8 luglio 2005: è partito alla grande il programma di escursioni estreme "RincoGold"
Passo dello Stelvio
I Rinco Boys a quota 2.758 m., sulla "Mecca" del ciclismo


GRANDE PROVA DI CARATTERE DI 7 SOCI DEL CLUB, GIUNTI IN VETTA AL VALICO STRADALE PIU' ALTO D'EUROPA. SULLA VIA DEL RITORNO, SCONFINAMENTO IN SVIZZERA PER QUELLA CHE SARA' RICORDATA COME LA "PRIMA ALL'ESTERO" DEI RINCO.

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Glorenza (BZ), 8/7/05. E' partito ufficialmente oggi, con un tour che ha toccato anche terra straniera (anzi, per essere precisi, extra-UE), il programma "RIncoGold". 7 soci del Club, oltre ad un gradito ospite del Vicepresidente Frà, hanno compiuto un anello che partendo dalla bella cittadina fortificata di Glorenza, in Val Venosta, li ha dapprima condotti a Prato alla Stelvio (7 km in pianura per riscaldare la gamba), per poi iniziare l'interminabile salita che porta al Passo dello Stelvio. Quasi 26 km, dei quali i primi 10 (da Prato a Trafoi) con strada abbastanza lineare, costruita a mezza costa, lungo il Rio Trafoi. Prima di arrivare al paese che diede i natali a Gustav Thöni, i primi due tornanti (il n° 48 e 47), poi - dopo l'abitato - un tratto di bosco, dove è iniziata la serie degli altri 46 tornanti (in tutto sono ben 48). Dorty e il Kanoista erano partiti in quarta già dopo Prato Stelvio, seguiti a ruota dal Vicepresidente Frà (che con il Kanoista aveva fatto una improponibile scommessa) e dall'ospite Franco, il quale avrebbe potuto salire al ritmo dei primi due, ma ha preferito accompagnare l'amico Frà per tutta la salita, facendogli letteralmente da gregario. Dopo di loro Gigi, quindi il terzetto Presidente-Cecchi Paone-Taverna a chiudere la carovana. La salita non era durissima (la pendenza media è del 7%, anche se numerosi tratti erano tra il 10% e il 14%, con punte massime, sia pur brevi, fino al 18%), ma era una salita senza tregua (basta vedere l'altimetria, sembra un triangolo) e soprattutto lunghissima: 26 km di ascesa (con oltre 1800 metri di dislivello) non sono una passeggiata e richiedono grande capacità di dosare le forze. Dorty è stato il primo ad arrivare in vetta, dopo 3 ore di pedalata, alle 12,05. Un SMS con la scritta "Cima Coppi!" raggiungeva a quell'ora il Presidente, fermo a 20 tornanti dalla vetta con Cecchi Paone e Taverna, intenti ad alimentarsi per la salita finale. Dopo 25 minuti è giunto al passo anche il Kanoista, il quale ha pagato nel finale il ritmo troppo elevato tenuto per tutta la salita e, colpito da crampi, ha dovuto fare un tratto a piedi per sciogliere la muscolatura. Ad ogni modo il romano, autore di una prova maiuscola, è arrivato per secondo al GPM, seguito ad una decina di minuti dal New-Rinco Gigi, alla sua terza salita sullo Stelvio. Nel frattempo il Vice Frà, anche lui partito troppo forte e crollato nella salita finale, era stato raggiunto e superato dal Presidente, partito con buon ritmo dopo la sosta e giunto al passo ad 1 ora e 15' da Dorty. A seguire sono giunti Frà, Cecchi Paone e, festeggiatissimo, il Nonno Rinco Taverna. Dopo un bel piatto di pasta al Ristorante Stelvio, i Rinco si sono dedicati alle foto di rito con il cartello del passo e con la stele dedicata a Fausto Coppi. Quindi, quando i primi fiocchi di neve cominciavano a cadere, intorno alle 15,00, è iniziata la lunga discesa, dapprima sulla statale dello Stelvio in direzione Bormio, per circa 3 km, poi verso la vicina Svizzera, con una deviazione alla c.d. "Quarta Cantoniera", in località Umbrail-Pass, dove è stato varcato il confine. In terra elvetica, facendosi sberleffo delle rigide norme della Confederazione, i Rinco hanno issato la propria bandiera, per poi gettarsi nella Valle di Müstair (con un tratto di circa 3km con fondo sterrato), fino a Santa Maria in Müstairtal. Poco prima di entrare in paese il Taverna, all'ennesimo episodio sfortunato, è rimasto appiedato a causa dello scoppio di una ruota, con camera d'aria e copertone ridotti in brandelli (forse a causa dell'eccessivo uso dei freni ed il conseguente surriscaldamento del cerchio). Mentre il Nonno-Rinco raggiungeva a piedi il vicino paese, il Presidente si informava, con un maccheronico tedesco, se in loco c'era un negozio da ciclista, ma la risposta era purtroppo negativa. A questo punto si è reso necessario il provvidenziale intervento dell'ammiraglia, guidata da Gianpaolo el Venesiàn, che attendeva i compagni in fondo alla valle. Raggiunta S.Maria, il novello Rinco ha caricato il malcapitato Taverna e la sua bike, per portarli fino a Glorenza. Nel frattempo i 7 reduci si erano rimessi in moto ed in breve hanno raggiunto prima Müstair e poi Tubre, dove è stato fatto rientro in Italia. Gli ultimi km di discesa verso Glorenza sono stati resi particolarmente fastidiosi da un fortissimo vento contrario che costringeva a pedalare per avere una velocità di 25-30 km/h, quando nella discesa precedente si viaggiava a 45-50 senza pedalare! A Glorenza si è concluso, dopo 65 km, il fantastico tour, suggellato da una gustosa torta all'ananas che el Venesian, per l'occasione trasformato in Supporter, aveva confezionato appositamente.

LA FOTO-CRONACA DELLA STORICA GIORNATA


La planimetria della splendida escursione



L'altimetria: oltre 1.800 metri di dislivello superato!



L'ammiraglia del Presidente guida la carovana dei Rinco
diretta, di buon mattino, verso la Val Venosta


Foto di gruppo prima del via: la giornata promette bene


L'ingresso nella cittadina fortificata di Glorenza


Prima della lunga salita, 7 km di riscaldamento,
tra Glorenza e Prato allo Stelvio


Dopo pochi chilometri di ascesa il primo tornante, col n° 48:
inizia qui il lungo ed emozionante count-down verso il passo


Ogni tanto è necessario stiracchiare la muscolatura:
i temuti crampi sono sempre in agguato!


Visto da sotto il "muro verde" dello Stelvio fa
paura: veramente dobbiamo arrivare lassù?


Ecco il tornante n° 20: ormai è andata più di metà della fatica


Il Nonno saluta il nono


Siamo in vetta! Ora i tornanti li guardiamo da sopra!


Dorty, dopo 3 ore, è il primo a giungere al Passo


Il Kanoista, nonostante i crampi, arriva in vetta 2°,
a circa 25 minuti dal veterano Dorty


Gigi (3°) alza il pollice soddisfatto: anche questa è fatta!


L'arrivo del Presidente (4°)


Purtroppo all'arrivo del Vice-Presidente Frà (5°) il fotografo
si stava "smutandando" nel bagno di un bar e si è fatto
sfuggire l'attimo: accontentatevi di un bel fotomontaggio!

ù
Cecchi Paone (6°): è stata dura ma ce l'abbiamo fatta!


Il 49enne Taverna, Nonno dei Rinco, gioisce come un bambino
al suo arrivo (7°) in vetta: che lezione ai "giovanotti" che sono
rimasti a casa perchè - dicevano - "lo Stelvio è troppo duro" !!!


Ora, finalmente, si mangia!


E' piena estate, ma a quasi 3.000 m. può nevicare in ogni
momento (nella foto i tavoli imbiancati nella notte)


La foto con la stele del Mito, Fausto Coppi, è un obbligo


Questa, invece, è un classico che non può mancare nell'album di ogni ciclista
Però sta iniziando di nuovo a nevicare: è ora di cominciare la discesa!


Dopo circa 3 km di discesa verso Bormio, ecco la deviazione
in Svizzera, con la dogana (semideserta) dell'UmbrailPass


Nessuno ci sta guardando e allora ... zac! ecco
la bandiera dei Rinco sventolare in terra straniera!


A meno di 1 km da S.Maria in Münstertal, il Taverna
rimane a piedi, con una gomma esplosa (non forata,
proprio esplosa!) e il cerchio da buttare per la lunga
frenata sull'asfalto: le cose si mettono male!


Per fortuna Gianpaolo "el Venesiàn" ci raggiunge con
l'ammiraglia, carica il Taverna e la sua bici e li porta a valle


Ormai le assenze di Panzella fanno scalpore anche all'estero


Alla fine della lunga discesa nella Münstertal, il rientro in
Italia, attraverso il valico di Müstair-Tubre


Ormai si pedala in scioltezza, lo scoglio è superato


Riecco Glorenza, dopo 65 km il tour è quasi alla fine


El Venesiàn attende i compagni con una deliziosa torta all'ananas:
una gradita sorpresa di cui non rimarrà alcuna traccia!


Il brindisi finale: anche questa è andata