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DISPUTATA STAMANE UN'USCITA DI TREKKING (NON UFFICIALE), DEDICATA AI PICCOLI FIGLI DEI NOSTRI SOCI. SALITA DA MONTEVACCINO, POI L'INGRESSO NELLE GALLERIE SCAVATE DAI MILITARI AUSTRIACI IN OCCASIONE DEL 1º CONFLITTO MONDIALE. |
14/05/2011. «Piccoli Rinco crescono». E' con questa parafrasi del titolo di uno dei più famosi romanzi di Louisa May Alcott che possiamo riassumere la mattinata odierna, in cui i protagonisti non sono stati - per una volta tanto - i papà (o le mamme), ma per l'appunto i "piccoli Rinco", ai quali è stata dedicata un'uscita di trekking con tanto di tuffo nella storia, perchè sono state percorse le gallerie realizzate oltre un secolo fa dagli austriaci nell'ambito della fortificazione della città di Trento, la c.d. Festung Trient.
L'uscita era una sorta di revival del trekking disputato lo scorso anno nell'ambito del programma ordinario, ma con partenza da Montevaccino anziché da Martignano, per togliere un po' di dislivello ed eliminare il passaggio sul sentiero un po' esposto e quindi troppo pericoloso per i bambini.
Partenza alle 9:00 da località Loch, poco sopra l'abitato di Montevaccino, poi via sul sentiero 430 in direzione del Forte Casara, che era stato realizzato a fine '800 sull'omonima sella per impedire l'accesso a Trento aggirando la fortificazione di Civezzano che sbarrava la gola del Fersina.
Dal Forte Casara, di cui oggi rimangono solo i ruderi, si è proseguito imboccando a destra il sentiero che sale nel bosco e che si inerpica sul versante settentrionale del Monte Calisio, andandosi ad poi incrociare con quello che sale dalla Loc. Quattro Strade.
Dopo un'oretta di cammino il gruppo è quindi giunto in loc. Stoi, toponimo dialettale trentino derivante dal tedesco Stoll, che significa galleria e che era probabilmente il vocabolo utilizzato dai militari austriaci quando si riferivano a questo luogo.
Le gallerie servivano per raggiungere - senza essere visti dai cecchini nemici - la batteria armata realizzata sulla cima del Monte Calisio, dal quale si poteva dominare l'accesso a Trento via Valsugana. Si tratta di una galleria principale, che sale rettilinea superando circa 100 metri di dislivello, e di una serie di cunicoli laterali grazie ai quali era assicurata la ventilazione del condotto. Tutti i tunnel sono scavati nella roccia viva, senza bisogno di manufatti in cemento armato e a distanza di oltre un secolo dallo scavo, sono conservati abbastanza bene.
Il tunnel principale sbuca proprio sulla Cima Calisio, dove si trovava la batteria armata, formata da una serie di cannoncini girevoli a da alcune "cupole corazzate", dei veri e propri tunnel verticali contenti gli obici. Oggi rimane ben poco di quelle costruzioni, solo qualche manufatto in cemento armato ormai consumato dal tempo, a testimonianza di quella che fu l'ultima grande guerra "all'antica", combattuto solo sul terreno, conquistando le posizioni metro per metro.
In cima al Calisio è stata fatta una pausa merenda, poi il gruppo ha ripreso la via del ritorno, scendendo nuovamente nelle gallerie fino a loc. Stoi. Qui è stata fatta una leggera deviazione in salita, per raggiungere il vicino tratto di sentiero attrezzato, dove i Rinco Jr. hanno potuto provare per qualche metro l'ebbrezza della salita in parete con il cordino d'acciaio !
Quindi si è scesi sullo stessa sentiero dell'andata fino all'ex Forte Casara, per fare rientro a Montevaccino poco prima di mezzogiorno.
Nonostante le previsioni meteo discordanti (e in qualche caso decisamente pessimistiche) il tempo ha retto e solo in cima al Calisio - durante la merenda - c'è stato un accenno di pioggia, subito rientrata, mentre in qualche frangente c'è stato anche uno spiraglio di sole.
Che dire, bravi ai Rinco Jr. e anche per voi ... alla prossima!
Il punto di partenza, in loc. Loch, poco sopra Montevaccino
Ultimi ritocchi ai bastoncini
Siamo pronti per il via
Si inizia su una comoda strada sterrata
Si sale in direzione dell'ex Forte Casara
Eccoci alla Sella del Forte Casara, quasi a 900 m. di quota
Del forte austriaco rimane ben poca cosa
Imbocchiamo a destra la strada per Cima Calisio
Anche qui camminiamo su un comodo sterrato
Le nostre divise rosso fiammante spiccano nel verde della vegetazione
Il bivio dove si lascia la strada e si imbocca a destra il sentiero 430
Lo Schiaccianoci non rinuncia all'occhiale scuro anche quando il cielo è
plumbeo!
Ora il sentiero si fa più ripido
The Doctor e Brücke avanzano in salita
I Rinco Jr. scattano come caprioli!
Il sentiero è costantemente segnalato ed è impossibile sbagliare strada
La colonna prosegue sullo stretto viottolo nel bosco
Un gigantesco formicaio alla base di alcuni giovani faggi
In loc. Prà del Dorigat si apre la veduta sulla Val d'Adige
Attraversiamo il prato e proseguiamo il cammino
Ora il sentiero risale un ripido costone, con una serie di zig-zag
La nostra colonna forma un biscione che sale nel bosco
Un tratto con degli scalini in legno
Siamo quasi giunti in loc. Stoi
Ecco l'arrivo alla base della cima Calisio
Qui partono le gallerie
Foto di gruppo dei Rinco Jr.
Si parte!
Il tunnel è scavato nella roccia viva
Imbocchiamo la galleria principale
Si sale ripidi e dove un tempo c'erano
degli scalini, ora c'è solo pietrame
A terra c'è qualche grossa pietra
staccatasi dal soffitto
Uno dei tunnel laterali (più stretti),
scavati per far arrivare l'aria
Schiaccianoci seguito da Brücke
Brücke prova la sua nuova torcia frontale, con luce regolabile
Siamo quasi arrivati in cima al tunnel
Eccoci all'uscita
Si sbuca nel bosco poco sotto la cima
Di nuovo alla luce
Smontiamo i faretti e togliamo le giacche
Percorriamo l'ultima rampetta
Ed eccoci sulla cima. Il cartello indica le fortificazioni austriache
Ecco un vecchio tratto di muro in cemento armato
La veduta sulle valli circostanti
Facciamo una sosta ammirando il panorama
Si osservano le cime del circondario
Ma c'è anche chi ha trovato una "comoda" panchina naturale
Si prepara la merenda
Buon appetito ragazzi!
... e anche ragazze!
Intanto il cielo si fa più scuro: ahi, ahi ...
C'è chi lo prevedeva e si è attrezzato!
Lo Schiaccianoci, invece, si è attrezzato con due bei panozzi!
Prima di beccare l'acqua, facciamo la foto di gruppo
I resti delle basi dei cannoncini
Nell'immagine in basso a sx, ecco come apparivano un secolo fa
Ci incamminiamo per il rientro
Scendiamo nuovamente verso l'imbocco delle gallerie
Rientriamo nelle viscere della montagna
Ora percorriamo il tunnel in discesa
I segni dee martelli pneumatici usati
per scavare la roccia
Proseguiamo verso l'uscita
Lungo la via,però, esploriamo anche
qualche tunnel laterale
Ora siamo quasi arrivati
Dopo l'uscita dal tunnel proviamo anche la piccola ferrata. In salita ...
... e poi in discesa
Anche le piccole!
Magari con l'aiuto di mamma!
Riprendiamo il sentiero che scende verso il Forte Casara
La pioggia non è arrivata e ora c'è anche qualche raggio di sole. Ci è andata di
lusso!
Ci incolonniamo sul viottolo che scende nel bosco
Ripercorriamo al contrario il "biscione"
Il zig-zig sugli stretti tornanti
Presidente e Schiaccianoci
La fila di Rinco Jr. nel bosco
Un breve sosta nel Prà del Dorigat
Questi, invece, sono Rinco "stagionati"
Una sosta all'ex Forte Casara
L'ultimo tratto di discesa, prima di tornare alle auto.