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Presidente, Big Bobby e Schiaccianoci testano un tracciato sul "monte di casa". Possibile in futuro un'escursione ufficiale di trekking fino alla cima. |
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Trento (TN), 08/01/2010. Nel pomeriggio odierno, tre nostri soci (Presidente, Big Bobby e Schiaccianoci del Terminillo) hanno testato un tracciato sul Monte Calisio, camminando nel bosco innevato di fresco. Sugli zaini c'erano pronte anche le ciaspole, ma sia per il manto nevoso non così spesso (sui 10-12 cm), sia per il fondo sconnesso e stretto del sentiero, si è preferito salire solo con gli scarponi.
I tre sono partiti nel primo pomeriggio (attorno alle 14:00) da Maso Bolleri (m.390), poco dopo Martignano, imboccando subito il ripido sentiero 401 che con un continuo andamento a zig-zag risale il versante ovest del Calisio. Le pendenze sono notevoli, tanto che in alcuni punti sono stati realizzati degli scalini in pietre o con tronchi d'albero di traverso e si guadagna quota in breve tempo. Il sentiero non è molto largo, quindi poco adatto alle ciaspole, anche perchè il fondo è molto sassoso e sempre nel bosco, quindi un po' riparato dalle precipitazioni nevose.
Man mano che si sale, guardando in basso, si apre il panorama sulla parte nord della città, mentre dall'altro versante della valle si ammira il Monte Bondone (anche se oggi non c'era molto da ammirare, viste le nuvole basse).
Il tracciato sale continuo a zig-zag, con alcuni passaggi leggermente esposti sul costone boscoso, dove bisogna procedere con la dovuta cautela, specie se il fondo è scivoloso per le piogge o, come oggi, per la neve.
Ad un certo punto il sentiero si innesta sulla "Strada della Flora", molto nota a noi bikers trentini: si tratta di una ripida strada militare che dalla provinciale per Montevaccino sale con diversi tornanti fino all'ex rifugio Monte Calisio. L'innesto si trova proprio a un centinaio di metri dalla località "4 strade", dove si incrociano le via provenienti da Villamontagna, da Martignano, da Montevaccino e dalla Cima del Calisio. Giunti quassù, a quota 810 m., i tre hanno raggiunto il vicino ex rifugio, gustandosi il panorama dal terrazzo dove un tempo ci si poteva sedere ai tavolini ammirando la città dall'alto.
La camminata è poi proseguita in direzione della Cima del Calisio (m.1097), ma è stata interrotta sotto la cima, a quota 900 metri circa, perché ... il tempo è tiranno! Infatti, facendo i calcoli di quanto era necessario per il ritorno e prevedendo il calare dell'oscurità verso le 17:00, si è deciso ad un certo punto di fare dietro-front e iniziare la discesa, rinunciando così alla salita in vetta. Peraltro, per il rientro, si era già deciso di scendere dalla "Strada della Flora", più lunga ma più tranquilla, evitando così i tratti esposti del sentiero 401 percorso poco prima in salita, molto più a rischio scivolate quando si va in discesa con il fondo innevato!
I calcoli si sono rivelati perfetti, perché alle 16:50 i tre hanno fatto rientro alle auto, proprio quando iniziavano ad accendersi le luci della città.
Una bella sgambata pomeridiana, in un bosco innevato di fresco e perciò molto suggestivo, anche se l'ipotesi di organizzarvi una ciaspolata è da scartare, per via del sentiero poco adatto. Più probabile, magari in primavera o in autunno, un'uscita di trekking, arrivando però - questa volta - fino alla croce posta sulla sommità.
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Per quanto riguarda i dati tecnici, sono stati percorsi all'incirca 7 km, mentre il dislivello complessivo ha superato di poco i 500 metri. GPM sotto la Cima Calisio, a quota 900 m. circa.
La cartina del giro
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L'inizio del sentiero 401, poco prima di Maso Bolleri
Si parte
Manto nevoso poco spesso e fondo sassoso sconsigliano l'uso delle ciaspole
Schiaccianoci e Big Bobby durante una sosta della salita
Si è camminato nel bosco innevato di fresco
Man mano che si guadagna quota si apre il panorama su Trento
Uno dei punti dove il sentiero si stringe e taglia un costone esposto: qui serve
cautela ...
... specie quando il fondo è scivoloso
Il Presidente in sosta sullo stretto sentiero
L'immagine del bosco con gli alberi carichi di neve fresca è comunque molto
suggestiva
L'arrivo all'ex Rifugio Calisio, a quota 810 m. circa
Schiaccianoci e Presidente sul terrazzo dell'ex rifugio, con vista sulla città
Si decide di proseguire ancora un po', imboccando la stradina che porta alla
Cima Calisio
A un certo punto, fatti i calcoli per rientrare alle auto prima che faccia buio,
si fa dietro-front
Prima, però, c'è il cambio della maglietta sudata. Sapete, a una certa età
bisogna stare accorti
Big Bobby si mette in posa: non vi ricorda nessuno?
Come no? L'Incredibile Hulk nella versione del mitico Lou Ferrigno: uguali !!!
"Ehmbè, non sono uguale anch'io all'Incredibile
Hulk?" A Sciacchiano', ma vaff. ..
I "Lou Ferrigno de nojartri", ora belli asciutti,
imboccano la discesa
Scendiamo per la "Strada della Flora"
Dalla Flora si vede molto bene la parte nord della città
Un'ultima sosta per ammirare il panorama, poi via perchè ... vèn nòt !