PROGRAMMA ORDINARIO MTB 2011: 10ª USCITA

53 !

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Un grande Taverna-Tourha chiuso il programma 2011
DISPUTATA  OGGI  IN VALLE DEI LAGHI  L'ULTIMA  DELLE 10 TAPPE DEL  PROGRAMMA MTB 2011.  53 BIKERS AL VIA E GRANDE FESTA FINALE PRESSO LA CANTINA PISONI.  ORA C'E' "BICI & BICERI" (AD ALDENO IL 5/11), POI UN TREKKING EXTRA-PROGRAMMA (IL 19/11).

 

 

i presenti
 

 

SOCI
 
OSPITI

 
 

Solo pranzo


ospite

ospite
       
   

 

 

la cronaca

Pergolese (TN), 16/10/2011. La stagione ordinaria bike 2011 si è chiusa oggi in Valle dei Laghi, alla stessa maniera in cui era iniziata - 7 mesi fa - in Valsugana: con un lunghissimo e colorato trenino di bikers. Erano stati 52 (vecchio record assoluto) quelli che avevano preso parte alla pedalata inaugurale sulla ciclabile del Brenta, erano 53 oggi (nuovo primato!) quelli che hanno preso parte alla tradizionale pedalata autunnale organizzata dal nostro Alvaro "Taverna".

Giornata splendida, con cielo azzurro e terso, anche se un po' fresca al mattino, almeno fino a quando il sole non ha fatto capolino da dietro alle creste del Gruppo Bondone-Monte Stivo, portando un po' di tepore nella Valle del Sarca.

Prima del via c'è stata la consegna del premio relativo al concorso "Componi il CalendaRinco 2012", per quanto riguarda la foto del mese di agosto. A vincere, come ricorderete, è stato lo Schiaccianoci del Terminillo, autore dell'immagine "Passaggio al traguardo volante di Castello", scattata durante la Vecia Ferovia. Il trekker di Rieti (oggi tra l'altro presente in sella per il percorso Taverna-Soft) ha ricevuto una bottiglia di olio extra-vergine di oliva del Garda Trentino DOP (prodotto dalla Agraria di Riva del Garda) e una di aceto di mela prodotta dall'azienda "Valle delle Mele" di Tres.

42 bikers hanno partecipato al percorso classic (che a causa delle perdite di tempo per le forature, ben 5!!!, è stato sforbiciato di circa 10 km, passando da 49 a 39 complessivi), mentre 11, compresi i tre piccoli Rinco Giada, Nicola e Davide, hanno preso parte al "Taverna-Soft", la versione light della pedalata d'autunno, ideata e guidata dal nostro Frà, a beneficio di trekker o biker fuori forma, proprio per consentire anche a chi non ha nelle gambe i 40 o 50 km la partecipazione alla grande festa che tradizionalmente caratterizza questo appuntamento.

E grande festa, infatti, è stata. Al rientro dalle rispettive fatiche, nella splendida cornice della Cantina Pisoni di Pergolese, i nostri soci si sono rifocillati a dovere, rinnovando la tradizione che vuole non dimagrito di un solo grammo chi partecipa alle nostre pedalate, fossero pure percorsi estremi con dislivelli da paura: alla fine, con le gambe sotto al tavolino, si recupera sempre tutto ... e con gli interessi!

Mentre il gruppo del Taverna-Soft ha percorso una ventina di km lungo la pista ciclabile del sarca, fino a Pietramurata e ritorno, con tanto di tappa al bar per una bella cioccolata calda!, il gruppo del percorso classic è partito da Pergolese - attorno alle 8,45 - per dirigersi verso nord, sulla stradina sterrata che costeggia il fiume Rimone.

Pedalando ai margini dei vigneti (che qui producono in prevalenza la Nosiola, il vino autoctono della valle dei Laghi), i 42 bikers hanno raggiunto le colline che sovrastano l'abitato di Padergnone, salendovi attraverso una stradine sterrata con pendenze fino al 20%, dove più d'uno è stato costretto a scendere per fare qualche decina di metri a piedi. Dal colle a m. 335 - punto di massima elevazione dell'itinerario odierno - il gruppo è sceso fino alla strada provinciale (ex SS Gardesana) che conduce a Padergnone, per poi raggiungere il paese situato a 290 m. sul livello del mare.

Da qui si è scesi verso il Lago di Santa Massenza, costeggiato sulla bella ciclabile (qui dipinta stranamente di giallo, al posto del tradizionale rosso-bordeaux), fino a raggiungere la località Due Laghi, così chiamata perchè posta proprio nei pressi del breve braccio d'acqua che collega il Lago di Santa di Massenza con quello - più grande - di Toblino. Anche in questo caso è stato costeggiato lo specchio d'acqua, passando sulle caratteristiche passerelle in legno sospese sui canneti,  transitando davanti al suggestivo Castel Toblino, costruito su una piccola penisola protesa nel lago.

Giunti alla località di Sarche, crocevia verso il Bleggio e le valli Giudicarie e Rendena, è stata percorsa la vecchia strada sterrata che costeggia il fiume Sarca sulla sua destra orografica (praticamente sulla sponda opposta a quella - percorsa più volte - dove si trova la pista ciclabile), fino a giungere a Ponte Gobbo, dove si è tornati sulla sinistra Sarca, imboccando la pista ciclabile che ha condotto fino a Pietramurata.

Da qui, dopo essere saliti sul colle in località Ciclamino, è stato imboccato il bellissimo sentiero che rimanendo ai piedi del Monte Casale, in posizione più elevata rispetto al fondovalle e alla strada statale, scende verso sud, offrendo scorci panoramici verso l'alto Garda e davvero suggestivi. Dopo diversi divertenti saliscendi, il gruppo è quindi giunto a Dro, dove è stato imboccato il sentiero che attraverso i campi di ulivo - sempre su un comodo e scorrevole sterrato - porta fino alla frazione di Ceniga, dove si trova il ponte di epoca romana.

Qui è stata presa la decisione di "sforbiciare" dal percorso originale una decina di km, evitando di arrivare fino ad Arco e ritorno. Infatti, a causa delle numerose forature intervenute nella prima metà del percorso - ben 5 - con altrettante soste e perdite di tempo, si era sforata alla grande la tabella di marcia e proseguire fino ad Arco avrebbe comportato un notevole ritardo rispetto all'orario comunicato alla Cantina Pisoni (12,30) per il ristoro post-pedalata.

Così Ceniga è diventato il giro di boa dell'itinerario e il gruppo, dopo aver attraversato l'antico ponte, è entrato nel caratteristico centro storico della piccola frazione droata, con diversi stretti vicoli e "volti", ritornando poi verso nord. Dopo pochi km si è quindi giunti nel centro di Dro, da dove si è proseguito sulla pista ciclabile che passando alle spalle della ex Centrale Idroelettrica di Fies (ora sede di apprezzate manifestazioni culturali), porta fino ai piedi del Colle del Gaggio.  Qui - fino alla scorsa primavera - passava uno dei più caratteristi sentieri sterrati della zona del Sarca. Ora invece, con un abbondante disboscamento, il sentiero è diventato una larghissima pista ciclabile, in alcuni tratti (all'inizio e alla fine) asfaltata, per il resto realizzata con uno sterrato battuto e scorrevole.

Dopo aver scollinato sul Gaggio, il gruppo è quindi sceso verso Pietramurata, da dove ha fatto rientro a Pergolese attraverso la stradina che costeggia le pendici del Dosso di Cavedine.

Rientrati alla Cantina Pisoni, i Rinco hanno riposto le MTB ed hanno sfoderato le ganasce! Dopo l'aperitivo in veranda (con cubetti di grana, lucanica  e un Nosiola fresco che scendeva come il rosolio), il gruppo si è accomodato nella capiente sala del punto vendita, dove è stata servita una gustosa pasta e fagioli, seguita dalla polenta con "carne salàda", crauti e "peveràda". Il tutto, ovviamente, annaffiato con gli eccellenti vini Pisoni, dalla citata Nosiola (tipica di questa zona) al San Siro (un blend che prende il nome dalla colina che sovrasta il paese di Pergolese), al Cabernet, al Teroldego, per finire - con i dolci - con il rinomato "Vin Santo", un vino liquoroso ottenuto da uve passite di Nosiola, vendemmiate tardivamente e poi fatte riposare per circa 6 mesi sulle "arèle", i caratteristici graticci in legno, collocati nei sottotetti senza finestre, dove l'Ora del Garda, il vento che quotidianamente si alza dal lago e spira verso nord, ne determina l'appassimento senza marcire. Il nome "Santo" deriva dal fatto che la pigiatura avviene nella settimana Santa (in marzo o aprile). La resa è ovviamente molto bassa (circa 7 litri di vino per ogni quintale d'uva), il che rende questo prodotto assai prezioso.

Con questa bella escursione si è chiuso il programma ordinario bike 2011. Ora ci saranno tre settimane di pausa, poi - dopo il ponte del 1° novembre - si tornerà in sella per l'ultimo appuntamento stagionale della MTB, nell'ambito del programma "Bici & Bicèri". Meta della pedalata-enologica autunnale, in calendario per la mattina del 5 novembre, sarà la Cantina Aldeno, in Valle dell'Adige.

 

 

i dati tecnici

Complessivamente sono stati percorsi 39 km, mentre il dislivello totale in salita è stato di 450 metri. Altimetria molto nervosa, con tantissime brevi salite sparpagliate lungo l'intero percorso, alcune delle quali comunque insidiose, con pendenze fino al 20%. Salita più lunga: Ceniga-Colle del Gaggio (circa 8 km). GPM sul colle che sovrasta Padergnone, m. 335. 


La panoramica del tracciato, con la deviazione (in giallo) apportata per accorciare di una decina di km e non fare tardi ... a pranzo!

 

 

le immagini

1. La pedalata "classic"


Il ritrovo nel parcheggio della Cantina Pisoni, a Pergolese. Il sole deve ancora arrivare sul fondovalle ...


Il Presidente, elenco alla mano, fa l'appello. Stavolta è proprio lungo!


100% di presenze alla Big Bobby-Family: oltre a lui e Landini, anche la moglie e la piccola Giada


Bel primo piano di Spectrum, anche oggi presente da trekker ad una pedalata


Il gruppone di 53 bikers in posa davanti alla cantina


La partenza


Si va in direzione nord, lungo il fiume Rimone


Il passaggio a Ponte Oliveti, nei pressi del cementificio


La fila rossa di bikers sfila sull'asfalto ancora umido di rugiada


Attraversiamo ancora il corso d'acqua. I ponti (qualche decina in tutto) sono stati la caratteristica di questo tour


Lasciamo la strada asfaltata e imbocchiamo uno sterrata a sx subito dopo il ponte


Iniziamo a salire verso Padergnone


Arriviamo ad una rampa con pendenza al 20%. Qui più d'uno è sceso dalla bici ...


Non il Vice-Presidente Cecchi Paone!


Ernesto, magari! Però lui è un trekker ... e allora va a piedi!


Anche Briz sale in sella. Alle sue spalle c'è chi spinge e chi no ...


La salita prosegue tra i vigneti, con pendenza sempre sostenuta


Sul versante est della valle, ci troviamo ancora all'ombra! Dall'altro lato, invece, il sole già splende ...


Pendenza elevata e fondo ghiaioso rendono difficoltosa la salita


La grinta di Giusy nell'affrontare il rampone sterrato


Il Presidente seguito da Alessandra e Lucky Luke


Troviamo i primi masi alle porte di Padergnone


Dal punto più elevato dell'itinerario (m.335) scendiamo ora verso il paese di Padergnone


Pedaliamo a fianco dei muretti in pietra, usati per i terrazzamenti dei terreni in pendenza


Ora scendiamo in picchiata verso il paese


Cipollino, da sempre un discesista, affronta il tornante in bello stile


Polana prova ad imitarlo, ma sembra più un motociclista!


Raggiunta la provinciale, iniziamo a salire verso il centro del paese


Saliamo incolonnati, tenendoci ai margini della carreggiata


L'arrivo in paese


Ailander saluta il fotografo


La sosta in piazza


Dal centro imbocchiamo la strada verso il lago di Santa Massenza


Iniziamo la discesa. Sullo sfondo si nota il viadotto Vezzano-Toblino


Scendiamo verso il lago, che scorgiamo ora davanti a noi


Giunti al lago, imbocchiamo la pista ciclabile


Il percorso costeggia lo specchio d'acqua


Attraversiamo la bella pineta lungolago


Il Lago di Santa Massenza


Dopo aver completato il percorso circumlacuale, imbocchiamo la strada provinciale e lasciamo S.Massenza


Arriviamo in località Due Laghi, dove i Laghi di Santa Massenza e Toblino si uniscono


Ora costeggiamo il Lago di Toblino, utilizzando le caratteristiche passerelle in legno tra i canneti


Castel Toblino, costruito su una piccola penisola protesa verso il centro del lago


Una foto di gruppo in riva al lago


Proseguiamo la pedalata, costeggiando il lago


Passiamo tra i vigneti che si trovano sulla sponda occidentale dello specchio d'acqua


Passiamo davanti al castello


Proseguiamo verso sud, in direzione di Sarche


Una bella immagine del Lago di Toblino, con il sole che si riflette sull'acqua


L'arrivo a Sarche


Una sosta al bivio, per attendere l'arrivo di tutta la comitiva


Il passaggio sull'ennesimo ponte, caratteristica di questo tour


L'ennesima sosta per attendere la riparazione di una gomma. Anche questa è
stata una caratteristica (non certo voluta!) di questo tour


Proseguiamo ora in destra Sarca, tra i muretti a secco dei vigneti


La strada è un comodo e scorrevole sterrato


Sfiliamo veloci in direzione sud, cercando di recuperare un po' del tempo perduto con le forature


Attraversiamo ancora il Sarca (a Ponte del Gobbo) e passiamo in sponda sinistra


Imbocchiamo ora la pista ciclabile e puntiamo verso Pietramurata


Ci fermiamo per riunire le fila


Alvaro il "Taverna", organizzatore del tradizionale tour, soddisfatto per la grande adesione


Approfittando dell'asfalto, aumentiamo la velocità per recuperare ancora un po' di tempo


Il ponte sul Sarca, alle porte di Pietramurata


Attraversiamo il paese di Pietramurata


Dal paese saliamo alla collina in località Ciclamino e imbocchiamo lo sterrato in direzione sud


Il sentiero, bellissimo, percorre il bosco alle pendici del Monte Casale


Ora il sole è salito alto in cielo e la temperatura è assai più gradevole


Un passaggio panoramico. In basso si notano le vasche della troticoltura e un pezzo di SS45bis


Proseguiamo sullo sterrato che presenta un fondo abbastanza sassoso


Il divertente saliscendi, con passaggi tecnici tra le pietre


Più a sud il sentiero si allarga e diventa una vera e propria strada carrozzabile


Anche il fondo si è fatto decisamente più scorrevole


Una sosta in corrispondenza di un bivio, per ricompattare le fila


Riprendiamo a pedalare, in direzione di Dro


Usciamo dal bosco e veniamo investiti dal sole pieno: ora sì che si sta bene!


Dopo essere saliti leggermente, ora scendiamo verso il fondo valle


Il fondo è a tratti compatti, a tratti un po' più sassoso


L'arrivo nelle campagne a nord di Dro, coltivate ad ulivo


Qui il sentiero si è stretto nuovamente


Una sosta a Dro per ricompattare il gruppo


Da Dro proseguiamo verso sud, sempre ai margini degli uliveti


Anche qui è stato realizzato un bellissimo percorso ciclabile sterrato


Proseguiamo sulla comoda strada sterrata, in direzione Ceniga


L'arrivo sul ponte di Ceniga, di epoca romana. In primo piano i vigneti che iniziano a cambiare colore


Il gruppo in sosta sul ponte


Dopo aver deciso di tagliare il percorso (evitando di scendere fino ad Arco, per limiti di tempo),
attraversiamo il centro storico della piccola frazione di Dro, iniziando da questo stretto viottolo


Attraversiamo stradine chiuse tra le case, passando sotto i caratteristici "vòlti"


Usciamo dal borgo e puntiamo verso nord


Percorriamo ancora un bello sterrato tra i campi


Arriviamo a Dro


Il passaggio in piazza


Anche a Dro passiamo per il centro storico


Lasciata Dro, imbocchiamo la pista ciclabile in direzione nord


Pedaliamo al sole, verso la ex Centrale di Fies


Arriviamo al nuovo tratto ciclabile terminato la scorsa primavera (come si nota dall'asfalto nuovissimo)


Passiamo davanti all'imponente struttura fortificata dell'ex centrale di Fies


Ora arriva il tratto più duro, sul colle del Gaggio


Ed ecco il rampone, dove è stato steso il cemento rigato


Ecco Cipollino affrontare la ripida salita



In questa foto dell'Archivio Rinco, Cipollino affronta la stessa rampa in versione sterrato, qualche anno fa
Da biker dobbiamo dire che era di tutt'altro fascino il sentiero del Gaggio ...
 


Ora è una ciclabile ... e non è la stessa cosa!


Il vecchio sentiero è stato allargato a dismisura



Ecco, in un'altra immagine dell'Archivio Rinco, come si presentava fino all'anno scorso
 


Una pausa sul Gaggio per ricompattare le fila, prima della discesa


Dopo essere scesi dal Gaggio, percorriamo la ciclabile (in fase di realizzazione)
che aggira il piccolo rilievo e conduce al Lago di Cavedine


Attraversiamo il ponte non ancora terminato


Dal Lago di Cavedine saliamo verso Pietramurata e poi passiamo il fiume Rimone


Ora puntiamo verso nord per gli ultimi 2 km di strada


Concludiamo il tour a Pergolese, da dove eravamo partiti questa mattina


L'arrivo nei pressi della Cantina Pisoni. Ora si va a mangiare ...

 

2. La pedalata "soft"


Stamattina erano 3°, ma il Frà arriva in versione Summer


La moglie Tania, invece, sfoggia un'inedita tenuta "fuori ordinanza"


La partenza dalla cantina Pisoni, a Pergolese


Il gruppetto, con bimbi al seguito, sul ponte del Fiume Rimone


Il ponte ciclabile di Pietramurata


L'arrivo a Pietramurata


Ci vuole proprio una bella sosta al bar


Ecco qua, questo è il programma del Taverna-Soft !


Ma questo che sta "pucciando" la torta nella cioccolata calda, chi è ?


E chi poteva essere ???


Anche questo non è da meno, però!


Che facce soddisfatte!


Dopo l'abbuffata, è il momento della vergogna ...


In ciclabile verso nord, i bimbi Davide e Nicola sfrecciano


Arriva anche Giada: saluto al fotografo!


Piano piano, arrivano anche i "veci"


La spianata di vigneti nella zona di Sarche


Ora il sole è alto e la temperatura è decisamente migliore


"OK, un giro perfetto" è il commento di Bubu

 

3. il pranzo alla Cantina Pisoni



Si comincia con un bell'aperitivo, nella veranda del locale


Intanto Marco Pisoni (qui con il Savonèèèse) prepara anche la polenta


Inizia la distribuzione della pasta & fagioli


Tavolata (1)


Tavolata (2)


Tavolata (3)


Tavolata (4)


Tavolata (5)


Tavolata (6)


Tavolata (6)


Ed ecco la gustosa zuppa (qui in versione "carburata" col Viagra di Calabria, alias peperoncino by Camoscio


Scattano i bis ...


Oh, manco una goccia gli abbiamo lasciato!!!


Per secondo, polenta,crauti, peveràda e carne salàda


E' un assalto alla diligenza!


E' il caso di dire ... dulcis in fundo!


Anni e anni di rinfreschi ed ecco brevettato il "metodo duplex": due torte con un taglio solo!


Anche questi hanno brevettato un "metodo duplex" ...

 

Alla prossima!