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Pergolese (TN), 16/10/2011. La stagione ordinaria bike 2011 si è chiusa oggi in Valle dei Laghi, alla stessa maniera in cui era iniziata - 7 mesi fa - in Valsugana: con un lunghissimo e colorato trenino di bikers. Erano stati 52 (vecchio record assoluto) quelli che avevano preso parte alla pedalata inaugurale sulla ciclabile del Brenta, erano 53 oggi (nuovo primato!) quelli che hanno preso parte alla tradizionale pedalata autunnale organizzata dal nostro Alvaro "Taverna".
Giornata splendida, con cielo azzurro e terso, anche se un po' fresca al mattino, almeno fino a quando il sole non ha fatto capolino da dietro alle creste del Gruppo Bondone-Monte Stivo, portando un po' di tepore nella Valle del Sarca.
Prima del via c'è stata la consegna del premio relativo al concorso "Componi il CalendaRinco 2012", per quanto riguarda la foto del mese di agosto. A vincere, come ricorderete, è stato lo Schiaccianoci del Terminillo, autore dell'immagine "Passaggio al traguardo volante di Castello", scattata durante la Vecia Ferovia. Il trekker di Rieti (oggi tra l'altro presente in sella per il percorso Taverna-Soft) ha ricevuto una bottiglia di olio extra-vergine di oliva del Garda Trentino DOP (prodotto dalla Agraria di Riva del Garda) e una di aceto di mela prodotta dall'azienda "Valle delle Mele" di Tres.
42 bikers hanno partecipato al percorso classic (che a causa delle perdite di tempo per le forature, ben 5!!!, è stato sforbiciato di circa 10 km, passando da 49 a 39 complessivi), mentre 11, compresi i tre piccoli Rinco Giada, Nicola e Davide, hanno preso parte al "Taverna-Soft", la versione light della pedalata d'autunno, ideata e guidata dal nostro Frà, a beneficio di trekker o biker fuori forma, proprio per consentire anche a chi non ha nelle gambe i 40 o 50 km la partecipazione alla grande festa che tradizionalmente caratterizza questo appuntamento.
E grande festa, infatti, è stata. Al rientro dalle rispettive fatiche, nella splendida cornice della Cantina Pisoni di Pergolese, i nostri soci si sono rifocillati a dovere, rinnovando la tradizione che vuole non dimagrito di un solo grammo chi partecipa alle nostre pedalate, fossero pure percorsi estremi con dislivelli da paura: alla fine, con le gambe sotto al tavolino, si recupera sempre tutto ... e con gli interessi!
Mentre il gruppo del Taverna-Soft ha percorso una ventina di km lungo la pista ciclabile del sarca, fino a Pietramurata e ritorno, con tanto di tappa al bar per una bella cioccolata calda!, il gruppo del percorso classic è partito da Pergolese - attorno alle 8,45 - per dirigersi verso nord, sulla stradina sterrata che costeggia il fiume Rimone.
Pedalando ai margini dei vigneti (che qui producono in prevalenza la Nosiola, il vino autoctono della valle dei Laghi), i 42 bikers hanno raggiunto le colline che sovrastano l'abitato di Padergnone, salendovi attraverso una stradine sterrata con pendenze fino al 20%, dove più d'uno è stato costretto a scendere per fare qualche decina di metri a piedi. Dal colle a m. 335 - punto di massima elevazione dell'itinerario odierno - il gruppo è sceso fino alla strada provinciale (ex SS Gardesana) che conduce a Padergnone, per poi raggiungere il paese situato a 290 m. sul livello del mare.
Da qui si è scesi verso il Lago di Santa Massenza, costeggiato sulla bella ciclabile (qui dipinta stranamente di giallo, al posto del tradizionale rosso-bordeaux), fino a raggiungere la località Due Laghi, così chiamata perchè posta proprio nei pressi del breve braccio d'acqua che collega il Lago di Santa di Massenza con quello - più grande - di Toblino. Anche in questo caso è stato costeggiato lo specchio d'acqua, passando sulle caratteristiche passerelle in legno sospese sui canneti, transitando davanti al suggestivo Castel Toblino, costruito su una piccola penisola protesa nel lago.
Giunti alla località di Sarche, crocevia verso il Bleggio e le valli Giudicarie e Rendena, è stata percorsa la vecchia strada sterrata che costeggia il fiume Sarca sulla sua destra orografica (praticamente sulla sponda opposta a quella - percorsa più volte - dove si trova la pista ciclabile), fino a giungere a Ponte Gobbo, dove si è tornati sulla sinistra Sarca, imboccando la pista ciclabile che ha condotto fino a Pietramurata.
Da qui, dopo essere saliti sul colle in località Ciclamino, è stato imboccato il bellissimo sentiero che rimanendo ai piedi del Monte Casale, in posizione più elevata rispetto al fondovalle e alla strada statale, scende verso sud, offrendo scorci panoramici verso l'alto Garda e davvero suggestivi. Dopo diversi divertenti saliscendi, il gruppo è quindi giunto a Dro, dove è stato imboccato il sentiero che attraverso i campi di ulivo - sempre su un comodo e scorrevole sterrato - porta fino alla frazione di Ceniga, dove si trova il ponte di epoca romana.
Qui è stata presa la decisione di "sforbiciare" dal percorso originale una decina di km, evitando di arrivare fino ad Arco e ritorno. Infatti, a causa delle numerose forature intervenute nella prima metà del percorso - ben 5 - con altrettante soste e perdite di tempo, si era sforata alla grande la tabella di marcia e proseguire fino ad Arco avrebbe comportato un notevole ritardo rispetto all'orario comunicato alla Cantina Pisoni (12,30) per il ristoro post-pedalata.
Così Ceniga è diventato il giro di boa dell'itinerario e il gruppo, dopo aver attraversato l'antico ponte, è entrato nel caratteristico centro storico della piccola frazione droata, con diversi stretti vicoli e "volti", ritornando poi verso nord. Dopo pochi km si è quindi giunti nel centro di Dro, da dove si è proseguito sulla pista ciclabile che passando alle spalle della ex Centrale Idroelettrica di Fies (ora sede di apprezzate manifestazioni culturali), porta fino ai piedi del Colle del Gaggio. Qui - fino alla scorsa primavera - passava uno dei più caratteristi sentieri sterrati della zona del Sarca. Ora invece, con un abbondante disboscamento, il sentiero è diventato una larghissima pista ciclabile, in alcuni tratti (all'inizio e alla fine) asfaltata, per il resto realizzata con uno sterrato battuto e scorrevole.
Dopo aver scollinato sul Gaggio, il gruppo è quindi sceso verso Pietramurata, da dove ha fatto rientro a Pergolese attraverso la stradina che costeggia le pendici del Dosso di Cavedine.
Rientrati alla Cantina Pisoni, i Rinco hanno riposto le MTB ed hanno sfoderato le ganasce! Dopo l'aperitivo in veranda (con cubetti di grana, lucanica e un Nosiola fresco che scendeva come il rosolio), il gruppo si è accomodato nella capiente sala del punto vendita, dove è stata servita una gustosa pasta e fagioli, seguita dalla polenta con "carne salàda", crauti e "peveràda". Il tutto, ovviamente, annaffiato con gli eccellenti vini Pisoni, dalla citata Nosiola (tipica di questa zona) al San Siro (un blend che prende il nome dalla colina che sovrasta il paese di Pergolese), al Cabernet, al Teroldego, per finire - con i dolci - con il rinomato "Vin Santo", un vino liquoroso ottenuto da uve passite di Nosiola, vendemmiate tardivamente e poi fatte riposare per circa 6 mesi sulle "arèle", i caratteristici graticci in legno, collocati nei sottotetti senza finestre, dove l'Ora del Garda, il vento che quotidianamente si alza dal lago e spira verso nord, ne determina l'appassimento senza marcire. Il nome "Santo" deriva dal fatto che la pigiatura avviene nella settimana Santa (in marzo o aprile). La resa è ovviamente molto bassa (circa 7 litri di vino per ogni quintale d'uva), il che rende questo prodotto assai prezioso.
Con questa bella escursione si è chiuso il programma ordinario bike 2011. Ora ci saranno tre settimane di pausa, poi - dopo il ponte del 1° novembre - si tornerà in sella per l'ultimo appuntamento stagionale della MTB, nell'ambito del programma "Bici & Bicèri". Meta della pedalata-enologica autunnale, in calendario per la mattina del 5 novembre, sarà la Cantina Aldeno, in Valle dell'Adige.
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Complessivamente sono stati percorsi 39 km, mentre il dislivello totale in salita è stato di 450 metri. Altimetria molto nervosa, con tantissime brevi salite sparpagliate lungo l'intero percorso, alcune delle quali comunque insidiose, con pendenze fino al 20%. Salita più lunga: Ceniga-Colle del Gaggio (circa 8 km). GPM sul colle che sovrasta Padergnone, m. 335.
La panoramica del tracciato, con la deviazione
(in giallo) apportata per accorciare di una decina di km e non fare tardi ... a
pranzo!
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1. La pedalata "classic"
Il ritrovo nel parcheggio della Cantina Pisoni, a
Pergolese. Il sole deve ancora arrivare sul fondovalle ...
Il Presidente, elenco alla mano, fa l'appello. Stavolta è
proprio lungo!
100% di presenze alla Big Bobby-Family: oltre a lui e
Landini, anche la moglie e la piccola Giada
Bel primo piano di Spectrum, anche oggi presente da
trekker ad una pedalata
Il gruppone di 53 bikers in posa davanti alla cantina
La partenza
Si va in direzione nord, lungo il fiume Rimone
Il passaggio a Ponte Oliveti, nei pressi del cementificio
La fila rossa di bikers sfila sull'asfalto ancora umido di
rugiada
Attraversiamo ancora il corso d'acqua. I ponti (qualche
decina in tutto) sono stati la caratteristica di questo tour
Lasciamo la strada asfaltata e imbocchiamo uno sterrata a
sx subito dopo il ponte
Iniziamo a salire verso Padergnone
Arriviamo ad una rampa con pendenza al 20%. Qui più d'uno
è sceso dalla bici ...
Non il Vice-Presidente Cecchi Paone!
Ernesto, magari! Però lui è un trekker ... e allora va a
piedi!
Anche Briz sale in sella. Alle sue spalle c'è chi spinge e
chi no ...
La salita prosegue tra i vigneti, con pendenza sempre
sostenuta
Sul versante est della valle, ci troviamo ancora
all'ombra! Dall'altro lato, invece, il sole già splende ...
Pendenza elevata e fondo ghiaioso rendono difficoltosa la
salita
La grinta di Giusy nell'affrontare il rampone sterrato
Il Presidente seguito da Alessandra e Lucky Luke
Troviamo i primi masi alle porte di Padergnone
Dal punto più elevato dell'itinerario (m.335) scendiamo
ora verso il paese di Padergnone
Pedaliamo a fianco dei muretti in pietra, usati per i
terrazzamenti dei terreni in pendenza
Ora scendiamo in picchiata verso il paese
Cipollino, da sempre un discesista, affronta il tornante
in bello stile
Polana prova ad imitarlo, ma sembra più un motociclista!
Raggiunta la provinciale, iniziamo a salire verso il
centro del paese
Saliamo incolonnati, tenendoci ai margini della
carreggiata
L'arrivo in paese
Ailander saluta il fotografo
La sosta in piazza
Dal centro imbocchiamo la strada verso il lago di Santa
Massenza
Iniziamo la discesa. Sullo sfondo si nota il viadotto
Vezzano-Toblino
Scendiamo verso il lago, che scorgiamo ora davanti a noi
Giunti al lago, imbocchiamo la pista ciclabile
Il percorso costeggia lo specchio d'acqua
Attraversiamo la bella pineta lungolago
Il Lago di Santa Massenza
Dopo aver completato il percorso circumlacuale,
imbocchiamo la strada provinciale e lasciamo S.Massenza
Arriviamo in località Due Laghi, dove i Laghi di Santa
Massenza e Toblino si uniscono
Ora costeggiamo il Lago di Toblino, utilizzando le
caratteristiche passerelle in legno tra i canneti
Castel Toblino, costruito su una piccola penisola protesa
verso il centro del lago
Una foto di gruppo in riva al lago
Proseguiamo la pedalata, costeggiando il lago
Passiamo tra i vigneti che si trovano sulla sponda
occidentale dello specchio d'acqua
Passiamo davanti al castello
Proseguiamo verso sud, in direzione di Sarche
Una bella immagine del Lago di Toblino, con il sole che si
riflette sull'acqua
L'arrivo a Sarche
Una sosta al bivio, per attendere l'arrivo di tutta la
comitiva
Il passaggio sull'ennesimo ponte, caratteristica di questo
tour
L'ennesima sosta per attendere la riparazione di una
gomma. Anche questa è
stata una caratteristica (non certo voluta!) di questo tour
Proseguiamo ora in destra Sarca, tra i muretti a secco dei
vigneti
La strada è un comodo e scorrevole sterrato
Sfiliamo veloci in direzione sud, cercando di recuperare
un po' del tempo perduto con le forature
Attraversiamo ancora il Sarca (a Ponte del Gobbo) e passiamo in sponda
sinistra
Imbocchiamo ora la pista ciclabile e puntiamo verso
Pietramurata
Ci fermiamo per riunire le fila
Alvaro il "Taverna", organizzatore del tradizionale tour,
soddisfatto per la grande adesione
Approfittando dell'asfalto, aumentiamo la velocità per
recuperare ancora un po' di tempo
Il ponte sul Sarca, alle porte di Pietramurata
Attraversiamo il paese di Pietramurata
Dal paese saliamo alla collina in località Ciclamino e
imbocchiamo lo sterrato in direzione sud
Il sentiero, bellissimo, percorre il bosco alle pendici
del Monte Casale
Ora il sole è salito alto in cielo e la temperatura è
assai più gradevole
Un passaggio panoramico. In basso si notano le vasche
della troticoltura e un pezzo di SS45bis
Proseguiamo sullo sterrato che presenta un fondo
abbastanza sassoso
Il divertente saliscendi, con passaggi tecnici tra le
pietre
Più a sud il sentiero si allarga e diventa una vera e
propria strada carrozzabile
Anche il fondo si è fatto decisamente più scorrevole
Una sosta in corrispondenza di un bivio, per ricompattare
le fila
Riprendiamo a pedalare, in direzione di Dro
Usciamo dal bosco e veniamo investiti dal sole pieno: ora
sì che si sta bene!
Dopo essere saliti leggermente, ora scendiamo verso il
fondo valle
Il fondo è a tratti compatti, a tratti un po' più sassoso
L'arrivo nelle campagne a nord di Dro, coltivate ad ulivo
Qui il sentiero si è stretto nuovamente
Una sosta a Dro per ricompattare il gruppo
Da Dro proseguiamo verso sud, sempre ai margini degli
uliveti
Anche qui è stato realizzato un bellissimo percorso
ciclabile sterrato
Proseguiamo sulla comoda strada sterrata, in direzione
Ceniga
L'arrivo sul ponte di Ceniga, di epoca romana. In primo
piano i vigneti che iniziano a cambiare colore
Il gruppo in sosta sul ponte
Dopo aver deciso di tagliare il percorso (evitando di
scendere fino ad Arco, per limiti di tempo),
attraversiamo il centro storico della piccola frazione di Dro, iniziando da
questo stretto viottolo
Attraversiamo stradine chiuse tra le case, passando sotto
i caratteristici "vòlti"
Usciamo dal borgo e puntiamo verso nord
Percorriamo ancora un bello sterrato tra i campi
Arriviamo a Dro
Il passaggio in piazza
Anche a Dro passiamo per il centro storico
Lasciata Dro, imbocchiamo la pista ciclabile in direzione
nord
Pedaliamo al sole, verso la ex Centrale di Fies
Arriviamo al nuovo tratto ciclabile terminato la scorsa
primavera (come si nota dall'asfalto nuovissimo)
Passiamo davanti all'imponente struttura fortificata
dell'ex centrale di Fies
Ora arriva il tratto più duro, sul colle del Gaggio
Ed ecco il rampone, dove è stato steso il cemento rigato
Ecco Cipollino affrontare la ripida salita
In questa foto dell'Archivio Rinco, Cipollino affronta la
stessa rampa in versione sterrato, qualche anno fa
Da biker dobbiamo dire che era di tutt'altro fascino il sentiero del
Gaggio ...
Ora è una ciclabile ... e non è la stessa cosa!
Il vecchio sentiero è stato allargato a dismisura
Ecco, in un'altra immagine dell'Archivio Rinco, come si
presentava fino all'anno scorso
Una pausa sul Gaggio per ricompattare le fila, prima della
discesa
Dopo essere scesi dal Gaggio, percorriamo la ciclabile (in
fase di realizzazione)
che aggira il piccolo rilievo e conduce al Lago di Cavedine
Attraversiamo il ponte non ancora terminato
Dal Lago di Cavedine saliamo verso Pietramurata e poi
passiamo il fiume Rimone
Ora puntiamo verso nord per gli ultimi 2 km di strada
Concludiamo il tour a Pergolese, da dove eravamo partiti
questa mattina
L'arrivo nei pressi della Cantina Pisoni. Ora si va a
mangiare ...
2. La pedalata "soft"
Stamattina erano 3°, ma il Frà arriva in versione
Summer
La moglie Tania, invece, sfoggia un'inedita tenuta "fuori
ordinanza"
La partenza dalla cantina Pisoni, a Pergolese
Il gruppetto, con bimbi al seguito, sul ponte del Fiume
Rimone
Il ponte ciclabile di Pietramurata
L'arrivo a Pietramurata
Ci vuole proprio una bella sosta al bar
Ecco qua, questo è il programma del Taverna-Soft !
Ma questo che sta "pucciando" la torta nella cioccolata
calda, chi è ?
E chi poteva essere ???
Anche questo non è da meno, però!
Che facce soddisfatte!
Dopo l'abbuffata, è il momento della vergogna ...
In ciclabile verso nord, i bimbi Davide e Nicola
sfrecciano
Arriva anche Giada: saluto al fotografo!
Piano piano, arrivano anche i "veci"
La spianata di vigneti nella zona di Sarche
Ora il sole è alto e la temperatura è decisamente migliore
"OK, un giro perfetto" è il commento di Bubu
3. il pranzo alla Cantina Pisoni
Si comincia con un bell'aperitivo, nella veranda del
locale
Intanto Marco Pisoni (qui con il Savonèèèse) prepara anche
la polenta
Inizia la distribuzione della pasta & fagioli
Tavolata (1)
Tavolata (2)
Tavolata (3)
Tavolata (4)
Tavolata (5)
Tavolata (6)
Tavolata (6)
Ed ecco la gustosa zuppa (qui in versione "carburata" col
Viagra di Calabria, alias peperoncino by Camoscio
Scattano i bis ...
Oh, manco una goccia gli abbiamo lasciato!!!
Per secondo, polenta,crauti, peveràda e carne salàda
E' un assalto alla diligenza!
E' il caso di dire ... dulcis in fundo!
Anni e anni di rinfreschi ed ecco brevettato il "metodo
duplex": due torte con un taglio solo!
Anche questi hanno brevettato un "metodo duplex" ...