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13 partecipanti al 1° trekking stagionale, andato in scena unitamente ad un'uscita bike tra i laghi di Terlago e di Lamàr. 12 i km percorsi, con circa 500 metri di dislivello superato, lungo l'antico sentiero che il Vescovo di Trento Vigilio percorse nel 400 d.C. per raggiungere la Val Rendena. |
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Terlago (TN), 28/03/2010. Ha preso il via stamane, con un'uscita "Bike & Trekking" nell'alta Valle dei Laghi, il Programma 2010 dei Rinco Boys. E non poteva davvero cominciare meglio questa stagione, con una splendida mattinata di sole primaverile e un altro gran successo di partecipazione. Erano 41, infatti, i partenti complessivi dal Lago di Terlago, divisi tra 28 bikers e 13 trekker.
Questi ultimi sono stati i primi a prendere il via, verso le 8,30, imboccando il sentiero lungo lago in direzione nord, per poi salire verso Bocca Paloni. Mezz'ora dopo - invece - e in direzione opposta, sono partiti i bikers che hanno puntato verso Vigolo Baselga.
Il gruppo dei trekker, dopo aver lasciato il lago, ha imboccato la mulattiera compresa nel percorso della "RincoBike", la gara sociale a squadre che si tiene quassù ogni anno, prima della fine di stagione. Una volta giunti in quello che costituisce il punto di massima elevazione del nostro anello per la staffetta (dove in pratica inizia la discesa, ndr), il tracciato odierno è proseguito in salita lungo il sentiero 611, nella valle compresa tra il Monte Soprasasso e il Doss Rotondo. Lungo la strada, costeggiata da antichi muretti a secco, è stata incontrata anche una vecchia e caratteristica fontana per l'abbeveraggio del bestiame, ricavata scavando un grosso blocco rettangolare di pietra.
La salita, fino a Bocca Paloni, è proseguita tranquilla e con pendenza moderata, sviluppandosi tra il bosco e i vecchi pascoli per il bestiame. Poi, una volta giunti sulla cresta che si affaccia sulla Val d'Adige (m.645), la vista si è aperta sulla città di Trento e sull'intero circondario. In una giornata così, poi, con il cielo terso dalle recenti piogge, il panorama era ancora più bello e nitido.
Da questo punto è stato abbandonato il sentiero 611 (che prosegue invece in discesa, arrivando in loc. Ischia Podetti, lungo il fiume Adige) ed è iniziato l'unico tratto un po' tecnico dell'intero tracciato, vuoi per la pendenza elevata, vuoi per alcuni passaggi da superare (in alcuni punti ci sono dei veri e propri scalini nella roccia). Il tracciato, infatti, è proseguito lungo i sentiero 627, detto di "S.Vili". Il nome è quello dialettale di San Vigilio, il vescovo di Trento che attorno al 400 d.C., su incarico del Papa, partì (a piedi) da Trento per andare a predicare il cristianesimo nelle Valli Giudicarie e Rendena, dove era invece assai diffuso il paganesimo. Il sentiero che collega il capoluogo con Madonna di Campiglio (lungo oltre 90 km) è stato riscoperto e recuperato qualche anno fa dalla SAT (la Società degli Alpinisti Tridentini) e chiamato, appunto, "sentiero di S.Vili". In questo tratto il sentiero risale una parete quasi verticale affacciata sulla Valle dell'Adige, portando in brevissimo tempo dai 645 m. di Bocca Paloni agli 800 m. circa della cresta soprastante.
Da qui in poi il sentiero ritorna tranquillo, si inoltra nel fitto bosco di faggi e dopo un tratto in saliscendi punta dritto in discesa verso il Lago di Lamar, le cui acque si intravedono tra le fronde degli alberi quando si arriva ad una ripida strada forestale lastricata di cemento. La discesa termina proprio all'estremo settentrionale del lago e da qui in poi si prosegue in piano lungo strada che costeggia sia il Lago di Lamar che quello successivo, il Lago Santo. Un tempo si trattava di un unico bacino, ma una frana caduta in epoche lontane lo divise in due.
Una volta raggiunta, in fondo al 2° lago, la strada provinciale, il gruppo ne ha percorso un breve tratto, fino all'area pic-nic, dove si è ritornati nel bosco per scollinare nuovamente il Doss Rotondo e scendere direttamente verso Terlago, passando per la palestra di roccia ricavata su una parete verticale a monte del paese.
A fine itinerario, nel parco lungo lago (lo stesso dove teniamo le premiazioni della "RincoBike"), si è quindi tenuto un gradito rinfresco, con i trekker che sono arrivati in leggero ritardo sulla tabella di marcia, costringendo il Presidente a mettere da parte le cibarie, onde evitare che l'assalto alla diligenza dei soliti ganascioni facesse trovare solo le briciole ai malcapitati camminatori ritardatari!
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Per quanto riguarda il tracciato trekking, sono stati percorsi circa 12 km, mentre il dislivello complessivo è stato di 450 metri. Altimetria caratterizzata da un tratto iniziale di salita, dal Lago di Terlago fino alla cresta sulla val d'Adige. Poi la discesa verso i Laghi di Lamar ed un lungo tratto in falsopiano, fino alla loc. Vallene. Da qui iniziano i 3 km di discesa che riportano prima a Terlago e poi al lago. Salita più lunga: Lago Terlago-Cresta Val d'Adige (circa 4 km); GPM sulla cresta affacciata sulla Val d'Adige (m.800).
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I due momenti della partenza, con i 13 del gruppo trekking e i 28 del gruppo MTB
Percorso MTB
Il gruppo dei 28 bikers in posa con la Paganella a fare da sfondo.
PER LE ALTRE IMMAGINI E PER LA
CRONACA DELL'USCITA IN MTB,
VISITA NEL SITO PRINCPALE LA SEZIONE "PHOTO GALLERY",
RAGGIUNGIBILE DALLA PAGINA "RUBRICHE
FOTOGRAFICHE"
Percorso trekking
Il gruppo al via, sulle rive del lago di Terlago
Si imbocca il comodo sentiero lungolago
Il lago visto dall'estremità settentrionale, dove si abbandona la passeggiata
circumlacuale e si sale a sinistra
Abbandonato il lago, si sale lungo un sentiero che conduce alla strada da noi
utilizzata per la "RincoBike"
La zona è ricca di rocce stratificate, frutto della solidificazione di antichi
fondali marini
Dopo un tratto del circuito "RincoBike", si comincia a salire verso Bocca Paloni,
lungo il sentiero 611
Lo Schiaccianoci del Terminillo, incaricato della conduzione del gruppo trekking
Roberto ripreso lungo la comoda salita verso Bocca Paloni
Alla nostra destra, tra le piante, si scorge la sagoma ancora imbiancata del
Palòn
Lungo la salita incontriamo una caratteristica fontana in pietra, un tempo usata
dal bestiame al pascolo
La strada, fino alla cresta sulla val d'Adige, è comoda e la pendenza moderata
Si alternano tratti all'ombra delle piante e tratti baciati dal sole primaverile
L'arrivo a Bocca Paloni, dove il sentiero si biforca: un ramo scende verso
valle, terminando in loc. Ischia
Podetti, l'altro prosegue in salita (e vedremo che salita!), verso i Laghi d
Lamàr
Il panorama verso sud, sulla città di Trento
Ombretta e Roberto mentre osservano il panorama in direzione nord. In primo
piano si nota la zona industriale
di Lavis, al centro la collina di Lavis e l'imbocco della Valle di Cembra, a
sinistra la Piana Rotaliana
Prima di riprendere il cammino, facciamo una foto sotto il grande traliccio
costruito sulla cresta
Il tratto successivo è il più impegnativo, con pendenze elevate e fondo sassoso
Il sentiero sale ripido sul dosso che ci separa dal lago di Lamàr
Nei tratti più ripidi la traccia sale con un andamento a zig-zag
Siamo quasi in cima ...
Ora la vegetazione torna a farsi più fitta
Raggiunta la parte alta della cresta, il sentiero torna a farsi tranquillo
all'interno del bosco
Ora ci attende un tratto con dei saliscendi tra faggi ed abeti
Tella impegnata in una discesa tra foglie e radici
Ora il sentiero punta dritto in discesa verso il lago di Lamàr
Piccola sosta in un pianoro
Riprendiamo la discesa verso il lago
Eccoci in fondo alla discesa, all'estremità settentrionale del Lago di Lamàr
Il cammino prosegue sul sentiero lungolago
Puntiamo verso loc. 2 laghi, dove abbiamo appuntamento con i bikers
Prima però, una bella foto ricordo con il laghetto alle nostre spalle
In località 2 laghi facciamo una breve sosta, in attesa del gruppo MTB
Ed eccoli arrivare, i bikers, provenienti dai prati di Prada
Foto del gruppone unificato, prima di riprendere i rispettivi tracciati
Dopo l'incontro con i bikers riprendiamo il cammino, imboccando il sentiero che
costeggia il Lago Santo
Il Lago Santo, separato dal Lago di Lamar da una breve striscia di terra, frutto
di una
frana caduta in epoche lontane. Un tempo c'era un unico, lungo bacino
Lungo la discesa verso Terlago si transita vicino alla palestra di roccia, ma
pure il sentiero non scherza!
Scendiamo con cautela tra le pietre
Arriviamo al Lago di Terlago, dove ci attende il ristoro
Tella con Mark Mark
Spectrum con Annamaria
I biker, arrivati un po' prima, hanno già mangiato:
"Adesso magnàmo pure noi!"