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7 partecipanti al 3° trekking stagionale (pių 2 che hanno fatto un tracciato ridotto), andato in scena unitamente ad un'uscita in bike tra la Val di Ledro ed il Garda. 7 circa i km percorsi, con 300 metri di dislivello superato, lungo il sentiero ai piedi del Dos di Seaoi, dal Rifugio Pernici fino a Bocca Savāl, sul vecchio confine italo-austriaco. |
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Molina di Ledro (TN), 05/06/2010. E' stato disputato stamattina il 3° trekking stagionale del Programma 2010. Location della bella camminata sono state le montagne che separano la Val di Ledro dall'Alto Garda.
Partiti in auto dalla base di Pur, sul Lago di Ledro, i 7 trekker presenti oggi (numero ridotto da qualche defezione dell'ultimo momento) hanno raggiunto la vicina Val Concei e da qui sono saliti fino a Lenzumo per poi imboccare la strada forestale verso Maga Trat.
Giunti poco prima di Malga Trat, a circa 1450 metri di quota, č cominciata la camminata sul sentiero 403 che con una ripida salita ha portato a Bocca di Trat, antico punto di passaggio dalla Val di Ledro al versante del Lago di Tenno.
Da qui č stato raggiunto, a quota 1600 m., il vicino Rifugio Pernici, dove č stata fatta una breve tappa ammirando il panorama lungo la valle dove si trova la frazione rivana di Campi.
La camminata č quindi proseguita sul sentiero 413 che taglia in diagonale il ripido versante orientale del Dos di Seaoi, attraversando verdissimi pascoli e prati in fiore.
La salita, mai troppo impegnativa, č proseguita fino a Bocca Savāl, punto di incrocio tra il sentiero 454 che sale da Pieve di Ledro e il 413 che prosegue in cresta in direzione della Rocchetta, cima affacciata su Riva del Garda. Qui č stata fatta visita al vecchio ospedale di guerra austroungarico, costruito a ridosso del fronte italo-austriaco, al riparo dietro una cima.
Da qui il gruppo ha quindi imboccato il sentiero che scende alle spalle del Dos di Seaoi, arrivando in breve a malga Trat dove č stato chiuso l'anello di circa 7 km.
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Per quanto riguarda il tracciato trekking, sono stati percorsi circa 7 km, mentre il dislivello complessivo č stato di 300 metri. Altimetria caratterizzata da un tratto iniziale di salita, da Malga Trat al Rifugio Pernici e poi lungo la dorsale sotto Dos de Seaoi, fino a Bocca Savāl. Poi la discesa alle spalle della montagna, per tornare a Malga Trat. Salita pių lunga: Malga Trat-Bocca Savāl (circa 5 km); GPM a Bocca Savāl (m.1740).
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Percorso MTB
Il gruppo dei bikers in posa a passo Rocchetta
L'USCITA ODIERNA ERA "BIKE &
TREKKING":
PER LE IMMAGINI E LA
CRONACA DELL'USCITA IN MTB,
VISITA NEL SITO PRINCIPALE LA SEZIONE "PHOTO GALLERY",
RAGGIUNGIBILE DALLA PAGINA "RUBRICHE
FOTOGRAFICHE"
Percorso trekking
La partenza dal parcheggio sotto Malga Trat
Un'occhiata alla carta per controllare il numero del sentiero
Seguiamo il n.403, in direzione della Bocca di Trat
Il primo tratto č una ripida rampa tra i faggi
Ogni tanto ci si ferma a tirare il fiato
Proseguiamo sul ripido sentiero tra i prati
Il Bagnino con Staifel
Il passaggio nei pressi di un'isolata costruzione al margine del bosco
L'arrivo a Bocca di Trat (m.1582), antico punto di passaggio dal versante
ledrense a quello dell'Alto Garda
Proseguiamo fino al vicino Rifugio Pernici
L'arrivo al rifugio
Alle nostre spalle spicca la Mazza di Pichea
Il Rifugio Pernici, gestito dalla SAT di Riva del Garda
Il rifugio č dedicato alla memoria di Nino Pernici, ucciso nel 1916 durante il
1° conflitto mondiale
Una sosta prima di proseguire il cammino
Proseguiamo sullo stretto sentiero 413, in direzione della Bocca di Savāl
Il sentiero passa vicino alle pareti rocciose del Dos di Seaoi
Lungo la strada troviamo degli antichi ricoveri militari scavati nella montagna
Le strutture sono ben conservate
Stefania e Ombretta all'uscita dopo la visita all'interno
Riprendiamo il cammino
Ora il sentiero attraversa dei ripidi costoni erbosi
La lunga diagonale verso Bocca Savāl
Quassų, fino al 1918, correva il confine tra Italia ed Austria e tra i massi si
scorgono ancora i ruderi
delle fortificazioni erette dagli austro-ungarici a difesa del territorio
Qui serve attenzione perchč se si rotola gių si finisce ... a Riva del Garda!
Una sosta per ammirare il panorama
La parte finale del sentiero
Sotto di noi ampi pascoli e vecchie malghe
L'arrivo sotto Bocca savāl
Passiamo da un cancelletto in legno installato per non far scappare il bestiame
al pascolo
Sotto Bocca Savāl ci sono i ruderi di un vecchio ospedale di guerra
austro-ungarico, eretto a due
passi dal fronte proprio per accogliere i numerosi feriti della c.d. "prima
linea"
Ormai sono rimasti in piedi solo i muri perimetrali, dai quali si intuisce perō
la struttura multivano
Ci fermiamo per una breve visita
L'ultimo pezzo č stato ristrutturato e dotato di copertura
L'Uomo Ombra vista le stanze della vecchia struttura ospedaliera di prima linea
Intorno ci sono ancora le trincee dove venivano piazzate le mitragliatrici
Stridente contrasto tra il vecchio filo spinato ad uso bellico e due bellissime
genziane
Il Bagnino, socio anziano della spedizione, č stato incaricato dal Presidente di
sventolare la bandiera storica
dei Rinco Boys una volta giunti in vetta. Qui al vecchio ospedale c'č anche un
pennone, quindi ...
... la bandiera viene legata alla corda ed issata al cielo
Lassų, dove un tempo sventolava il vessillo con l'aquila imperiale di Kaiser
Franz Joseph, ora c'č la
simpatica faccia da rincoglionito della nostra mascotte: Aufwiedersehen, Checco
Beppe!
Fiori di montagna-1
Fiori di montagna-2
Fiori di montagna-3
Visitiamo anche una grotta scavata nella roccia dai militari, forse un vecchio
deposito
Ora saliamo verso la vicina Bocca Savāl, dove scollineremo sul versante opposto
L'arrivo a Bocca Savāl (m.1720)
Foto di gruppo al GPM
La Bocca Savāl vista dal versante opposto, con l'omonima malga adagiata nei
verdissimi pascoli
Iniziamo sul versante opposto la discesa verso Malga Trat
Una sosta lungo il sentiero
Lungo la discesa, in una valletta esposta a nord, troviamo l'ultima chiazza di
neve
L'ultimo comodo tratto prima di rientrare alle auto
Scesi dalla Val COncei, arriviamo al Bait del Segalė, in localitā Pur. Qui ci attende un succulento
pranzo ...
Il pranzo sociale
Innanzitutto la polenta di patate, piatto tipico ledrense. Ecco il Frā che
inizia il taglio ...
L'attesa č tanta e cosė ... si forma la fila
E via, uno alla volta sfiliamo davanti alla polentona fumante ...
Prego Monsieur, a lei la scimitarra
Stili a confronto: il Frā usa quello "a cucchiaio", il Bagnino - invece -
applica la tecnica "della mannaia"
Qui invece, cosa bolle in pentola? Salcicce!
Che spettacolo!
Polenta di patate, salcicce, spezzatino: che pranzetto!
Tavolata-1
Tavolata-2
Questo sta' male de' schiena, ma lo stomaco funziona 'na meraviglia!
Dopo un po' concludono il loro giro anche i bikers: adesso mangiano pure loro
... e allora via a tavola
Si mangia ...
.... ma si sbevazza pure, eh Vice-Presidente?
Perché, il Presidente no?
Tella-Van Gogh dipinge il logo dei Rinco Boys su uno spettacolare tiramisų
E dopo aver sbranato un bue, i leoni che fanno? Si sdraiano all'ombra ...
Un doveroso ringraziamento ai nostri cucinieri, che hanno rinunciato alla
pedalata o
al trekking
per preparare il nostro pranzo: Tania,
Franco, Frā e
Schiaccianoci del
Terminillo