22 giugno 2014: la 10ª tappa di RincoGold sui mitici "4 passi dolomitici" del Sella |
Sella-Ronda bis |
Dopo l'esperienza (bagnata!) del 2006, i Rinco Boys sono tornati a scalare - a distanza di 8 anni - i passi del Sella, Pordoi, Campolongo e Gardena. E questa volta c'era una giornata stupenda! Percorsi 69 km, mentre il dislivello è stato di 2.140 metri (record!) |
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i presenti |
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OSPITI | ||||||||
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la cronaca |
Quell'antico spirito perduto |
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due chiacchiere al
sole, si mangia qualche snack ed ecco che i ritardatari
rientrano in gruppo (magari con qualche sano sfottò del resto
della truppa) e non si sentono una palla al piede. |
Santa Cristina in val Gardena (BZ), 22/06/2014. Nel 2006, alla seconda esperienza assoluta di RincoGold dopo l'esordio sullo Stelvio del 2005, il clima che accolse i Rinco Boys sui 4 passi attorno al massiccio Sella fu decisamente poco estivo. Chi c'era (e oggi erano presenti ben 4 dei 7 che presero parte a quell'avventura) ricorderà sicuramente il termometro di Passo Sella che segnava +3 (ed era il 14 di agosto ...), o la pioggia beccata sul copìn per quasi tutto il giro o addirittura il nevischio caduto sul Pordoi. Fu davvero una giornata epica, anche se i meravigliosi panorami della zona dovemmo guardarli in cartolina ...
Beh, questa volta è andata decisamente meglio e il meteo ha ripagato i Rinco della lunga attesa di 8 anni con una giornata davvero splendida. Ottima anche l'adesione: se nel 2006 erano solo 7 i presenti, quest'anno erano ben 22 i nostri biker al via, con primato eguagliato (era stato stabilito sul Monte Grappa, nel 2011).
Rispetto al 2006 sono cambiati anche il senso di percorrenza, nonché il punto di partenza. Se 8 anni fa l'anello venne percorso in senso orario con partenza da Pian de Schiavaneis (sopra Canazei, scalando in sequenza Sella, Gardena, Campolongo e, da ultimi, i 38 tornanti del Pordoi), quest'anno la partenza è avvenuta dalla Val Gardena, con percorrenza in senso anti-orario. La motivazione è presto spiegata, visto che in questa occasione l'uscita si è tenuta in occasione del Sella Ronda Bike Day, la giornata interamente dedicata ai ciclisti durante la quale, nella fascia orario dalle 8,30 alle 15,30, le strade che salgono ai 4 passi vengono chiuse al traffico veicolare. E poiché il senso di percorrenza suggerito dall'organizzazione era quello anti-orario, noi ci siamo adeguati, anche perchè percorrere il tracciato in senso contrario avrebbe voluto dire trovarsi contromano rispetto alle migliaia di ciclisti che in questa giornata prendono abitualmente d'assalto le strade che salgono ai passi.
La partenza, dunque, è avvenuta verso le 8,45 da Santa Cristina in Val Gardena, a quota 1.400 circa. Da lì è stata imboccata la strada che sale a Passo Sella, con i primi km - fino a Selva Gardena - più morbidi e poi con una salita più decisa, iniziando a scalare i primi tornanti, fino a raggiungere Plan de Gralba, dove la SS242 si interseca con la SS243 che scende da Passo Gardena, che noi avremmo poi percorso in discesa nella fase conclusiva del tour.
La salita è quindi proseguita sul versante est del Sella, dove la strada solca ampi pascoli, con spettacolare vista sul Sassolungo. Senza tonanti, ma con lunghi rettifili intervallati da ampie curve, si è transitati dapprima per Malga Sella, poi per il Rifugio Sella ed infine, dopo 13 km di salita, al Passo Sella, il primo nonché il più alto (m.2244) dei quattro passi in programma oggi.
Dopo la breve sosta è iniziata la discesa in Val di Fassa, affrontando il budello di tornanti che dal Sella porta verso Canazei. Giunti poco dopo Pian de Schiavaneis, però, attorno a quota 1.800, la discesa è stata interrotta per svoltare a sinistra sulla SS 48, affrontando così l'ascesa al 2° (e forse più famoso, almeno nel mondo del ciclismo) passo di giornata: il Pordoi. Altri 6 km di salita, con ben 13 tornanti (la numerazione inizia da Canazei e noi ci siamo inseriti sul tornante n.14, affrontando quelli dal n. 15 a n. 27), fino ad arrivare ai 2.239 metri del valico che dal Trentino immette in Veneto, dalla Val di Fassa al Livinallongo, valle ladina del bellunese.
Anche qui - ovviamente - doverosa sosta, sia per le foto di rito, ma anche e soprattutto per riposare un attimo dopo il "giro di boa", con i primi 25 km, ma soprattutto con i primi 1.300 metri di dislivello messi alle spalle.
Dal Pordoi è iniziata la lunga discesa che in quasi 10 km e ben 38 tornanti ha portato ad Arabba. Uno spettacolare budello di curve che nel giro del 2006 facemmo in salita, con la neve che ci attendeva in cima ... Stavolta, invece, soltanto sole e panorami splendidi, con il serpentone di migliaia di ciclisti che si è snodato curva dopo curva, fino ad Arabba, a quota 1.601.
Da Arabba è iniziata la salita al terzo valico di giornata, il Passo di Campolongo, sulla SP 244. Si è trattato della salita più breve (meno di 5 km), nonché del valico più basso (m. 1.875), una sorta di tregua prima della salita finale che ci avrebbe atteso un po' più in là ...
Dopo la sosta al Campolongo si è quindi tornati in Alto Adige, passando dal Livinallongo alla Val Badia. Altri 6 km di discesa fino ad arrivare ai 1.522 metri di Corvara, dove è iniziata l'ascesa finale: il Passo Gardena. 9 km sulla SS243, i primi 2 più regolari, fino a Colfosco, poi gli altri 7 con l'ennesimo budello di curve, una sequenza quasi interminabile (sarà forse che i km iniziavano a farsi sentire nelle gambe ...), fino ad arrivare ai 2.134 di Passo Gardena.
Su questa salita il Frà, che già in precedenza aveva accusato crampi ed era spesso sceso dalla sella, ha dovuto ricorrere alla navetta dell'organizzazione, che gli ha risparmiato gli ultimi 3 km di ascesa.
Dal Passo Gardena è quindi iniziata la discesa finale, intervallata - dopo nemmeno un km - da un lungo falsopiano sulle pendici occidentali del massiccio roccioso del Sella, prima di tornare a buttarsi in discesa lungo i tornanti che in pochi minuti hanno riportato il gruppo al bivio Sella/Gardena, sopra la località di Plan de Gralba. Da qui è stata ripresa la strada già percorsa in salita al mattino, scendendo verso Selva Gardena e da lì a Santa Crstina, dove si è chiuso l'impegnativo anello di circa 69 km, con un dislivello complessivo che ha raggiunto quota 2.144, nuovo record assoluto per un'uscita dei Rinco Boys. Complimenti a tutti!
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i dati tecnici |
Complessivamente sono stati percorsi circa 69 km, mentre il dislivello superato è stato di circa 2.144 metri. L'altimetria presenta 4 picchi in sequenza, corrispondenti ai 4 passi raggiunti. La salita più lunga (circa 13 km) è quella iniziale, da Santa Cristina a Passo Sella, valico che con i suoi 2.244 metri di quota era anche il GPM dell'itinerario. La salita più breve (meno di 5 km) da Arabba al Campolongo, che era anche il più basso dei 4 valichi superati (m. 1.875) .
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le immagini |
1. il Passo Sella
Con le auto ci fermiamo a santa Cristina, dove inizia il divieto sul lato Val
Gardena
Iniziamo i preparativi per la partenza
Oggi c'è un gradito rientro, dopo anni di assenza: è il
Mazzu
Verso le 8,45 si parte
Le forze dell'ordine presidiano i punti di accesso ai
passi, chiusi al traffico veicolare fino alle 15,30
Iniziamo la prima salita ...
Il primo tratto, da Santa Cristina a Selva, ha una
pendenza moderata
Briz in azione con la sua digitale. Oggi verranno scattate
davvero centinaia di foto!
Dopo un paio di km, eccoci a Selva Gardena
Qui troviamo l'Uomo Lavico, salito dalla Sicilia per una
breve vacanza (ieri ha fatto la Sella Ronda Hero!)
Mazzu e il Frà, che sfoggia un barbudos-look da anonima
sequestri
Il Ciga, un figurino dopo la rigorosa dieta
Il Presidente affiancato al Frà, che sta già bevendo
Selva Gardena, dopo qualche centinaio di metri, è già
sotto di noi
Qui la strada sale ripida, in direzione di Plan de Gralba
L'Uomo Lavico e Brücke su un tornante
Più a monte, quasi a quota 1800, arriviamo nella conca di
Plan de Gralba
Il Ciga, che sta usando la prima MTB vinta come gruppo più
numeroso alla Vecia Ferovia
La basse nuvole del mattino hanno iniziato a diradarsi ed
i panorami dolomitici fanno capolino ...
Arriviamo al bivio fra le strade di Passo Sella e Passo
Gardena
Qui facciamo una breve sosta per ricompattare il gruppo
Ciga e Briz
Si riparte, in direzione di Passo Sella
Ben presto la vegetazione boscosa inizia a diradarsi ...
La strada è sempre esposta al sole e la temperatura è
molto gradevole
Al Sella Ronda Bike day si vede davvero di tutto: qui un
biker con carrello ... porta-cane!
Superata quota 2.000 il panorama si apre sugli ampi
pascoli ai piedi del Sella
Si pedala in un contesto paesaggistico meraviglioso
Beh, ragazzi, questa è davvero da spot per l'APT !
Ovunque ci si giri, c'è qualcosa da ammirare
Ci sono anche dei residui di neve, caduta davvero
abbondante nell'ultimo inverno
Il panorama verso nord
Ormai manca poco al passo ...
Il Frà fa un sosta per tirare il fiato
Una delle ultime curve prima del valico
Brücke in sosta su un tornante
Arrivati al Sella, troviamo una ressa di ciclisti e biker
Le nostre giacche rosse spiccano anche in mezzo a questa
moltitudine colorata
Il cartello è preso d'assalto per la classica foto ricordo
Noi la foto la facciamo sotto il termometro. Rispetto ai
+3° del 2006, oggi si sta una pacchia!
Messo alle spalle il primo valico, iniziamo la discesa
Dalla Val Gardena (Alto Adige) entriamo in Val di Fassa
(Trentino)
Affrontiamo i tornanti che scendono verso Canazei
Ogni tanto una breve sosta fotografica è d'obbligo
Il passaggio per Pian de Schiavaneis, attorno a quota 1800
il Presidente e Big Bobby in posa, con le vette
dolomitiche sullo sfondo
Proseguiamo la discesa verso il bivio per il Pordoi. Qui
l'Uomo Lavico, che oggi ha usato la bici da strada
Big Bobby, Mazzu e Landini
Eccoci arrivati al bivio. La discesa porta a Canazei, la
salita al Passo Pordoi
Togliamo le ventine usate in discesa
Il Frà la ripone nel guardaroba !
Ciga, ma come fai a pedalare con quel coso appeso sotto
l'ascella?
2. il Passo Pordoi
Iniziamo la salita al 2° valico
Ci attendono 12 dei 27 tornanti del Pordoi (i primi 15
sono da Canazei al bivio)
Una fontanella per strada ci consente di riempire le
borracce. Oggi si beve molto!
Il passaggio sotto una posta da sci
Le prime curve ...
Il passaggio presso l'Hotel Bellavista, in posizione
panoramica sulla valle
Suggestiva ripresa fra i raggi
Briz, qui alla guida di un gruppetto, con alle spalle il
Frà e il Presidente
Poco dopo, ecco il primo tornante
Il Presidente con l'Uomo Lavico
Il lungo trentino di ciclisti si sonda lungo la strada
Un grosso rapace ripreso dall'Uomo Lavico nel cielo azzurro. Aquila o falco?
Finito il tratto boscoso, il panorama si apre
Il tornante numero 17. Siamo a quota 2.086
Il Frà sente le prime avvisaglie di crampi e scende di
sella per sciogliere un po' i muscoli
Nel frattempo la salita prosegue, in un panorama davvero
unico
Una curiosa bici orizzontale
Telaio in carbonio, ruote lenticolari ... a occhio e croce
deve costare un bel po' !
L'antico Hotel Pordoi, costruito in pietra
Ancora paesaggi da cartolina
Le ripide rampe tra un tornante e l'altro
La spettacolare serpentina che sale verso il Pordoi
Anche guardando verso l'alto, però, lo spettacolo non
manca
Gli ultimi tornanti visti da sotto, con i ciclisti che
spuntano ... dall'erba
Gli stessi tornanti - poco dopo - visti dall'alto
Il tornante nr. 27, l'ultimo ...
Ancora curiosità al Sella Ronda Bike day: ecco un mezzo
davvero particolare
Il rettilineo dopo l'ultimo tornante
Ormai il passo è ... a due passi!
Eccoci arrivati. Anche qui, come al Sella, c'è un certo
movimento
L'immancabile cartello, preso d'assalto per le foto
Mazzu e Brücke fanno la foto ricordo
Ma anche con questo sfondo una non può mancare!
L'Uomo Lavico opta per la vista sulla Val di Fassa
Mazzu scruta la strada, nei prati del Pordoi, in attesa
della coda del gruppo
Beh, abbiamo capito che arrivi da latitudini assai vicine
all'Africa, ma non ti sembra di esagerare???
Dopo la breve sosta, inizia la discesa verso Arabba, in
provincia di Belluno
Landini e Big Bobby sulle prime curve
Sullo sfondo, alcune lingue di neve che ancora resistono
nelle fessure del terreno
Il massiccio del Sella domina lo sfondo
Una skyline davvero spettacolare
Spettacolari immagini de pascoli d'alta quota
Ed ecco una delle Regine dei Monti
La discesa nel verde
Se dal lato di Canazei i tornanti sono 27, dal lato di
Arabba sono ben 38: uno spettacolo di discesa!
L'arrivo ad Arabba
La chiesa in tipico stile trolese
Anche qui c'è festa, con musica, cucina a tutto spiano,
birra ....
3. il Passo di Campolongo
Dopo la sosta per togliere le ventine e rabboccare le
borracce alla fontana, si riparte
Inizia la salita al terzo valico: il Campolongo
Sopra di noi un pendio da brividi, con i paravalanghe in
legno
La parte iniziale della salita presenta dei lunghi
rettigli. I tornanti (pochi) arriveranno dopo
Anche qui i paesaggi sono da ammirare
Tempo 5 minuti e Arabba è già laggiù ...
Questi rettoni sembrano non finire mai
Finalmente arrivano i tornanti a rompere la monotonia
Per il Frà è sempre più crisi ...
Qui si va dai 1.600 ai 1875 metri, per cui è ancora
presente la vegetazione boscosa
Le prime case del passo fanno capolino dalle colline
erbose ...
Dopo meno di 5 km (sarà la salita più breve delle 4 ),
eccoci in località Campolongo
Un piccolo fienile immerso nel pascolo
Poco più avanti arriviamo al valico vero e proprio
Brücke e l'Uomo Lavico in posa davanti al cartello
Sosta snack ...
Splendidi paesaggi rurali, con antichi fienili in legno
Ancora pascoli. Del resto il nome Campolongo non sarà
stato dato a caso, no?
E' ora di infilare nuovamente le giacche per affrontare la
discesa verso Corvara
Mazzu e Brücke
Si parte, entrando in Val Badia e quindi di nuovo in Alto
Adige
Big Bobby e Landini sono calorosi e affrontano la discesa
in maniche corte
Anche qui non sono mica messi male in quanto a paesaggi !
La discesa (6 km) verso Corvara
Ed ecco Corvara, immersa in una conca fra le montagne
Togliamo per l'ennesima volta le giacche indossate in
discesa
Prima della salita, una foto ricordo con questa bella
scultura lignea
4. il Passo Gardena
Dopo la breve sosta a Corvara, iniziamo l'ultima
salita: il Passo Gardena
Sopra di noi, pascoli verdissimi e cime rocciose
Iniziamo ad affrontare il budello di curve che ci
riporterà oltre quota 2.100
Poco dopo arriviamo a Colfosco, frazione di Corvara
La Val de Mezdì, il cui canalone - in inverno - è
frequentato dagli scialpinisti
Si continua a salire ...
Spettacolo in alto ...
... e spettacolo anche in basso!
Alcuni tornanti visti dall'alto
Intanto il Frà è arrivato alla frutta. Di lì a poco
passerà il furgone dell'organizzazione che lo porterà al passo
Panorama sull'Alta Badia
Sopra alcune vette c'è ancora un bello strato di neve
Ormai manca poco, si vede la cresta del passo
Guardando in basso, invece, si vede la tortuosa strada
appena percorsa
L'ultimo tornante ..
Ancora panorami da cartolina
L'arrivo al passo, il 4° ed ultimo di questo
impegnativo tour
E anche qui scatta la foto con il cartello
La bella chiesetta di Passo Gardena
Quelli del 4x4 |
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Il Presidente mostra le 4 bandane, una per passo, utilizzate oggi |
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Big Bobby - invece - ha
usato una maglietta diversa per ciascuna salita, tirando fuori
dall'armadio tutte |
Dopo l'ultima sosta, si comincia la discesa
Affrontiamo i tornanti che scendono sul versante
opposto alla Badia, quello della Val Gardena
Ora il Frà può sfruttare la forza di gravità !!!
Ancora bestiame al pascolo
Un'ultima cartolina ...
Una breve fermata al bivio Sella/Gardena, dove
torniamo sulla strada percorsa all'andata in salita
Poco dopo, riprendiamo la discesa
Ecco Selva Gardena, laggiù sul fondo valle
L'arrivo in paese
La discesa da Selva a Santa Cristina
L'arrivo a Santa Cristina, dove abbiamo parcheggiato
le auto. Anche il 10° RincoGold è andato!
Complimenti a tutti |
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