella vecchia stalla della
fattoria, con le volte in mattone a vista
Ci sistemiamo in tre tavolate lunghe, per un totale di 60 posti
La "curva sud"
Il titolare, sig. Di Lorenzo, inizia a servirci
personalmente
Dopo 52 km di pedalata un bel bis di primi è un bel
reintegro di carboidrati
Iniziamo con gli strozzapreti alla pancetta e rucola
Una volta tanto il Camoscio non è in pole position
!!!
Eh sì, stavolta l'ho ciavà
'Azzarola, sto perdendo colpi ?
A seguire, maccheroncini allo stracotto d'asino, altra
prelibatezza mantovana
E per chiudere, un bel dolce
Che c'è Cimo? E' bucata ?
Poteva mancare la foto di quest'altro con le guancette
rosse?
5. Il carico delle bici e il rientro
Dopo l'abbuffata, ci concediamo qualche minuto di relax
all'aria aperta
Salutiamo gli amici di Non Solo Panza, che devono tornare
a Peschiera del Garda in bici
Imbocchiamo l'autostrada in direzione nord e poco dopo, un
temporale e l'arcobaleno
Nel frattempo, a bordo del bus, la
stanchezza per la |
Il viaggio si conclude a Trento, dopo le 17:00
Mirko (classe '99) e Luigi il Dotto (classe '44): il
"bocia" e il "vecio" della nostra gita, separati da ben 55 anni!
Sulla via di casa, il Presidente e Spectrum si concedono
una birretta ristoratrice: anche questa è andata!