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Con l'escursione
al Parco Geologico Bletterbach (Rio delle Foglie) ha preso il
via stamane, con 21 presenti, il programma trekking 2011.
Presentata anche la nuova divisa per i nostri soci camminatori. |
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Aldino (BZ), 02/04/2011. Una settimana fa era toccato alla MTB, oggi è stata la volta del trekking. Con una bella e suggestiva escursione nel canyon del Bletterbach (Rio delle Foglie), in provincia di Bolzano, ha preso infatti il via stamane il programma estivo dei camminatori, dopo la parentesi invernale dedicata alle ciaspole.
Quando
si dice canyon la prima cosa che viene in mente sono gli Stati Uniti e la mente
corre alle enormi gole scavate dai grandi fiumi americani come il Colorado (a
sinistra), viste tante volte nei film western oppure nelle strisce dei fumetti
di Tex Willer (a destra), dove la matita del grande Galep (nome d'arte di
Aurelio Galeppini, il disegnatore del ranger, ndr) ricostruiva fedelmente i
paesaggi dell'Arizona e del Texas dove venivano ambientava le storie. Anche il
Trentino-Alto Adige, però, è terra di canyon. Certo, le misure non sono nemmeno
lontanamente paragonabili a quelle dei grandi canyon americani, ma la
suggestione che si prova entrando in una stretta gola scavata da un corso
d'acqua è davvero grande, anche se al posto del Colorado c'è il più modesto Rio
delle Foglie. Lo hanno provato questa mattina i nostri soci, infilandosi nella
forra scavata dal corso d'acqua ai piedi del
Corno Bianco nel corso di 15.000 anni, dove le pareti rocciose stratificate,
frutto della solidificazione dei depositi sabbiosi di quello che un tempo era un
grande mare, sono un vero e proprio libro aperto sulle varie ere geologiche che
si sono succedute in questo angolo delle Dolomiti. Basti pensare che le rocce
più antiche portate alla luce dall'azione erosiva del piccolo ruscello risalgono
a ben 280 milioni di anni fa!
Un'escursione breve e poco impegnativa sotto il profilo atletico, dunque, ma assai interessante per via della location e resa ancor più magica dalla presenza della neve praticamente lungo l'intero tracciato della gola, dove il sole non riesce ad infilarsi e la temperatura è ancora frizzante nonostante l'avvio di primavera assai mite.
Il gruppo, composto da 21 trekker, è partito attorno alle 9:000 dal parcheggio posto poco prima del Centro Visitatori del Geoparc Bletterbach (in questo periodo chiuso). Il tratto iniziale si sviluppa nel bosco, con un comodo sentiero tra gli abeti che scende verso il corso d'acqua. Appena giunti sui margini della gola, si deve scendere da una ripida scala in ferro e legno che conduce direttamente all'interno del canyon.
A quel punto è iniziata la camminata nella storia, risalendo la stretta gola con pareti verticali alte anche 50-60 metri, per giungere dopo meno di due km alla base della cascata Butterloch. Lungo il tracciato si è dovuto passare più volte da una parte all'altra del rio, che scende verso valle come un biscione, lambendo ora una parete, ora l'altra.
Giunti alla cascata, il percorso si interrompe a causa di una frana che ha spazzato via la scaletta che consentiva di salire fino sopra la gola, per poi rientrare al parcheggio attraverso un sentiero nel bosco che corre parallelo al corso d'acqua, sopra il canyon. Così si è dovuto fare dietrofront e tornare al parcheggio lungo la stessa via dell'andata, anche se questo ha consentito di ammirare una seconda volta lo splendore di questo piccolo gioiello della natura, inserito nel 2009 - al pari delle intere Dolomiti - nel patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO.
Poco prima di rientrare al parcheggio, quando ormai si era fatto mezzogiorno, il gruppo si è fermato in una piccola radura erbosa baciata dal sole, per consumare uno spuntino dopo la camminata. Il Presidente, in questo contesto, ha estratto dallo zaino il salame che ornava il gagliardetto omaggiato dagli amici cremonesi di Non Solo Panza in occasione della cerimonia del 5° anniversario di gemellaggio, domenica 27 marzo in quel di Borgo Valsugana. Ebbene (ma su questo non c'erano dubbi) i Rinco hanno fatto davvero onore al pregiato salume, spazzolandolo nel giro di pochi minuti! Alla fine sono rimaste solo le cordicelle, esibite a mo' di scalpo in un divertente filmato che verrà pubblicato successivamente nella sezione RincoTube.
La nuova maglia da trekking
Oggi, tra l'altro, è stata inaugurata la nuova divisa ufficiale dei trekker, anch'essa realizzata dalla ditta austriaca Löffler. Si tratta di una comoda polo rossa con bardature grigio scuro, decorata con loghi a ricamo(quello del Club sul petto, quello dello sponsor sulla manica destra). Purtroppo, proprio com'era accaduto una settimana fa a Bassano del Grappa per la nuova maglia dei bikers, il clima frizzante del mattino (specie all'interno della gola!) ha costretto tutti ad indossare la giacca, per cui l'inaugurazione è passata un po' sottotono. Anche per questa nuova maglia, dunque, si attenderà il prossimo appuntamento (a maggio) per una inaugurazione più degna e per dare la giusta visibilità all'ennesimo capo che va ad arricchire il guardaroba dei Rinco Boys.
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Tracciato breve, di circa 5 km tra andata e ritorno, con un dislivello complessivo di soli 300 metri. Altimetria caratterizzata da un tratto iniziale di discesa nella gola, poi la camminata all'interno del canyon, in costante ma leggera salita, fino alla cascata del Butterloch. A causa dell'interruzione del percorso (una frana ha portato via la scaletta!), il rientro è avvenuto lungo la stessa via dell'andata. Salita più lunga: inizio gola-cascata (circa 1,7 km); GPM alla cascata del Butterloch (m.1600).
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Partiamo dal parcheggio poco sotto il Centro Visitatori
Al Centro Visitatori diamo un'occhiata ai pannelli illustrativi
Una foto di gruppo prima di incamminarci
Imbocchiamo il sentiero che scende verso il corso d'acqua
Brücke con il figlio
Il comodo sentiero scende nel bosco
Landini seguito da Dorty
Troviamo la prima neve in una zona poco soleggiata
Bubu con la New-Entry White
Briz con l'altra New-Entry: Playmobil
Il Dotto seguito da Dorty
Il sentiero scende ripido verso la gola del Bletterbach
Cominciano ad apparire le prime formazioni rocciose
Bubu e Playmobil all'inizio della discesa sulla scala
La ripida scala che porta dentro la gola
Qui ancora batte il sole, tra un po' ci infileremo nella gola e saremo sempre
all'ombra
Moviola con lo zio
In un batter d'occhio perdiamo quasi 100 metri di dislivello
Un tratto del sentiero scavato nella roccia
Briz sugli scalini, seguito dall'Uomo Ombra
Eccoci arrivati sul greto del rio, in fondo alla gola
Subito il primo guado. Ne dovremo fare molti altri!
Si cerca l'appoggio dei sassi a metà salto
Un altro guado più stretto. Alcune parti del rio erano ancora coperte dalla neve
gelata
Le colate di ghiaccio dalle pareti porfiriche
Playmobil avanza nella neve
Un altro guado
Suggestiva foto che rende l'idea della profondità della gola
Brzi, Cecchi Paone e Schiaccianoci
La colonna dei Rinco prosegue la sua marcia all'interno del canyon
Lo Schiaccianoci dopo l'ennesimo attraversamento del corso d'acqua
Il salto del Vice-Presidente
Un'altra visuale della gola
Toh, un altro guado! Il Presidente preferisce la tecnica del salto
Lo Schiaccianoci, invece, sfrutta i sassi affioranti dall'acqua per appoggiare i
piedi
Cecchi Paone avanza solitario in fondo alla fila
Briz davanti ad una colata di ghiaccio
Qui il ruscello fa un salto e il sentiero sale ripido sopra la cascatella
E' primavera e il corso d'acqua è assai gonfio
Un caratteristico passaggio tra la parete del canyon ed un grosso masso caduto
dall'alto
Il Presidente appoggiato ad una colata di ghiaccio
Cecchi Paone passa davanti alla cascatella
La parte alta della gola non ha le pareti in porfido, ma in rocce stratificate
Qui si possono notare i depositi sabbiosi che sono succeduti nel corso delle ere
geologiche
Si cammina spesso con la testa all'insù, per ammirare lo spettacolo
Ehm ... non proprio tutti!
Ailander seguito da un gruppetto di altri soci
Lo Schiaccianoci si esibisce nel passaggio sul tronco
Una sosta lungo il rio
Il Presidente indica una grossa pietra lungo il rio
La pietra è frutto della solidificazione delle sabbie marine e questo sasso vi è
rimasto incastonato
Un primo piano delle stratificazioni rocciose
Guardate un po' che posto ha scelto questo albero per crescere!
Questo, invece, voleva l'appartamento con balcone!
Questo sasso ha detto: "Da grande farò l'equilibrista". Bubu, per
piacere, togliti di lì!
Proseguiamo verso la fine del canyon
Briz su un passaggio pietroso
Siamo quasi arrivati in cima alla gola
Una piramide di sassi realizzata da qualche escursionista
E noi ci facciamo la foto ricordo anche con questa!
Saliamo nell'ultimo tratto percorribile
Le instabili placche nevose attaccate (ancora per poco!) alle pareti
Da poco deve esserne caduta una grossa, a giudicare dai blocchi di neve rotolati
sul greto
Diciamo pure che è stata una piccola valanga!
Un'altra suggestiva immagine che rende l'idea della profondità del canyon
Ecco la parte terminale del canyon: qui il passaggio è sbarrato a causa di una
frana
Nel cerchio rosso si nota quel che resta della scaletta in legno distrutta dalla
frana
La cascata del Butterloch, semi ghiacciata
Una foto di gruppo davanti alla cascata prima di tornare indietro
Dopo la breve sosta riprendiamo il cammino a ritroso
Passiamo nuovamente nei pressi della piccola valanga di neve caduta dalle pareti
Il sentiero corre a fianco del torrente
Un bellissimo primo piano delle stratificazioni: che colori!
Altre bizzarre forme della roccia, forse scavata dall'acqua del rio
Rosso Rinco con sfondo rosso porfido: che immagine!
Si ammirano queste meraviglie della geologia
Nella parte larga della gola ora è entrato il sole
Facciamo una sosta: dopo oltre 2 ore all'ombra e al freddo vogliamo un po' di
tepore!
E allora facciamo un'altra foto di gruppo!
Cappellino, occhiali scuri, giacca rossa: e chi sono, questi, dei rangers?
Uno dei pannelli illustrativi posti lungo il tracciato
Riprendiamo la discesa
Luigi il Dotto
Brücke al guado
Il Presidente e lo Schiaccianoci intenti ad osservare le rocce
Ogni tanto si trova qualche albero caduto dai boschi soprastanti a causa della
neve
Senza parole
Big Bobby
Brücke non disdegna un'altra breve sosta al sole
Del resto la temperatura, ora, è molto gradevole
Ne approfittiamo per leggere le informazioni sui pannelli del parco
Primo piano di Cimo
Prosegue la discesa
Torniamo nella zona porfirica
Al passaggio del Presidente il ghiaccio ha ceduto e un piede è finito
nell'acqua!
(Mettiamoci a dieta per evitare questi inconvenienti per favore!)
Una cascata di acqua e fango. In questo periodo in cui la neve si scioglie, i
corsi
d'acqua montani sono particolarmente impetuosi e portano con sé parecchi detriti
Ora la gola si restringe nuovamente
Il sentiero passa nello stretto spazio tra le rocce e il corso d'acqua
Spettacolare salto di Briz: che stile!
Siamo arrivati ala base della scala che ci riporterà nel bosco
Playmobil soddisfatto per questa sua 1ª escursione con i Rinco Boys
Cominciamo la salita
La fila si allunga sul ripido sentiero
Il primo tratto è quello più ostico, pieno di pietre
Il tratto successivo, invece, è in comoda terra batttuta
Raggiunto il margine del bosco sopra la gola, riprendiamo a salire verso il
parcheggio
Anche qui, nelle zone d'ombra, si trova ancora la neve
E pure qualche albero sradicato dal peso della neve
Arrivati in una piccola radura, facciamo una sosta per uno spuntino. Del resto è
mezzogiorno!
Il Presidente estrae dallo zaino il salame che decorava il gagliardetto
regalatoci dagli amici
di Non Solo Panza in occasione del 5° anniversario di gemellaggio, domenica 27
marzo
Il salame riscuote consensi, vedo
A Preside', beccate 'sta medaglia!
Dopo aver usato i muscoli delle gambe,ora è il momento delle ganasce
Di colpo è calato il silenzio ...
Si mangia ...
... e si beve
E qualcuno fa pure la "pennichella" godendosi il sole
Anche se qualcun'altro rompe i ...
Questo non fa la pennichella, ronfa proprio!
Ora si riparte, il parcheggio è a 5 minuti di strada
Ci fermiamo al sole ad osservare i pannelli illustrativi e la cartina
La temperatura, rispetto a stamane, è salita parecchio e ora si può sfoggiare la
nuova maglietta
Il rientro al parcheggio, quando sono circa le 13:00
E' ora di levare gli scarponi. Anche questa è andata