1ª uscita
ufficiale 2009, sulle colline dell'Oltradige, a due passi da Bolzano |
|
Ha preso il via oggi pomeriggio il Programma Ordinario 2009. Bella pedalata di 48 km nella zona dell'Oltradige, con 21 bikers al via per affrontare la salita sul Colle di Monticolo. Previsioni meteo azzeccate: niente pioggia e addirittura ampi sprazzi di sole con temperatura anche oltre i 20°C. 4 i nuovi battesimi. |
|
|
||||||
+ |
Ospite |
|||||
|
nessuno |
|||||
|
Egna (BZ), 05-04-2008. Il sito internet Meteo Alto-Adige lo aveva previsto: poco nuvoloso al mattino con ampie schiarite nel pomeriggio, temperatura in rialzo. E così è stato. Alle 14:00 di oggi pomeriggio, quando i 21 bikers presenti al via della 1ª stagionale del Programma Ordinario, hanno imboccato la pista ciclabile in direzione nord, il sole splendeva nel cielo e la temperatura era di 21°C . Certo, nel tardo pomeriggio qualche nuvola è comparsa, ma tutto sommato possiamo dire che la prima giornata è stata fortunata. Alla fine ne è uscita una bella pedalata di oltre 48 km, che ha portato i Rinco Boys in una zona mai visitata in precedenza in uscite ufficiali, con un'unica salita di circa 10 km, non durissima ma nemmeno da trascurare, un dislivello più che abbordabile (alla fine sono stati totalizzati 425 metri) e tante cose interessanti da vedere lungo il tracciato. Insomma, l'ideale per un'escursione di avvio stagione, tanto più in un'annata come questa, dove la neve l'ha fatta da padrona e non ha certo favorito gli allenamenti invernali.
Dopo un inverno così nevoso, infatti, con gran parte dei sentieri in quota ancora impraticabili, era necessario scegliere per l'avvio di stagione un tracciato che potesse, in primis, essere affrontabile con la scarsa preparazione fisica di questo periodo e, in secondo luogo, che non presentasse alcun rischio di trovare la neve sul percorso. Il Colle di Monticolo, con il suo GPM non certo da brividi (600 m.) e il microclima particolarmente caldo grazie alla presenza di tre laghi (oltre ai due di Monticolo c'è il più noto e frequentato Lago di Caldaro), coniugava alla perfezione queste esigenze.
La partenza, come dicevamo in precedenza, è avvenuta attorno alle 14:00 dal BiciGrill Castelfeder, ubicato lungo la pista ciclabile Adige, poco dopo Egna. Da qui il gruppo, che contava oggi 21 unità, ha imboccato la ciclabile lungo il fiume e si è mosso in direzione nord. In breve si è giunti all'altezza di Ora, per proseguire sempre sulla sinistra orografica del 2° fiume italiano (410 km dalle sorgenti di Resia fino alla foce nell'Adriatico), pedalando tra i meleti della Valdadige. All'altezza di Bronzolo la pista ciclabile - con un moderno ponte ad arco - passa sulla sponda opposta, per poi staccarsi leggermente dal fiume e proseguire proprio ai piedi del Colle di Monticolo, con un piacevole saliscendi tra gli alberi.
Tornati in riva al fiume, i Rinco hanno proseguito sempre verso nord per un paio di km, fino a raggiungere il biotopo "Confluenza Adige-Isarco". Come si intuisce dal nome, la zona protetta è stata ricavata attorno al punto in cui l'Isarco, proveniente dall'omonima valle che scende dal Brennero, dopo aver attraversato la città di Bolzano si unisce all'Adige, che proviene invece dalla Val Venosta. Per un tratto di circa 2 km i due fiumi proseguono praticamente paralleli, separati da una sottile striscia di terra. Ebbene la ciclabile, dopo aver attraversato nuovamente l'Adige con un ponte metallico appositamente realizzato, passa proprio in questa striscia, proseguendo in direzione nord-ovest fino al punto in cui i due fiumi si allontanano. E' stato veramente suggestivo pedalare per un tratto con i due fiumi ai lati, l'Isarco alla propria destra, l'Adige alla propria sinistra, transitando tra l'altro sotto la severa mole di Castel Firmiano, che dal vicino colle domina tutta la piana di Bolzano, guardando verso est, e quella di Merano, guardando verso nord-ovest.
Giunti all'altezza di Ponteadige (la derivazione del nome è assai intuitiva!) è stato nuovamente attraversato il fiume, questa volta utilizzando il vecchio ponte di ferro della ferrovia Bolzano-Caldaro, una linea locale che univa il capoluogo del Sudtirolo alla zona turistica dell'Oltradige e da qui, attraverso la funicolare Caldaro-Mendola, alle montagne della Val di Non. Oggi gli espertoni parlerebbero pomposamente di "trasporto integrato", peccato che tutto ciò c'era (la linea venne realizzata dagli austriaci a fine '800) e oggi invece non c'è più (gli italiani la smantellarono nella seconda metà del '900: nel 1963 cessò il trasporto passeggeri, nel 1971 quello merci), perchè il futuro - questa era la convinzione - erano i pullman e i camion! Dopo 50 anni, alle prese con i problemi di traffico e inquinamento, si propone di tanto in tanto si riattivare le vecchie ferrovie (è già stato fatto con la Merano-Malles, se ne parla ad esempio per la Rovereto-Riva). Non era forse meglio pensarci prima?
Ad ogni modo, sul vecchio tracciato ferroviario (come è accaduto sulla Ora-Predazzo, a noi così cara) è stato realizzato un piacevole percorso ciclabile. Noi ne abbiamo percorso un tratto, salendo dolcemente tra i vigneti di Blauburgunder (rinomato vino rosso della zona) da Ponteadige fino a San Michele/Appiano, con il passaggio in due gallerie perfettamente restaurate (ed illuminate). A S.Michele/Appiano è stata abbandonata la ciclabile, per salire in modo più deciso verso il borgo di Cornaiano (a quota 435), attraverso i meleti che già presentavano i primi accenni di fioritura.
Da Cornaiano, dopo aver attraversato il paese ed aver virato in direzione sud, è stata imboccata una bella strada forestale con fondo sterrato che ha condotto, con qualche strappetto dove la pendenza ha raggiunto anche il 15-16%, la cima del Colle di Monticolo, a quota 600 metri. Complessivamente, da Ponte Adige fin quassù, la salita si è sviluppata per circa 10 km, anche se intervallata da qualche breve falsopiano.
Dal GPM del colle, dopo aver indossato gilet o giacche antivento, è iniziata la discesa che in breve ha condotto al primo dei due laghi di Monticolo, il Piccolo. Qui è stato imboccato il sentiero che passa proprio attorno al lago, sbucando dalla parte opposta del piccolo specchio d'acqua, dove si è proseguito in discesa verso il Lago di Monticolo Grande. Anche in questo caso si è evitata la più comoda strada forestale e si transitati sul più tecnico e divertente sentiero che passa sulla sponda orientale, sbucando oltre la zona balneare sviluppatasi su questo piccolo bacino grazie alla sua temperatura particolarmente mite.
Dai laghetti si è scesi al piccolo borgo di Monticolo, per poi imboccare la strada forestale del Monte Basso che - con una serie di veloci tornanti tra i boschi, ha condotto alle porte di Caldaro paese, attorno ai 350 metri di quota. Da qui si è proseguito verso sud, arrivando fino al Lago di Caldaro, noto come il "lago più caldo delle Alpi". Non sappiamo se ciò corrisponda effettivamente a verità, certo è il fatto che il microclima della zona è veramente piacevole e lungo le sponde dello specchio d'acqua ai piedi della Mendola si sono sviluppate numerose attività turstico-balneari.
Costeggiando lo specchio d'acqua sulla sua sponda orientale, il gruppo è tornato tra le pianure della Valdadige, imboccando nuovamente la ciclabile lungo l'Adige all'altezza del paese di Vadena. Da qui, con una formazione a trenino per combattere il vento contrario, si è tornati in breve al BiciGrill di Egna, dove si è conclusa la bella pedalata.
|
Per quanto riguarda i dati tecnici, sono stati percorsi 48 km, mentre il dislivello complessivo è stato di 425 metri. Altimetria caratterizzata da un lungo tatto pianeggiante lungo il fiume Adige, nella parte iniziale, seguito da un'unica salita (sul Colle di Monticolo, ndr) nella zona centrale e, dopo la discesa a Caldaro, da un rientro nuovamente in piano. Salita più lunga: Ponte Adige-Colle di Monticolo (circa 10 km); GPM al Cole di Monticolo (m.600).
|
Preparativi prima del via
Big Bobby fa la linguaccia al fotografo
L'accoppiata veneta Dori One e Omar, oggi battezzato ... Sharif !
Pronti, via! e il Kanoista si accorge che la bici non frena davanti. Volete
sapere qual'era il problema?
Semplice, la ruota montata al contrario, con le pinze dei freni a disco che
azzannavano ... il vuoto!
Il trenino dei Rinco si snoda per un centinaio di metri sulla ciclabile
Il ciclocomputer, ripreso in corsa poco dopo il via, segna 21° C
L'unico sudtirolese del gruppo, il Gaspa, mentre sfila tra i meleti
Il passaggio ad Ora, proprio a fianco del tracciato della "Vecia Ferovia dela
Val de Fiemme"
Per Big Bobby problemi di pressione gomme
Gigi, alla soglia del mezzo secolo, tira il gruppo con un buon ritmo
Il moderno ponte sull'Adige all'altezza di Bronzolo
Dopo Bronzolo la ciclabile si stacca dal fiume e prosegue nel bosco
pre-collinare
Walter Kramp in un tratto di leggera discesa
Il ponte sull'Adige che conduce al Biotopo "Confluenza Adige-Isarco"
Nella foto satellitare, la sottile striscia di terra che separa il fiume Adige
dal fiume Isarco, prima della loro
confluenza. La pista ciclabile è stata ricavata proprio su questo tratto, dove
si pedala tra i due fiumi
Tania al suo arrivo sul Biotopo
Foto di gruppo prima di proseguire verso Ponte Adige
Per un paio di km si è pedalato tra i due fiumi
Dal Biotopo si scorge sul colle la sagoma di Castel Firmiano
A Ponteadige (fraz. di Bolzano) troviamo l'antico ponte di ferro un tempo
utilizzato dalla ferrovia BZ-Caldaro
Dove un tempo sfrecciavano i convogli ferroviari, ora sfrecciano i bikers
Imbocchiamo, in leggera salita, la pista ciclabile ricavata dal vecchio
tracciato ferroviario
Dopo un po' incontriamo la 1ª galleria
Usciti dalla galleria facciamo una sosta per ricompattare il gruppo e ammirare
il paesaggio
Il panorama si apre ora sul Burgraviato, la piana a su di Merano
Il trenino dei Rinco riprende la sua corsa
Prima di San Michele Appiano troviamo una 2ª galleria
A San Michele Appiano lasciamo la ciclabile per salire tra i meleti verso
Cornaiano
Salita più dura? Ci vuole una barretta!
In effetti, rispetto alla ciclabile (4-5%) questa salita è tutta d'altra pasta
Dopo circa un km la strada spiana e arriviamo a Cornaiano
Una sosta per far rientrare gli ultimi. Sullo sfondo l'inconfondibile sagoma del
Monte Macaiòn
Attraversato il paese di Cornaiano imbocchiamo una comoda strada forestale che
sale sul Colle di Monticolo
La strada alterna ripidi strappi (anche 15-16%) a tratti in falsopiano
A causa delle recenti piogge, ogni tanto incontriamo qualche zona fangosa
Arrivati al GPM ci fermiamo per mettere i gilet o le giacche antivento. Dori One
mette il casco alla bersagliera
Dal punto di massima elevazione dell'itinerario scendiamo verso il Lago di
Monticolo Piccolo
Lucky Luke e signora (Alessandra) impegnati in discesa
La strada costeggia lo specchio d'acqua, passando dalla sponda occidentale e
quella orientale
Procediamo tra il piacevole paesaggio
Occhio alle corna!
Il Presidente trova il tempo per una breve sosta sulle rive soleggiate del lago
" Una dedica - ha detto - agli scettici che sono rimasti a casa
«perchè piove!»
"
Una piccola barca a remi con due pescatori
Proseguiamo fino a sbucare all'estremità sud del bacino
L'Uoma Ombra, socio non-biker, dimostra una certa dimestichezza anche su due
ruote
Gli itinerari, sia per bike che per il trekking, sono ben segnalati, in italiano
e tedesco
Proseguendo verso sud costeggiamo anche il Lago di Monticolo Grande
In fondo al lago si torna sulla strada asfaltata. Sullo sfondo il piccolo borgo
di Monticolo
In breve arriviamo nel piccolo paesello
Salendo verso il centro del borgo, incontriamo una strana famigliola ... ad una
ruota
Affrontiamo l'ultima salitella prima di arrivare nella piazzetta della chiesa
Da qui scendiamo in un ampia conca coltivata a melo
Subito dopo imbocchiamo la veloce strada forestale del Monte Basso
Velocemente scendiamo di quota e giungiamo alle porte di Caldaro
Dopo un breve tratto tra i vigneti il lago di Caldaro appare sullo sfondo
Proseguiamo la nostra discesa, avvicinandoci allo specchio d'acqua
La strada costeggia il lago sulla sua sponda orientale
Sulle rive si sono sviluppate numerose attività turistico-balneari
La nostra pedalata prosegue lungolago
Lasciata la conca di Caldaro, torniamo sulla ciclabile in direzione sud
Il sole trasforma un canale irriguo in un nastro d'argento
Corriamo veloci lungo l'Adige, in direzione di Egna
Finalmente, dopo oltre 48 km, rientriamo al BiciGrill
Dopo la sfacchinata, un radler fresco (o una birra, o una coca) è un atto
dovuto!
Il solito esagerato!
Patatine fritte, hamburgher, ketchup: che dieta da atleti!
Il Gaspa si propone come nuovo testimonial della famosa maionese, nel ruolo che
fu di Claudio Bisio
Lo Schiaccianoci attendeva questo momento dal 3 agosto 2008 (vedi
pagina)
La giornata si chiude con i battesimi di alcuni nuovi soci: Frank ...
... Tania ...
... e Omar, battezzato Sharif!