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SPLENDIDO (ANCHE SE IMPEGNATIVO!) TRACCIATO, NELLA VALLE DEL "LAGO ROSSO": OLTRE 35 KM E QUASI 1200 M. DI DISLIVELLO PER ANDARE DA TERRES A MALGA POZZOI, AL COSPETTO DELLE CIME DEL BRENTA SETTENTRIONALE. 24 I BIKERS PRESENTI. |
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Terres (TN), 19/06/2011. Un assaggio di montagna come si deve lo si era avuto già tre settimane fa in Val di Ledro, con l'impegnativa ascesa a Bocca Caset, fatta in parte con la bici a spinta. E anche oggi in Val di Tovel - tanto per non perdere il vizio! - i Rinco Boys hanno trovato ad attenderli un percorso 4 stelle, con rampe micidiali (una al 27% !) e tanta fatica prima di arrivare all'agognato GPM di malga Pozzoi.
Fatica, però, ampiamente ripagata dallo splendido contesto naturalistico in cui si è pedalato, a cominciare dal Lago di Tovel, uno smeraldo incastonato tra le cime del Brenta, per poi passare alla stretta ed incantevole valle del Torrente Tresenica, in mezzo alla natura incontaminata, dove l'unico rumore di fondo era costituito dalle acque gorgheggianti del rio.
La partenza, con 24 biker al via, è avvenuta attorno alle 8,30 da Terres, nei pressi del bacino idrico realizzato a monte del paese. Da qui è stata imboccata la nuova via realizzata nel bosco nell'ambito del tracciato permanente "Dolomiti di Brenta Bike", che compie l'anello completo intorno al massiccio del Brenta, passando per le valli di Non, Sole, Rendena, Bleggio e Altopiano della Paganella. La strada che passa in questa zona, realizzata di recente e non ancora ben compattata, presentava un fondo in ghiaino smosso dalle forti piogge di questo periodo, tanto che sui tratti più ripidi (anche al 32% in un paio di rampe) più d'uno ha preferito scendere di sella per evitare di arenarsi e finire a terra.
La strada conduce alle spalle della vecchia fabbrica di "prede", gli utensili in pietra che un tempo venivano utilizzati per fare il filo alle lame delle falci con cui gli agricoltori segavano l'erba dei prati. Da tempo la fabbrica è chiusa (oggi l'erba si taglia con la falciatrice) e al suo posto si trova un pub che del vecchio sito industriale ha conservato solo il nome: "La fabbrica" appunto.
Da qui è cominciata la prima e impegnativa salita, su una strada interpoderale tra i meleti lastricata di cemento a spina di pesce, che in poco più di 1 km ha permesso di superare oltre 150 metri di dislivello, portando dal fondo della gola del Torrente Tresenica fino alla strada che dal paese di Tuenno conduce verso Tovel. Proprio da questo punto è iniziato il tratto asfaltato del percorso, sulla provinciale 14 che porta al lago. Tratto iniziale in leggera discesa, fino ad arrivare nuovamente a fianco del torrente, poi leggera salita a fianco del corso d'acqua, che in 5 km ha portato alla spianata dove si trova l'Albergo Capriolo, ribattezzato dal Presidente "La Volpe", visto che in soli 5 minuti di sosta il proprietario voleva organizzare una cena dei Rinco Boys e invitare la Merdatleta Tania a vedere la sua collezione di strudel !
Dopo la divertente sosta io gruppo è ripartito per affrontare i successivi 5 km fino al lago, ben più impegnativi dei precedenti, come preannunciava il cartello stradale "salita 15%" posto poco più avanti. E difatti la strada, oltre a restringersi a poco più d'una corsia, si è impennata in maniera sensibile, tanto che il gruppo si è sgranato inevitabilmente. Dopo un paio di km si è arrivati in località "Le Glare" (che in dialetto noneso significa "le ghiaie"), un toponimo la cui origine non è certo difficile da intuire, visto che la zona è un'enorme pietraia simile alle Maroche di Dro o ai Lavini di Marco (fraz. di Rovereto), frutto degli smottamenti che interessarono la zona in epoca glaciale.
Dopo aver pedalato per quasi un km in un paesaggio "lunare", la strada ha ripreso ad impennarsi ed è entrata nuovamente nel bosco (dove la temperatura, a causa delle piogge del giorno prima, era un po' frizzantina). Quindi, al termine dell'ultima, ripida, rampa, si è giunti al parcheggio lago, dove termina la strada provinciale.
Da lì allo specchio d'acqua sono altri 200 m., ovviamente in salita (!), poi si apre davanti agli occhi lo spettacolo di un bellissimo lago alpino, con l'acqua verde smeraldo e le spiagge di ghiaia bianca. Il Lago di Tovel, posto quasi a 1200 m. di quota, è diventato famoso nel mondo, oltre che per la sua bellezza, per le sue acque che in estate assumevano una colorazione rossa. Un fenomeno che venne studiato da molti (in merito nacquero anche diverse fiabe e leggende) e che venne poi spiegato dal biologo Marchesoni. L'origine della colorazione rossa delle acque era dovuta alla presenza sui fondali del lago di un alga (il Glenodium Sanguinium) che con l'innalzarsi della temperatura dell'acqua ed in presenza di elementi nutrienti come azoto e fosforo, fioriva diventando rossa. Il fenomeno, infatti, si verificava solo d'estate e solo sulla sponda nord-orientale. D'estate perchè solo in quel periodo l'acqua raggiungeva la temperatura ideale per la fioritura dell'alga e sulla sponda a nord-est perchè lì confluiscono i ruscelli che scendono dalle malghe della zona (Tuena, Pozzoi, Flavona), le cui acque - nel periodo dell'alpeggio - erano ricche di azoto e fosforo a causa delle deiezioni del bestiame. L'ultimo arrossamento del lago si verificò nel 1964, poi più nulla e pare che le cause siano proprio da ricercare nella riduzione del bestiame in alpeggio, un tempo assai più numeroso.
Dopo la doverosa sosta al lago sono riprese le fatiche, visto che ad attendere i nostri biker c'erano altri 5 km di salita - stavolta su un'impegnativa strada forestale - per arrivare al GPM di Malga Pozzoi. Dopo essersi lasciati alle spalle le ultime casette in legno costruite nel bosco a ridosso del lago, i Rinco hanno imboccato la ripida strada sterrata che costeggia il Torrente Tresenica. Una strada che alterna tratti facilmente pedalabili, con pendenze moderate o addirittura in falsopiano, a rampe cementate dove la pendenza supera ogni volta il 20%.
Su una di queste rampe, la penultima per la precisione, lo strumento ha segnato 27%, tanto che quasi tutti sono stati costretti a scendere di sella per affrontare quei 100 metri di muro. L'ascesa si è conclusa, dopo un'altra salita davvero tosta con fondo in ghiaia, nella conca erbosa di Malga Pozzoi (m.1632), un luogo davvero incantevole, solcato dal ruscello che a quella quota è largo poco più di un metro e dove numerose sono le tane delle marmotte. Una di queste è stata anche avvistata, mentre trotterellava tranquilla tra l'erba e i sassi, a circa 100 metri di distanza dal nostro punto di osservazione.
A Malga Pozzoi si sono finalmente riposate le gambe, provate fino a quel punto da ben 20 intensi km, buona parte dei quali in salita. Dopo circa 3 quarti d'ora sono giunti sul posto anche i trekker, il cui itinerario (partito dal lago) li aveva portati fino a Malga Flavona, posta oltre 200 metri più in alto della Pozzoi.
Dopo il pranzo al sacco nel prato, i due gruppi hanno ripreso i rispettivi tracciati, con i biker che hanno ripercorso in discesa la ripida strada fatta all'andata. E se a salire c'erano state delle difficoltà, anche a scendere non è stata una passeggiata, visto che il micidiale mix di pendenza elevata e fondo ghiaioso consigliava in diversi tanta prudenza e freni sempre sollecitati.
Dopo aver raggiunto il lago, è stata imboccata la strada provinciale che porta a Tuenno, percorsa fino all'Albergo Capriolo (o Volpe, fate voi). Poi, poco dopo la spianata dove si trova il punto di accesso al parco, il gruppo ha lasciato la strada asfaltata per deviare a destra, attraversare il torrente su un caratteristico ponticello e poi dirigersi verso l'imbocco della galleria ciclo-pedonale Terres. Si tratta di un'opera realizzata nel 2010 per collocarvi le tubature dell'acqua necessaria ad alimentare gli impianti irrigui dei comuni di Terres, Flavon e Cunevo. I tubi sono stati interrati nella parte bassa della sezione circolare e la galleria - larga oltre 2 metri - è diventata così utilizzabile anche per altri scopi. E visto che da poco erano stati allestiti i tracciati permanenti "Dolomiti di Brenta Bike" e "Dolomiti di Brenta Trek" si è pensato di trasformare il tunnel in ciclo-pedonale, inserito nell'itinerario turistico.
La galleria è lunga quasi 2,5 km, è illuminata per l'intero tratto (anche se non in maniera continua) e al suo interno ha dei sensori di passaggio che fanno scattare le luci. La temperatura nel tunnel è di circa 8-10°, quindi la giacca a vento è d'obbligo anche a ferragosto!
Dopo aver percorso gli oltre 2 km di frescura, i nostri biker sono sbucati nuovamente alla luce del sole, a circa 100 metri da dove erano parcheggiate le auto, concludendo così il bellissimo itinerario.
Ora l'appuntamento è per il 23 luglio, quando si disputerà la 6ª uscita del programma ordinario di MTB, con l'ascesa al Rifugio Vallandro, in Alto Adige. Sarà un altro Bike & Trekking, ancora con paesaggi unici, tra la Dolomiti di Braies.
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Complessivamente sono stati percorsi 35 km, mentre il dislivello complessivo è stato di quasi 1200 metri. Altimetria caratterizzata da un tatto iniziale di circa 2 km in discesa (nella gola del Torrente Tresenica, ndr), seguito dalla ripida risalita verso Tuenno, dove inizia la Val di Tovel: circa 10 km di salita, dei quali 5 con pendenze moderate, fino al ristorante Capriolo, poi più impegnative, per concludersi con il km finale verso il lago al 15%. Dopo il lago inizia la salita sulla forestale per Malga Pozzoi, dove ripide ma brevi rampe (anche al 20%) sono alternate a tratti con pendenze più lievi. Discesa lungo la stessa via, tranne i km finali,dove viene percorsa la galleria ciclopedonale di Terres (circa 2,5 km) che porta direttamente al punto di partenza, evitando la gola del Torrente Tresenica. Salita più lunga: Val di Tovel, fino al lago (circa 10 km); GPM a Malga Pozzoi (m.1632).
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Partiamo dal bacino idrico a monte dell'abitato di
Terres
Scendiamo tra i meleti, in direzione della nuova
strada del percorso "Dolomiti di Brenta Bike"
Imbocchiamo la nuova via, infilandoci nel bosco
La strada è totalmente all'ombra, all'interno di un
fitto bosco di faggio
Il tratto finale, prima di sbucare alle spalle della
vecchia fabbrica sulle rive del Torrente Tresenica
Ora inizia la salita: un'interpoderale tra i meli che
tra un po' ci riserverà una bella sorpresa
Il gruppo avanza compatto
Doctor e Dori One si alzano sui pedali
Sopra di noi l'antica chiesetta di Santa Emerenziana
(nel cerchietto giallo) e
la strada provinciale 14 che conduce al lago di Tovel (freccia rossa)
E per arrivare lassù in così poca strada ... ci vuole
un rampone! Eccola la sorpresa ...
La strada è pavimentata con cemento rigato per
aumentare il grip dei mezzi agricoli
Paola guida un gruppetto intento ad affrontare la ripida salita
I due Presidenti (Rinco Boys e Non Solo Panza), seguiti dal Taverna
In cima alla salita Gianni commenta la pendenza con un
evidente gesto
Alle porte di Tuenno imbocchiamo la SP 14, direzione
Tovel
I nostri biker in giacca rossa si intravedono da
lontano
Dopo un brevissimo tratto in discesa, la strada
riprende a salire, sia pur in maniera moderata
Big Bobby e il figlio Landini
Aiutino a Giaz? Macchè, queste due canaglie si sono
attaccate al Presidente di Non Solo Panza!!!
Dopo i primi 5 km di salita soft, arriviamo
all'Albergo Capriolo
Facciamo una sosta per ricompattare il gruppo
Ma Gianni cos'ha nella boraccia, alcool denaturato a
90° ???
Riprendiamo la salita verso il Lago di Tovel
Da adesso in avanti, come preannuncia il cartello, si
farà più dura
Landini impegnato in salita
Arriviamo in località Glare, che in noneso significa
Ghiaie
Il toponimo è presto spiegato!
Pedaliamo in un ambiente "lunare"
Alcuni massi sono davvero enormi
Giaz, che oggi ha inaugurato la nuova MTB con ruote da
29"
Bel primo piano del nostro Vice-Presidente in sosta
Giaz intento a studiare le vette del circondario
Riprendiamo a pedalare
Proseguiamo l'ascesa verso Tovel
Ho capito che i ciclisti sono famosi per la fame, ma qui siamo a livelli da
selvaggi !!!
Nel tratto finale la strada si impenna nuovamente
La pendenza schizza al 15% e Cipollino si alza sui
pedali
L'arrivo al Lago di Tovel
La tabella SAT
Una puntatina sulla riva, per ammirare da vicino le
acque smeraldo
Uomo Silente, Snowboarder e Paola
Snowboarder cade in meditazione
La vecchia strada circumlacuale è stata trasformata in
sentiero pedonale e noi ci adeguiamo al divieto
Arriviamo sulla sponda opposta
Ci mettiamo in posa e ...
... clic, una bella foto di gruppo in riva al lago
Briz scherza col nuovo treppiedi snodabile del
Presidente. Sembra il Grillo Parlante!
La Miss Merdatleta in posa ... da Miss
Dal lago imbocchiamo la strada forestale per Malga
Pozzoi
Il passaggio a fianco della palestra di roccia
Giro affronta un tornante nel tratto iniziale
Lupo seguito da Briz
Paola
Fondo e pendenza nel tratto iniziale sono ottimi
Più avanti iniziamo a trovare un po' di pozzanghere e
terreno fangoso
Cipollino e Landini avanzano nel bosco
Numerosi i guadi, anche perchè dopo le piogge i
ruscelli sono gonfi
Un raro tratto in leggera discesa
Per il resto, invece, una serie di ramponi da paura.
Questo era il top: 28%
Qua, si spinge!
Giaz, con grinta, prova a farla in sella
In sella? Ma se l'è roba da corda doppia!
Gianni e Taverna si riposano dopo il rampone
Arriviamo alla spianata che precede il rampone finale
Qui c'è il ponticello in legno sul torrente Tresenica, dove inizia il sentiero
per la Val Scura
Sfiliamo nei prati, godendoci questo breve tratto in pianura
Questo era il guado più alto di tutti
Gianni e Taverna? No, Gianni e Pinotto!
Gianni e Tania ormai agli sgoccioli, sull'ultima
temibile rampa in ghiaia
Il Presidente sbanda in salita sul fondo ghiaioso
L'arrivo nel pascolo di Malga Pozzoi
Un paesaggio davvero da cartolina
Sharif al passaggio in una pozza d'acqua, residuo delle piogge del sabato
Attraversiamo il verdissimo prato
La salita finale che porta alla malga
Bancomat, neo "Nonno-Rinco", seguito dal figlio Federico sull'ultimo rampone
La Merdatleta Tania attinge alle residue energie per affrontare l'ultima dura
salita
Il Taverna, come al solito, sembra che vada a passeggio in ciclabile
Giunti alla malga ci concediamo il meritato ristoro
Chi ha freddo si ripara all'interno del bivacco
Primo piano del Cimo. Alle sue spalle il pascolo di Malga Pozzoi
Una marmotta, ripresa da lontano con lo zoom, saltella
su un sasso
La piccola casa del pastore, a fianco della stalla
L'arrivo dei trekker, che stanno scendendo da Malga
Flavona
Anche loro giungono al punto di ritrovo per il ristoro
Ed eccoli, mentre raccontano ai biker le bellezze del
percorso, azzannare finalmente i loro panini!
La foto di gruppo con biker e trekker: totale 34
partecipanti
Dopo l'incontro con il gruppo trekking, iniziamo la
lunga discesa che ci riporterà a Terres
Nel frattempo il cielo, che durante il pranzo si era
coperto, si sta riaprendo
Le temibili rampe cementate, dure in salita e
pericolose in discesa
Il Presidente tallonato da Briz
Taverna, Briz e Cecchi Paone durante una sosta lungo
la discesa
L'impeccabile stile del Taverna mentre imposta una
curva
Giunti quasi al lago, deviamo per la nuova strada
panoramica che passa a monte dello specchio d'acqua
Cimo e Cecchi Paone
Ecco il lago visto dalla nuova strada
Tornati sulla SP 14, ci buttiamo in discesa verso
valle
Passiamo ancora in località Glare
Ci fermiamo per una foto in mezzo alle pietre
Riprendiamo la veloce discesa
Alvaro, ma te sei sempre 'n téra?
Poco dopo il "Capriolo", deviamo a destra e passiamo
il torrente
Imbocchiamo una comoda strada sterrata pianeggiante
La strada conduce verso l'imbocco della galleria
Terres
Ed eccoci giunti davanti all'ingresso del tunnel
Entriamo nella galleria
L'interno della galleria, larga un paio di metri
C'è l'illuminazione con i sensori, ma si alternano
tratti illuminati a tratti bui
Giaz ripreso all'interno della galleria
Il rientro al parcheggio dopo l'uscita dal tunnel