|
|
05/03/2011. Con un'altra bellissima ciaspolata, disputata sull'Altopiano del Vezzena, si è chiusa stamane la stagione 2011 delle racchette da neve. E per il gran finale la festa è stata doppia, perchè in concomitanza con il Carnevale, i Rinco hanno ciaspolato in maschera, portando una ventata di colore in mezzo alla splendida distesa bianca di neve fresca che ammantava le colline dell'altopiano.
Dopo Monte Bondone (22/01), Malghe delle Maddalene (06/02) e Valle dei Mocheni (20/02), si è così completato il programma che mai come quest'anno aveva riscosso così successo nel Club, visto che la media dei partecipanti per uscita ha sfiorato le 40 unità. Anche oggi, per esempio, c'erano 33 i ciaspolatori al via, cui si sono aggiunti tre validissimi cuochi che, a dispetto della tenuta poco rassicurante (anche loro erano vestiti in maschera) hanno preparato dei gustosi gnocchi alla sorrentina, con i quali ci siamo ristorati al rientro dalla camminata.
La partenza del gruppo, attorno alle ore 9:00, è avvenuta dal Rifugio Cima Larici, posto a 1658 m. di quota, poco più in là del confine fra Trentino e Veneto. Da qui la colonna ha imboccato il sentiero che risalendo la Val Formica conduce fino a Malga di Porta Manazzo, adagiata in una conca. Tutt'intorno, grazie alle fitte nevicate della settimana, il paesaggio era di un candido spettacolare, con il manto nevoso ancora intatto, al di fuori di qualche sporadica traccia di animale in cerca di erba alla base degli alberi.
Dopo aver passato la malga, il gruppo ha deviato a destra, abbandonando la traccia lungo la sede della strada forestale che conduce a campo Manderiolo per salire sul ripido costone che arriva fino al crinale con la Valsugana, dove si trova Porta Manazzo (m.1795), un valico che immette nella sottostante Val di Sella (piccola valle laterale della Valsugana, che parte da Borgo). Secondo i piani, infatti, si sarebbe dovuti arrivare a Cima Mandriolo (chiamata anche Manderiolo, ndr) percorrendo il sentiero 205 che da Porta Manazzo percorre tutto il crinale portando fino al Pizzo di Levico, posto in linea d'aria qualche km più ad ovest. Purtroppo la traccia non era segnata (evidentemente non c'era stato ancora alcun "apripista" dopo la recente fitta nevicata) e così - per non rischiare di andare a zonzo ma soprattutto per non doversi fare un paio di km in salita nel bosco in mezzo alla neve alta - si è deciso di apportare una deviazione al tracciato originariamente previsto.
Per questo motivo il gruppo è tornato indietro, scendendo nuovamente alla strada forestale, per poi percorrerla fino a sbucare a Campo Manderiolo, una grande conca adibita a pascolo, ubicata ai piedi della parete sud della cima. Da qui è stato affrontato un altro ripido salitone che con alcuni zig-zag ha portato fino al crinale, dove è stato intercettato il sentiero che si sarebbe dovuto percorrere da Porta Manazzo. Da qui in poi si è proseguito come da programma iniziale, proseguendo in direzione ovest lungo il crinale, con la Valsugana e le vette del Lagorai alla destra e gli ampi pascoli innevati degli altopiani a sinistra.
Dopo un ulteriore sforzo, con altro ripido salitone finale, si è quindi giunti ai 2050 metri di Cima Mandriolo. Qui è stata fatta una meritata sosta break, oltre all'immancabile foto di gruppo, per poi iniziare la discesa verso Campo Mandriolo. Per scendere sono stati solcati i prati innevati di fresco, abbandonandosi sul soffice manto che risplendeva i raggi del sole finalmente uscito dal banco di nubi che a fasi alterne aveva accompagnato l'intera salita.
Giunti nella conca di campo Mandriolo, il gruppo ha ripreso il sentiero abbandonato all'andata per salire verso il crinale ed ha iniziato il percorso a ritroso, passando nuovamente da Malga di Porta Manazzo e da qui, scendendo per la Val Formica, nuovamente fino al rifugio Cima Larici.
Giunti al campo base poco prima delle 13:00, i nostri affaticati (ed affamati) ciaspolatori hanno trovato ad attenderli un trio davvero d'eccezione: il Pagliaccio, l'Orbo e il Guercio che a dispetto dell'aria tutt'altro che rassicurante hanno preparato ben 15 kg di gnocchi alla sorrentina, spariti nel giro di pochi minuti. Per completare il pranzo, oltre al sempre gradito grana a cubetti, c'erano i dolci tradizionali del Carnevale: i "grostoli", o "frappe", "chiacchiere", "bugie" e via dicendo, secondo le varie denominazioni regionali.
Ultimo atto della giornata l'elezione di Mister (o Miss) Mascherina. Praticamente all'unanimità l'ha spuntata Big Bobby, grazie al suo simpaticissimo costume da neonato.
Ora le "ciaspole" saranno appese al chiodo, fino alla prossima stagione invernale, perchè già da sabato prossimo (12 marzo) si tornerà in sella per l'esordio stagionale. In programma, infatti, c'è la tappa primaverile di Bici & Bicèri, con una sgambata di circa 23 km sulle colline di Lavis e successiva visita (con degustazioni) alla cantina "Maso Poli". Poi, tra fine marzo e inizio aprile prenderanno il via i programmi ordinari di MTB e trekking, rispettivamente con la ciclabile del Brenta (da Borgo Valsugana a Bassano del Grappa) e il Canyon del Rio delle Foglie. E fino a novembre, ci saranno poi tanti altri appuntamenti per tutti i gusti e tute le gambe. Come diceva il mitico Corrado prima di dare la linea alla pubblicità: "E non finisce qui..."
(clicca sull'anteprima per vedere la cartina
ingrandita)
NB: in azzurro/giallo
il sentiero inizialmente programmato e non percorso
per mancanza della traccia; in fucsia
la deviazione apportata
Big Bobby, il bebè
Manuel, el scaveòn
Ernesto che eleganza!
Bancomat fa il papero
La Bella e la Bestia (Frank, a
dx, e Uomo Ombra, a sx)
Sharif, in versione rocker (by
Cesare Ragazzi)
Dori One, con cappello modello botte di birra!
Cecchi Paone con gli occhiali
modello fondo di bottiglia
Spectrum con bombetta e mascherina
Barbapapà con faccione rugoso
e sigaro
Staifel con cappello da mandriano
Kriminal Bike con gli occhiali
della signora Coriandoli
Briz il venditore di tappeti
Giaz-Zorro, con la moglie in
versione folletto. Anche stavolta il Presidente di Non Solo Panza si
è unito a noi
Due Presidenti: quello del
Consiglio (Camoscio della Sila) e quello dei Rinco, in versione
tricolore
Per i 150 dell'Unità d'Italia,
le ciaspole del Presidente (che erano Gold) sono diventate anch'esse
tricolori!
Tella va sul tradizionale, con
una bella mascherina nera
Il Bagnino con volto
enigmatico, mentre il Frà fa il soldatino (solo che lui è normale
così, non è in maschera!)
Dal parcheggio nei pressi di
Rifugio Cima Larici, scendiamo verso la strada per Malga Porta
Manazzo
Imbocchiamo la strada per
Porta Manazzo
Anche oggi c'è una bella
colonna!
Dorty con il suo
inconfondibile passo
Il primo tratto di strada è un
falsopiano
"Vi guido io sulla strada
giusta" (siamo a posto!)
Il sole va e viene, coperto
dalla nuvolosità irregolare presente a sud dell'Altopiano
Verso nord, invece, il cielo è
azzurro e fa ben sperare per il prosieguo della giornata
In settimana è caduta ancora
neve fresca e i pascoli sono uno spettacolo
Alle nostre spalle,invece, è
sempre più nero. Speriamo bene!
Anche perchè verso nord è
tutta un'altra musica!
Il Frà avanza solitario
immerso nel bianco
Arriviamo nella radura di
Malga Porta Manazzo
Uno sguardo all'indietro per
aspettare i compagni
Cecchi Paone, con i fondi di
bottiglia, si incarica di leggere la segnaletica!
Dalla malga saliamo verso
Porta Manazzo
Una salita breve, ma intensa!
Briz tira fuori la lingua: "Che
rampa!"
Si intravede il crinale
Il cielo verso sud è sempre
cupo
Ci siamo quasi
La faccia del Frà in cima alla
salita è eloquente
Arrivano anche gli amici di
Non Solo Panza, seguiti dal Presidente
Una volta arrivati, però, la
fatica è ripagata dallo splendido scenario del Lagorai
Ci fermiamo ad ammirare il panorama
Spectrum suona la trombetta: è festa o no?
Poichè il sentiero in cresta non è tracciato, decidiamo una
deviazione sulla più sicura strada in basso
Torniamo quindi sulla strada di Malga Porta Manazzo e proseguiamo
verso Campo Mandriolo
La strada prosegue in falsopiano addentrandosi nel bosco
La neve fresca caduta in settimana è ancora sui rami dei pini
Big Bobby con il suo esilarante costume da pupo, dotato pure di
pannolone!
Uscendo dal bosco, di tanto in tanto, arriva qualche raggio di sole
Un sorridente Barbapapà
Nella parte finale, prima di Campo Mandriolo, la strada si impenna
con un paio di tornanti
Ed eccoci a Campo Mandriolo, una vasta conca ai piedi della cima
Mandriolo
Kriminal Bike con il fratello e Giaz di Non Solo Panza, con la
moglie
Brücke con il figlio
Lo spettacolo dei pascoli innevati, con il manto bianco ancora
intatto
In mezzo ai prati, degli strani
«imbuti»,
profondi un paio di metri
"E' di là la cima, la vedo" (sì, certo)
Lasciamo il sentiero che taglia il campo in direzione est-ovest e
puntiamo a nord, verso la cima
Ad est si scorge ora lo splendido costone innevato di Cima Portule
(m.2308)
Intanto noi attacchiamo la ripida salita che ci porterà a Cima
Mandriolo
Qui la pendenza supera il 30%
Il Dotto seguito dal Frà
La traccia nella neve sale a zig-zag, per ridurre la pendenza
Noi ci adeguiamo e seguiamo il sentiero
La cima sembra ad un passo, ma non è cosi!
Dorty in sosta, si appoggia ai bastoncini
Non Solo Panza? Giaz, qui mi sembra ... soprattutto panza!
Poveri pini mughi, che vitaccia!
L'Uomo Ombra spunta dalla boscaglia, come un Vietcong!
Arriviamo sulla cresta, intercettando il sentiero che avremmo dovuto
fare salendo da Porta Manazzo
Anche qui una breve sosta per ammirare il panorama è d'obbligo
Che tris d'assi!
E con questo pazzo facciamo il poker! Mettiti la maglietta pirlone!
Proseguiamo ora sul sentiero che corre lungo il crinale
La cima è davanti a noi
In questo tratto il sentiero taglia in diagonale il costone, con una
pendenza minima
Bella immagine di Brücke & Son
Nel frattempo il cielo si è aperto, il sole splende e la temperatura
è gradevolissima
La cima si avvicina sempre di più
Ecco il rampone finale che ci porterà in vetta
Iniziamo l'ultima fatica
Ci siamo quasi ...
Da sotto la cima non si vede più!
Gli ultimi, duri, metri prima della cima
Stavolta, arrivati in cima, piantiamo la bandiera
Lo spettacolare panorama del Brenta che si può ammirare dalla vetta
Il Presidente piazza la macchina digitale con l'autoscatto e ...
Voitlà, ecco un'altra bella foto di gruppo su un'altra vetta
I gemelli (solo che uno non è in maschera!)
Una meritata sosta snack prima di ripartire
Toh, due facce ... conosciute!
Primo piano del Camoscio. Seguendo il crinale si può scorgere il Piz
di Levico
Il Bagnino, sulla neve ... un pesce fuor d'acqua!
Dopo la pausa riprendiamo il cammino, ma stavolta in discesa e sul
lato (ovest) opposto della cima
Scendiamo lungo il ripido costone
La neve fresca è almeno mezzo metro e le ciaspole galleggiano con
fatica
E infatti ...
Scendiamo in ordine sparso
Moviola perde la parte bassa del bastoncino telescopico ma non se ne
accorge nemmeno!
Torna indietro solo quando qualcuno glielo fa notare. Ma se non li
appoggi a terra che li porti a fare?
Dorty e il Bagnino
Spectrum, Uomo Ombra e Cipollino
Anche questo lato, comunque, non scherza in quanto a pendenza
Attraversiamo il Campo Mandriolo, con Cima Portule davanti a noi
Dopo il nostro passaggio il sentiero è un po' più marcato!
Staifel si vuole godere la neve fresca ed esce dalla traccia
Ci siamo aperti un'autostrada nel prato!
Anche Dorty vuole camminare nella neve fresca: tanto con le gambe
che ha può sprofondare anche un 1m!
Toh, un Bianco nel bianco!
"Presidente a Cucinieri: stiamo arrivando, buttate la pasta!"
Suggestiva immagine dal basso
Da campo Mandriolo riprendiamo la strada per Malga Porta Manazzo
Ripercorriamo i tornanti
Briz con Tella e White
Proseguiamo nel bosco
A Malga Porta Manazzo c'è qualcuno che taglia per i pascoli,
segnando così una nuova traccia
Anche Presidente e Vice-Presidente si lasciano attrarre dalla neve
fresca
E' davvero uno spettacolo camminare in questa coltre bianca
Gli altri, invece, seguono la strada
L'ultimo, comodo, tratto di strada in falsopiano
Baita di Val Formica
Un'ultima immagine dello straordinario paesaggio dei pascoli
innevati e ...
... dopo quasi 4 ore di cammino, arriviamo di nuovo in vista del
Rifugio Cima Larici
Ecco i primi Rinco giungere alparcheggio. Sullo sfondo svettare si
vede la cima dove siamo stati
Al campo base troviamo la
sorpresa. Dopo il Buono, il Brutto e il Cattivo ...
ecco il
Pagliaccio,
l'Orbo
e il Guercio!
... ovvero:
lo Schiaccianoci del Terminillo,
the Doctor
e Bubu
Gli gnocchi sono in fresco sotto la neve, un vero frigorifero
naturale (e a buon prezzo!)
I nostri cuochi, però, a dispetto dell'aria poco rassicurante, ci
sanno fare ...
E in pochi minuti, quasi 40 bocche da sfamare sono accontentate
Che efficienza, roba da Protezione Civile!
E via con le ganasce
Prepariamo il palato con un po' di birra
Fidati Dorty, sono commestibili!
"Mmmmmh, sublimi!"
Gradisce anche la Bestia!
Adesso possiamo mangiare pure noi!
E dopo gli gnocchi, ecco i
"grostoli"
C'è il sole, ne approfittiamo
per un po' di tintarella!
Dopo mangiato c'è l'elezione di Mister Mascherina: è un vero
plebiscito per Big Bobby
Un doveroso ringraziamento ai nostri cuochi Max, Mauro e Marco
Rubrica
|
|
|
E mettere gli occhiali da sole ? |
||
. |
||
|
||
Vice-Presidente, le dita nella corrente no! |
Stretching? |
|
. | ||
Quando finisce la salita? |
Spero presto, sono senza ossigeno! | |
. | ||
Anch'io non ce la faccio più! | Tenere duro, tenere duro! | |
. | ||
... perchè alla fine, si mangia! |
Presidente, proprio un'uscita da ... leccarsi i baffi! |