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Lago Santo (TN), 03-09-2011. Se i biker hanno dovuto affrontare l'uscita più impegnativa della stagione, i trekker hanno invece trovato sul piatto un itinerario decisamente soft sotto l'aspetto tecnico (tutto su tranquilli ed ampi sentieri) e per quanto riguarda il dislivello (350 metri). Un po' meno per quanto riguarda la distanza, visto che questa volta - tra andata e ritorno con deviazione sul GPM del Castion - sono stati macinato qualcosa come 20 km.
Un lunga passeggiata - dunque - quella che il gruppo trekking ha affrontato in occasione della 5ª tappa del programma 2011. Ben 17 i presenti al via dal Lago Santo, a quota 1195, sopra il paese di Cembra.
Il gruppo ha lasciato il parcheggio del rifugio alle 8,00 circa, ed ha imboccato il Sentiero Europeo E5 (contrassegnato dalla tabella SAT 415) che sale subito ripido passando tra diverse casette di montagna. Dopo la prima rampa, però, la strada si fa subito più agevole, e di lì fino a Passo Zise prosegue con un piacevole saliscendi tra i boschi di faggio.
Giunti a Passo Zise (m.1235) è stato abbandonato il sentiero E5, per deviare a destra - in discesa - verso la località di Ponciach (Comune di Faver). Dopo nememno 10 minuti di cammino,prima di scendere nella conca erbosa di Ponciach, si è deviato a sinistra (sentiero C15), aggirando così il Castion dal versante orientale. Giunti al bivio per la cima, il gruppo ha preso a sinistra (sentiero C16), affrontando l'unica versa salita impegnativa della giornata, non lunga (circa 1 km), ma abbastanza ripida nel bosco (metà del dislivello odierna era lì!).
Dopo quest'unico vero sforzo della giornata, il gruppo è giunto sul Castion, non una vera e propria cima, ma il punto più elevato del crinale montuoso che separa la Valle dell'Adige dalla Valle di Cembra. Dai 1531 metri di quota di questo rilievo, grazie anche alla totale assenza di montagne di fronte, è possibile ammirare il Gruppo delle Dolomiti di Brenta e le altre catene sullo sfondo, oltre che la valle dell'Adige in basso.
Purtroppo, nonostante la splendida giornata di sole, un piccolo gruppo nuvoloso stratificato proprio davanti al Brenta ha impedito di ammirare a pieno la più spettacolare catena dolomitica, ma la visuale era comunque molto suggestiva.
Dopo essere scesi nuovamente verso il bivio tra i sentieri C15 e C16, si è proseguito salendo in direzione del crinale, passando per il Biotopo del Lago di Valda, fino ad intercettare nuovamente il Sentiero Europeo.
Da qui non è rimasto che proseguire verso nord, seguendo la strada lungo lo spartiacque, fino ad arrivare - nei pressi di Passo Potzmauer - al Bait dei Tinoti, dove c'è stato l'incontro con il gruppo bike, proveniente da Cauria.
Nel prato della splendida baita ricavata ristrutturando un antico fienile, i quasi 40 tra biker e trekker hanno messo le gambe sotto ai tavoli e hanno trascorso un paio d'ore in allegria, riposando le gambe e godendosi il piatto tipico di montagna per eccellenza: la polenta, condita con gulasch, pasta di luganega e funghi trifolati!
Alla fine della sosta, i Rinco Boys hanno voluto omaggiare i padroni di casa Berta ed Alfredo - gentilissimi e disponibili come pochi - con una selezione di vini della Cantina Valle di Cembra e con un piatto ricordo in legno, con dedica incisa a fuoco.
Poi i due gruppi hanno ripreso i rispettivi cammini, per rientrare ai punti di partenza. Il gruppo trekking ha percorso a ritroso il Sentiero Europeo, tralasciandola deviazione dell'andata per il Castion e passando sul versante occidentale del rilievo, quello affacciato sulla Valle dell'Adige.
Giunti a Passo Zise, il tracciato è stato uguale a quello dell'andata, con un saliscendi nei boschi fino sopra il Lago Santo e una ripida discesa nel tratto finale, con arrivo nel parcheggio davanti al rifugio.
Prima di partire in auto è stata fatta una piccola deviazione verso il lago (posto circa 100 metri più in basso del parcheggio), con foto ricordo sulle rive del piccolo ed incantevole specchio d'acqua, dove complice la bella e calda giornata, si trovavano decine di bagnanti.
Ora l'appuntamento è per il 17 settembre, quando si disputerà la 6ª ed ultima uscita del programma ordinario di Trekking, con l'ascesa al Lago di Erdemolo, in Valle dei Mocheni.
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Tracciato andata e ritorno (con deviazione sul Castion), di 20 km e con un dislivello complessivo di circa 350 metri. L'altimetria presenta un tratto in falsopiano alternato a brevi saliscendi per i primi 7 km, seguito dall'unica vera ascesa sul Castion (circa 1 km). Dopo la discesa dal GPM, si sale verso il Sentiero Europeo e una volta intercettato l'E5 si prosegue in falsopiano fino al Bait dei Tinoti. Ritorno con la discesa Passo Zise, poi falsopiano e saliscendi fino al Lago Santo. Salita più lunga: Cima Castion (1 km), GPM a Cima Castion (m.1531).
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Il ritrovo, poco prima delle 8,00, è al parcheggio del Rifugio Lago Santo (m.1195)
I preparativi prima di avviarsi sul sentiero
La foto del gruppo, che oggi contava ben 17 iscritti (alla faccia dei
superstiziosi!)
Il primo tratto del sentiero E5 è un rampone cementato!
Il sentiero corre sul crinale tra Val d'Adige e Valle di Cembra, e porta in Alto
Adige
Dopo il primo tratto assi ripido, procediamo su un tranquillo saliscendi nel
bosco
Uomo Ombra, Moviola e Mark Mark
Dopo un'oretta arriviamo a Passo Zise
Il gruppo fa una breve sosta
Ma se ho due mani, perchè sto usando 4 bastoncini?
Lasciamo il Sentiero Europeo e ci dirigiamo verso Ponciach
Cecchi Paone e Staifel
Proseguiamo per un breve tratto in discesa
Prima di arrivare a Ponciach deviamo sul sentiero C15, per il Castion
Il Vice-Presidente (oggi trekker) si sistema lo zaino durante una sosta
Gruppetto in posa davanti a una caratteristica baita in pietra e legno
Qui inizia l'unica vera salita odierna, quella per Cima Castion
Attacchiamo la ripida rampa erbosa, passando davanti a un capitello in legno
Qui il sentiero sale davvero ripido, quasi a scalini
Tella, seguita da Paola e Staifel
Il sentiero sale ora a zig-zag nel bosco
Tra pietre, fogliame secco, rami spezzati, radici ... sembra una corsa ad
ostacoli
Avanziamo sul ripido costone
Occhio alle corna!
Suggestiva ripresa dal basso del ripido sentiero tra pietre e fogliame
Questi alberi sono cresciuti praticamente sulle rocce!
In poco tempo si è guadagnato subito un bel dislivello!
Tiriamo il fiato dopo il rampone
Una sosta a godersi i tiepidi raggi di sole, filtrati dalla vegetazione
Mentre il marito (Gaspa) pedala, moglie e figlia camminano!
Francesco (nipote del Dotto) in posa davanti ad un
contorto albero
La colonna avanza tra la vegetazione
Il sentiero non concede tregua e ... via a testa bassa!
Gli ultimi metri prima della cima
Ed eccoci sbucare sulla piccola radura del Monte Castion
Tella avanza nel prato
Arrivano anche Fabio (per noi, Playmobil) e la moglie Rosaria: freschi sposi (6
agosto), auguroni !!!
Questo è il punto più elevato (m.1531) dell'itinerario odierno
Ci fermiamo per goderci la vista, praticamente a 360°
Il panorama è bellissimo. Peccato per la leggera velatura che impedisce di
vedere in lontananza
Verso nord-est si scorge il paesino di Cauria, dove proprio in questo momento si
trovano i biker
Infatti via radio, senza ostacoli naturali in mezzo, si attiva il collegamento
Presidente-Schiaccianoci
Qui facciamo una bella sosta
Ne approfittiamo per riposare un po' le gambe e per mangiare qualche snack
Paola, come gli altri biker Cecchi Paone e Moviola, oggi ha optato per il
trekking
Mark Mark in posa. Sullo sfondo, leggermente velate, le catene della Val di Non
La posa della macchina digitale per l'autoscatto ...
... ed ecco il gruppo trekking ripreso al GPM
Dopo la pausa al GPM, è ora di ripartire
Imbocchiamo il sentiero in discesa
Rifacciamo al contrario lo stesso sentiero dell'andata, fino al bivio dove
abbiamo svoltato
Vedendo questa foto del Dotto ci verrebbe da dire: "Una
delle menti più illuminate ..."
Al bivio proseguiamo a sinistra e puntiamo a nord
Ora il sentiero è decisamente più comodo
Il passaggio in una piccola radura erbosa tra i pini
Ora saliamo verso il crinale tra Val d'Adige e valle di Cembra
Qui siamo nei pressi del Biotopo Lago di Valda
Intercettato nuovamente il sentiero europeo, proseguiamo verso nord
Adesso camminiamo su un tratto veramente comodo
Toh, chi si vede! Frank e Camoscio della Sila hanno saltato il bivio per la
baita
e si sono incontrati con il gruppo trekking, proveniente dalla direzione
opposta.
Il Vice-Presidente (ancora appiedato a causa del mal di schiena) inscena un
pianto greco
mentre accompagna il Camoscio della Sila che invece procede in sella alla MTB
Ed eccoci finalmente arrivare al Bait dei Tinoti
Anche il resto del gruppo fa il suo ingresso nel prato. Adesso si mangia!
Gli abeti si rivelano un ottimo parcheggio per nostre MTB
Mentre Walter cura la carne, Alfredo gira la polenta grande ...
Mattia, invece, giovane polentaro, cura il paiolo piccolo
Ecco "l'oro giallo" in cottura, mentre a fianco sfrigolano sulla piastra i
medaglioni di pasta di luganega
La pasta di luganega è pronta
Ed ecco il momento magico: aiutato da Berta e Mattia, Alfredo versa la polenta
sul tagliere in legno
Si comincia la distribuzione
La fila (assai scorrevole) davanti al tavolo
Piatto alla mano, si raggiungono i tavoli
Nel giro di pochi minuti, con l'efficienza di un battaglione degli Alpini, sono
tutti serviti
Ci sistemiamo in due tavoli all'ombra dei pini
Tavolata (1)
Tavolata (2)
Tavolata (3)
Ed ecco il "piatto malga": polenta, gulasch, funghi trifolati e pasta di
luganega
Baldazar osserva il "piatto malga" e sembra quasi chiedersi: "Sarà buono?"
L'espressione del Presidente è eloquente: mangia Nunzio, mangia !!!
Gaspa-Family
I padroni di casa Berta e Alfredo si siedono finalmente a tavola, dopo che
l'ultimo ospite è stato servito
Il Dotto tiene banco. Cosa starà raccontando ?
Tella e Franco. Uno dei due non ha bevuto vino, indovinate chi?
Qualcosa ci dice che il responsabile di questi sorrisi idioti sia nell'angolo in
basso a sx ...
L'espressione solare di Dori One, ritratto in mezzo ai "vuoti a rendere"
Il Presidente - dopo che tutti hanno mangiato - mostra gli ingredienti segreti
del pranzo di oggi!
Tre tipi di torta, più i dolcetti della signora Berta. Anche in questa occasione
è confermata la regola:
"In nessuno giro un Rinco è tornato a casa più magro di quando era partito!"
Dopo averlo fregato alla Vecia Ferovia, ora Cimo brucia Brücke anche nella
"corsa alla torta" !!!
"Sono o non sono il nuovo Nonno-Rinco? E allora datemi la poltrona!"
Le croste di polenta rimasta sulle pareti del paiolo sono meglio delle patatine.
Parte l'assalto ...
Un buon pranzo non può che concludersi con un buon caffè
Big Bobby consegna a Berta la cassetta di vini della Cantina Valle di Cembra
Il Presidente, dopo aver consegnato un piatto ricordo, stringe la mano ad
Alfredo
Alfredo mostra il piatto con la dedica
Dopo mangiato la "pennichella" è gradita. Cecchi Paone usa lo stile a "pelle di
leopardo" !!!
Presidente e Vice, qui in versione black, se la ridono. Che foto staranno
guardando?
Che strano tessuto usi per il tuo intimo!!!
L'insegna in legno sul caratteristico muro in pietra della
baita
Capanno degli attrezzi?
No, cabina di regìa !!!
La foto del gruppone, con circa 50 presenti, davanti alla baita
Dopo due piacevoli orette, lasciamo soddisfatti (e con la pancia piena!) il Bait
dei Tinoti
Dal Bait dei Tinoti scendiamo verso il Sentiero Europeo E5
Ci incamminiamo in direzione sud, verso il Lago Santo
Camminiamo per alcuni tratti all'ombra del bosco, poi usciamo alla luce del sole
Il sentiero è largo e comodo e possiamo procedere a gruppetti
Una sosta per ammirare il panorama
Verso sud si scorge Roverè della Luna, con le catene della Predaia
Guardando verso nord si vede invece la zona del Lago di Caldaro
Proseguiamo ora in leggera discesa verso il Passo Zise
Il passaggio su una parete rocciosa, messa in
sicurezza con una ringhiera
Rientriamo nel bosco di faggi
Susy e Tella
Breve sosta a Passo Zise
Riprendiamo il cammino verso il Lago Santo
Tella tra lo Schiaccianoci e Staifel
Ed eccoci arrivati all'incantevole specchio d'acqua del Lago Santo, a circa 1200
metri di quota
Una foto in riva al lago, ma ... cosa indica il dito di Playmobil?
Ah, ecco, due esemplari di fauna lacustre!
Facciamo la foto di gruppo che è meglio, va!
E ora torniamo alle auto, anche questa è fatta!
Da dx, i padroni di casa, Berta e Alfredo, poi Mattia,
Irene e Giada, Michela e Federica, Walter, Nadia e Giorgia