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In
una splendida giornata estiva, disputata
in alta Val di Sole la 5ª
uscita stagionale del programma MTB:
da Vermiglio fino agli oltre 2.000 metri del forte Zaccarana.
Prossimo appuntamento a metà luglio, il Bike & Trekking all'Alpe
di Siusi, con la "Cima Coppi" del Rifugio Alpe di Tires (m.
2.442). |
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nessuno |
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Vermiglio (TN), 27/06/2010 - Lo scorso week-end l'inverno aveva dato il suo ultimo colpo di coda, facendo crollare le temperature e portando anche la neve oltre quota 1.500/1.600. Proprio al passo Tonale, dove sono transitati oggi i Rinco Boys nel loro 5° appuntamento stagionale del programma MTB, i gestori della locale malga avevano dato l'allarme perchè con i prati coperti dal manto bianco le vacche non avevano nulla da mangiare e così era dovuto partire dal fondo valle un camion carico di fieno per tamponare l'emergenza.
Oggi, a distanza di soli 7 giorni, il paesaggio era invece tipicamente estivo, con i pascoli verdissimi, punteggiati di fiori di montagna e una temperatura che anche a 2.000 metri di quota consentiva di stare in maniche corte. Un itinerario, quello percorso, davvero bellissimo, quasi interamente sterrato, su vecchie strade militari e sentieri nei boschi e nei pascoli, con il passaggio presso vecchie caserme e fortezze austro-ungariche, in un luogo dove un secolo fa vennero scritte parecchie pagine del 1° conflitto mondiale.
Partiti poco prima delle 9:00 da Vermiglio (m.1250 circa), i 20 bikers (tra i quali il gradito ospite Giaz, Presidente di Non Solo Panza che si è fatto una levataccia per non mancare a questo giro) sono scesi sulle rive del Torrente Vermigliana, dove sono stati ricavati degli incantevoli laghetti. Qui è stata fatta la tradizionale foto di gruppo e poi via, subito con la prima salita, sulla sponda destra del torrente. Una salita in realtà molto dolce, su comoda strada forestale, con tanti tratti in falsopiano e anche qualche breve discesa che in circa 3 km ha condotto alla loc. Volpaia.
Da qui si è saliti con più decisione nei boschi (anche se le pendenze non sono mai state proibitive) fino a raggiungere la Baita Velon, un albergo-ristorante ubicato proprio sul torrente, a quota 1350. E' stata quindi imboccata la comoda strada bianca che sale lungo il torrente, stavolta sulla sponda sinistra, fino a raggiungere la radura di Malga Pecè, una struttura che durante la 1ª guerra mondiale aveva ospitato un sotto-comando austriaco. Quindi è stata imboccata la strada forestale Pecè che sale ripida con diversi tornanti fino alla conca del Passo Tonale.
Qui è stato imboccato il "Sentiero della Pace", un bellissimo percorso lungo il quale sono dislocati alcuni attrezzi ginnici in legno del "Percorso vita" e dal quale si può ammirare l'intera conca prativa del passo e la suggestiva skiline di cime innevate, rovinata solo dagli orribili grattacieli che qualche mente bacata ha concesso di costruire in un contesto alpino dove dei palazzi di 10 piani c'entrano come il grana grattugiato sugli spaghetti alle vongole!
Da Passo Tonale, dopo la rituale foto sotto il cartello stradale che indica il valico, è cominciata la salita nei prati verso l'ex Ospizio di San Bartolomeo, un'antica struttura che possiamo considerare la progenitrice dei moderni alberghi ed hotel. Costruito nel 1127, l'Ospizio si trovava proprio lungo la vecchia strada del Tonale (che passa un po' più in alto dell'odierna statale) e serviva per dare ospitalità ai viandanti che al tempo si muovevano a piedi o al massimo con qualche mulo.
Dall'ex Ospizio il gruppo ha proseguito superando una collina erbosa per poi lanciarsi in discesa verso l'ex Forte Mero, una delle tante fortezze austriache che costituivano la cintura di protezione di questa zona di confine tra l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia. Dopo la visita ai ruderi del forte si è quindi proseguiti in piano fino al bivio dove comincia la salita per Forte Zaccarana (in tedesco era chiamato Werk Tonale), una fortezza collocata su un costone affacciato sulla valle, a quota 2.096, da dove si poteva controllare il passaggio sulla strada sottostante. La strada, come tutte le strade militari, sale con pendenza costante, con numerosi tornanti alternati a brevi diagonali, sempre all'ombra del bosco, almeno fino alla parte sommitale, quando si esce dalla vegetazione e si sbuca davanti all'imponente fortezza. Unico neo il fatto che a causa di recenti lavori di sistemazione il fondo della strada non è ancora compatto e pedalare sulla terra riportata è davvero faticoso, sembrava che ci fosse qualcuno che che tirava i freni di nascosto! Una volta giunti in cima, però, il panorama è davvero mozzafiato, con la Presanella e le sue nevi perenni di fronte e la verdissima alta Val di Sole in basso, solcata dallo spumeggiante Torrente Vermigliana, alimentato proprio dalle acque dei ghiacciai.
Qui, sui tavoli con panche in legno posizionati davanti al forte, è stata fatta la meritata pausa pranzo, baciati dal sole che anche oltre i 2.000 metri batteva forte e caldo. Dopo la sosta per rifocillarsi il gruppo ha quindi ripercorso al contrario la tortuosa strada fatta in salita un'ora prima, tornando fino al bivio dove è stata imboccata la strada che entra nella Val di Strino. Raggiunto l'omonimo rio (affluente del Vermigliana) è stata affrontata l'ultima salita, che ha condotto a Malga Mezolo.
Da qui, visto che era stata inserita fuori-programma la salita a Forte Zaccarana (che nel percorso originale contenuto nella guida dell'APT Val di Sole è indicato come variante, ndr), si è deciso di tagliare le salite a Malga Verniana e Malga Saviana, scendendo direttamente a Vermiglio su un sentiero che definire da down-hill è eufemistico! Tra sassi, radici e alberi di traverso è stato l'ennesimo Camel Trophy, con bici in spalla e via. Solo in prossimità delle prime baite il sentiero si è fatto pedalabile e poi è divenuto strada, consentendo di tornare in sella per scendere veloci fino a Vermiglio dive si è chiuso l'anello.
Una pedalata di circa 35 km e 1.150 metri di dislivello che è stato il primo degli appuntamenti d'alta quota che attendono i Rinco Boys in questi due mesi estivi. A luglio arriveranno l'Alpe di Siusi e lo Stelvio, poi ad agosto - dopo la Vecia Ferovia - ci sarà Passo Buole. Insomma, ci sarà da pedalare!
L'appuntamento più vicino è per metà luglio (la data definitiva non è ancora stata stabilita, ma dovrebbe essere nel weekend 10/11), quando all'Alpe di Siusi andranno in scena - in contemporanea - la 6ª uscita del programma ordinario di MTB e la 4ª uscita del programma trekking. Entrambi i gruppi saliranno, per vie diverse, al Rifugio Alpe di Tires, "Cima Coppi" dei programmi 2010 con i suoi 2.442 metri.
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Per quanto riguarda il tracciato MTB, sono stati percorsi circa 35 km, mentre il dislivello complessivo è stato di 1.150 metri. Altimetria caratterizzata da una lunga salita iniziale, da Vermiglio a Passo Tonale, in realtà piena zeppa di saliscendi e anche brevi discese, e da altre più brevi ascese, come quella all'Ospizio di S.Bartolomeo, quella a Forte Zaccarana e l'ultima a Malga Mezolo. Parte finale con discesa da brividi da Malga Mezolo a Vermiglio. Salita più lunga: Forestale Pecè, fino a P.so Tonale (circa 7 km); GPM a Forte Zaccarana (m.2096).
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SULL'IMMAGINE DEL TRENTINO PER NB: in giallo le varianti apportate |
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Vermiglio, a quota 1260, da dove è partita la nostra escursione
Ci ritroviamo nel parcheggio del campo sportivo
Dorty prepara le bustine. Cos'è quella roba fumante?
Lasciamo il paese e scendiamo verso il torrente Vermigliana
Raggiungiamo i laghetti di Vermiglio, alimentati dalla acque del torrente
Ne approfittiamo per la tradizionale foto di gruppo
Un luogo da cartolina
Lasciamo i laghetti e imbocchiamo la strada bianca che sale sulla sponda destra
del corso d'acqua
Il Presidente davanti al gruppo con Briz
La strada alterna salite mai impegnativa a tratti in falsopiano
Il sole deve ancora alzarsi sopra le montagne e il versante sud è ancora
all'ombra
Il gruppo prosegue sul divertente saliscendi
Uno splendido esempio di recupero del patrimonio edilizio rurale
Dorty impegnato in una discesa con guado di ruscello
Uno dei numerosi masi sparsi presenti in questa zona
La discesa verso Baita Velon
A Baita Velon attraversiamo il torrente e passiamo sulla sponda sinistra
Da qui prendiamo la strada bianca che sale verso l'alta valle
La strada sale inizialmente tra i prati, sotto il sole cocente
Transitiamo a fianco di vecchie caserme austriache ormai ridotte a ruderi
Altre costruzioni rurali, rigorosamente in pietra e legno
La pendenza è comunque costante
Barbapapà affronta un tornante
Raggiunto il bosco, imbocchiamo la strada forestale Pecè, che condurrà a Passo
Tonale
L'ennesimo guado di un ruscello che attraversa la strada
Ricky (figlio di Gaspa) pedala immerso nel verde
Briz osserva il gorgheggiante ruscello
Il rumore dell'acqua che scorre è stata la colonna sonora di questa escursione
Gaspa raggiunge un pianoro dopo la salita
Giro e Giaz (Presidente di Non Solo Panza) durante una sosta
Proseguiamo la salita verso Passo Tonale
Usciti dal bosco riusciamo a vedere il panorama della vallata. Il paese al
centro della foto è
Vermiglio, da dove siamo partiti in bike per la nostra escursione odierna
Numerosi i rododendri in fiore incontrati lungo l'escursione
La vegetazione è verdissima, dopo le piogge delle scorse settimane
La parte finale della strada forestale ha pendenze più elevate
Tra un tornante e l'altro le strade sono quasi parallele ma a quote diverse
Passaggio su un ponte di legno sopra il torrente
I battistrada sono già arrivati fino alla SS che sale a Passo Tonale
Percorriamo l'ultimo tratto di salita
Raggiunta la SS facciamo una breve sosta
Le cime del circondario sono tutte ancora innevate
Dopo la breve sosta nella piazzola lungo la SS, torniamo indietro di 100 metri e
imbocchiamo la strada bianca
Dopo un po' troviamo il sentiero del "Percorso Vita"
Dorty ne approfitta per un esercizio, senza scendere dalla bici!
Quando la sete chiama e la borraccia è vuota ... si risolve così
I numerosi ruscelli invadono spesso la strada, costringendo a continui guadi
Il sentiero prosegue fino a raggiungere il passo
Madonna Bianca? No, Passo Tonale, dove qualche mente illuminata ha consentito la
costruzione
di queste schifezze da 10 piani. Altro che architettura rispettosa dell'ambiente
circostante ...
Il Sacrario Militare dove sono conservati i resti di numerosi soldati caduti al
fronte durante la Guerra 1915-18
La tradizionale foto di gruppo a Passo Tonale
Un vero pezzo da museo, la Fiat 128 verde pisello con baule in pelle sul
portapacchi: mitica!!!
Da P.so Tonale saliamo tra le piste da sci verso l'Ospizio di S.Bartolomeo,
lungo la vecchia strada del Tonale
La strada e ben battuta e la pendenza per nulla proibitiva
Walt pedala sorridente
La giornata è davvero fantastica
Ora il Passo Tonale si vede alla nostra destra, in basso
La sosta davanti all'Ospizio di San Bartolomeo, struttura per l'accoglienza dei
viandanti risalente al 1127
Lasciato l'ospizio ci dirigiamo verso Forte Mero
La strada attraversa i pascoli dell'Alta Val di Sole
La segnaletica in legno dei percorsi bike della zona
Raggiungiamo Forte Mero, di cui rimane solo la parte bassa
Lasciamo Forte Mero e andiamo a riprendere la strada
Giunti al bivio per Forte Zaccarana svoltiamo a sinistra per salire alla vecchia
fortezza.
Nella parte iniziale transitiamo davanti ad una vecchia caserma militare ormai
diroccata
La pendenza della strada non è elevatissima, ma il fondo in terra molle rende
dura la pedalata
Le bici lasciano i solchi nella terra riportata durante i lavori di sistemazione
e sembra che qualcuno tiri i freni
La strada si snoda all'ombra dei larici e degli abeti
Finalmente arriviamo ai 2.096 metri di Forte Zaccarana
Dell'imponente fortezza rimangono anche qui solo dei ruderi
L'interno del piano terra, tutto sommato, non è mal conservato
Utilizziamo i tavoli in legno per il nostro (meritato!) pranzo
E dopo mangiato si stiracchiamo al sole caldo, riposando i muscoli
Il panorama verso sud è davvero mozzafiato, con i ghiacciai della Presanella
Un'ultima foto ricordo prima di inforcare nuovamente le bici
Lo stesso forte un secolo fa, in un'immagine d'epoca
Dopo la sosta torniamo a valle lungo la stessa via fatta in salita
Certo in discesa - terra molle o terra dura - è tutta un'alta cosa!
Nell'immagine si notano i due rami della strada, prima e dopo un tornante
Raggiunto il bivio, proseguiamo a sinistra e ci dirigiamo verso la Val Strino
La strada si trova al margine del bosco e alla nostra destra le vacche pascolano
tranquille
Paola guada il Rio Strino che attraversa la strada
Da Malga Mezolo si scende nei prati in direzione di Vermiglio. La pacchia dura
poco perchè
adesso arriva il sentiero da down-hill dove ...
... si deve passare sotto alberi caduti di traverso ...
... oppure si devono scavalcare i tronchi
Giaz impegnato tra radici e rami d'albero spezzati
Alcuni tratti sono più pedalabili
Altri decisamente meno!!!
Una sosta al Rio San Leonardo
Con lo scioglimento delle nevi in quota tutti i ruscelli e torrenti sono carichi
d'acqua
Il Presidente ne approfitta per una rinfrescata
Altri - invece - si puliscono le scarpe, infangate nella discesa a piedi
In basso il sentiero torna a farsi strada
Puntiamo veloci verso il fondo valle
L'arrivo a Vermiglio, il giro è ormai concluso